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Prospettive: una nuova comunicazione per le infrastrutture turistiche .1 Musei

TORINO TRA COMPETIZIONE E COOPERAZIONE

3 Prospettive: una nuova comunicazione per le infrastrutture turistiche .1 Musei

Il Touring Club Italiano ha condotto nel 1995 un'indagine sui 13 musei torinesi più significativi per la realtà cittadina, al fine di valutarne il grado di fruibilità turistica, tenendo quindi conto delle caratteristiche di accoglienza, visitabilità, gestione e dotazione di ciascuna struttura. Secondo tale analisi, il patrimonio museale torinese risulta gravato da problemi gestionali che lo rendono poco frequentato nonostante la varietà e l'alto livello qualitativo del materiale esposto. Il successo dell'operazione "Torino Musei Aperti" evidenzia le reali potenzialità delle strutture museali e, per converso, l'incapacità di sfruttarle in modo sistematico, continuo, coordinato. Esiste quindi un'attenzione di base verso i musei torinesi, una disponibilità ed un interesse che si prestano ad essere intensificati ed soddisfatti attraverso la costruzione di un'immagine più dinamica, più propositiva, non confinata nei tempi di singole iniziative ma che si estenda invece lungo l'intero anno.

Accanto a problemi strutturali, risolvibili soltanto nel lungo periodo - legati ad esempio alla mancanza di una gestione autonoma per i musei sia statali che civici, allo smembramento delle collezioni sabaude tra quattro diverse Soprintendenze, al finanziamento pubblico che non stimola lo spirito imprenditoriale - vi sono anche carenze strettamente promozionali che una più attenta politica di comunicazione può affrontare nel breve periodo. Il pubblico ha infatti dimostrato di premiare i musei più vitali e vivaci che sanno affiancare al percorso espositivo attività collaterali e complementari: la Galleria d'Arte Moderna, il Museo dell'Automobile, il Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli godono di un'immagine positiva e stimolante agli occhi dei visitatori grazie alla realizzazione di sale per mostre, sale video, centri di documentazione, laboratori didattici ecc.. Si richiede inoltre la creazione di richiami e circuiti comuni tra i vari musei, ad esempio di un itinerario che consenta di esplorare in modo unitario la storia della Torino sabauda e di Torino capitale.

3.2 Offerta alberghiera

La capacità ricettiva di Torino è rimasta pressoché immutata negli ultimi anni, a fronte di una clientela turistica sempre più diversificata ed esigente ed ad una concorrenza nazionale ed estera che si è andata intensificando. Paradossalmente, la disponibilità non risulta più in grado di soddisfare nemmeno quella clientela d’affari che ne ha sempre rappresentato il target di riferimento e rispetto alla quale gli alberghi hanno spesso dimensionato tariffe e servizi a scapito del turismo non d'affari. Il flusso molto discontinuo delle presenze –che raggiunge il suo picco in occasione di eventi fieristici e congressuali per poi cadere bruscamente nei fine settimana e nel periodo estivo– rende ulteriormente difficile la gestione delle strutture dell’accoglienza.

Torino Internazionale – I DATI FONDAMENTALI L’immagine della città 68

L’ospitalità costituisce attualmente una seria barriera all’espansione turistica di Torino: a fronte di tale situazione si può tuttavia operare nell’immediato per un miglioramento qualitativo, per un incremento di professionalità, visibilità e flessibilità; in secondo luogo, il volume d’alloggio attualmente disponibile rende necessaria un’opera di comunicazione turistica non generica ma rivolta specificamente a nicchie di mercato.

3.3 Ristoranti e shopping

I ristoranti torinesi vengono giudicati come uno dei motivi di maggior appeal della città, e non sembrano richiedere interventi sostanziali se non nel senso di una più attenta comunicazione delle risorse disponibili e di una maggior cordialità degli operatori, cui viene spesso attribuita un’eccessiva freddezza. Analogamente, lo shopping pare adeguato ad uno sviluppo turistico di Torino, e può perciò diventare un elemento da sottolineare tra le attrattive della città, specie presso i visitatori stranieri.

3.4 Trasporti

L’accessibilità di Torino viene valutata positivamente, grazie alla sua vicinanza strategica a Milano, alla relativa comodità dei collegamenti con la Francia, alla presenza di un aeroporto. Il trasporto urbano appare nel complesso adeguato, in grado di raggiungere facilmente le principali attrazioni turistiche, ma la fruizione di tali servizi da parte dei turisti rimane difficoltosa. Le infrastrutture per i trasporti denunciano infatti la necessità di un maggiore coordinamento e di un accesso semplificato ai servizi. Gli interventi più urgenti riguardano gli strumenti informativi: mancano i segnali per i punti di interesse turistico in ingresso alla città, così come mancano indicazioni in lingua straniera per musei, trasporti pubblici, alberghi e ristoranti.

