GRUPPI DI PRESSIONE E ALLEANZE NAZIONAL
Prospetto 4.10 La promozione prima e dopo l’accordo politico
5.1 Il programma di sostegno dell’Italia: obiettivi, misure e contenut
In Italia il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF) ha comun- que avviato fin dal mese di gennaio del 2008 le consultazioni con le amministrazioni regionali e le organizzazioni professionali, rappresentanti le esigenze delle diverse realtà locali e del mondo produttivo in generale.
Un primo schema di programma, scaturito appunto da questo confronto, è stato approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome nella seduta del 20 marzo 2008.
Per dettagliare ulteriormente i contenuti e definire le schede descrittive di ciascuna misu- ra, il Ministero delle politiche agricole (MiPAAF) ha istituito in aprile, e successivamente più vol- te convocato, un apposito Gruppo di lavoro, composto da rappresentanti delle Direzioni Genera- li dello stesso Ministero, di AGEA, ISMEA e INEA. Le schede sono state dunque sottoposte al vaglio delle Regioni e Province autonome (d’ora in poi “Regioni”) e delle organizzazioni pro- fessionali, e riviste tenendo conto delle osservazioni delle stesse, per confluire quindi nel program- ma di sostegno nazionale, presentato il 30 giugno.
Come per altri grandi produttori vitivinicoli comunitari, il contenuto del programma di sostegno (PS) dell’Italia risente della necessità di contemperare due esigenze: da un lato accom- pagnare la transizione dal vecchio al nuovo regime, attenuando gli effetti sui redditi dei produt- tori vitivinicoli, con il phasing out delle misure di mercato, dall’altro accrescere la competitività del settore, consolidando il livello qualitativo della produzione e intensificando lo sviluppo e l’in- tegrazione di filiera.
trato su difesa dell’ambiente, sostegno della viticoltura in aree sensibili dal punto di vista pae- saggistico e tutela del valore e delle tradizioni culturali connesse alla produzione vitivinicola.
L’obiettivo di accompagnare il passaggio al nuovo sistema spiega il mantenimento delle misu- re transitorie (tab. 5.1), destinate per disposizione comunitaria a durare non oltre la campagna 2011/2012. Si tratta del sostegno alla distillazione di alcol per usi commestibili e alla distillazione di crisi, nonché dell’aiuto all’impiego dei mosti per l’arricchimento, benché per quest’ultima misu- ra prevalgano aspetti legati alla salvaguardia della qualità e della competitività dei vini italiani.
Tabella 5.1 - Programma di sostegno dell’Italia* (milioni di euro)
2009 2010 2011 2012 2013 Totale %
- Regime di pagamento unico - - - -
- Promozione sui mercati terzi 7,0 35,0 48,4 82,4 102,2 275,0 18,2 - Ristrutturazione e riconversione 79,9 98,3 96,6 113,8 114,6 503,2 33,4
- Fondi di mutualizzazione - - - -
- Assicurazione del raccolto - - - -
- Vendemmia in verde Senza assegnazione predeterminata di fondi
- Investimenti - 14,5 23,9 44,3 77,7 160,4 10,6
- Distillazione sottoprodotti 39,5 43,5 42,8 42,8 42,3 210,9 14,0 - Distillazione alcol alimentare 38,6 33,9 23,9 11,1 - 107,4 7,1 - Distillazione di crisi Senza assegnazione predeterminata di fondi
- Arricchimento con mosti 73,1 73,1 58,5 46,8 - 251,6 16,7
Totale 238,2 298,3 294,1 341,2 336,7 1.508,5 100,0
* Versione al 30 giugno 2008.
Nel lungo periodo il rafforzamento della competitività del settore vitivinicolo viene comun- que perseguito attraverso la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, gli investimenti e la pro- mozione nei paesi terzi, che intervengono su tutte le fasi della filiera. Alla stessa ristrutturazione e riconversione, così come alla distillazione dei sottoprodotti, sono riconducibili anche obiettivi socio-economici e ambientali.
