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Modelli estensivi introdotti nei codici penali

La scelta di introdurre la fattispecie ad hoc per il femminicidio diret- tamente all’interno del codice penale è stata fatta propria dalla maggior parte degli Stati che compongono il Messico, oltre, per esempio, al- l’Honduras93, al Perù94 e all’Ecuador95.

91 M. P

OLAINO-ORTS, La legitimación constitucional de un Derecho penal sui gene-

ris del enemigo frente a la agresión a la mujer, in InDret: Revista para el análisis del Derecho, 3, 2008, 1-39 (http://www.indret.com/); in Italia, con toni altrettanto critici:

F. MANTOVANI, La violenza di genere sotto il profilo criminologico e penale, in Crimi-

nalia, 2013, 59-72.

92 Sentenza Trib. Cost. Spa. 59/2008, del 14 maggio (http://www.tribunalconstitu

cional.es/). Un commento: E. LARRAURI, Igualdad y violencia de género. Comentario a

la STC 59/2008, in InDret, 1, 2009; C. DE MIRANDA AVENA, G. MARTOS MARTÍNEZ, La

violencia de género y el principio de igualdad ante la Ley (Comentario a la STC 59/2008, de 14 de mayo), in La Ley Penal. Revista de Derecho Penal, Procesal y Peni- tenciario, 2010, 77, 92-103; più critica l’opinione di: M. POLAINO-ORTS, op. cit., pas-

sim.

93 Per l’Honduras, rinvio a: M. D

EI CAS, op. cit., 89-91.

94 Per il Perù: J. A

RMAZA GALDOS, N. BATISTA, Homicidio simple y homicidio cali-

CAPITOLO IV

Per ragioni di sintesi mi limiterò a presentare le più significative esperienze in tre Stati della Federazione messicana96.

L’esperienza messicana è segnata da un lato dai tragici fatti ai quali ho fatto riferimento nel secondo capitolo, ma al contempo dal grande attivismo politico di movimenti sociali e singole persone. La sociologa Lagarde, che ho già segnalato come una delle figure teoriche di riferi- mento, è stata parlamentare nell’assemblea federale messicana e alla sua iniziativa (assieme al lavoro di Angélica de la Peña e Diva Hadami- ra Gastélum) si deve l’approvazione all’inizio del 2007 della Ley Gene-

ral de Acceso de las Mujeres a una Vida libre de Violencia97 (d’ora in- nanzi Ley General).

Pur tenendo presenti le limitate competenze in ambito penale della federazione98, questa importantissima fonte normativa, nell’ordinamen- to messicano, riveste il ruolo di legge-quadro sulla materia. La Ley Ge-

neral, inoltre, va tenuta presente perché non si crei l’impressione che,

come avvenne in Cile, l’introduzione del femminicidio nel Codice pe- nale in Messico sia avvenuta all’interno di una riforma che riguardava soltanto alcuni ambiti del diritto penale. Al contrario, come accaduto in

95 Rispetto all’Ecuador: L.B. S

ALAZAR GÓMEZ, Reconociendo el feminicidio. La

exigencia en sociedad y la legislación ecuatoriana, in Persona y Sociedad (Universidad Alberto Hurtado), XXVIII, 2, 2014, 109.

96 Gli Stati Uniti del Messico sono suddivisi dal punto di vista amministrativo in 31

Stati cui si aggiunge il Distretto Federale con la capitale Città del Messico. In ciascuno di essi il potere politico è diviso tra un parlamento monocamerale, il governo (guidato da un governatore eletto a suffragio universale) e il potere giudiziario al cui vertice si trova un Tribunal Superior de Justicia.

97 https://www.gob.mx/conavim/documentos/ley-general-de-acceso-de-las-mujeres-

a-una-vida-libre-de-violencia-pdf.

Offre una sintetica descrizione dei suoi aspetti principali, in particolare della «alerta de violencia de género»: L. MELGAR, Feminicidio en México: insuficiencias de la ley,

impunidad e impacto social, in www.penalecontemporaneo.it, 2017, 4-6.

98 Il codice penale federale è sovente base per le legislazioni statali, ma non sussi-

stono veri e propri obblighi di adeguamento in capo alle singole entità federate. Dal punto di vista pratico le norme di quel codice hanno la valenza di delitos de carácter

federal, vale a dire, in sostanza, quelli commessi all’estero da agenti diplomatici, perso-

nale ufficiale delle ambasciate e dei consolati del Messico. Se si possono, perciò, im- maginare dei casi di corruzione o altri reati contro la pubblica amministrazione, ipotiz- zare un femminicidio da parte di un console rasenta l’impossibile.

