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IL SETTORE SANITARIO

1 La situazione attuale . Trapianti

IL SETTORE SANITARIO

Sintesi

Il settore sanitario torinese si struttura, secondo le indicazioni contenute nel Decreto Leg.vo 502/92 di riforma del servizio sanitario, in 4 Aziende Sanitarie Territoriali, 4 Aziende Ospedaliere e 6 presidi ex art. 41 e 43 della legge 833/78. Attraverso tali strutture sono garantiti i diversi livelli assistenziali previsti dal Servizio Sanitario Nazionale, la prevenzione, l’assistenza sanitaria di base, l’assistenza specialistica ambulatoriale e ospedaliera, la lungodegenza. Tra queste, pur riconoscendo agli altri livelli un buon grado di funzionalità ed efficacia, le attività che hanno maggior rilievo ai fini del progetto Torino Internazionale sono quella ospedaliera e quella preventiva intesa soprattutto come prevenzione secondaria.

Nell’evidenziare le peculiarità del settore sanitario torinese si è fatto riferimento a due categorie di eccellenze: la prima relativa ad attività di erogazione di prestazioni, che può tradursi in un flusso di pazienti, la seconda inerente modalità organizzative, metodologie e strumenti di ricerca che, sebbene non attraggano direttamente la domanda, rappresentano esperienze e modelli esportabili e costituiscono pre-requisiti per incrementare il livello di qualità dell’offerta sanitaria. Tra le prime si inseriscono i trapianti di organi e di tessuti, l’Unità Spinale e il Centro Grandi Ustionati. Tra le seconde possiamo individuare l’organizzazione del Polo Oncologico torinese che raggruppa 6 ospedali della città, l’attività di epidemiologia con particolare riferimento all’epidemiologia dei tumori, l’attività di screening dei tumori della mammella, del collo dell’utero, l'attività di ricerca in oncologia molecolare ed infine l’attività di nefrologia relativamente allo sviluppo di dialisi a partecipazione attiva del paziente.

1 La situazione attuale 1.1 Trapianti

Presso l’Azienda Sanitaria Ospedaliera (ASO) S. Giovanni Battista Molinette sono presenti i centri autorizzati ai trapianti di organo (fegato, rene, cuore e polmone).

Con 251 interventi l’Ospedale S. Giovanni Battista Molinette risulta essere il centro italiano che ha effettuato il maggior numero di trapianti di organo nel 1997 (totale interventi in Italia 2.103). Tra questi, quello di rene con 112 interventi è il trapianto più diffuso e si caratterizza per l’ampiezza dei criteri di accettazione rispetto alle altre strutture nazionali.

Il bacino di utenza dell’attività di trapianto è prevalentemente piemontese, sebbene si registri una apprezzabile capacità di attrazione extraregionale specialmente per il centro-sud Italia.

Eccellente è il livello qualitativo, in linea con i maggiori centri europei (i tassi di sopravvivenza sono sovrapponibili e in alcuni casi migliori). Ulteriore testimonianza della qualità è data anche dalla funzione di insegnamento che i centri svolgono a livello nazionale.

Tra i trapianti di tessuto è da citare l’attività di trapianto di cornea (assicurata da una rete regionale che ha l’Ospedale Oftalmico come riferimento per Torino) e i trapianti di midollo, sia su adulto (Ospedale S. Giovanni Battista Molinette) sia su bambino (Oirm Sant’Anna).

1.2 Riabilitazione intensiva

Nell’ambito delle attività di riabilitazione specializzata sono da citare l’Unità Spinale, unico centro in Piemonte per la cura e riabilitazione delle lesioni midollari, e il Centro Grandi Ustionati entrambi presso l’ASO CTO.

1.3 Oncologia

Coerentemente con il nuovo assetto organizzativo della rete oncologica regionale previsto nel Piano Sanitario Regionale (PSR) è iniziata la costruzione del Polo Oncologico di Torino con la costituzione del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale S. Giovanni Battista Molinette.

Il polo ha struttura dipartimentale interaziendale (è costituito dall’Ospedale monospecialistico S. Giovanni-Antica Sede, dall’OIRM. Sant’Anna, dall’Ospedale S. Giovanni Battista Molinette, dall’Ospedale Mauriziano attraverso l’Istituto Tumori di Candiolo) e persegue finalità di elaborazione delle linee guida di diagnosi e cura, adozione di protocolli e percorsi diagnostico-terapeutici uniformi.

Nell’ambito dell’attività oncologica importante ruolo è svolto dal Centro per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica (CPO) che svolge attività di diagnosi precoce, di studio e valutazione, di ricerca eziologica e di supporto alla programmazione dell’assistenza.

Di particolare rilievo è l’attività di diagnosi precoce svolta dal CPO nell’ambito del tumore della mammella e dell’utero e in via sperimentale sul colon retto (sulla base di un programma europeo) attraverso attività di screening su tutta la popolazione a “rischio” di Torino.

