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-Modelli di gestione sostenibili del Parco della Sila

Il Parco Nazionale della Sila come modello di gestione sostenibile ha introdotto la Carta Europea del Turismo Sostenibile in Italia. L’ente Parco sta collaborando con Europarc Federation e FederParchi con l’obiettivo di rinnovare la carta europea del turismo sostenibile in Italia (C.E.T.S).

Il rinnovo sarà essenziale per poter rilanciare la candidatura del Parco Nazionale della Sila a sito “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” UNESCO.

La C.E.T.S si configura come uno strumento fondamentale per aumentare la conoscenza e il sostegno per le aree protette, parte essenziale del patrimonio e quindi necessita di essere preservato per la fruizione delle generazioni future.

Per il rinnovo del Parco viene ogni volta organizzato un calendario di incontri con tutti gli stakeholder e operatori del territorio.

Inoltre nell’intervallo tra un incontro e l’altro ci saranno i “Laboratori di

idee”, ovvero incontri di brainstorming informali con gli operatori dove la

partecipazione avviene su base volontaria e vengono gestiti dal Parco per creare e sviluppare nuove idee.

L’Ente Parco ha svolto negli anni un ruolo da protagonista nella promozione del turismo sostenibile, uno dei settori strategici per sostenere l’economia del territorio. Impegno che ha portato allo sviluppo di numerose iniziative finalizzate alla crescita della qualità dell’offerta turistica, come ad esempio l’organizzazione della Summer School sul Turismo Sostenibile, evento formativo di alto livello e ad accesso gratuito, e della visibilità della Sila sui mercati turistici internazionali. L’Ente Parco partendo da una valutazione

67 di quello che è accaduto dopo l’applicazione della CETS, ha elaborato un il piano di azione progettuale dalla durata di 5 anni (dal 2018/2022)67.

-Obiettivi e piani di azione della CETS

Gli OBIETTIVI CARDINE che l’ente Parco si pone affinché si possa fruire del territorio in maniera responsabile e sostenibile sono i seguenti:

a) Conservazione degli inestimabili valori naturali e culturali che

caratterizzano il territorio. Il patrimonio culturale e naturale deve essere valorizzato attraverso la sua tutela e attraverso una forte sinergia dei diversi attori.

b) Crescita della consapevolezza della comunità locale verso un

turismo più sostenibile, dal momento che il turismo è stato riconosciuto come uno dei settori in grado di garantire sia sostanziosi benefici economici, che numerose opportunità di lavoro, in grado di generare redditi nel medio-lungo periodo.

c) Efficacia del coordinamento del percorso CETS insieme a

quelli relativi all’area MaB, con lo scopo di raggiungere una governance del territorio più chiara ed efficace.

Per riuscire ad ottenere questi 3 macro-obiettivi sono stati definiti dei sotto- obiettivi fra i quali rientrano:

L’incremento della partecipazione dei portatori di interesse e l’intensificazione del dialogo fra gli operatori. Attraverso l’utilizzo di forum della

CETS è possibile avviare in maniera sistematica e continuativa un confronto su strategie e iniziative comuni. Pertanto fondamentale è sia la presenza di un clima positivo, sia il forte coinvolgimento degli operatori privati nelle zone più lontane dell’area protetta.

Il Miglioramento della gestione del territorio: Sempre grazie al

Forum le associazioni, la popolazione, i turisti e i residenti saranno

67http://parcosila.it/images/stories/ente_parco/CETS/Strategia-e-PDA_19.04.2018.pdf, p.28,

68 sensibilizzati verso modalità di fruizione sostenibile verso un’area protetta. Questa collaborazione tra l’Ente Parco, gli operatori turistici e i cittadini potrà migliorare la qualità dell’esperienza di visita, garantendo la conservazione di specie e di habitat.

Il potenziamento della qualità dei servizi turistici: A causa

dell’incapacità dell’offerta turistica di sapere rispondere in maniera efficace alle aspettative del mercato turistico in continua evoluzione e fortemente diversificato, il Forum è riuscito a investire sulla formazione degli operatori, ideando prodotti specifici per determinati target, arricchendo le offerte di servizi indirizzati al turista “green” e accrescendo la riconoscibilità della Sila come destinazione equa e accogliente.

L’innovazione della comunicazione: Fondamentale è anche

innalzare la notorietà della Sila in quanto prodotto turistico, pertanto è necessario ampliare la capacità comunicazione dei singoli operatori e del sistema, investendo sulla digitalizzazione e sui canali social maggiormente usati dai turisti.

La concentrazione su alcuni mercati strategici: Dopo aver

effettuato un analisi del mercato e dei vari flussi turistici presenti in Sila e aver notato che i turisti stranieri, in particolare francesi, americani e del nord Europa siano maggiormente attratti dal turismo enogastronomico, culturale, sportivo e escursionistico, è bene scavare a fondo sulle peculiarità di questi territori così da avanzare proposte competitive68.

Definiti gli obiettivi e i sotto-obiettivi del Piano è fondamentale evidenziale le azioni che permettano il raggiungimento degli obiettivi elencati.

Fra le Azioni chiave del protocollo ufficiale CETS si ritrovano 10 temi:

69

1) Protezione dei paesaggi di pregio, della biodiversità e del

patrimonio culturale attraverso il monitoraggio degli ingressi, la raccolta dei funghi nel rispetto della natura e la pulitura dell’Ampollino.

2) Sostegno alla conservazione attraverso il turismo dotandosi

di sentieri, di una rete museale, di eventi connessi con il territorio, ma soprattutto di turisti attivi.

3) Riduzione emissioni di anidride carbonica, inquinamento e

spreco di risorse attraverso comuni green, energie rinnovabili.