3.5 Servizi culturali e di intrattenimento

A fronte delle numerose iniziative, spesso di alto livello, che popolano il calendario torinese, la città continua ad essere vissuta come "seria" dai visitatori, tende cioè a dare insufficiente risalto alle occasioni di intrattenimento. Le possibili sinergie tra patrimonio artistico, eventi culturali e turismo spesso non vengono sfruttate adeguatamente, anche a causa di un’impronta elitaria e colta delle manifestazioni che ne diminuisce la popolarità. La promozione degli eventi deve perciò compiere uno sforzo che non porti a negare l’immagine colta ed intellettuale della città, ma la complementi con una comunicazione rivolta anche ad un pubblico non torinese e neofita.

4 Conclusioni

Torino gode di un’immagine sostanzialmente positiva ma non turistica: le vengono attribuite operosità, serietà, grandi tradizioni culturali, un’impronta elegante ed intellettuale, ma questi fattori non inducono a percepirla come destinazione accogliente, divertente, invitante. Accanto quindi ad un miglioramento dell’offerta attuale nel senso di un maggior orientamento al mercato, di più dinamismo ed voglia di innovare per soddisfare prontamente le esigenze dei visitatori, è necessario “dichiarare” la disponibilità della città ad accogliere ed a mostrarsi ai turisti.

Ciò comporta innanzitutto un alto grado di coordinamento tra le risorse, che porti a concepire musei, gallerie d’arte, eventi culturali, ambiente urbano, negozi e tradizioni enogastronomiche come componenti di un progetto complessivo capace di colpire proprio per l’unicità e la varietà dell’offerta. La creazione di percorsi comuni con biglietti integrati tra tutte le strutture museali, una segnaletica anche in lingua straniera che aiuti ad orientarsi ed a godere a pieno di tutti gli aspetti della città, punti informativi visibili e competenti, una comunicazione semplice ed immediata, un atteggiamento più cordiale e cooperativo da parte degli operatori possono costituire interventi immediati in grado di rendere Torino immediatamente più friendly. Il coordinamento dovrebbe però essere anche in grado di aprirsi all’esterno, ai comuni limitrofi ed agli altri elementi di attrazione regionali.

L’offerta turistica di Torino dev’essere in grado, nei prossimi anni, di cogliere la sfida di una domanda sempre più personalizzata e qualificata, che richiede oggi soluzioni su misura e servizi culturali di alto livello. La città si scontra tuttavia coi limiti oggettivi della propria capacità ricettiva, soprattutto in termini di un’offerta alberghiera che presenta forti rigidità gestionali e evidenti limiti di capienza. Si rende quindi necessaria un’opera attenta di comunicazione che dia alle risorse esistenti il giusto risalto aumentando nel complesso il fascino della città, e che, data l’attuale impossibilità di puntare ad un turismo di grandi numeri, selezioni destinatari specifici. A questo proposito, pare interessante l'individuazione, da parte della Trademark Italia, di 7 target potenziali verso cui orientare l’offerta turistica di Torino, così definiti: gruppi italiani che visitano il Piemonte; turisti individuali tra i 35 ed i 60 anni interessati ad eventi colti; le coppie adulte -oltre i 59 anni- senza figli; le coppie adulte in fuga romantica; i circoli amanti della musica; i gruppi stranieri che visitano il Piemonte; i gruppi che si muovono per motivi religiosi.

Torino vive anche di un turismo d’affari che ne riconosce le buone dotazioni congressuali e la posizione geografica strategica, ma è frenato dalla bassa convenienza –soprattutto alberghiera- e dall’immagine un po’ polverosa della città. Un’attività più intensa e continuativa di relazioni pubbliche, l’offerta di facilitazioni e la promozione degli aspetti più propriamente turistici della città sono attività necessarie per riacquistare una posizione leader nel panorama europeo.

In conclusione, solo un'operazione mirata e forte di comunicazione ed un orientamento fattivo all'accoglienza turistica potrà colmare lo squilibrio tra le reali potenzialità turistiche della città e l'attuale sfruttamento inadeguato di tali risorse.

Torino Internazionale - I DATI FONDAMENTALI Il quadro demografico - 70