Importante a livello internazionale è l’attività di ricerca in oncologia molecolare svolta presso l'IRCC di Candiolo.

1.4 Epidemiologia

L’epidemiologia dei tumori ha profonde tradizioni sin dagli anni ‘70 quando l’epidemiologia italiana nasce dall’esperienza torinese. In particolare sono da citare importanti studi sui fattori di rischio occupazionale e di “stile di vita” (fumo attivo-passivo) i cui risultati hanno avuto unanime riconoscimento a livello internazionale trovando applicazione nell’ambito dell’epidemiologia molecolare e della medicina basata sulle prove di efficacia (evidence based medicine).

1.5 Nefrologia e dialisi

Notevoli sono le tradizioni in ambito di nefrologia e dialisi specialmente per la rete dei centri a livello regionale che consente interventi comuni e standard di trattamento omogenei.

In particolare molto avanzato è il trattamento di dialisi a partecipazione attiva del paziente, sia extraospedaliera (il cui modello è stato sperimentato a Torino e esportato in Europa) sia domiciliare (primo caso a Torino).

Torino Internazionale – I DATI FONDAMENTALI Il settore sanitario 183

2 Le tendenze

Le principali azioni in atto, in accordo con gli orientamenti del PSR, fanno riferimento a due orientamenti di fondo:

• consolidamento delle attività di eccellenza già presenti quali i centri trapianti, le attività di riabilitazione intensiva, il Polo Oncologico e il collegamento tra studi epidemiologici e la rete oncologica;

• potenziamento o sviluppo di nuove aree di attività quali la realizzazione di un trauma center (ospedale CTO) e l’attivazione di un centro per Gravi Cerebrolesioni.

2.1 Trapianti

Il principale vincolo al potenziamento dell’attività di trapianto è la disponibilità di organi. Sebbene a Torino e nel Piemonte le donazioni siano maggiori rispetto alla media nazionale (18,6 donazioni per milione di abitanti contro le 11,6 dell’Italia), un sensibile miglioramento della situazione si può ottenere solo con la modifica dell’attuale impianto normativo relativamente al consenso del donatore. In tale prospettiva sono all’esame del parlamento alcune proposte che si orientano verso il silenzio-assenso del donatore. (Le nazioni che hanno recepito tale principio hanno risolto i problemi di soddisfazione del fabbisogno locale e si presentano addirittura come polo di attrazione).

L’attività di trapianto ha comunque un potenziale di sviluppo e diverse sono le azioni previste in tal senso:

• consolidamento delle attività di trapianto effettuate, in particolare per il trapianto del rene è in atto l’estensione delle indicazioni sia per i riceventi che per i donatori e lo sviluppo, in presenza di particolari condizioni, del trapianto con donazione da vivente,

• convenzione tra ASO S. Giovanni Battista Molinette e ASO OIRM Sant’Anna per i trapianti pediatrici,

• attivazione dei trapianti di pancreas-rene e di pancreas-fegato (ASO S. Giovanni Battista),

• attivazione dei trapianti di intestino (ASO S. Giovanni Battista Molinette).

A breve saranno create presso l’ASO S. Giovanni Battista Molinette le banche degli occhi, dei segmenti vascolari e dell’osso.

Sotto il profilo amministrativo-organizzativo, è intenzione dell’Assessorato attribuire maggiore autonomia di azione ai centri trapianti attraverso la modifica delle modalità di finanziamento delle attività passando da un rimborso a tariffa (in funzione del numero di interventi effettuati) ad un finanziamento a budget sulla base di un programma di attività predisposto dal Centro.

2.2 Oncologia

Potenziamento del Polo Oncologico con standardizzazione delle procedure di diagnosi e cura, innalzamento dei livelli di trattamento a linee guida partecipate e basate su pratiche di evidence based medicine.

2.3 Epidemiologia

Potenziamento della ricerca epidemiologica volta sia alla prevenzione primaria che secondaria con la partecipazione a programmi europei volti a validare l’efficacia di nuovi interventi di screening (colon retto, mammella in donne con età inferiore a 50 anni).

2.4 Traumatologia

È in atto una reimpostazione dell’Ospedale CTO verso la realizzazione di un “trauma

center” specializzato nelle prestazioni immediatamente successive al trauma e durante le fasi

di ricovero in rianimazione e chirurgia.

2.5 Riabilitazione intensiva

Il PSR prevede l’attivazione di un’unità Gravi Cerebrolesioni presso l’ASO CTO. Tale centro, unico riferimento per il Piemonte e la Valle d’Aosta, avrà compiti di valutazione delle lesioni, gestione del trattamento riabilitativo, programmazione ed esecuzione delle terapie e controllo della qualità degli interventi.

È in progetto la creazione di una banca della cute presso l’ASO CTO.