• Non ci sono risultati.

L’olio di oliva di qualità e la riserva della biosfera unesco del Monte Peglia

Attività: come è nato il progetto Trails e cosa è

Capitolo 3: Il Caso Studio della Riserva della Biosfera del Monte Peglia

2) L’olio di oliva di qualità e la riserva della biosfera unesco del Monte Peglia

Fino agli anni ’80 del secolo scorso la maggior parte dei frantoi adoperava la macina a pietra e fiscali in fibra vegetale, provocando l’ossidazione e quindi l’irrancidimento della pasta di olive. Fenomeno che oggi è stato ampiamente arginato con i sistemi di estrazione continui e con la conservazione dell’olio in azoto. In questo modo è possibile preservare le qualità organolettiche (colorazione verde e profumo intenso) e salutari (polifenoli, acidi grassi insaturi, fitosteroli).

Essendo l’olio umbro apprezzato per il suo sapore amaro e piccante e l’inconfondibile colore verde intenso è necessaria una buona strategia comunicativa. Esempi umbri di successo sono stati O-live di Bevagna, UNTO di Assisi e Pan-olio di Panicale che evidenziano come sia possibile conciliare la valorizzazione del prodotto locale e l’educazione ad un consumo consapevole19.

-Enologia

Orvieto: una cantina sotterranea

Il Prof. Garavani nel 1931 su incarico del Ministero, circoscrisse l’areale orvietano notando la naturale eccellenza della Denominazione, promossa principalmente grazie a un vino, l’Orvieto Classico muffa nobile. Ma è solo nel 1971 che viene riconosciuta la DOC Orvieto individuandone la qualità e l’appartenenza ad un territorio. Il rosso Orvietano è un vino ottenuto principalmente da uve di Aleatico, Canaiolo, Ciliegiolo, ma non può mancare il sangiovese e vitigni internazionali prodotti in purezza o usati per almeno il 70%.

18https://www.montepegliaperunesco.it/post/olio-e-tartufo-l-anima-dell-umbria (consultato il 8

ottobre 2020).

19https://www.montepegliaperunesco.it/post/l-olio-di-oliva-di-qualit%C3%A0-e-la-riserva-

194 A differenza di quello di Montefalco, questo rosso è setoso, morbido e vellutato. Poi vi è il vino per eccellenza l’Orvieto DOC ottenuto da uve di Procanico e Grechetto20.

Iniziative

-Dedica un albero: l’Associazione Monte Peglia per Unesco ha creato un’iniziativa dal nome “dedica un albero” con il fine di poter raggiungere maggiore sostegno e partecipazione per la riserva, attraverso una semplice donazione. Per partecipare a questa iniziativa è necessario seguire 3 semplici step:

Step 1: identificare in quale delle tre aree contrassegnate sul sito della riserva si vuole dedicare un albero

Step 2: scegliere il tipo di albero tra quercia, leccio, carpino, cerro e roverella

Step 3: effettuare la donazione e scrivere nel messaggio della donazione il tipo di albero e la dedica annessa21.

-Diventa una comunità della riserva: La riserva Unesco del Monte Peglia vive di partecipazioni democratiche avanzate e diffuse tra soggetti pubblici e privati ed è aperta a comunità di cittadini, reti rurali, associazioni, gruppi di imprese e a chiunque abbia idee per creare e diffondere modelli sostenibili. Le comunità della riserva attuano i principi che regolano la riserva della Biosfera Unesco e adoperano dei protocolli di cooperazione con l’Associazione Monte Peglia per l’Unesco. Ogni proposta è vista come una manifestazione di interesse senza nessun tipo di vincolo per l’Associazione, la quale tenta di valorizzare la riserva con tutti i mezzi che ha a disposizione22.

-Un giardino dei giusti: in occasione delle celebrazioni dello Yad Vashem (ente nazionale per la memoria della Shoah di Gerusalemme) per i festeggiamenti del settantacinquesimo anniversario della liberazione di Auschwitz Birkenau, l’avvocato Paola ha dichiarato “i crimini contro l’umanità e l’orrore dell’Olocausto vanno disvelati in tutte le loro forme e ricordati sempre

20https://www.montepegliaperunesco.it/post/orvieto-una-cantina-sotteranea (consultato il 9

ottobre 2020).