4) Garanzia di accessibilità gratuita ai tutti i visitatori, servizi di

qualità attraverso la Carta dei Servizi del Parco, la sentieristica, il turismo sportivo, la ciclovia dell’Appennino, i contributi a cittadini senior e scuole per soggiornare all’interno del Parco e il progetto accessibilità.

5) Una buona rete di comunicazione grazie a un piano marketing

territoriale del Parco, a un buon sito web, e l’organizzazione di fiere e eventi.

6) Una forte coesione sociale creando una rete di collaborazioni.

7) Raggiungimento benessere della comunità locale attraverso

la strada dei sapori del Parco, l’artigianato e i pacchetti turistici.

8) Formazione e rafforzamento delle competenze del personale

e delle imprese.

9) Monitoraggio delle prestazioni e degli impatti del turismo

tramite l’osservatorio del turismo e il forum

10) Importanza alla carta con l’introduzione di una newsletter, una

rete CETS e il rinnovo di essa69.

70 - Cosa significa fare educazione ambientale

Il Parco si occupa anche della promozione dell’Educazione Ambientale, dove è fondamentale l’informazione e la sensibilizzazione su alcuni contenuti come:

-la necessità di salvaguardare le aree che potrebbero subire alterazioni e i vari sistemi di specifico interesse naturalistico

-la necessità di conservare e tutelare il patrimonio storico-artistico- culturale

-la necessità di beneficiare di forme di incentivazione e finanziamento per la promozione di attività culturali, educative, ricreative nei campi di interesse del Parco.

L’esperienza nell’area dell’educazione ambientale è che il “fare” è il migliore insegnante che permette di acquisire la “cultura ambientale” senza la quale sarebbe impossibile agire in termini di sostenibilità.

-Obiettivi per garantire una corretta cultura ambientale:

 Protezione e valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico storico e culturale di un territorio

 Rafforzamento dell’identità culturale della comunità locale

 Educazione e formazione dei giovani e dei cittadini attraverso l’interazione con le scuole, le associazioni e le istituzioni

 Promozione di progetti, iniziative di educazione ambientale e recupero radici rurali attraverso delle ricerche su cicli delle colture, allevamenti, processi di preparazione agroalimentare e recupero dei sapori di un tempo

 Collaborazioni con aziende agricole che già si occupano di iniziative come fattorie didattiche ed agrituristiche

 Miglioramento del rapporto città-campagna

Con questi obiettivi ben delineati e tracciati è possibile capire come l’educazione ambientale all’interno del Parco non sia fine a se stessa con semplici nozioni naturalistiche o scientifiche, ma tenda a far nascere nei

71 cittadini maggiore consapevolezza sui problemi legati all’ambiente e a porre in essere soluzioni che evitino il degrado. Pertanto l’obiettivo unico che il Parco si pone è quello di pensare all’ambiente come a una realtà unica e quindi passare da una cultura consumistica a una basata sulla valorizzazione70.

-Progetti specifici su educazione ambientale organizzati dalle scuole

In collaborazione con l’Ufficio Regionale scolastico sono stati avviati una serie di progetti e attività di educazione ambientale rivolti a istituti scolastici che ricadono all’interno del territorio del Parco Nazionale della Sila e altri aperti alle scuole della regione Calabria, tra questi i più importanti sono:

- Concorso di idee “Il Parco che vorrei” destinato alle scuole primarie e secondarie di primo grado situate nelle provincie di Catanzaro, Crotone e Cosenza. Il concorso è indirizzato ai giovani con l’intento di stimolare in loro la crescita di una coscienza “verde” tramite pittura, letteratura e scultura.

- Progetto “la scuola incontra il Parco” per far sì che le nuove generazioni tocchino con mano la biodiversità e siano coinvolti in un percorso di condivisione e inclusione delle strategie del Parco.

- Progetto Let’s clean up Europe. Dal momento che negli oceani,

sulle spiagge e nelle foreste vengono abbandonati tonnellate di rifiuti a causa di modelli consumo sbagliati e di cattive politiche di gestione dei rifiuti, la SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti) ha introdotto una giornata di pulizia europea (European Clean-Up Day) annuale chiamata Let’s clean up Europe. Partecipando a questo progetto i cittadini sono riusciti a comprendere come i loro comportamenti quotidiani fossero nocivi per l’ambiente e per loro stessi e di conseguenza a modificarli71.

70http://www.parcosila.it/it/la-natura/educazione-ambientale.html (aggiornato il 8 marzo

2019).

71http://www.parcosila.it/it/l-ente/il-parco-le-scuole-e-l-educazione-ambientale-2.html

72

-Progetti diretti al miglioramento e alla valorizzazione del Parco

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Tra i progetti finanziati con i fondi POR 2014-2020, in particolare, si configurano: il Monitoraggio, che ha lo scopo di analizzare, valutandone grado di compromissione, stato di conservazione, habitat e specie presenti sul territorio e di soddisfare le direttive nazionali in favore dei siti di Rete Natura 2000; la Sentieristica, che ripristina i tracciati esistenti, crea nuovi itinerari, valorizzando i musei tematici e le aree di pregio; il Marketing Turistico Territoriale, finalizzato a interventi migliorativi degli standard di offerta come la messa in rete di prodotti, servizi e infrastrutture in grado di intercettare flussi turistici nazionali e internazionali; la Ciclovia dei Parchi, destinata a realizzare un percorso cicloturistico che faccia fruire dei paesaggi della dorsale calabrese. Progetti pensati, pertanto, per creare autentiche sinergie in grado di sponsorizzare la Calabria anche al di fuori dei confini nazionali72>.