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IL PROGRAMMA NAZIONALE DI RINTRACCIABILITA’ DI FILIERA DELL’UNAPROL: UNO STRUMENTO PER

LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELL’OLIO EX-

TRAVERGINE «MADE IN ITALY»

UNAPROL 1

Per conto degli imprenditori aderenti, UNAPROL ha intrapreso diversi pro- grammi nazionali di tutela e valorizzazione degli oli di oliva «made in Italy» con particolare riferimento ai segmenti dell’olio extravergine certificato ai sensi della norma UNI EN ISO 22005:08 (tracciabilità di filiera) (Box 1) e del disciplinare «Alta qualità italiana», che prevede requisiti sia di prodotto che di sistema più stringenti rispetto alla normativa cogente.

In quest’ultima direzione è in corso un programma triennale di tracciabilità di filiera a valere sul reg. (CE) n. 867/20082 e successive modifiche e integrazioni,

che impegna 570 filiere e oltre 7.000 aziende agricole. Le fasi di coltivazione, rac- colta, trasformazione delle olive in olio, conservazione ed imbottigliamento sono certificate da un ente terzo che ne verifica la rispondenza alle prescrizioni conte- nute nel disciplinare di produzione adottato dalle filiere.

Il disciplinare di tracciabilità è stato pensato non solo come uno strumento di controllo ma soprattutto come uno strumento di indirizzo: infatti in esso sono contenute le linee di comportamento per ogni attore della filiera che consentono di ottenere un prodotto di qualità rispettoso dell’ambiente.

Il significativo lavoro svolto in questi anni da UNAPROL ha l’obiettivo di tu- telare l’olio italiano di alta qualità e conferirgli quel meritato valore aggiunto che giustifichi il collocamento sul mercato a un prezzo superiore. In questo senso, recentemente, il Ministero ha pubblicato una proposta per un sistema di qualità nazionale «SQN-olio» che di fatto consente di differenziare, all’interno del seg-

1 UNAPROL - Consorzio olivicolo italiano. UNAPROL è la principale organizzazione italiana di olivi- coltori nata nel 1966 quale Unione Nazionale tra le Associazioni di produttori di olive con compiti di gestione ed erogazione degli aiuti comunitari alla produzione dell’olio di oliva e delle olive da tavola. Scopo sociale dell’UNAPROL è valorizzare la produzione rappresentata anche attraverso la parte- cipazione ad attività di valenza comunitaria e nazionale in termini di miglioramento della qualità, dell’impatto ambientale, della tracciabilità e certificazione delle produzioni.

2 Regolamento (CE) n. 867/2008 della Commissione, del 3 settembre 2008, recante modalità di ap- plicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio per quanto riguarda le organizzazioni di operatori del settore oleicolo, i loro programmi di attività e il relativo finanziamento.

mento dell’extravergine, un prodotto avente una qualità significativamente supe- riore rispetto alle norme commerciali correnti in termini di sanità pubblica, salu- te delle piante e tutela ambientale3. Partendo dal presupposto che l’extravergine

comprende oli da 0,1 a 0,8 di acidità e che quindi in tale categoria è presente un segmento che ha delle caratteristiche chimiche ed organolettiche superiori - e che può fregiarsi dei famosi claims nutrizionali -, ed un segmento vicino allo 0,8 che di fatto ha delle caratteristiche inferiori, si intuisce l’efficacia di tale strumento nel differenziare il prodotto.

Box 1 - La certificazione accreditata di parte terza e la norma unI en Iso 22005:08

Un impegno così importante da parte del Consorzio e dei suoi associati do- veva però essere adeguatamente comunicato al consumatore. Per questo abbiamo sviluppato un’etichetta innovativa basata sul «QR-code» (Fig. 1), una tecnologia ampiamente sfruttata oggi dalle aziende nel cosiddetto mobile marketing. Questo sistema nasce come integrazione del servizio di tracciabilità tramite messaggi di telefonia «Sms», già attivo dal 2002. Su ogni bottiglia di olio è presente un collarino su cui è riportato un QR-Code, che consente di visualizzare su dispositivi mobili come smartphone e tablet appositi “contenuti multimediali” on line, semplice-

3 Si veda, al riguardo, anche la relazione di Antonelli in questo stesso volume.

La certificazione accreditata (di parte terza e indipendente) è il mezzo con cui un’azienda, che vi aderisce volontariamente, può dimostrare agli steakeholder economici e sociali la conformità del suo sistema di gestione e dei suoi prodotti/servizi ai requisiti della norma tecnica - definiti, controllabili e misurabili - per cui ha ottenuto la certificazione, internazionalmente riconosciuta, emessa dall’or- ganizzazione internazionale ISO (International Organization for Standardization), adottata dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) e conseguentemente adottata a livello nazionale dall’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione)

La norma UNI EN ISO 22005:08 stabilisce i principi e i requisiti di base della progettazione e dell’ese- cuzione di un sistema di rintracciabilità dell’alimento e della filiera alimentare.

L’adozione di questa norma permette alle organizzazioni del settore di: • seguire il flusso dei materiali (olio, materiali di imballaggio);

• identificare la documentazione necessaria e la rintracciabilità in ogni fase di produzione; • garantire il necessario coordinamento tra gli addetti ai lavori;

• permettere che ogni parte della filiera sia informata almeno riguardo ai suoi fornitori e ai clienti diretti.

Lo standard di questo sistema consiste in una metodologia aperta, comprensibile, verificabile, con possibilità di ispezioni complete, dalle materie prime ai prodotti finiti, dall’origine alla consumazione.

mente inquadrando il QR-code con la fotocamera. In questo modo, il consumatore in tempo reale accede ad un “mini-sito aziendale” nel quale sono presenti tutte le informazioni inerenti l’azienda, il territorio di produzione, le caratteristiche chimi- co-fisiche ed organolettiche del prodotto. Il valore aggiunto di questo portale della filiera olivicola italiana è che le informazioni/aziende sono validate e garantite da un sistema di tracciabilità di filiera certificato all’interno del suddetto programma dell’UNAPROL.

In definitiva, il sistema di tracciabilità UNAPROL è uno strumento strategico per le imprese olivicole non solo per gli aspetti gestionali e di comunicazione ma soprattutto perché la tracciabilità - intesa come possibilità di ripercorrere a ritroso il processo produttivo, ovvero dal prodotto finito all’origine della materia prima, individuando ogni azienda che ha avuto un ruolo nella produzione e nel confezio- namento del prodotto - ricopre un posto di rilievo nei principali standard e nelle norme dedicate al settore agroalimentare richiesti dalla Grande Distribuzione na- zionale ed internazionale.