21https://www.montepegliaperunesco.it/adotta-un-albero (consultato il 9 ottobre 2020).

195 con inflessibile e coraggioso senso di umanità. L’antisemitismo alligna tuttora in modo trasversale in modo subdolo e grave e inaccettabile”.

Inoltre l’avvocato Paola ha aggiunto: “è necessario realizzare e rendere operativa all’interno della riserva mondiale della biosfera Unesco del Monte Peglia un giardino dei giusti, contro ogni ricorrente barbarie. In ordine a esso rinnoviamo la più ferma domanda di cooperazione alla Regione dell’Umbria e ai Comuni”23.

3.2 Cosa rappresenta la riserva in termini ecoturistici

1) Biodiversità

Per quanto riguarda la fauna <nel comprensorio del Peglia si osservano attualmente quarantaquattro specie di mammiferi selvatici: insettivori, chirotteri, lagomorfi, roditori, carnivori e artiodattili e tra essi il: riccio, il toporagno, la nottola, scoiattoli, il moscardino, l'’istrice, il lupo, la mortora, il tasso, il gatto selvatico, cervi, daini, caprioli, moltissime specie di uccelli nidificanti, e tra essi il germano reale, l’airone venerino, fagiani, lo sparviero o Accipiter nisus, la poiana, il falco pellegrino, la tortora, il cuculo, il barbagianni, l’assiolo, la civetta, l’alloco, il martin pescatore, l’upupa, il picchio verde, il picchio rosso, allodole, il balestruccio, la cutrettola, la ballerina gialla, la ballerina bianca, lo scricciolo, il pettirosso l’usignolo, il codirosso spazzacamino, il codirosso comune, il saltimpalo e il passero solitario. Vi sono trentaquattro specie nidificanti di interesse conservazionistico e tredici sono le specie di interesse comunitario e tra esse la moretta tabaccaia classificata come prioritaria24>.

23https://www.umbria24.it/cultura/un‐giardino‐dei‐giusti‐allinterno‐della‐riserva‐unesco‐del‐

monte‐peglia (aggiornato il 24 gennaio 2020).

24http://www.comune.orvieto.tr.it/MC-

API/Risorse/StreamAttributoMediaOriginale.aspx?guid=B5F11F08-5211-4215-B58A-

196

25 26

Figura 88 Upupa Figura 89 Cutrettola

27 28

Figura 90 Codirosso Spazzacamino Figura 91 Saltimpalo

Invece per la flora la riserva contiene oltre mille specie, molte delle quali rarissime come l’ipocisto rosso e l’ipocisto giallo e fra di esse è possibile notare il gatto selvatico, la martora, il falco pellegrino, il gufo reale, la salamandrina pezzata, la salamandrina dagli occhiali, il cavedano etrusco e il gambero di fiume. Inoltre nel bosco dell’Elmo Melonta si trovano leccete termofile, quercete, boschi ripariali e boschi misti con prevalenza di specie come: olmi, ceri, frassini, robinia.

<Di questa area è stato scritto che si caratterizza per una notevole biodiversità forestale con ampi scorci panoramici coronati da borghi di elevato valore storico culturale. In particolare l’insieme delle comunità vegetali costituisce un paesaggio molto particolare e vulnerabile29>.

25http://www.lipu.it/articoli-natura/5-conservazione/ (consultato il 11 ottobre 2020).

26http://www.scienze-naturali.com/ (consultato il 11 ottobre 2020).

27https://www.pinterest.cl/ (consultato il 11 ottobre 2020).

28http://www.agugliastra.it/ (consultato il 11 ottobre 2020).

29http://www.comune.orvieto.tr.it/MC-

API/Risorse/StreamAttributoMediaOriginale.aspx?guid=B5F11F08-5211-4215-B58A-

197 Sempre nel contesto di biodiversità si colloca la progettazione di una rete di “case della biodiversità” volte alla valorizzazione con fruizione pubblica di diversi casali abbandonati presenti sul territorio. La creazione di questa rete si pone l’obiettivo di rendere fruibile la riserva incentivando il turismo sostenibile e diffuso, attraverso la valorizzazione di fabbricati spesso abbandonati, ma collocati in zone strategiche e di notevole valore naturalistico30.