Il finanziamento della vendemmia verde e della distillazione di crisi risponde invece alla necessità di disporre di adeguati strumenti di intervento per il mantenimento dell’equilibrio del mercato in caso di eccedenze contingenti.
Per contro, l’Italia ha scelto di non prevedere nel PS la concessione di un aiuto disaccop- piato ai viticoltori nell’ambito del Regime di pagamento unico aziendale (PUA). L’adozione del- lo schema, infatti, non è stata ritenuta coerente con la contemporanea applicazione del regime di estirpazione con premio, che ammetterà la superficie vitata estirpata nelle prime tre campagne del- la nuova OCM al PUA, tramite l’assegnazione corrispondente di nuovi titoli di pagamento.
Esclusi dalla programmazione nazionale, almeno in questa fase di avvio, anche i fondi di mutualizzazione, strumenti finanziari poco conosciuti, e l’assicurazione del raccolto, già ampia- mente sovvenzionata con il Fondo di solidarietà nazionale; quest’ultima, come vedremo, è stata inserita in seguito.
In occasione della prima definizione del programma nazionale quinquennale, il budget comunitario, assegnato su base annua dal regolamento del Consiglio, è stato dunque destinato al finanziamento delle seguenti otto misure:
– promozione sui mercati terzi; – ristrutturazione e riconversione;
– vendemmia verde;
– investimenti (dalla campagna 2009/2010, per consentire l’individuazione dei criteri di demarcazione con l’analoga misura dello sviluppo rurale);
– distillazione dei sottoprodotti;
– distillazione di alcol per usi commestibili (fino alla campagna 2011/2012, da disposi- zione comunitaria);
– distillazione di crisi (fino alla campagna 2011/2012, da disposizione comunitaria); – arricchimento con mosti (fino alla campagna 2011/2012, da disposizione comunitaria). I fondi assegnati alle ultime tre misure, che resteranno transitoriamente nel PS, sono decre- scenti nel tempo e andranno quindi a incrementare progressivamente le dotazioni a disposizione delle altre misure.
La promozione sui mercati terzi parte dall’esercizio finanziario 2009 con una dotazione limitata a 7 milioni di euro, perché il tempo disponibile per la sua programmazione nella campa- gna corrispondente (2008/2009) è apparso molto ristretto. Ma i fondi a disposizione della misu- ra crescono rapidamente, arrivando a superare 102 milioni di euro nella quinta campagna di appli- cazione (fig. 5.1).
Nello stesso periodo il budget per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti da quasi 80 milioni di euro raggiunge 115 milioni di euro, mentre gli investimenti, attivabili a partire dalla campagna 2009/2010 con 15 milioni di euro, si attribuiscono una possibilità di spesa per 78 milio- ni di euro nel 2012/2013.
Abbastanza stabile, invece, la dotazione per la distillazione dei sottoprodotti, che durante i cinque esercizi finanziari risulta compresa tra i 40 e i 43 milioni di euro.
Figura 5.1 - Programma di sostegno dell’Italia: distribuzione % dei fondi per misura*
0% 20% 40% 60% 80% 100% 2009
Promozione mercati terzi
2010 2011 2012 2013
Ristruttur. e riconv. Investimenti
Distill. sottoprodotti Distill. alcol alim. Arricch. con mosti
3% 12% 16% 24% 30% 34% 23% 15% 33% 13% 13% 3% 14% 33% 8% 15% 8% 20% 33% 5% 15% 11% 25% 34% 17% 16% 31%
* Sono previste anche distillazioni di crisi e vendemmia verde, ma senza assegnazione predeterminata dei fondi. Fonte: ns. elaborazioni su PS dell’Italia, versione al 30 giugno 2008.
