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La NAACP e la Legal Strategy contro la segregazione scolastica

la necessità di spostare l’impegno sulla scuola venne colta anche dalla NAAcP (National Association for the Advancement of colored People) fondata da W.E.B Du Bois nel 1909, prima organizzazione per i diritti civili con ambizioni nazionali, impe- gnata contro il linciaggio e le misure discriminatorie in materia di voto e d’istruzione7.

4 W.E.B Du Bois (1868-1963) uno dei più grandi intellettuali statunitensi del Novecento, è stato tra le figure di

riferimento nella politica e nella cultura afroamericana. Booker t, Washington (1856-1915), educatore e scrittore, è stato direttore del tuskegee institute, una scuola per insegnanti riservata agli afroamericani.

5 D. Walden, The contemporary opposition to the Political and Educational Ideas of Booker T. Washington, «the

Journal of Negro History», Vol. 45, n. 2, 1960, pp. 103-115.

6 carter G. Woodson (1875-1950) è stato uno storico afroamericano, giornalista e fondatore del «the Journal

of Negro History».

Nonostante le posizioni contro la separazione razziale continuassero ad essere respin- te, dopo la Prima Guerra Mondiale la corte Suprema divenne molto più esigente nel valutare le condizioni di uguaglianza e proprio su questo cambiamento di direzione si innestò la strategia della NAAcP: combattere battaglie legali per sconfiggere l’ingiu- stizia sociale di cui erano quotidianamente vittime gli afroamericani. le più significati- ve di queste furono combattute e vinte sotto la guida del giovane e brillante thurgood Marshall (primo giudice afroamericano della corte Suprema nel 1967) e da charles Hamilton Houston, decano della law School presso la Howard University. Spesso definito come «the man who killed Jim crow», Houston fu l’architetto della cam- pagna legale che spostò l’attenzione proprio sulla scuola, settore dove sembrava più probabile ottenere una vittoria: l’istruzione aveva infatti maggiori connessioni con il concetto di pari opportunità rispetto ad altri ambiti della vita sociale e presentava una forma di discriminazione più evidente. Del resto il rispetto di equità nella separazione all’interno delle scuole era ancora una chimera anche a livello di istruzione superiore: a molti giovani afroamericani fu negata infatti la possibilità di frequentare determinate università (in primis Medicina e legge) e andare a studiare in un altro Stato era spesso infruttuoso dato che per esercitare alcune professioni era richiesto di aver studiato nello Stato in cui veniva aperto lo studio.

la Equalization Strategy8 prevedeva di fare leva sulla necessità che l’istruzione forni-

ta fosse uguale, rendendo incredibilmente dispendioso per il Sud continuare a mante- nere scuole ed università segregate con gli stessi standard riservati ai bianchi. Dal 1935 al 1940 Houston sostenne con successo diversi casi che utilizzavano questa strategia, il primo di questi, Murray v. Maryland (169 Md. 478, 1936), portò all’integrazione della Facoltà di legge del Maryland. Nel 1935 Donald Gaines Murray chiese l’ammissione alla Maryland School of law, ma la sua domanda fu respinta per motivi razziali e come contropartita gli venne offerto un aiuto per studiare in una scuola situata out-of-state. Murray contestò la decisione e, supportato legalmente dalla NAAcP, affrontò il tribu- nale della città di Baltimora nel 1935. All’udienza Marshall dichiarò che lo Stato del Maryland non era riuscito a fornire una formazione «separata ma uguale» per Murray come richiesto dal XiV emendamento, aggiungendo che una Facoltà di Giurispruden- za che si trovava in un altro Stato non poteva preparare un futuro avvocato per una carriera professionale nel Maryland. le soluzioni per il giovane avvocato della NAAcP potevano essere soltanto due, fornire una scuola per gli afroamericani «separata ed uguale» o permettere a Murray di frequentare l’università per bianchi. la sentenza emessa dal tribunale di Baltimora ordinò al preside della facoltà di ammettere Murray e fu ribadita anche dalla corte d’Appello inducendo lo Stato a mantenere un solo istituto a disposizione per entrambe le razze. Questo importante verdetto ovviamente non era ancora vincolante al di fuori del Maryland ma la corte Suprema affrontò un caso molto simile nel 1938, Gaines v. Canada, ricordato anche dallo storico e giornalista Anthony lewis9, premio Pulitzer per i suoi servizi sul caso Brown v. Board of Education.

