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Perché la scelta del Monte Peglia e le sue caratteristiche

Attività: come è nato il progetto Trails e cosa è

Capitolo 3: Il Caso Studio della Riserva della Biosfera del Monte Peglia

3.1 Perché la scelta del Monte Peglia e le sue caratteristiche

a) Perché la scelta del Monte Peglia, quando è entrato a far

parte del Programma MaB e da chi è gestita

Negli ultimi due capitoli della tesi ho incentrato il mio lavoro sul caso studio della Riserva Unesco del Monte Peglia. La scelta è ricaduta su di essa, poiché si tratta di una riserva molto giovane e piena di potenziale. Potenziale che in un paio di anni è stato rafforzato grazie al suo presidente l’avv. Francesco Paola che ha saputo promuovere e incentivare questo Parco attraverso molteplici progetti e iniziative, facendo sì che diventasse la prima riserva presente in Umbria. Pertanto l’avv. Francesco Paola e i suoi numerosi collaboratori dal luglio 2018, anno in cui la riserva è entrata a far parte del programma MaB Unesco, sono riusciti a trasformare il Parco in un volano di sviluppo dell’economia, non soltanto per le aree limitrofe ma anche per l’intera regione.

<L’associazione Monte Peglia per Unesco nata dal basso da cittadini consapevoli ha ideato, progettato e realizzato, anche sulla scorta dei Protocolli di Intesa con l’Agenzia forestale regionale dell’Umbria approvati e condivisi alla unanimità da tutti i firmatari soggetti pubblici e privati con la sottoscrizione del Dossier di candidatura, l’istituzione della Riserva Mondiale della Biosfera UNESCO del Monte Peglia, proclamata il 26 luglio 2018 dall’Assemblea mondiale UNESCO tenutasi in Indonesia1>.

L’associazione, dotata di personalità giuridica, si occupa della ideazione, promozione e diffusione di innovazioni, buone pratiche d’uso del territorio, ma anche della gestione, tutela e valorizzazione della Riserva Mondiale della Biosfera UNESCO del Monte Peglia. Inoltre l’associazione si impegna nel coordinamento, nella rappresentanza e nella titolarità giuridica della Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia nelle sedi

186 nazionali e internazionali. Una volta che il Monte Peglia ottené il riconoscimento come riserva della biosfera, l’avvocato Francesco Paola evidenziò fin da subito come il modello della riserva non fosse assolutamente un movimento politico ma un movimento culturale, inclusivo, aperto a tutti, una sorta di intelligenza collettiva che vuole diventare globale2.

Pertanto l’Associazione Monte Peglia per Unesco, è un soggetto indipendente che ha istituito delle forme di cooperazione inter-istituzionale di elevato profilo, volti alla ideazione e diffusione di modelli sostenibili che puntano alla diffusione dei diritti universali contenuti nella Carta istitutiva dell’Unesco. In aggiunta è stato formato un Comitato scientifico di elevato profilo, del quale fanno parte il Consiglio Nazionale delle Ricerche e varie Università3.

2https://video.repubblica.it/natura/umbria‐la‐riserva‐della‐biosfera‐unesco‐del‐montepeglia/,

consultato il 6 ottobre 2020. 3 Ibidem

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4.

b) Dove è situata la riserva del Monte Peglia

<La Riserva del Monte Peglia si trova nell’Italia centrale, alla confluenza del fiume Tevere e del fiume Paglia. Il territorio, un antico vulcano oggi spento è caratterizzato, da un sistema ellitico di colline circondate su tre lati dalla confluenza dei due fiumi, tra le quale emerge il Monte Peglia. Inoltre la riserva si pone come ponte e punto di congiunzione tra le riserve naturali dell’Italia del nord e dell’Europa e le riserve del sud del paese, con un prolungamento ideale verso il Mediterraneo e l’Africa5>.

Dal punto di vista topografico l’area presenta un colle significativo, il Monte Peglia, localizzato nella parte meridionale della riserva insieme a altri rilievi più bassi che occupano la zona centro-settentrionale della riserva.

4http://www.comune.orvieto.tr.it/MC-

API/Risorse/StreamAttributoMediaOriginale.aspx?guid=DBE4E2AA-1685-4312-BA23-

689E691E4A25, p.18, (consultato il 12 ottobre 2020).

188 Mentre per quanto riguarda l’ecosistema, la riserva è formata da una ampia area boschiva nella quale viene preservata l’enorme varietà di flora, con habitat ben conservati, nei quali sono presenti comunità biotiche originarie. La zona è anche una “piscina naturale” di specie faunistiche, floristiche e fungine sorte nell’area dell’antico vulcano spento6.

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Figura 86 Cartina del Monte Peglia e aree limitrofe

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Figura 87 Localizzazione del Monte Peglia

6https://en.unesco.org/biosphere/aspac/monte-peglia (consultato il 7 ottobre 2020).

7

https://claudiomaccherani.altervista.org/web_perugia_umbria/umbria_10_parchi_naturali.htm

(consultato il 7 ottobre 2020).

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9 10

11 12

c) Cultura e tradizioni

-L’Umbria medievale attraverso le sue ricette: 1) Cocetum

Per descrivere questa bevanda è necessario prima descrivere i commerci che hanno attraversato la Via Curia, ponte di collegamento tra Rieti e Narni e tra le quali il Peglia fa da vedetta. Grazie alla Tavola Peutingeriana è possibile notare la straordinaria importanza di questo areale, dove i commerci di decine di culture dell’antichità permisero la diffusione di antichi sapori. La diffusione dell’allevamento ovino, l’impiego massiccio dei prodotti coltivati e la teoria culinaria descritta per volere di Federico II di Svevia e

9https://www.repubblica.it/ (consultato il 7 ottobre 2020).

10https://www.umbriaecultura.it/monte-peglia-riserva-mondiale-biosfera/ (consultato il 7

ottobre 2020).

11https://www.repubblica.it/ (consultato il 7 ottobre 2020).

190 diffusasi in tutta Europa, sono tasselli che conducono l’attenzione su una bevanda molto diffusa in queste zone: il Cocetum.

Si tratta di una antica bevanda, creduta afrodisiaca dai Romani, rielaborata secondo il gusto della cucina generale tra i secoli XI-XV. Quasi sicuramente nell’area del Monte Peglia le popolazioni facevano uso di questa deliziosa bevanda, la cui preparazione è molto semplice e della quale è consigliabile farne uso al mattino il giorno dopo averla preparata, per poter avere una buona dose di energia13.