La ripartizione dei fondi comunitari per misura e per anno resta comunque puramente indi- cativa. Manca infatti, in questa prima fase, l’assegnazione alle misure destinate a fronteggiare le cri- si (vendemmia verde e distillazione di crisi), evidentemente non prevedibili nell’ambito della pia- nificazione. La loro attivazione, se necessaria, richiederà dunque una modifica del programma nazio- nale che, secondo quanto disposto dalla normativa comunitaria, potrà essere presentata alla Commissione non più di due volte per esercizio finanziario (entro il 1° marzo ed entro il 30 giugno). Variazioni del programma nazionale possono ovviamente essere apportate anche a prescin- dere dal manifestarsi di una crisi, ed è peraltro probabile che gli Stati membri usufruiranno di que- sta facoltà dopo una prima fase di rodaggio del nuovo regime comunitario, che consentirà di tarare meglio le scelte programmatiche.
Posto che qualsiasi valutazione sulla ripartizione dei fondi disponibili va letta alla luce di questa premessa, si consideri che nella fase di avvio del nuovo regime l’Italia ha previsto di asse- gnare ogni anno il 33-34% dei fondi disponibili alla ristrutturazione e riconversione, misura già sperimentata con successo nel corso della precedente OCM (fig. 1.5). Nel frattempo aumenterà progressivamente l’incidenza della promozione sui mercati terzi, dal 3% dell’esercizio finanzia- rio 2009 al 30% del 2013, e quella degli investimenti, dal 5% del 2010 al 23% del 2013.
La distillazione dei sottoprodotti, che pure in valore assoluto mantiene abbastanza costan- te la sua dotazione, di fatto inciderà sempre meno sul budget, fino a rappresentarne solo il 13% alla fine del quinquennio.
Il budget disponibile per ogni misura è stato successivamente ripartito tra le Regioni, fat- ta eccezione per i fondi della distillazione dei sottoprodotti e per il 30% di quelli destinati alla pro- mozione, che verranno gestiti a livello nazionale (tab. 5.2).
Tabella 5.2 - Programma di sostegno dell’Italia: fondi gestiti a livello nazionale (euro)
Esercizio Promozione Ristrutturaz. Investimenti Distillazione Distillazione Arricchim. Totale finanziario (30% tot.) e riconversione sottoprodot. alcol alim. con mosti
2009 2.100.000 - - 39.498.000 - - 41.598.000
2010 10.504.706 - - 43.450.000 - - 53.954.706
2011 14.533.331 - - 42.848.646 - - 57.381.977
2012 24.714.245 - - 42.848.646 - - 67.562.891
2013 30.649.335 - - 42.291.270 - - 72.940.605
Fonte: ns. elaborazioni su PS dell’Italia, versione al 30 giugno 2008.
A giustificare la scelta, per la distillazione dei sottoprodotti, è stata la distribuzione diso- mogenea sul territorio nazionale delle distillerie, cui spetterà l’aiuto. Invece, la quota di promo- zione riservata a livello centrale (30%) servirà alla realizzazione di progetti di portata nazionale. È stata demandata dunque alle Regioni la gestione di una quota compresa tra il 75% e il 79% della dotazione annua a disposizione del PS nazionale (tab. 5.3).
La suddivisione “verticale” del budget assegnato alle singole misure è avvenuta sulla base della spesa storica (media 2001-2007) di ciascuna Regione, calcolata per la misura corrispon- dente, se rintracciabile nella precedente OCM, o sulla base di assimilazioni, per le misure inno- vative (tab. 5.4). I criteri sono stati concordati durante la Conferenza Stato-Regioni del marzo 2008, ma hanno portato alla ripartizione dei fondi soltanto per il primo esercizio finanziario.
Nell’ambito delle misure previste e delle dotazioni assegnate, le Regioni mantengono comunque ampie possibilità di scelta. Infatti, tra le misure che hanno obiettivi simili e finalità complementari potranno essere effettuati spostamenti di fondi sulla base di specifiche esigenze,
a seguito di autorizzazione dell’amministrazione centrale, ovviamente, nel rispetto di tempi e modalità previsti dalla normativa comunitaria. Tenendo conto delle richieste di carattere finanzia- rio (spostamento dei fondi) e delle domande dei produttori non accolte per mancanza di disponi- bilità, il quadro finanziario potrà dunque essere rimodulato ogni anno, sia come riparto tra le misu- re, sia come assegnazione alle Regioni.
