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Perché gli intangibles nel bilancio di sostenibilità?

CAPITOLO QUINTO

P OSSIBILE INTEGRAZIONE TRA BI E BS: UNA VERIFICA EMPIRICA

5.2 Perché gli intangibles nel bilancio di sostenibilità?

L’attuale processo di globalizzazione, che porta l’azienda a giocare un ruolo fondamentale nell’ambito del processo di integrazione fra sistema economico, sociale e ambientale si configura come un enorme pressione per la diffusione e il consolidamento di una gestione socialmente responsabile delle proprie attività, da realizzare attraverso una corretta gestione dei rischi sulla base e per mezzo della dotazione di nuovi strumenti che consentano il miglioramento continuo delle performance aziendali, in un’ottica di aumento della creazione del valore da realizzare attraverso l’integrazione e armonizzazione degli asset intangibili.

In sostanza si tratta di individuare nuovi assets generatori di creazione del valore da configurarsi come fattori determinanti in ambito di analisi della cosiddetta sostenibilità competitiva futura; assets che siano in grado di guidare e gestire il cambiamento in atto, attraverso la revisione dei processi e delle procedure che da troppo tempo non costituiscono oggetto di rivisitazione, per una cosiddetta visione integrata delle diverse sub-dimensioni che contraddistinguono allo stato attuale il bilancio di sostenibilità.

L’inserimento degli asset intangibili in tale bilancio significa riuscire ad acquisire la consapevolezza, in termini di comprensione e discernimento, del grado di sostenibilità competitiva futura, al fine di perseguire un adeguato bilanciamento che ha come punto di partenza la vision e i valori aziendali

condivisi; valori che devono essere appunto condivisi non solo nella realtà aziendale interna ma anche in quella esterna dove sono presenti diversi portatori d’interesse che interagiscono quotidianamente con la stessa.

Ecco che la CSR si configura come un fattore di crescita degli intangibles, poiché rappresenta un fattore ad elevata sensibilità concorrenziale che gioca un ruolo rilevante non solo in termini di autolegittimazione ma di legittimazione, a presidio dell’accrescimento non solo del valore economico attraverso il miglioramento delle performance aziendali, ma anche del miglioramento del bagaglio culturale del proprio management per mezzo dell’innovazione, dell’apprendimento e della motivazione delle risorse umane che interessate alla reputazione vedono nella legittimazione una riduzione anche dei rischi aziendali che gli stessi, in espletamento del proprio lavoro, incorrono in ogni attività amministrativa e gestionale intrapresa.

Ecco perché il valore intangibile evidenzia la creazione di valore delle politiche di sostenibilità, che dovrebbero essere frutto di una condivisione coerente e trasparente della missione aziendale a cui deve necessariamente coniugarsi una maggiore affidabilità e integrazione, in un’ottica di miglioramento continuo.

Ciò che occorre cercare di realizzare, attraverso l’introduzione degli asset intangibili nel bilancio di sostenibilità, è la definizione di un nuovo sistema di raccolta, gestione e comunicazione di informazioni a carattere non finanziario che consentano di enfatizzare il grado di comunicazione delle stesse per la realizzazione di una nuova forma di coinvolgimento degli stakeholder nei processi decisionali di pianificazione (vision), programmazione (mission) e gestione che rappresentano una nuova apertura mentale delle aziende al dialogo per presidiare la costruzione di rapporti di fiducia a loro volta strumentali per il miglioramento delle prestazioni per arrivare al cosiddetto stakeholder engagement che, attraverso il dialogo e il coinvolgimento degli stessi, consentirebbe di dar vita ad un processo di assunzione delle decisioni “trasparente” per il miglioramento delle performance economiche e non.

La questione di fondo tutt’ora aperta e di difficile snodo è che allo stato attuale non esistono strumenti ufficiali in grado di creare una convergenza nella reportistica e quindi in fase di misurazione e rendicontazione tra gli indicatori della CSR e gli quelli della IC.

