• Non ci sono risultati.

ORIENTAMENTO DEI TRATTAMENTI ALL’EVIDENCE BASED MEDICINE

Nella consapevolezza che nella letteratura sia italiana che internazionale i trattamenti validati sono ancora pochi e che è viva la necessità di ulteriori approfondimenti, è im- portante poter offrire una gamma di trattamenti con evi- denza di efficacia.

8.3.2. Alcune considerazioni

Si ritiene che la vera sfida è strutturare sempre di più una procedura di trattamento per il gioco d’azzardo patologico che sia:

• evidence based;

• tracciabile e documentabile nelle sue componenti elementari;

• che permetta una valutazione dell’esito e dei costi.

La formazione continua del personale dei servizi che ope- rano sul gioco d’azzardo, è una esigenza imprescindibile per il miglioramento continuo del sistema. In questo senso anche la partecipazione dei servizi a progetti di ricerca a livello locale e nazionale rappresenta un elemento impor- tante di crescita.  

8.4. Per la rilevazione dei costi efficacia per

le misure di prevenzione e trattamento re-

alizzate al fine di ottenere i fattori di suc-

cesso delle politiche intraprese

8.4.1. Per la rilevazione dei costi-efficacia per le misure di prevenzione

Le realtà internazionali che da più tempo sono impegnante sul fronte delle politiche preventive hanno cercato, a livello locale, ai fini di sostenere al meglio la programmazione e la progettualità nell’area del gioco d’azzardo, il supporto di qualificati Organismi quali l’Osservatorio sul gioco e i Cen- tri di ricerca e di valutazione scientifica degli interventi: • Gli Osservatori sul gioco d’azzardo sono composti da

rappresentanti degli enti e delle organizzazioni coinvol- te nel settore, hanno il compito di verificare costante- mente l’andamento del fenomeno, la sua regolamen- tazione, i risultati delle azioni e dei progetti attivati, la divulgazione di informazioni e di nuove conoscenze alla popolazione.

• I Centri qualificati di ricerca (di livello universitario) sono chiamati a collaborare, anche per il loro ruolo “esterno”, ai compiti e alle funzioni della valutazione della quali- tà, dell’efficienza e dell’efficacia, delle iniziative di pre- venzione attuate e a sostenere il campo della ricerca sulle cause e sugli effetti delle dipendenze compulsive comportamentali.

Anche sul territorio trentino la prospettiva futura dovreb- be essere di un’organizzazione più sistematica degli inter- venti, con una sinergia di organismi in grado di garantire, in modo integrato, tutti i compiti e le funzioni che un progetto di prevenzione ben articolato richiede.

Accanto alla programmazione, all’implementazione e alla concreta realizzazione degli interventi deve essere ricor- data la valutazione. Essa ricopre un ruolo fondamentale, poiché permette di comprendere quali interventi garanti- scono efficacia e maggior efficienza e offre a chi ha la re- sponsabilità delle politiche sociali di prevenzione, elemen- ti importanti per impiegare al meglio le risorse verso quei programmi e quei progetti che sono più incisivi anche dal punto di vista del rapporto costo/efficacia.

La prima, fondamentale, attività per la realizzazione di una valutazione dei costi-efficacia è la previsione di una valu- tazione adeguata e completa di ogni evento finanziato e realizzato sul territorio.

184

8.4.2. Per la rilevazione dei costi efficacia per le misure di trattamento

Per una gestione ottimale dei processi di trattamento, la rilevazione dei costi/efficacia deve comprendere la rac- colta e l’analisi dei dati sia in ambito clinico, sia in ambito organizzativo.

Come emerso in precedenza, l’obiettivo finale sotto il profi- lo clinico è la raccolta di dati personali e di contesto sul pa- ziente per monitorare i cambiamenti in termini di benefici e di salute sulla base di servizi erogati in un lasso di tempo definito. Sotto il profilo organizzativo, sono analizzati i ser- vizi clinici e di assistenza erogati ai pazienti in un determi- nato periodo con l’obiettivo finale di individuare e ripetere quelli che, a parità di efficacia, hanno richiesto l’impegno di un numero di risorse minori.

Lo strumento in vigore presso il Ser.D. per le rilevazioni è il Total Quality Management (TQM). Ad oggi, tale soluzione sembra produrre risultati soddisfacenti, pertanto si racco- manda di continuare il monitoraggio dei costi efficacia con tale strumento.

Infine, si suggerisce di valutare l’opportunità di sviluppa- re una metodologia in grado di misurare i costi sociali del gioco d’azzardo al fine di conoscere l’impatto economico sulla società causato dal gioco nel territorio trentino e, di conseguenza, pianificare strategie di prevenzione e tratta- mento ad hoc.