8 Si veda: M.V. tushnet, The NAACP. Legal Strategy against Segregated Education 1925-1950, chapel Hill,

University of North carolina Press, 1987.

9 cfr. A. lewis, The school segregation cases, in M. Drimmer (a cura di), Black History. A reappraisal, New York,

la decisione presa dalla corte stabiliva che lo Stato del Missouri non poteva rispettare la tesi della separazione nell’uguaglianza offrendo ad uno studente nero che chiedeva di essere ammesso alla Missouri law School di pagargli le tasse nella scuola di un altro Stato. Gli Stati che fornivano una scuola per studenti bianchi dovevano provvedere anche alla formazione degli afroamericani consentendo a neri e bianchi di frequentare la stessa scuola o impegnandosi a creare un secondo istituto per i neri. il Missouri a differenza del Maryland, optò per questa seconda alternativa.

Miglioramenti furono ottenuti anche per gli insegnanti afroamericani. Nel 1940 la sentenza Abbington v. Board of Education of Louisville, sostenuta ancora da thurgood Marshall, portò all’equiparazione degli stipendi degli insegnanti nelle scuole pubbli- che di louisville (Kentucky) e fu seguita dalla decisione espressa dalla corte Suprema in Alston v. School Board of City of Norfolk, nella quale si ribadì il diritto ad un eguale stipendio, senza distinzione di razza.

tutto questo creò grosse polemiche soprattutto al Sud, il cui razzismo fu sfidato ancora a colpi di sentenze. Nel 1950 la corte Suprema discusse due casi fondamentali per la fine della segregazione scolastica superiore. in Sweatt v. Painter(339 U.S. 629) la corte dichiarò che una Facoltà di Giurisprudenza che lo Stato del texas avrebbe voluto istituire per i neri non forniva “equal protection of the law”: a giudizio del presidente Fred M. Vinson elementi come il prestigio, la competenza della tradizio- ne e l’esperienza amministrativa goduti dalla scuola per bianchi non potevano essere misurati oggettivamente. Un volta presi in considerazione simili fattori, intangibili ed immateriali, come poteva una scuola separata essere definita uguale? il giorno dopo la sentenza, Arthur Krock sulle colonne del New York Times scrisse che la dottrina «separati ma uguali» era ormai a mass of tatters, una massa di stracci. Un significato particolare assunse la contemporanea sentenza McLaurin v. Oklahoma State Regents (339 U.S. 637, 1950) che condannò le pratiche di segregazione all’interno di una scuo- la di specializzazione in quanto ostacolavano la comprensione delle lezioni in classe e l’interazione con gli altri studenti. George Mclaurin, quando si vide negare l’ac- cesso alla University of oklahoma, denunciò l’accaduto alla corte Distrettuale che ordinò immediatamente l’integrazione. Anche se l’università non poteva più negare a Mclaurin un posto a scuola, cercò di segregare lui nel campus: doveva stare da solo in una sezione separata della classe, seduto ad una scrivania separata in biblioteca e sedersi ad un tavolo diverso (mangiando in momenti diversi) nella mensa. Mclaurin chiese nuovamente alla corte distrettuale di rimuovere le strutture separate ma il giu- dice respinse la richiesta. Presentato ricorso alla corte Suprema Federale, il 5 giugno 1950, il presidente Vinson espresse il verdetto: «We conclude that the conditions under which this appellant is required to receive his education deprive him of his personal and present right to the equal protection of the law»10.

le reazioni non mancarono: il timore più grande per il Sud era rappresentato pro- prio dall’introduzione dell’integrazione razziale nelle scuole. in questo caso non si trattava di contatto momentaneo delle due razze come per le votazioni, le giurie, le

10 cfr. Fred M. Vinson, Opinion of the Court in McLaurin v. Oklahoma State Regents, in W.E. Martin Jr., Brown

carrozze ferroviarie; la fine della segregazione nelle scuole avrebbe significato rapporti e contatti giornalieri dei giovani bianchi e neri. le paure del Sud erano fondate, le due sentenze appena descritte spianarono infatti la strada ad una delle più grandi vittorie legali della NAAcP che prese la decisione di affrontare il problema da un nuovo pun- to di vista: la segregazione razziale danneggiava i bambini neri.

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