Tabella 5.3 - Programma di sostegno dell’Italia: fondi gestiti a livello regionale (euro)
Esercizio Promozione Ristrutturaz. Investimenti Distillazione Distillazione Arricchim. Totale finanziario (30% tot.) e riconversione sottoprodot. alcol alim. con mosti
2009 4.900.000 79.944.042 - - 38.639.523 73.141.435 196.625.000 2010 24.510.981 98.275.456 14.513.527 - 33.864.896 73.143.435 244.308.295 2011 33.911.107 96.618.309 23.854.429 - 23.854.429 58.514.748 236.753.021 2012 57.666.572 113.804.128 44.270.888 - 11.057.722 46.811.798 273.611.108
2013 71.515.114 114.560.082 77.720.199 - - - 263.795.395
Fonte: ns. elaborazioni su PS dell’Italia, versione al 30 giugno 2008.
Tabella 5.4 - Programma di sostegno dell’Italia: ripartizione finanziaria per Regione, 2009 (euro)
Promozione Ristruttur. Distillazione Arricchimento Totale %
mercati terzi e alcol usi con mosti4 regionale
(70% tot.)1 riconversione2 commest.3
Piemonte 174.690 5.611.685 86.744 1.487.914 7.361.033 3,7 Valle d’Aosta 81 - - 3.016 3.097 0,0 Lombardia 109.658 3.493.989 17.485 995.976 4.617.108 2,3 Trentino A.A. 93.563 1.096.538 45.018 2.464.662 3.699.781 1,9 Bolzano nd 323.859 - nd nd nd Trento nd 772.678 45.018 nd nd nd Veneto 694.398 6.091.752 1.318.542 19.093.837 27.198.529 13,8 Friuli-V. Giulia 100.838 1.819.426 27.519 2.120.759 4.068.542 2,1 Liguria 1.558 63.365 - 2.431 67.354 0,0 Emilia-Romagna 914.324 5.574.099 7.126.477 21.886.632 35.501.532 18,1 Toscana 197.884 7.743.730 215.664 357.446 8.514.724 4,3 Umbria 83.916 2.821.677 204.611 441.831 3.552.035 1,8 Marche 101.643 2.958.038 686.532 497.733 4.243.946 2,2 Lazio 227.046 1.797.559 2.278.225 4.565.521 8.868.351 4,5 Abruzzo 295.156 3.064.644 3.377.752 4.883.719 11.621.271 5,9 Molise 20.911 298.222 320.927 193.582 833.642 0,4 Campania 73.482 1.923.769 673.660 369.925 3.040.836 1,5 Puglia 719.160 9.671.334 11.640.233 6.565.212 28.595.939 14,5 Basilicata 19.004 780.700 21.952 763 822.419 0,4 Calabria 43.699 1.815.982 2.622 31.492 1.893.795 1,0 Sicilia 949.775 20.339.195 10.440.274 6.998.776 38.728.020 19,7 Sardegna 79.214 2.978.338 155.284 180.206 3.393.042 1,7 Totale 4.900.000 79.944.042 38.639.523 73.141.435 196.625.000 100,0
1 Quota di partecipazione di ogni Regione alla ripartizione finanziaria 2009 attribuita complessivamente per:
ristrutturazione e riconversione + distill. alcol usi commestibili + arricchimento.
2 Quota di partecipazione di ogni Regione alla spesa media per ristrutturazione e riconversione (media storica 2001-2007). 3 Quota di partecipazione di ogni Regione alla distillazione media per la produzione di alcol ad uso alimentare (contratti approvati)
(media storica 2001-2007).
4 Quota di partecipazione di ogni Regione alla somma della spesa media per arricchimento e magazzinaggio privato (media storica
2002-2007).