IL REATO DI FEMMINICIDIO. ANALISI DEI PRINCIPALI MODELLI VIGENTI

147 Costa Rica e in Guatemala, l’introduzione della fattispecie penale è sta- ta l’occasione per un intervento più ampio per il contrasto alla violenza contro le donne che ha abbracciato anche altri rami dell’ordinamento.

La Ley General non ha introdotto il reato di femminicidio nel codice federale (cosa che avvenne grazie a una riforma ad hoc solo nel 2012 - art. 325 c.p.f.mex.), ma ha offerto una definizione unitaria di violenza femminicida ed ha stabilito che gli Stati avrebbero dovuto introdurre riforme per aggravare il trattamento sanzionatorio degli autori di reati contro la vita e l’integrità commessi «contra mujeres por su condición de género»99.

Fattori giuridici e politici100 hanno portato all’introduzione del nuo- vo reato, nel breve volgere di pochi anni tra il 2010 e il 2013, nella maggior parte degli Stati a prescindere anche in questo caso dal colore politico delle maggioranze e dei governi.

Prima di entrare nel dettaglio degli Stati esaminati, va detto che non tutte le disposizioni hanno coinciso con gli obiettivi che le organizza- zioni femminili proponevano ed in alcuni casi sono state fortemente contestate. Si tratta di casi, cioè, in cui i testi delle norme introdotte contengono una serie di requisiti che ne rende assai difficile l’applica- zione. Non è mancato chi ha sostenuto che dietro questa opzione legi- slativa ci fosse l’obiettivo politico di trovare uno strumento giuridico per sostenere che in un determinato Stato non vi fossero femminicidi, bensì “semplici” omicidi di donne101.

Lo Stato di Guerrero, collocato sulla costa pacifica del centro-sud del Paese fu la prima entità federata a introdurre il reato nel dicembre 2010.

99 Così stabilisce l’art. 8 transitorio della Ley General. La definizione di violenza

femminicida, in base all’art. 21 è la seguente: «Es la forma extrema de violencia de género contra las mujeres, producto de la violación de sus derechos humanos, en los ámbitos público y privado, conformada por el conjunto de conductas misóginas que pueden conllevar impunidad social y del Estado y puede culminar en homicidio y otras formas de muerte violenta de mujeres».

100 In un contesto condizionato politicamente da importanti elezioni presidenziali

nel 2012, va tenuto presente, dal punto di vista giuridico, che nel 2011 una riforma costituzionale ha elevato i trattati per la tutela dei diritti umani ratificati dal Messico al rango di leggi costituzionali.

101 P. T

CAPITOLO IV

In base all’art. 108 bis del codice penale di Guerrero allora vigen- te102:

Comete el delito de feminicidio y se le impondrán de treinta a cincuenta años de prisión, al que prive de la vida a una mujer, cuando concurra cualquiera de las circunstancias siguientes: I. Para ocultar una violación;

II. Por desprecio u odio a la víctima;

III. Por tortura o tratos crueles o degradantes;

IV. Exista o haya existido una relación de afecto entre la víctima y el agresor;

V. Se haya realizado por violencia familiar;

VI. La víctima se haya encontrado en estado de indefensión.

La struttura della fattispecie era quella dell’omicidio semplice, al quale doveva però aggiungersi una delle circostanze indicate, la formu- lazione delle quali, purtroppo, appare assai imprecisa.

Ad esempio, la prima circostanza indicata riguardava le situazioni in cui l’uccisione era preceduta da un attacco sessuale. Tuttavia, poiché la disposizione specificava che l’autore doveva avere come obiettivo «ocultar una violación», da una parte restavano escluse tutte le violenze di tipo sessuale, per quanto aggressive, che non si risolvevano in una penetrazione (cfr. art. 139 c.p.gro.) e da un’altra non rientravano nel-

102 «Commette il reato di feminicidio e sarà punito con la prigione da 30 a 50 anni

chi toglie la vita a una donna in presenza di una qualsiasi tra queste circostanze: I. per occultare una violenza sessuale; II. con disprezzo od odio nei confronti della vittima; III. con la tortura o attraverso trattamenti crudeli o degradanti; IV. esiste o esisteva una relazione affettiva tra vittima ed aggressore; V. è avvenuto in un contesto di violenza familiare; VI. la vittima si trovava in una situazione di vulnerabilità».

