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L’omicidio pietatis causa

2. Le diverse forme di eutanasia e il loro inquadramento giuridico

2.2. L’omicidio pietatis causa

L’art. 127 c.p.u. contempla il perdono giudiziario tra le cause di estinzione del reato. I giudici possono ricorrere a questa facoltà in casi tassativi, esplicitamente previsti, tra cui rientra l’art. 37 c.p.u., che recita così:

“Art. 37 – Omicidio pietoso: I giudici hanno la facoltà di esonerare dalla sanzione il soggetto di onorabili precedenti, autore di un omicidio effettuato per motivi di pietà, a seguito delle suppliche reiterate della vittima”.

La dottrina8 ha evidenziato che:

– non è necessario che il soggetto attivo sia un professionista della salute, ma è sufficiente che si tratti di una persona di riconosciuta probità;

de tareas recibirá una pena, a pesar de tener menor injerencia en el acaecimiento de la muerte. El tipo penal de la determinación o ayuda al suicidio abarca otras hipótesis ajenas a este planteo, como quien convence a otro de quitarse la vida o colabora simplemente porque le resulta indiferente esa vida o hasta porque siente odio hacia el potencial suicida. Para estos casos mencionados no postulo la causa de impunidad. Creo, en cambio, que debería contemplarse en esta figura la posibilidad del perdón de igual manera que en el homicidio por piedad cuando esa fuere la razón y así facultar al juez a proceder de similar manera que en el homicidio por móvil de piedad, de modo de armonizar ambas disposiciones y ser contemplativo de que, a

pesar de desvalorarse penalmente la participación responsable directa o indirecta en una muerte, se otorgue la posibilidad del perdón para que pueda revisarse el contexto del hecho y arribarse a respuestas penales de menor dañosidad social, ya que la justicia sin piedad no es Justicia” (G. ALLER MAISONNAVE, Eutanasia, eugenesia y vida,

https://wold.fder.edu.uy/contenido/penal/pdf/aller-eutanasia.pdf, 12; il testo è stato pubblicato in G.ALLER –M.LANGÓN CUÑARRO, Criminología y Derecho penal, vol. I, Ediciones Del Foro, Montevideo, 2005, 203-221).

6 L’iter può essere seguito on line alla pagina

https://parlamento.gub.uy/documentosyleyes/ficha-asunto/105583/tramite.

7 Cfr. Cámara de Representantes, Diario de Sesiones, XLVIII legislatura, n. 3984, 11 agosto

2015, 16.

8 V., per tutti, H. RODRÍGUEZ ALMADA M. C. CURBELO M. DE PENA R. PANIZZA, Eutanasia y ley penal en Uruguay, Sindicato Médico del Uruguay, 2000, in

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– il soggetto passivo deve trovarsi in situazione di sofferenza oggettiva, ma non si esige, a differenza di quanto previsto nelle norme codicistiche di altri paesi, che la persona stia agonizzando o sia in fase terminale;

– il soggetto passivo deve essere in grado di esternare ripetutamente la richiesta che sia posta fine alla sua vita;

– deve esserci un nesso causale tra l’azione od omissione dell’autore del reato ed il risultato della morte;

– l’azione od omissione, dolosa, deve essere posta in essere pietatis

causa.

L’opzione per la non punibilità, che può essere accolta facoltativamente dal giudice in ossequio alle circostanze del caso, si basa sull’assenza di pericolosità del soggetto attivo9 del reato di un omicidio di queste caratteristiche rispetto al

c.d. omicida ordinario.

9 Ibidem: “«las súplicas reiteradas de la víctima» no representan una suerte de consentimiento válido y, por ello, no desaparece la ilicitud de la acción de dar muerte. Es que «el victimario que acepta dar muerte a quien se lo suplica reiteradamente, actúa movido por la profunda repercusión psíquica y moral causada por la piedad» [13. Bayardo Bengoa F. Causas de impunidad. In: Derecho penal uruguayo. Montevideo: CED, 1963. t.II: 205-28]. Por ello es que, en palabras del codificador, el fundamento doctrinario de la impunidad en el homicidio piadoso reside «pura y exclusivamente en la ausencia de peligrosidad del agente» [nota 12. Irureta Goyena J. Proyecto del código penal: exposición de motivos de la ley n. 8.155 del 4/12/1933]”.

Secondo BARBIERI, “l’apertura verso gli stati emotivi e passionali non basta, tuttavia, da sola a sorreggere la ratio della “scusa” (De Asúa parla a questo proposito di perdonar) se non vi facciamo rientrare anche l’idea di una condivisione a livello sociale del comportamento tenuto. E questo vale tanto di più nei confronti delle «scuse» per situazioni di omicidio che, rappresentando la soppressione del bene più importante, necessitano di un maggiore «supporto» che orienti la decisione del giudice. E non può pensarsi che si volesse aggirare in questo modo le disposizioni sull’imputabilità, che si riferiscono a precisi stati mentali o all’età disciplinati in modo tassativo, proprio perché in entrambi i casi di omicidio «scusato» è richiesto che l’agente avesse «buoni» o «onorabili» precedenti. In altre parole si vuole escludere qualunque sintomo di pericolosità per motivare l’assenza del «bisogno di pena», in ragione della tendenziale

«irripetibilità» del fatto”. Cfr. M. C. BARBIERI, La “modernità” della scuola classica nella

codificazione penale dell’America latina: il codice dell’Uruguay, Edizioni Università di Trieste, 2008, https://www.openstarts.units.it/bitstream/10077/2866/1/03_barbieri.pdf, 38.