Un primo suggerimento per un’ipotesi di convergenza e, in modo particolare, per un’ipotesi di rendicontazione degli intangibili nel bilancio di sostenibilità, viene proposto da P.M. Barzaghi che indica tre tipologie di livelli attraverso cui esplicitare gli indicatori degli intangibili in relazione alla loro valenza strategica per una loro successiva convergenza nel bilancio di sostenibilità157.

Il primo livello fa capo ad indicatori di intangibles che possono essere comuni a più aziende, la cui rendicontazione favorisca la comprensione e il confronto da parte degli stakeholder. Tali indicatori devono essere inseriti nel bilancio di sostenibilità al fine di costituire una base per la definizione di una linea guida condivisa sugli intangibles.

Il secondo livello, invece, attiene ad indicatori tipici del modello di business da comunicare in aggiunta agli indicatori di primo livello per dare una dimensione del patrimonio immateriale agli stakeholder interessati. L’ultimo livello afferisce agli indicatori “tipici” del modello di business dell’azienda, la cui comunicazione puntuale può compromettere il vantaggio competitivo dell’azienda.

In sintesi, di seguito si riporta un’ipotesi di convergenza in termini di rendicontazione degli intangibili nel bilancio di sostenibilità:

157 Cfr. Barzaghi Pier Mario, “Intangibles e sviluppo sostenibile: strategia, gestione e

rendicontazione convergente”, Atti di convegno: “Perché gli intangibles nel bilancio di sostenibilità”, Università Cattolica 28 novembre 2005.

Tab. 10: slide tratta da Barzaghi, op. già cit.

Sulla base di quanto finora esplicitato si può sostenere che l’inesistenza di una metodologia di rendicontazione degli intangibles condivisa che porti ad una multidimensionalità della reportistica non consente di creare appieno la convergenza di tale asset nel bilancio di sostenibilità, essendo molteplici le linee guida e le metodologie che, in piena autonomia e quindi in maniera autoreferenziale, si sono sviluppate158. Se per il bilancio di sostenibilità sono

fatte salve le metodologie di rendicontazione afferenti all’AA1000 e GRI, nonché di attestazione quali lo ISAE 3000 e AA100AS, che sono riconosciute e adottate, non si può dire lo stesso per ciò che attiene agli indicatori degli asset intangibili, tra i quali si ravvisano in termini di maggiore utilizzo quelli relativi al KPI (Key Performance Indicator), nonché quelli che consentono il dialogo con gli stakeholder per arrivare alla definizione di una strategia di rendicontazione comune ad ogni ambito settoriale di impresa.

158 Ecco perché si rende necessaria l’istituzione di attestazioni di conformità procedurale da parte

di istituti esterni e, soprattutto, indipendenti, poiché in tal modo si dimostra che il bilancio di sostenibilità non è uno strumento autoreferenziale, ma è in grado di rappresentare in maniera quanto più possibile oggettiva un processo finalizzato sia alla crescita delle prestazioni economiche e patrimoniali che al miglioramento continuo in termini di sostenibilità ambientale e sociale.

In sostanza, ai fini di un corretto inquadramento di tale ipotesi di convergenza si profila palesemente necessario l’adozione di un adeguato standard di riferimento per tale tipologia di reporting quale stimolo al miglioramento derivato dall’utilizzo di criteri misurabili che sappiano trarre indicazioni di valenza strategica per lo sviluppo del capitale intellettuale che, attraverso l’individuazione di modelli, miri ad essere non solo un mezzo per la definizione di metodi di misurazione ma, anche e soprattutto, per la definizione di sistemi di gestione della complessità aziendale per mezzo dei quali il management sia in grado di definire meglio e controllare, mediante un processo di assunzione delle decisioni più trasparente (che poggi su obiettivi e valori precedentemente condivisi con gli stakeholder), le relazioni fra tutte le risorse tangibili e intangibili per il miglioramento e il consolidamento della reputazione aziendale in auspicio all’aumento della creazione di valore “aggiunto”.