La gestione del fenomeno migratorio in Puglia e Veneto
SISTEMA DEGLI ATTORI COINVOLT
Associazionismo terzo settore Rapporto diretto
Comuni Protocollo intesa
Prefetture Tavoli tecnici
Questure Tavoli tecnici
INPS – Direzione regionale Protocollo intesa INAIL – Direzione regionale Protocollo intesa DIL – Direzione Interregionale per il lavoro Protocollo intesa
L’orizzonte temporale programmato per l’implementazione del Piano Integrato è di 18 mesi, e può essere così sintetizzato:
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Tabella 3.12 – Piano integrato
2015 2016
Tipologia di intervento IIIo Trim IVo Trim Io Trim IIo Trim IIIo Trim
Azione di sistema nazionale
- Qualificare l’infrastrutturazione dei servizi territoriali rivolti alla popolazione immigrata, atta ad agevolare l’accesso ai servizi secondo un approccio integrato e multidisciplinare ed attraverso il coinvolgimento degli stakeholders di riferimento.
- Definire strumenti metodologici e dispositivi, atti a garantire standard di erogazione dei servizi, applicabili su tutto il territorio nazionale.
Livello regionale
Azioni propedeutiche per la progettazione, strutturazione e sperimentazione del sistema dei servizi territoriali integrati rivolti alla popolazione immigrate, nella prospettiva della facilitazione dell’accesso ai servizi ed attraverso la valorizzazione delle reti pubblico- private
Obiettivo specifico 1 -
Miglioramento della governance regionale
Costituzione del gruppo interassessorile
X
Sperimentazione di strumenti e metodologie di lavoro sinergiche dal punto di vista politico-programmatico
X
Definizione del modello di lavoro X
Obiettivo specifico 2 – Messa a punto del quadro conoscitivo e costituzione dell’Osservatorio regionale sull’immigrazione
Costituzione del gruppo di lavoro X
Interlocuzione con attori territoriali e sottoscrizione intese
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Raccolta ed analisi dei dati X
Redazione primo report X
Obiettivo specifico 3 – Costituzione degli sportelli
Individuazione degli operatori e degli sportelli in cui attivare i desk dedicati
X
Attivazione degli sportelli X X X
Nella sezione III poi si specifica come l’accordo di programma stipulato tra la Regione Puglia e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione e per le Politiche di Integrazione abbia come obiettivo generale il consolidamento della governance multilivello in materia di politiche migratorie, mediante la messa in atto di una programmazione integrata delle misure di integrazione sociale e delle politiche del lavoro, che valorizzi le sinergie e la complementarietà tra le fonti di finanziamento e garantisca la conseguente massimizzazione dell’efficacia degli interventi programmati.
Tali interventi programmati dovranno rispondere ai seguenti obiettivi specifici: aumentare la partecipazione alle politiche attive della popolazione immigrata regolarmente residente nel paese, contrastare povertà ed esclusione sociale degli immigrati lungo soggiornanti con familiari a carico, promuovere programmi di inserimento socio-lavorativo rivolti a target vulnerabili della popolazione immigrata quali richiedenti e titolari protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, promuovere programmi di integrazione rivolti a seconde generazioni e giovani migranti, mediante misure che favoriscano il raccordo tra formazione e mondo del lavoro, sviluppare azioni che promuovano lo spirito di iniziativa e la capacità imprenditoriale di particolari gruppi di migranti.
Per quanto riguarda l’obiettivo di promuovere programmi di inserimento socio-lavorativo rivolti a target vulnerabili della popolazione immigrata, quali richiedenti e titolari protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, le azioni previste dal Piano Integrato sono: inserimento socio lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale, a titolarità regionale, tramite l’attivazione di percorsi di presa in carico multi professionale, con progetti personalizzati di servizi di orientamento, tutoraggio e supporto all’inclusione lavorativa e all’attivazione di auto-impresa; inserimento socio lavorativo dei minori stranieri non accompagnati in fase di transizione verso l’età adulta, a regia regionale, ma con realizzazione affidata ad altre PPAA territoriali, mediante l’attivazione di percorsi di formazione e addestramento al lavoro e il supporto per l’inserimento lavorativo attraverso progetti personalizzati
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di tutoraggio e orientamento, in collaborazione con i Comuni di riferimento, in particolare tramite gli sportelli per l’integrazione socioculturale degli immigrati.
Per quanto riguarda l’obiettivo di promuovere programmi di integrazione rivolti alle seconde generazioni e ai giovani migranti attraverso misure che supportino e accompagnino il raccordo tra la formazione e il mondo del lavoro le azioni previste dal Piano Integrato sono: la valorizzazione delle seconde generazioni di migranti nell’ambito sociale, culturale e sportivo, mediante interventi a regia regionale, la cui realizzazione è affidata ad altre PPAA territoriali.; il sostegno, l’accompagnamento e il rafforzamento dei percorsi di integrazione dei migranti di recente ingresso in Italia, a titolarità regionale, la cui realizzazione è affidata ad altre PPAA.