V. in senso critico GALAÍN: “no creo que un homicidio piadoso deba fundamentarse en

la falta de peligrosidad del autor sino en el motivo que lleva al sujeto a realizar la acción de dar muerte o dejar morir, esto es, la piedad frente al sufrimiento que se traduce en la súplica reiterada. Y un móvil de piedad no puede medirse por parámetros objetivos, ni limitarse a

personas que no hayan violado anteriormente la normativa penal” (P. GALAÍN PALERMO, Uruguay, in AAVV, Tratamiento jurídico penal de la eutanasia. Sistemas Penales Comparados, in Revista Penal, n. 15, 2005, 197 ss.,

Il requisito della riconosciuta probità10 viene solitamente interpretato nel senso che il soggetto attivo del reato non deve avere precedenti penali ed è molto criticato dalla dottrina, poiché l’esistenza di precedenti non esclude necessariamente un comportamento compassionevole dell’autore del reato. Non si dovrebbe, quindi, precludere al giudice la possibilità di valutare le particolari circostanze del caso di specie. Questo è il motivo per cui, nel progetto di nuovo Codice penale uruguaiano, si ha intenzione di annullare l’esigenza degli “onorabili precedenti”11. Sembra che si stia valutando anche la possibilità di rendere la causa di non punibilità non più facoltativa per il giudice ma obbligatoria quando vi siano prove sufficienti a sostegno della pietatis causa12.

La previsione di questa causa di non punibilità è stata ritenuta pioneristica, ma la sua applicazione nella prassi giudiziaria è estremamente circoscritta. La maggior parte dei contributi dottrinali riguardanti l’omicidio pietoso accennano al fatto che non constano nei repertori uruguaiani casi in cui sia stato applicato l’art. 37 c.p.u. e negli articoli giornalistici si trovano riferimenti molto vaghi a qualche caso degli anni novanta13. Nel mese di aprile 2018, il rappresentante legale di un

anziano di novanta anni che aveva ucciso sua moglie gravemente malata, ha chiesto al giudice che la norma fosse applicata al suo assistito14, ma la richiesta

non è stata accolta15.

10 “El requisito de que el agente de la conducta tenga antecedentes honorables es inadecuado, puesto que una persona con un amplio historial criminal también puede apiadarse y, movido por esa razón, matar a quien sufre y ruega por su muerte. Sin perjuicio de lo cual, es acertado que se indique llanamente que la conducta descripta es un homicidio y que, en definitiva, el juez no queda obligado a dejar impune el crimen, sino facultado a ello. Por otra parte, por tratarse de una causa de impunidad, lo que se perdona es la pena (por no existir peligrosidad), ya que el homicidio es perpetrado y, en consecuencia, es desvalorado penalmente como tal. La fórmula uruguaya recibió elogios de Jiménez de Asúa, quien expresó al respecto: ha sido en Uruguay

donde se ha implantado la doctrina más correcta” (G. ALLER MAISONNAVE, Eutanasia, eugenesia

y vida, cit., 35).

11 Cfr. Cámara de Representantes, Diario de Sesiones, XLVIII legislatura, n. 3984, 11 agosto 2015, 12.

12 V. i commenti di ALLER in Las pruebas necesarias para que la Justicia aplique homicidio piadoso al anciano de 90 años que mató a su esposa de 96, in El Observador, dell’11 aprile 2018,

https://www.elobservador.com.uy/las-pruebas-necesarias-que-la-justicia-aplique-homicidio- piadoso-al-anciano-90-anos-que-mato-su-esposa-96-n1220717.

13 Cfr. El “homicidio piadoso”, una figura “excepcional” en la jurisprudencia, in La

República, 23 marzo 2012, http://republica.com.uy/el-homicidio-piadoso/.

14 V. Las pruebas necesarias para que la Justicia aplique homicidio piadoso al anciano de 90 años que mató a su esposa de 96, cit.

15 V. Prisión domiciliaria por dos meses para el anciano que mató a su mujer, in El País,

dell’11 aprile 2018, https://www.elpais.com.uy/informacion/policiales/prision-domiciliaria-meses- anciano-mato-mujer.html. Il pubblico ministero aveva chiesto l’applicazione dell’omicidio

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Per i casi in cui non si integrino tutte le esigenze di cui all’art. 37 c.p.u., la dottrina suggerisce l’applicazione dell’art. 46, comma 10, c.p.u., onde cercare di attenuare la pena16. L’anzidetta disposizione prevede che “attenuano il reato quando non siano specialmente contemplati dalla legge al determinare l’infrazione, le seguenti [circostanze]: […] 10 (Moventi giuridici, sociali o

altruisti). L’aver operato mosso da un movente di onore o da altri impulsi di

particolare valore sociale o morale”.

3. La disciplina sulle volontà anticipate per i trattamenti