9.1. Sull’impulsività e sugli indicatori di

efficacia delle politiche di prevenzione e

trattamento

L’impulsività è un costrutto multimodale che si riferisce a diversi ambiti del comportamento umano. Tra questi tro- viamo l’impulsività motoria (agire senza pensare), attenti- va (mancanza di attenzione verso il compito che si sta fa- cendo) e di mancata pianificazione (orientati al presente e non al futuro).

L’impulsività è stata al centro di numerosi studi, in partico- lare negli ultimi anni, dove si è avuto un interesse crescen- te riguardo al disturbo da deficit d’attenzione/iperattività. In aggiunta, questo costrutto è presente in numerosi com- portamenti patologici e non.

Infatti è stata riscontrata nelle dipendenze, nei disturbi at- tentivi e di iperattività.

Resta ancora da definire il ruolo giocato dall’impulsività nell’esordio e mantenimento dei disturbi comportamenta- li. Una maggiore attenzione, per studi futuri, dovrebbe es- sere rivolta al ruolo dell’impulsività nell’intero campo delle dipendenze. In particolare le dipendenze da studiare sono: • la dipendenza da gioco d’azzardo patologico;

• la dipendenza da internet; • la dipendenza sessuale; • la dipendenza affettiva; • lo shopping compulsivo.

Queste patologie sono caratterizzate dalla difficoltà della persona a resistere/gestire l’impulso a fare/pensare un comportamento target. Gli studi futuri dovrebbero usare diversi compiti comportamentali e questionari (maggiore efficacia nel test di validità), svolgendo poi un’interpolazio- ne dei dati per poter osservare i vari tratti dell’impulsività e il loro ruolo nella patologia.

I compiti e paradigmi sperimentali che potrebbero essere usati a questo scopo sono:

• la scelta inter-temporale (ICT); • l’Iowa Gambling Task; • lo Stop Signal Task;

• il Balloon Analogue Risk Task (BART); • il Go&No-Go;

• lo Stroop Test.

Infine, occorre tenere presente che questi compiti per- mettono lo studio di diversi aspetti connessi al costrutto dell’impulsività e, di conseguenza, per avere un quadro completo del profilo impulsivo della persona è necessario utilizzarne diversi insieme.

Allo studio comportamentale sarebbe interessante aggiun- gere l’utilizzo di tecniche di neuroscienze, quali:

• la risonanza Magnetica funzionale (fMRI); • l’elettroencefalogramma (EEG);

• la magnetoencefalografia (MEG);

• la stimolazione magnetica transcranica (TMS); • la stimolazione transcranica a corrente diretta (TdCS). Utilizzando queste tecniche insieme ai compiti compor- tamentali, si possono avere ulteriori conferme sul ruolo dell’impulsività nelle varie patologie. Infatti, osservando l’attivazione o la non attivazione di particolari aree cere- brali correlate all’impulsività, si può vedere il ruolo della stessa nella patologia.

Un’area importante da approfondire è sicuramente quella legata alla prevenzione. Infatti avere la possibilità di agire prima che un disturbo possa insorgere, consente l’ideazio- ne di programmi di prevenzione e la formazione di profes- sionisti specializzati.

Per far questo si potrebbero fare degli studi longitudinali, in cui sono misurate le caratteristiche presenti in alcune patologie, tra cui l’impulsività. Si potrebbero osservare così le eventuali patologie, i disturbi che si sviluppano nel corso degli anni che sono legati alla maggiore o minore impulsività.

9. Documenti di indirizzo di ricerca per

nuovi studi

186

Riassumendo, per studiare l’impulsività è importante uti-

lizzare un approccio multiplo, ovvero una metodologia convergente (uso di più test che misurano diversi aspetti del costrutto) (Tab. 62).

Tab. 62 Strumenti per lo sviluppo di una metodologia convergente

Strumento Dettaglio

Compiti Comportamentali

Iowa Gambling Task (IGT) Balloon Analogue Risk Task (BART) Stroop Test

Go&No-Go Stop Signal Task

Scelta intertemporale (ICT)

Continuous Performance Task (CPT-II) Traffic Light Task

Questionari Impulsività

Barratt Impulsiveness Scale (BIS-11) BIS/BAS Scales

UPPS Impulsive Behavior Scale

Metodi di neuroscienze

Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) Elettroencefalogramma (EEG)

Magnetoencefalografia (MEG)

Stimolazione magnetica transcranica (TMS) Stimolazione transcranica a corrente diretta (TdCS)

