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L’accoglienza integrata all’interno del Sistema SPRAR nei Comuni di Bari e Venezia

CACCIARI 50.53 MARGHERITA UDEUR 13.44 1.42 26

FELICE CASSON 49.47 DS

RIF.COM. FED. DEI VERDI SOCIALDEMOCRAZIA

PDCI

L'ITALIA DEI VALORI SDI 21.15 6.78 3.89 3.56 2.12 2.03 1.30 6 1 1 1 0 0 0

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Elezioni amministrative del 28 - 29 marzo 2010

Le elezioni amministrative del 28 e 29 marzo 2010 a Venezia sono state caratterizzate dalla vittoria del candidato Giorgio Orsoni, di centrosinistra, il quale ha ottenuto 75.403 voti, pari a una percentuale del 51,13%, con una lista composta da: Pd, Idv, Unione di Centro – Civica, Lista Civica con Bettin in Comune, Psi, Federazione della Sinistra (Prc,Pdci,Sin.Europea) Lista Civica Salvadori per Venezia e Mestre. La coalizione del candidato vincente ha ottenuto 28 seggi.

La seconda lista in ordine di quantità di voti ottenuti, ovvero quella capitanata da Renato Brunetta, che ha ottenuto 62.833 voti, pari a una percentuale del 42,61%, ha ottenuto 16 seggi. Tale lista era composta al suo interno da: Pdl, Lega Nord, Lista Civica Brunetta Sindaco, Lista Civica Amici Popolari, Alleanza di centro + Democrazia Cristiana, Partito dei Pensionati.

L’affluenza alle urne è stata del 68,64%.

Nel periodo dal 23 giugno 2014 al 15 giugno 2015 la Giunta regionale in carica è stata commissariata, e a guidare temporaneamente il comune di Venezia fino alle elezioni amministrative del 31 maggio 2015 vi è stato Vittorio Zappalorto, in qualità di Commissario Straordinario.

Elezioni amministrative del 31 maggio 2015

Sono andati in ballottaggio, al primo turno, Felice Casson e Luigi Brugnaro.

La lista di Felice Casson ha ottenuto 46.298 voti, pari a una percentuale del 38.02%, ed era costituita da: Lista Civica – Felice Casson Sindaco, Pd, Verdi Europei – Sinistra ecologia e libertà (Sel) Civica, Lista Civica – Venezia Bene Comune, Socialisti e Democratici, Cd – Democrazia Solidale – Adc.

La lista di Luigi Brugnaro ha ottenuto invece 34.790 voti, pari a una percentuale del 28,57%, ed era costituita da: Lista Civica – Luigi Brugnaro Sindaco, Forza Italia, Ncd – Udc – Area Popolare, Lista Civica – Boraso Civica Popolare, Lista Civica – Malgara 2020.

Al secondo turno invece ha conseguito la vittoria la lista di Luigi Brugnaro, che ha ottenuto 54.405 voti, pari al 53,21%, ottenendo 22 seggi.

La lista di Casson ha ottenuto 47.838 voti, pari al 46,79%, ottenendo 7 seggi.

A seguito di questa breve analisi delle vicende politico amministrative del Comune di Venezia, appare evidente che anche esso, come il Comune di Bari, negli ultimi 18 anni è stato guidato prevalentemente da giunte di centro sinistra.

Si può dire quindi che le due città condividano la medesima variabile indipendente “maggioranza di giunte di centro sinistra” negli anni 2000-2018.

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Nel prossimo paragrafo saranno prese in considerazione le variabili socio economiche indipendenti selezionate dei due Comuni, al fine di verificare se esse differiscano e se quindi la comparazione possa effettivamente rientrare nella strategia dei sistemi massimamente differenti.

4.4 Le variabili indipendenti socio economiche considerate

Gli indicatori di istruzione e formazione

Per quanto riguarda gli indicatori che riguardano il livello dell’istruzione e della formazione degli abitanti delle due città, se ne ricava un’ottima selezione dal rapporto Urbes 2015, inerente il benessere equo e sostenibile delle città.

Da tale rapporto emerge che per la città di Bari il numero di persone almeno in possesso del diploma superiore (dato riferito al 2011) è di 58,2 persone ogni 100 tra i 25 e i 64 anni, mentre il numero di persone che hanno conseguito il titolo universitario (dato riferito al 2011) è di 27,5 persone ogni 100 tra i 30 e i 34 anni.

I giovani che non lavorano e che non studiano poi, i cosiddetti Neet, sono 28,0 per 100 persone tra i 15 e i 29 anni.

Per la città di Venezia invece il numero di persone in possesso del diploma di scuola superiore (dato sempre riferito al 2011) è di 65,1 ogni 100 persone tra i 25 e i 64 anni. Il numero di persone in possesso del titolo universitario (dato sempre riferito al 2011) è di 30,7 ogni 100 persone tra i 30 e i 34 anni.

