Gutiérrez Nájera e la prosa modernista
2.1 Gutiérrez Nájera: il poeta nella società borghese moderna 1 L’homo duple
2.2.1. La produzione letteraria
L’opera di Gutiérrez Nájera è il risultato, in parte, dell’intenso esercizio di lettura che accompagnò gli anni della sua formazione e che si concretizzò, paradossalmente, in una produzione del tutto originale e distintiva. Introdotto allo studio dei classici e dei mistici spagnoli in tenera età, lo scrittore si avviò poi verso un eterogeneo percorso formativo da autodidatta consistente nelle letture dei romantici spagnoli – Becquer, Valera, Pérez Galdós e altri – e, successivamente, delle personalità del panorama culturale francese –Victor Hugo, Lamartine, Musset, Théophile Gautier, Coppée – che guidarono il giovane verso la rapida evoluzione del suo gusto letterario.
Il poeta
La produzione poetica di Gutiérrez Nájera si mostra insicura, bisognosa del supporto da parte della tradizione culturale e, pertanto, meno innovativa rispetto ai testi in prosa. Il critico Francisco G. Guerrero, che curò il prologo alla seconda edizione delle Poesías Completas, classificò l’ampia opera in verso del messicano seguendo dei criteri certamente
negli anni Novanta, in occasione del centenario della sua morte, che si raggiunse un numero di pubblicazioni e di studi tali da coprire l’intera opera dell’artista messicano: dal 1990 la serie delle Obras si arricchì ulteriormente di quattro volumi, tra cui, il romanzo Por donde se sube al cielo (1994), una raccolta delle sue Meditaciones
40 cronologici, ma soprattutto valutando gli aspetti tematici e stilistici di tali lavori.42
La prima fase, Primeras Poesías, va dal 1875 al 1883 e comprende quattro serie di componimenti dal tema religioso e amoroso – di chiara ispirazione becqueriana – che rispecchiano i cliché tipici della tradizione romantico-cattolica: La fe de mi infancia, Trovas de amor, Otros poemas
juveniles e Caminos del viento. Già dalle prime poesie l’amore e la morte
si configurano come gli assi portanti della costruzione tematica del poeta, insieme alla contrapposizione tra il piano ideale e quello reale, cui unico rimedio si rivela la ricerca di Dio. Per quanto riguarda il campo delle immagini e delle aggettivazioni – che, in linee generali, risulta essere quello in cui si avverte maggiormente il carattere innovativo di Gutiérrez Nájera –, in questa prima fase il poeta si mostra ancora tradizionale. Tuttavia, alcuni segnali di modernità si riscontrano all’interno della poesia De libro azul (1880) – alcuni accenni di preziosismo parnassiano, la presenza di aggettivazioni sorprendenti per la loro novità – preparando timidamente il terreno per le composizioni del tutto innovative degli anni successivi.
Tra il 1884 e il 1885 Gutiérrez Nájera continua a mostrarsi come uno scrittore dall’estetica imprecisa. Tuttavia, la versatilità che lo contraddistingue in questi anni viene incrementata dal contrasto di tendenze, e dunque di toni e di temi. Le opere di questo periodo sono permeate da un generale tono elegiaco, che risente della crisi interiore di cui soffre il poeta, provocata dell’avvento delle nuove ideologie positiviste in terra messicana. Dal punto di vista tematico, i componimenti poetici di tale periodo possono essere distinti in: opere dal tema elegiaco – Tristissima nox (1884), Ondas muertas (1887),
Mariposas (1887) – ; poesie di stampo filosofico che, a seconda del tono,
vanno dal pessimismo più profondo di To be (1889) alla più equilibrata
42 Cfr. F. G. Guerrero, Prólogo, in Manuel Gutiérrez Nájera «Poesías Completas, II», México, Porrua, 1953
41 protesta rassegnata di Para entonces (1887) e di La serenata de
Schubert (1888); infine, le poesie dal tema frivolo, scritte in verso breve,
musicale e dal notevole contenuto cromatico – Para el corpiño (1887), La
misas de las flores (1892) –. Fanno parte di quest’ultima modalità
tematica, inoltre, alcune poesie celebrative e altre di ambientazione francese il cui esempio più caratteristico è la celebre La duquesa Job (1884). L’abbondanza e la varietà del lessico cromatico aumenta nei testi successivi, in cui si rileva una notevole presenza del colore bianco – colore najeriano per eccellenza – simbolo della spiritualità in generale. Nel 1887 Mariposas segna l’inizio dell’uso simbolico del colore secondo il procedimento sinestetico ma è De blanco (1888), ispirato alle opere di Gautier, che costituisce il migliore esempio dell’influenza parnassiana sulla lirica di Gutiérrez Nájera. Sono caratteristici del rinnovamento modernista dello scrittore: l’introduzione di motivi liturgici in contesti profani, il tedium vitae, l’aggettivazione innovativa, l’inserimento di termini francesi nel discorso in castigliano, l’adozione di immagini di grande originalità. Tutti elementi applicati sempre avendo cura di mantenere l’eleganza e il buon gusto, sebbene l’innovazione della metrica sia nulla.43
Il narratore-cronista
Se grande è stato il contributo di Gutiérrez Nájera nell’evoluzione della poesia, di maggiore peso è il suo apporto nel processo di modernizzazione della prosa. L’esercizio quotidiano della prosa – parallelo a quello della poesia – iniziò tra il 1875 e il 1876, quando lo scrittore inviava in maniera del tutto spontanea i suoi contributi di carattere letterario e polemico ad alcuni giornali della città. Il primo
43 Delle circa duecento composizioni poetiche che sono conosciute di Gutiérrez Nájera, più del cinquanta percento sono state composte in ottosillabi e in endecasillabi; gli altri metri di cui si serve il poeta sono il decasillabo e l’alessandrino nella sua forma tradizionale, tutti inseriti in strofe anche queste classiche.