Studi longitudinali

Fonte: elaborazione Transcrime

9.2. Sui “quasi giochi d’azzardo”

Le future policy di prevenzione e controllo del fenomeno del “quasi gioco d’azzardo” dovranno partire da mirate azioni di ricerca volte a migliorare la conoscenza del feno- meno, che sinora non è stato tematizzato dalla letteratura scientifica né riconosciuto come potenziale terreno di svi- luppo di una vera e propria cultura dell’azzardo. In assenza di studi e ricerche sul “quasi gioco d’azzardo”, le tre azioni di ricerca di primaria importanza sono:

1. una mappatura sistematica dell’offerta di app volta a in- dividuare quali e quante, tra quelle offerte dalle princi- pali piattaforme, posseggono le caratteristiche del “qua- si gioco d’azzardo”;

2. un’indagine quantitativa sul livello di diffusione del- le app tra i giovani italiani, compresi i minori, che non incontrando impedimenti né di natura tecnologica né di natura legale possono accedere alle applicazioni del “quasi gioco d’azzardo”;

3. un’indagine qualitativa sulle pratiche di fruizione del- le app ludiche da parte dei giovani italiani, volta a comprendere:

a) gli usi concreti delle applicazioni da parte dei fruitori; b) la relazione tra l’uso di tali app e i rischi sopra richiamati; c) la propensione dei giovani fruitori di app ludiche al gio- co d’azzardo propriamente intenso, sia nella sua forma offline sia online.

Le azioni di ricerca qui suggerite mirano a fornire una co- noscenza del fenomeno del “quasi gioco d’azzardo” onli- ne insieme a indicazioni utili affinché esso possa essere maggiormente regolato, laddove sia evidenziata la sua prossimità al gioco d’azzardo e divenga oggetto di politi- che di sensibilizzazione e prevenzione volte a evidenziarne i profili di rischio che la natura ludica di tali app tende a misconoscere.

8. Linee guida per il territorio provinciale

202 “[Il Sindaco] è inoltre competente, nell’ambito della disciplina provinciale e sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale, a coordinare gli orari degli eserci- zi commerciali, dei servizi pubblici, nonché degli orari di apertura al pubblico degli uffici periferici delle amministra- zioni pubbliche, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi alle esigenze complessive e generali degli utenti e favorire pari opportunità tra uomo e donna”.

203 “il Sindaco altresì coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal consiglio comunale […], gli orari degli esercizi commerciali dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmen- te competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l’espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti”.

204 I regolamenti sono stati raccolti dall’Associazione del- le Autonomie Locali (Legautonomie) nel mese di maggio 2012, e pubblicati sul sito internet www.legautonomie.it. I Comuni considerati sono: Arcisate (VA), Ardenno (SO), Argenta (FE), Barzanò (LC), Bellusco (MB), Bolzano (BZ), Bovezzo (BS), Bovolenta (PD), Breganze (VI), Brescia (BS), Budrio (BO), Buguggiate (VA), Bulciago (LC), Busto Arsizio (VA), Cagliari (CA), Calco ( LC), Caprino (BS), Casteggio (PV), Castelnuovo del Garda (VR), Castel San Pietro Terme (BO), Cernusco sul Naviglio (MI), Chiavenna (SO), Chiesina Uzza- nese (PT), Chioggia (VE), Colico (LC), Costa Masnaga (LC), Cura Carpignano (PV), Desio (MB), Empoli (FI), Este (PD), Ferrara (FE), Firenze (FI), Galbiate (LC), Gallarate (VA), Gar- late (LC), Gavorrano (GR), Genova (GE), Grugliasco (TO), Lecco (LC), Levanto (SP), Loreto (AN), Lucca (LU), Maranel- lo (MO), Massa (MS), Massa Lubrense (NA), Melito (NA), Merone (CO), Mesero (MI), Montecatini Terme (PT), Nove (VI), Oggiono (LC), Olgiate Olona (VA), Osnago (LC), Panti- gliate (MI), Pavia (PV), Perugia (PG), Pioltello (MI), Piove di Sacco (PD), Ponte San Pietro (BG), Prato (PO), Pregnana Milanese (MI), Puegnago del Garda (BS), Recco (GE), Rho (MI), Riccione (RN), Rogliano (CS), Roman d’Isonzo (GO), Rovigo (RO), Saccolongo (PD), Salice Salentino (LE), Sanre- mo (IM), Sedriano (MI), Silvano Pietra (PV), Stradella (PV), Stresa (VCO), Torricella Sicura (TE), Trento (TN), Vellezzo Bellini (PV), Verbania (VCO), Verolengo (TO), Vicenza (VI), Vittuone (MI).

188

Infiltrazioni criminali nel gioco d’azzardo