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Percentuale di persone vittime di molestie a sfondo sessuale per età e genere negli ultimi 12 mesi

E GLI INSEDIAMENTI UMANI INCLUSIVI,

SDG 11.7.2 Percentuale di persone vittime di molestie a sfondo sessuale per età e genere negli ultimi 12 mesi

Sono circa due milioni le persone di età compresa tra i 14 e i 65 anni che hanno subito negli ultimi 12 mesi19 una qualche forma di molestia sessuale (pedinamenti, esibizionismo, tele-fonate oscene, molestie verbali e fisiche, molestie sui social network) con una incidenza del 5,1%: 1 milione 437 mila le donne che ne sono state vittime (il 7,1% delle donne di questa età) e 610 mila uomini (il 3,1%)20.

L’incidenza è massima per le ragazze più giovani, in particolare nella classe d’età 20-24 anni dove arriva al 19,2%. Sempre nel caso delle donne, guardando alla tipologia di comune di residenza, risulta più elevata nei centri di area metropolitana (7,5%) e nei centri da 10.001 a 50.000 abitanti (8,1%) e minore nei comuni fino a 10.000 abitanti (5,8%). Considerando solo le tipologie di molestie sessuali rilevate per le donne nell’indagine del 2008-200921 il fenomeno risulta in diminuzione (Figura 11.13).

19 Rispetto all’anno di indagine 2015/16.

20 Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro. Periodo di riferimento Anno 2015-2016. Data di pubblicazione 13 febbraio 2018. https://www.istat.it/it/archivio/209107

21 Le tipologie di molestie rilevate anche nelle edizioni di indagine precedenti sono la molestia verbale, il pedinamento, l’esibizionismo, la molestia sessuale fisica, le telefonate oscene. Nel 2015-2016, sono state studiate nuove forme di molestie quali il mostrare foto o immagini pornografiche contro la volontà della persona e, per gli utilizzatori di internet, le proposte o i commenti osceni o inappropriati e il furto di identità su internet e sui social network allo scopo di scrivere messaggi offensivi o imbarazzanti su altre persone.

delle aree di ver urbano sulla

Figura 11.12 - Aree verdi nelle aree urbanizzate. Anno 2017 (metri quadrati per 100 metri quadrati di superficie urbanizzata)

Fonte: Istat

In sintesi

C’è una battuta d’arresto della diminuzione di medio e lungo periodo del livello di inqui-namento atmosferico da particolato. Un lieve incremento di inquinanti si rileva per alcuni

valori negli ultimi due anni (anche a causa delle condizioni atmosferiche). Valori superiori alla media Ue rimangono ancora troppo elevati soprattutto nelle città della pianura Padana.

Si registra un generale miglioramento dei fattori di disagio abitativo dopo anni in cui risultava in aumento: la popolazione che vive in abitazioni sovraffollate è lievemente

di-minuita e pari al 27,1%. Più rilevanti risultano le variazioni riscontrate per l’incidenza delle persone che dichiarano di vivere in abitazioni con problemi strutturali o problemi di umidi-tà, scesa al 16,1% e del problema relativo al rumore dai vicini o dalla strada, che è diminuito e riportato dal 12,5 % delle persone.

Un terzo delle famiglie è ancora insoddisfatta per l’utilizzo dei mezzi pubblici: il 32,4%

dichiarano, nel 2018, di avere molta o abbastanza difficoltà di collegamento nella zona in cui risiedono.

Il dato sull’abusivismo edilizio, in crescita negli ultimi anni, è circa del 20% nel 2017;

forti le differenze territoriali.

La spesa pubblica pro capite per la protezione delle biodiversità e dei beni paesaggisti-ci si è ridotta di paesaggisti-circa venti euro pro capite negli ultimi diepaesaggisti-ci anni: da 64,2 euro nel 2007

a 44,7 nel 2017.

Prosegue la diminuzione della quota di rifi uti urbani conferiti in discarica: oltre la metà

andava in discarica fino al 2008, mentre è scesa al di sotto di un quarto negli ultimi due anni (23,4% nel 2017).

Nei 109 capoluoghi di provincia l’incidenza della superfi cie adibita a verde fruibile è pari in media a 9,1 m2 ogni 100 di superfi cie urbanizzata.