Per quanto riguarda l’obiettivo di contrastare la povertà e l’esclusione sociale degli immigrati lungo soggiornanti con familiari a carico esso si sostanzia in azioni di prevenzione del lavoro sommerso, a regia regionale, la cui realizzazione è affidata ad altre PPAA territoriali, tramite una valorizzazione degli interventi già realizzati nell’area del foggiano con l’azione sperimentale “Capo Free – Ghetto Off – Piano di azione sperimentale per un’accoglienza dignitosa e il lavoro regolare dei migranti in agricoltura.
Per quanto riguarda l’obiettivo di sviluppare azioni di promozione dello spirito di iniziativa in possesso dei migranti valorizzandone la capacità imprenditoriale esso si sostanzia in azioni di: rafforzamento delle attitudini imprenditoriali dei soggetti che intendono avviare un’attività di impresa, auto impiego o auto imprenditorialità, a titolarità regionale, mediante attività di: orientamento al lavoro; istituzione di uno “Sportello Immigrati” che eroghi prestazioni di consulenza in materia fiscale e previdenziale, consulenza finanziaria, micro credito e bisogni finanziari specifici degli immigrati, di creazione di impresa, di consulenza legale, di integrazione al lavoro.
Per quanto riguarda l’obiettivo di aumentare la partecipazione della popolazione immigrata regolarmente presente in Italia alle politiche attive del lavoro e di integrazione sociale esso si sostanzia in: azioni di promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita economica, sociale e culturale, mediante interventi a titolarità regionale volti a favorire la conoscenza degli operatori economici regionali delle opportunità offerte in materia di agevolazione per i migranti alla vita economica sociale e culturale; azioni di promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita economica, sociale e culturale anche attraverso la valorizzazione delle associazioni, mediante interventi a titolarità regionale. In questa direzione va la L.R. 32/2009, che istituisce il Registro regionale delle Associazioni, delle comunità e delle organizzazioni degli immigrati: L’attivazione di servizi di informazione qualificata attraverso canali nazionali, regionali e territoriali di comunicazione, a regia regionale, la cui realizzazione è affidata ad altre PPAA territoriali. In
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particolare si prevede l’ideazione, progettazione e realizzazione di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione a sostegno dell’integrazione degli immigrati, della lotta al lavoro nero, al caporalato, alla tratta delle donne.
Questo dunque il contenuto del Piano Integrato, a cui è seguita nel 2017 la deliberazione della Giunta regionale del 31 gennaio 2017 n.68.
In tale deliberazione, riguardante le strutture di seconda accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, ai sensi del D.M. Interno n.6715 del 22/04/2016, si stabilisce di approvare i requisiti strutturali e gestionali relativi alle strutture per la seconda accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati di età compresa tra i 16 ed i 18 anni, tenendo conto delle linee di indirizzo e dei requisiti minimi approvati in data 5.5.2016 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Si stabilisce inoltre di disporre che i Comuni, seguendo la procedura prevista dalle vigenti disposizioni regionali, rilascino autorizzazioni valide fino al 27.3.2019 (così come previsto dalla DGR 934/2016 per le strutture di prima accoglienza per MSNA), in favore delle strutture di seconda accoglienza per MSNA. Tale deliberazione tuttavia precisa che ciò non comporta alcuna implicazione di carattere finanziario sia di entrata che di spesa e che dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale. Negli allegati alla deliberazione sono indicati poi i requisiti strutturali e gestionali per le strutture di seconda accoglienza di MSNA.
Successivamente, con deliberazione della giunta regionale del 12 gennaio 2018, n.6 (BUR n.23 del 12-2-2018) viene approvato il Piano Triennale dell’Immigrazione 2016/2018, ad essa allegato, nell’ambito del POR Puglia 2014/2020.
Nella parte introduttiva del Piano triennale si specifica come tale Piano sia anche il risultato dell’analisi delle criticità emerse ed evidenziate nel corso dei Forum tematici provinciali tenutisi nei mesi di febbraio e marzo 2017, svoltisi all'interno del processo di condivisione e partecipazione allargata denominato MiCS (Migrazione Condivisa e Sostenibile). Durante tali incontri le istanze sottolineate dagli attori territoriali quali sindacati, enti pubblici, e organismi del terzo settore sono state oggetto di approfondimento e sono state tenute in considerazione per la costruzione delle linee di intervento e di possibili azioni da adottare.
Di seguito sinteticamente vengono delineati gli interventi e le azioni relative al Piano Triennale 2016/2018, per aree tematiche e con le relative fonti di finanziamento:
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Tabella 3.13 – Piano triennale 2016-2018
PIANO TREINNALE POLITICHE MIGRATORIE 2016/2018