Diversi passaggi della disposizione qui presentata ed analizzata sono stati modifica- ti nel breve volgere di un paio di anni con la legge 7 settembre 2012. Successivamente, nel 2014, è entrato in vigore un nuovo codice penale per lo stato di Guerrero (http://

congresogro.gob.mx/index.php/codigos). Purtroppo, nessuno dei problemi che saranno

evidenziati è stato risolto dalle nuove formulazioni del feminicidio (ora art. 135) e

homicidio calificado (art. 147). Per questo, oltre al fatto che quella del 2010 è la prima

norma vigente in Messico per il feminicidio, ho preferito commentare le norme intro- dotte nella loro prima versione.

IL REATO DI FEMMINICIDIO. ANALISI DEI PRINCIPALI MODELLI VIGENTI

149 l’ambito di tutela nemmeno le situazioni in cui, pur essendovi stato uno stupro, l’uccisione non era stata compiuta per nasconderlo.

Toledo103 aveva espresso critiche anche rispetto alla circostanza VI, poiché rafforzava simbolicamente l’idea stereotipata circa la sussistenza di un vincolo tra la violenza contro le donne e la loro debolezza o vul- nerabilità, così come quella secondo cui le vittime sono – o debbono essere – incapaci di difendersi.

I problemi maggiori non riguardavano però la fattispecie del- l’art. 108 bis in senso stretto, bensì la relazione tra essa e la nuova ipo- tesi di omicidio circostanziato prevista nell’art. 108, così come riformu- lato dalla stessa legge del 2010 che introdusse il femminicidio nello Stato di Guerrero.

In base a questa norma, infatti, all’autore di homicidio calificado era imposta una pena da 30 a 50 anni di reclusione (tanto quanto il femini-

cidio), ma per integrare gli estremi del reato era sufficiente che il sog-

getto attivo fosse un uomo ed il passivo una donna104.

In questo modo, era pressoché eliminata qualsiasi possibilità di ap- plicazione della fattispecie di femminicidio. Infatti, visto che l’art. 108

bis richiedeva per la sua integrazione una pluralità di elementi, molti

dei quali di difficile interpretazione, per un semplice ragionamento di economia processuale i pubblici ministeri di Guerrero ricorrevano alla fattispecie di homicidio calificado anche di fronte a casi di uccisioni di donne palesemente collegate a motivi di genere.

Altro aspetto assai problematico della riforma che nel 2010 intro- dusse il feminicidio, concerneva il mantenimento, con pene inferiori rispetto a homicidio calificado e feminicidio, della fattispecie di omici- dio aggravato dal vincolo. Anche nel nuovo codice del 2014, d’altron- de, è presente una norma (art. 146 c.p.gro.) che riduce addirittura della metà l’entità della pena per l’omicidio commesso in uno stato di «emo- ción violenta». Come meglio avrò modo di esporre nel prossimo para- grafo, dedicato al caso argentino, dal punto di vista pratico questa pale-

103 P. T

OLEDO VÁSQUEZ, Femicidio/Feminicidio, cit., 254.

104 «Al autor – stabiliva l’art. 108 – de un homicidio calificado se le impondrá de

treinta a cinquenta años de prisión, siempre y cuando se demuestre la premeditación, ventaja, alevosía o traición. […] II. Hay ventaja: […] e) cuando el activo sea un hombre y el pasivo una mujer o […]».

CAPITOLO IV

se incoerenza normativa non solo annulla ogni portata pratica per la fattispecie di feminicidio, ma la rende ridicola.

Lo Stato di México105 fu la seconda entità federale a introdurre il femminicidio nel marzo 2011, tramite il Decreto n. 272 del 18 marzo 2011, che vide la luce dopo un iter legislativo di appena un mese in un contesto fortemente segnato dalla contingenza politica.

In base all’art. 242 bis del codice penale di México allora vigente106:

El homicidio doloso de una mujer se considerará feminicidio cuando se actualice alguna de las siguientes circunstancias:

a) Por razón de violencia de género; entendiéndose por esta la privación de la vida asociada a la exclusión, subordinación, discriminación o explotación del sujeto pasivo;

b) Se cometa en contra de persona con quien se haya tenido una rela- ción sentimental, afectiva o de confianza, o haya estado vinculada con el sujeto activo por una relación de hecho en su centro de traba- jo o instrucción educativa, o por razones de carácter técnico o profe- sional y existan con antelación conductas que hayan menoscabado o anulado los derechos, o atentado contra la dignidad del pasivo; c) El sujeto activo haya ejecutado conductas sexuales, crueles o degra-

dantes, o mutile al pasivo o el cuerpo del pasivo;

105 Questo Stato del Centro Sud è il più popoloso degli Stati messicani e contiene

gran parte dell’immensa periferia della capitale federale, Città del Messico, che costi- tuisce però un ente a sé stante (denominato Districto federal).