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

Centro Sud Isole Centro area metropolitana Periferia area metropolitana 10.001 - 50.000 ab. Fino a 10.000 abitanti 50.001 ab. e più 14-19 anni 20-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-59 anni 60-65 anni Italia Uomini Donne

Figura 11.13 - Persone di età compresa tra i 14 ai 65 anni che hanno subito negli ultimi 12 mesi una qualche forma di molestia sessuale. Anno 2015/16 (%)

R i f .

SDG Indicatori lungo termine medio termineVARIAZIONI breve termine

2007-2017 2007-2012 2012-2017 2016-2017

11.1.1

Percentuale di persone che vivono in abitazioni sovraffollate Percentuale di persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali o problemi di umidità

Percentuale di persone che vivono in abitazioni con rumore dai vicini o dalla strada

11.2.1

Famiglie che dichiarano difficoltà di collegamento con mezzi

pubblici nella zona in cui risiedono a b

11.3.1

Abusivismo edilizio 11.4.1

Spesa pubblica pro capite a protezione delle biodiversità e dei beni paesaggistici

11.6.1

Conferimento dei rifiuti urbani in discarica 11.6.2

Esposizione della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato <2.5μm

Esposizione della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato <10μm

LEGENDA NOTE

Netto miglioramento (a) 2013-2018

(b) 2017-2018 Lieve miglioramento

Stabilità

Lieve peggioramento Netto peggioramento

Sono circa due milioni le persone di età compresa tra i 14 e i 65 anni che hanno subito

negli ultimi 12 mesi22 una qualche forma di molestia sessuale (pedinamenti,

esibizio-nismo, telefonate oscene, molestie verbali e fisiche, molestie sui social network) con una incidenza del 5,1%.

1

In linea con il principio del “doing more and better with less”, il Goal 12 promuove mo-delli di Produzione e Consumo Sostenibile (PCS) finalizzati alla riduzione dell’impronta ecologica dei sistemi socio-economici (consumo di risorse naturali rispetto alla capacità naturale di rigenerazione), al contrasto della povertà, al miglioramento degli standard di vita e dello sviluppo economico. I progressi verso il Goal 12 sono molto rilevanti per il raggiungimento di altri obiettivi di sviluppo sostenibile, relativi alla fame e alla salute, alla riduzione delle disuguaglianze, alla gestione sostenibile dell’acqua e dell’energia, alla pro-mozione di modelli di crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, alla mitigazione del cambiamento climatico.

Condizioni di sostenibilità di produzione e consumo possono essere raggiunte attraverso la transizione verso un modello di economia circolare, che “chiuda il ciclo” di produzione dei beni, attraverso il riutilizzo e il riciclo, assicurando una crescita economica più coerente con la tutela dell’ambiente. Una gestione sostenibile delle risorse naturali nelle attività di produ-zione e distribuprodu-zione, un consumo consapevole, l’implementaprodu-zione di un efficiente ciclo dei rifiuti, sono gli strumenti attraverso i quali tutelare beni e servizi eco-sistemici, riducendo i carichi sull’ambiente in termini, sia di prelievi di risorse naturali, sia di cessioni sotto forma di gas climalteranti e di inquinanti atmosferici, del suolo e delle acque. Particolare attenzione viene dedicata alla riduzione dello spreco alimentare, al raggiungimento di adeguati stan-dard di eco-compatibilità nella gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti, allo sviluppo del turismo sostenibile. Negli intenti dell’Agenda 2030, la promozione di modelli di PCS deve realizzarsi attraverso il contributo delle imprese (incoraggiate all’adozione di pratiche soste-nibili e alla loro tracciabilità), dei cittadini (la cui consapevolezza deve essere incrementata facendo leva sull’informazione in materia di sostenibilità degli stili di vita e di consumo), delle amministrazioni pubbliche (indirizzate a far crescere il Green Public Procurement, pro-muovendo l’adozione di criteri ambientali in materia di appalti pubblici, e a dare impulso alla fiscalità ambientale). Inoltre, come indicato chiaramente dal Quadro decennale di pro-grammi per il PCS adottato dalle Nazioni Unite nel 2012 (Conferenza Rio+20), tale modello di sostenibilità deve essere conseguito attraverso la partecipazione di tutti i paesi. Quelli più sviluppati, attraverso pratiche di cooperazione internazionale, sono chiamati a sostenere i paesi in via di sviluppo, anche nel rafforzamento della loro capacità scientifica e tecnologica.

1 Goal 12 - Ensure sustainable consumption and production patterns. Questa sezione è stata curata da Paola Ungaro e

hanno contribuito Aldo Femia e Angelica Tudini.

GOAL 12

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