42 articolo del messicano fu pubblicato a soli 13 anni per la rivista Iberia. Tale esperienza segnò l’inizio di una lunga carriera, più letteraria che giornalistica, che lo portò a collaborare con oltre quaranta giornali e riviste della capitale messicana in un arco di tempo lungo vent’anni.44 Data l’eterogeneità di generi giornalistici con cui collaborò, lo scrittore fu portato a cimentarsi alla creazione di testi di vario tipo – dai commenti sugli spettacoli teatrali alle critiche letterarie e sociali, dalle note di viaggio ai racconti – incrementando, in tal modo, la sua versatilità. Tuttavia, l’elemento più celebrato della sua produzione in prosa è la cronaca che, di chiara ispirazione francese, adattò al contesto messicano.
La cronaca di Gutiérrez Nájera era un genere essenzialmente letterario. Lo scrittore, consapevole che l’uscita settimanale della cronaca l’avrebbe allontanata dal carattere di immediatezza tipico del reportage, la arricchì di nuove funzioni tra cui quella di intrattenere e di divertire mediante l’uso della fantasia. Molteplici furono le serie o le collezioni di articoli e di cronache che lo scrittore pubblicò in vita: La
vida en México, México en invierno, Plato del día e una lunga serie di
cronache quali: Kaleidposcópicas, Color de rosa, Color de humo, Color de
lluvia, Color de muertos. Le ultime furono le Cuaresmas del Duque Job,
due serie di sette sermoni diretti a un pubblico femminile in cui il suo stile personale appare in piena maturità, lontano ormai dai modelli francesi o dalle imitazioni servili dei primi anni. Un sottile umorismo e una grande ricchezza lessicale e cromatica, così come un ritmo musicale perfettamente adattato al tema sono gli aspetti dominanti di
44 Il “catalogo Mapes” mostra la lista dei giornali con cui il messicano collabotò durante la sua lunga carriera: El Álbum de la mujer, La Colonia Española, El Correo de
las Señoras, El Correo Español, El Correo Germánico, El Cronista de México, El Demócrata, La Familia, El Federalista, La Iberia, La Ilustración Mexicana, La Juventud Literaria, La Libertad, El Liceo Mexicano, El Monitor del Pueblo, El Mundo Literario Ilustrado, El Nacional, El Noticioso, El Pabellón Nacional, El Pacto Federal, El Partido Liberal, El Porvenir, El Propagador Industrial, El Reproductor, La República, El Republicano, Revista Azul, Revista de México, Revista Nacional de Letras y Ciencia, El Siglo XIX, El Socialista, El Tiempo, El Universal, La Voz de España e La Voz de México.
43 tale collezione. E’ importante ricordare che lo scrittore firmò quasi l’intera sua produzione letteraria con uno pseudonimo – tra cui il più celebre è sicuramente El Duque Job45 – poiché tale metodo gli dava la
possibilità di pubblicare uno stesso testo su giornali differenti – applicando le variazioni necessarie – e rispondere in tal modo alle esigenze del giornale.
Entrando poi, specificatamente, nel campo della narrativa, questa fu realizzata tra il 1876 e il 1893. Ad eccezione dei quindici racconti del volume Cuentos Frágiles, pubblicato nel 1883, il resto della sua produzione narrativa finì per disperdersi sui vari giornali con cui lo scrittore collaborò. Come romanziere realizzò alcuni romanzi brevi quali
Cuentos del domingo. Aventuras de Manon (1884), pubblicato su El Nacional, l’opera rimasta inconclusa La mancha de Lady Macbeth
(1889), ma fu il romanzo Por donde se sube al cielo, pubblicato nel 1882 a puntate su El Noticioso, che può essere considerato l’unico testo puramente narrativo di Gutiérrez Nájera, un’opera che ruppe con gran parte dei parametri narrativi del diciannovesimo secolo e che al momento della sue pubblicazione non ottenne l’attenzione che meritava.