106 «I. L’omicidio doloso di una donna sarà considerato feminicidio in presenza di

una delle seguenti circostanze: a) per ragioni di violenza di genere, intendendosi per es- sa la privazione della vita accompagnata dall’esclusione, subordinazione, discrimina- zione o sfruttamento del soggetto passivo; b) sia commesso ai danni di una persona con la quale si intratteneva una relazione sentimentale, affettiva o di fiducia, oppure era uni- ta al soggetto attivo da una relazione di fatto sul luogo di lavoro o di studio, o per ragio- ni di carattere tecnico o professionale ed risultino condotte previe che hanno leso o an- nullato i diritti od attentato contro la libertà del soggetto passivo; c) il soggetto attivo ha realizzato condotte sessuali, crudeli o degradanti, o ha mutilato il soggetto passivo o il suo cadavere. II. Nei casi indicati la pena sarà la prigione da 40 a 60 anni e la multa da 700 a 5000 giorni».

Articolo oggi soppresso e sostituito dal nuovo art. 281 tramite Decreto n. 69 del 14 marzo 2016 (http://legislacion.edomex.gob.mx/codigos/vigentes). Anche in questo caso, nessuno dei problemi che saranno evidenziati è stato risolto dalle nuove formulazioni del feminicidio.

IL REATO DI FEMMINICIDIO. ANALISI DEI PRINCIPALI MODELLI VIGENTI

151

En los casos a que se refiere este artículo, la penalidad será de cuarenta a setenta años de prisión y de setecientos a cinco mil días multa.

Anche in questo caso la struttura della fattispecie era quella del- l’omicidio semplice, al quale doveva aggiungersi una delle circostanze indicate e, anche per quanto concerne México, potevano avanzarsi mol- te critiche rispetto alla loro formulazione.

In estrema sintesi, le rimostranze maggiori si potevano indirizzare all’assenza di precisi riferimenti definitori rispetto ai concetti espressi nella lettera a). I concetti di «violencia de género» e di «exclusión, subordinación, discriminación o explotación» sono stati così affidati alla libera interpretazione dei giudici, in assenza di qualsiasi appiglio legale che ne chiarisse il significato e la portata.

Inoltre, come segnalato per lo Stato di Guerrero, anche la legislazio- ne dello Stato di México ha introdotto il femminicidio senza curare a sufficienza l’integrazione con le altre fattispecie già presenti. Ciò pote- va e può tuttora spingere l’accusa, stante la presenza di identici limiti edittali, a preferire la contestazione del homicidio calificado a quella del feminicidio, poiché nel primo sono richiesti meno elementi e l’ap- plicazione che ne danno i tribunali è più consolidata e quindi prevedibi- le (per esempio rispetto all’elemento della confianza ex art. 245 c.p.méx.).

Le conseguenze a cascata sono molteplici. Così, se nello Stato di México a differenza di ciò che accade in Guerrero, esiste una norma che impedisce l’applicazione dell’attenuante di «emoción violenta» ai casi di feminicidio (art. 243 c.p.méx.), la sua portata pratica dipenderà dalle strategie dei pubblici ministeri, visto che, in casi di contestazione di homicidio calificado e homicidio agravado por el vínculo, la circo- stanza che abbassa la pena si può continuare ad applicare.

Nel caso di México emergono alcuni elementi interessanti anche dalle prime sentenze pronunciate107. Quasi tutte riguardano casi in cui l’autore del femminicidio era persona nota alla vittima, quando non il

107 P. T

CAPITOLO IV

compagno o comunque un familiare e la pena si è assestata sul minimo edittale108.

L’unica pena che si è avvicinata al massimo edittale riguarda una giovane che uccise la fidanzata, malgrado nei casi puniti con il minimo ve ne fossero anche due in cui la vittima aveva meno di cinque anni e altri in cui c’era stata anche violenza sessuale. Così, pur alla luce dei ragionamenti proposti in chiusura del paragrafo dedicato al Guatemala relativamente al principio di uguaglianza sostanziale, la discutibile for- mulazione del feminicidio nello stato di México introduce nuovamente una disuguaglianza formale109 tra uomini e donne a detrimento di que- ste ultime: l’omicidio tra omosessuali maschi non può essere punito per

feminicidio perché il soggetto passivo doveva e deve essere una donna

(art. 242 c.p.méx. abr. e art. 281 c.p.méx)110.