Circa le modalità di attuazione della flessibilità:
– i fondi assegnati alla ristrutturazione e riconversione vengono trasferiti ad altre misure solo dopo l’accettazione di tutte le domande ammissibili a livello regionale;
– le misure di riconversione e ristrutturazione, investimenti, vendemmia verde, promo- zione e, se necessario, distillazione di crisi possono ricevere importi assegnati ad altre misure;
– dall’arricchimento e dalla distillazione ad uso alimentare possono essere prelevati fon- di da destinare ad altre misure.
Nell’estate del 2008, l’Italia ha scelto di non prevedere aiuti di Stato in aggiunta al sostegno comunitario, anche quando consentito, ovvero per promozione, investimenti e distillazione di crisi. Si presentano, di seguito, più nel dettaglio le modalità di applicazione delle diverse misu- re adottate all’interno del PS dell’Italia.
5.1.1 Promozione sui mercati dei paesi terzi
La promozione delle esportazioni nei paesi terzi si propone di potenziare il mercato extra- UE e di trovare nuovi sbocchi al prodotto nazionale, soprattutto in una fase storica contrasse- gnata dal rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense e a tutte le valute a questo agganciate.
Le esportazioni nei paesi terzi hanno già un peso valutario di rilievo (fig. 5.2) e crescente nel tempo all’interno della bilancia commerciale vinicola nazionale: dal 37% del 1998 sono arrivate a rappresentare dieci anni dopo, nel 2007, il 46% dei corrispettivi dell’export di vino (fig. 5.3).
Si tratta spesso di esportazioni già qualificate (il vino sfuso viene venduto prevalentemen- te nel mercato comunitario), che potrebbero dunque trarre ulteriore stimolo da un rafforzamento della politica promozionale.
Figura 5.2 - Esportazioni italiane di vino in valore (000 euro)
2.000.000 1.800.000 1.600.000 1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 - 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 UE 27 Paesi terzi
Figura 5.3 - Destinazione delle esportazioni italiane di vino in valore
Attraverso la misura di promozione, che ha per oggetto i vini a denominazione d’origine, a indicazione geografica e, se del caso, varietali, l’Italia ha scelto dunque di realizzare nei paesi terzi:
– promozione e pubblicità che mettano in rilievo la qualità, la sicurezza alimentare e il rispetto dell’ambiente dei vini, da attuare per mezzo dei canali di informazione, quali stampa e televisione locali;
– partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; – campagne di informazione, in particolare sulle denominazioni d’origine e sulle indica-
zioni geografiche, da attuarsi presso i punti vendita, la grande distribuzione, la ristora- zione dei paesi terzi e con altri strumenti (siti internet, opuscoli, pieghevoli, degusta- zioni guidate, incontri con operatori dei paesi terzi, ecc.).
Rispetto alle azioni di promozione ammesse dal regolamento (CE) n. 479/2008, l’Italia ha escluso le attività di studio che hanno per oggetto mercati nuovi o la valutazione dei risultati del- le azioni promozionali e di informazione, scegliendo dunque un approccio molto pragmatico.
Come anticipato, i fondi disponibili per la misura sono gestiti per il 30% a livello centrale, per la realizzazione di progetti con una dimensione nazionale, e per il 70% a livello regionale.
È prevista la costituzione, da parte del MiPAAF e delle Regioni, di appositi comitati di valu- tazione per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti al beneficiario per l’accesso alla misura.
Le Regioni devono comunicare al Ministero l’elenco dei progetti ammissibili per evitare duplicazioni di interventi rispetto alle attività di promozione finanziate a livello nazionale, sia nel- l’ambito dell’OCM vino, sia nell’ambito del regolamento (CE) n. 3/2008, relativo alle azioni di informazione e promozione sul mercato interno e nei paesi terzi dei prodotti agricoli in generale. L’erogazione delle risorse avviene comunque sulla base di linee guida nazionali concordate.
UE 27