Il numero dei Neet per la città di Venezia (sempre riferito al 2011) è di 15,3 persone ogni 100 tra i 15 e i 29 anni.

Gli indicatori di lavoro e conciliazione dei tempi di vita

Il tasso di occupazione per la provincia di Bari (dato riferito al 2013) è di 48,9 persone ogni 100 tra i 20 e i 64 anni, mentre quello di mancata partecipazione al lavoro (dato riferito al 2013) è di 33,5 persone ogni 100 forze di lavoro e parte delle forze di lavoro potenziali di 15-74 anni.

Per la provincia di Venezia invece il tasso di occupazione è di 63,3 persone ogni 100 tra i 20 e i 64 anni, con un tasso di mancata partecipazione al lavoro pari a 14,5 ogni 100 forze di lavoro e parte delle forze di lavoro potenziali tra i 15 e i 74 anni.

Gli indicatori di benessere economico

Per quanto riguarda gli indicatori del benessere economico si può innanzitutto considerare il reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici, che per la provincia di Bari è di 13.397,7

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euro (dato riferito al 2012), più basso rispetto a quello nazionale che è di 17.307,2, mentre per la provincia di Venezia è di 19.157,6 (dato riferito al 2012), quindi più elevato rispetto alla media nazionale.

Se si considerano poi i contribuenti IRPEF con meno di 10.000 euro il tasso per la città di Bari è di 31,3 su 100 contribuenti IRPEF, mentre per la città di Venezia è di 25,9 su 100 contribuenti IRPEF (dati riferiti al 2012).

Gli indicatori di relazioni sociali

Se si considerano gli indicatori delle relazioni sociali si può vedere in primo luogo come per la città di Bari il numero di volontari delle unità locali delle istituzioni non profit sia di 678,5 per 10.000 abitanti, mentre per la città di Venezia sia di 1.182,4 ogni 10.000 abitanti.

Le istituzioni non profit sono poi 48,3 ogni 10.000 abitanti per la città di Bari e 80,2 ogni 10.000 abitanti per la città di Venezia. Ancora, le cooperative sociali sia nella città di Bari che in quella di Venezia sono 2,4 ogni 10.000 abitanti.

Il numero di lavoratori retribuiti delle unità locali delle Cooperative sociali sono 54,9 ogni 10.000 abitanti per la città di Bari, mentre sono 92,4 ogni 10.000 abitanti per la città di Venezia (tutti dati relativi al 2011).

Gli indicatori di politica e istituzioni

Per quanto riguarda gli indicatori riguardanti la politica locale e le istituzioni in primo luogo si può considerare la partecipazione elettorale al primo turno delle elezioni comunali (dati relativi al 2011). Essa è stata di 67,6 persone ogni 100 aventi diritto nella città di Bari e di 68,6 ogni 100 per la città di Venezia.

Poi si può considerare la presenza delle donne nei consigli comunali (dati relativi al 2013), che è di 4,3 ogni 100 eletti per la città di Bari e di 6,5 ogni 100 eletti nella città di Venezia, e nelle giunte comunali, che è di 30,0 ogni 100 assessori comunali per la città di Bari e di 27,3 ogni 100 assessori comunali nella città di Venezia.

Gli indicatori di sicurezza

Per quanto riguarda gli indicatori di sicurezza delle due città, si possono considerare il tasso di omicidi, di furti in abitazione, di furti con destrezza e di rapine (dati relativi al 2012).

Il tasso di omicidi per la città di Bari è di 1,9 ogni 100.000 abitanti, quello di furti in abitazione è di 558,4 ogni 100.000 abitanti, quello di furti con destrezza è di 264,1 ogni 100.000 abitanti, infine quello di rapine è di 193,4 ogni 100.000 abitanti.

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Per la città di Venezia i dati sono invece di 0,4 omicidi ogni 100.000 abitanti, 440,7 furti in abitazione ogni 100.000 abitanti, 1.170,1 furti con destrezza ogni 100.000 abitanti e 72,3 rapine ogni 100.000 abitanti.

Gli indicatori della qualità dei servizi

Per quanto riguarda gli indicatori della qualità dei servizi della città si può considerare in primo luogo la densità delle reti urbane di Trasporto Pubblico Locale, che è di 3.242,3 posti-km per abitante per la città di Bari e di 11.643,1 per la città di Venezia (dati relativi al 2012). In secondo luogo si può considerare la densità di piste ciclabili, che è di 7,5 per 100 km2 di superficie comunale per la città di bari e di 27,3 per la città di Venezia (dati relativi al 2013).

Ancora, si può considerare il dato della disponibilità di aree pedonali che è di 16,3 [e] m2 per 100 abitanti per la città di Bari e di 490,2 m2 per 100 abitanti.

Questi dati si possono riassumere nella seguente tabella:

Tabella 4.5- Quadro riassuntivo variabili socio-economiche

INDICATORI CITTA’

ANNO

UNITA’ DI