Concludo questa presentazione riferendomi all’esempio più positivo di introduzione di un modello espansivo di femminicidio all’interno di un codice penale. Si tratta del caso di Città del Messico111, che, a diffe-

108 In uno dei suoi libri, dedicato alla violenza di genere nel suo Paese, uno dei più

noti giornalisti messicani, Sergio González Rodríguez, ha coniato l’espressione: «polí- tica de simulación». La politica della simulazione si manifesta quando i soggetti che ricoprono ruoli istituzionali deliberatamente non agiscono per cercare di risolvere i problemi ma, con un atteggiamento che mostra pubblicamente seria preoccupazione salvo risolversi in un sostanziale disinteresse, si limitano ad amministrarli senza com- piere vere azioni di contrasto. S. GONZÁLEZ RODRÍGUEZ, The Femicide Machine, Cam- bridge (MA), 2012.

109 Nemmeno questa, pur dopo l’emersione di un caso come quello segnalato, è sta-

ta corretta nella nuova formulazione del feminicidio in base all’art. 281 c.p.méx.

110 La severità del sistema penale nei confronti delle lesbiche è stata oggetto di studi

già da diversi anni. In base ad essi, similmente a ciò che accade per l’appartenenza razziale e socioeconomica, l’omosessualità femminile è un fattore che rende più proba- bile che una donna sia giudicata, che sia condannata a una pena privativa di libertà e che questa sia di lunga durata, rispetto alle donne eterosessuali. Cfr. R. ROBSON, Lesbi-

an (Out)Law: Survival under the rule of law, Ann Arbor (MI-USA), 1992; ID., Lesbian-

ism and the death penalty: a ‘Hard Core’ case, in Women Studies Quarterly, 32, 3-4,

2004, 181-191; V. STREIB, Death penalty for lesbians, in The National Journal of Sex-

ual Orientation Law, 1, 1, 1995, 105-127.

111 Vale a dire l’entità federata, ove hanno sede gli edifici federali, con statuto diffe-

renziato rispetto ai 31 Stati che compongono la Federazione messicana. Fino al 30 gen- naio 2016 la sua denominazione ufficiale era: «Distrito federal de México».

IL REATO DI FEMMINICIDIO. ANALISI DEI PRINCIPALI MODELLI VIGENTI

153 renza degli altri, vide la partecipazione attiva di molte organizzazioni femminili (riunite nel Observatorio ciudadano nacional del feminici-

dio) essendo poi utilizzato come modello da diversi Stati messicani e

per la stessa legislazione federale. Base di partenza fu la proposta di fattispecie contenuta nella versione originale della Ley General avanza- ta da Marcela Lagarde nel 2006.

Anche in questo caso, comunque, l’iter fu breve e si concluse nel- l’estate del 2011 con l’introduzione dell’art. 148 bis nel codice penale dell’allora Distrito Federal112:

Comete el delito de feminicidio quien, por razones de género, prive de la vida a una mujer.

Existen razones de género cuando se presente cualquiera de los siguien- tes supuestos:

I. La víctima presente signos de violencia sexual de cualquier tipo; II. A la víctima se le hayan infligido lesiones infamantes, degradantes o

mutilaciones, previas o posteriores a la privación de la vida; III. Existan datos que establezcan que se han cometido amenazas, aco-

so, violencia o lesiones del sujeto activo en contra de la víctima; IV. El cuerpo de la víctima sea expuesto, depositado o arrojado en un

lugar público; o

V. La víctima haya sido incomunicada, cualquiera que sea el tiempo previo a su fallecimiento.

A quien cometa feminicidio se le impondrán de veinte a cincuenta años de prisión.

Si entre el sujeto activo y la víctima existió una relación sentimental, afectiva o de confianza; de parentesco, laboral, docente o cualquiera que implique subordinación o superioridad, y se acredita cualquiera de los supuestos establecidos en las fracciones anteriores, se impondrán de treinta a sesenta años de prisión113.

112 La legislazione vigente nella Città del Messico è disponibile sul sito dell’Assem-

blea legislativa: http://www.aldf.gob.mx/codigos-107-4.html. A differenza di quanto av- venuto a Guerrero e nello Stato di México, questo articolo è tutt’ora vigente nella forma in cui è entrato in vigore.