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TRASPORTI E COMUNICAZIONI

1 Situazione Attuale

La società dell’informazione offre opportunità di sviluppo economico e socio-culturale che possono essere sfruttate solo ed esclusivamente da quelle realtà locali che, per dotazioni infrastrutturali, qualità del tessuto imprenditoriale e qualità dell’output delle amministrazioni locali siano in grado di fornire un ambiente favorevole alla nascita, all’insediamento e allo sviluppo di una rete di soggetti sia pubblici che privati in grado di sfruttare appieno le potenzialità proprie delle nuove tecnologie ICT.

1.1 Imprese

La città di Torino è uno dei centri di eccellenza italiani nel settore delle telecomunicazioni, sotto il profilo della tradizione, del numero e della qualità di imprese e centri di ricerca aziendali e universitari che nella sua area metropolitana trovano localizzazione, ma anche in un’ottica di progettualità e di iniziative di sperimentazione di tecnologie ICT all’avanguardia e di servizi che di tali tecnologie si avvalgono.

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Tabella 1.1.1: Imprese operanti nel settore dell’ICT e scelte localizzative

TELECOM

Direzione Generale Roma, Torino

Sedi territoriali In tutte le principali città italiane TIM

Direzione Generale Roma, Torino, Venezia

Centri territoriali Milano, Bologna, Napoli, Palermo OMNITEL

Sede legale e marketing Milano

Sede amministrativa Ivrea

Sedi Commerciali Padova, Roma, Napoli

INFOSTRADA

Sede legale Ivrea

Sede commerciale e amministrativa Milano

Filiali commerciali principali Bari, Bologna. Cagliari, Palermo, Firenze, Padova, Roma

WORLDCOM

Direzione generale Milano

ALBACOM

Direzione legale, amministrativa Milano

Direzione commerciale Roma

Filiali commerciali Torino, Padova, Bologna, Firenze NOKIA

Sede centrale Milano

Filiali commerciali Torino, Padova, Roma, Napoli

ERICSSON

Sede centrale Roma

Direzione radiomobile Milano, Napoli

Filiali commerciali Bologna, Mestre, Vimodrone, Torino ALCATEL

Direzione Generale e Sede legale Milano

Centri territoriali ingegneria e sistemi Torino ed altre ALPITEL

Sede Centrale Nocesto (CN)

Filiale operativa (cantieri) Torino

Telecom Italia, TIM e TIN hanno sede legale a Torino, dove hanno anche i loro centri di

ricerca. Telecom Italia ha inoltre a Torino una delle sue due Direzioni Generali (l’altra è a Roma), e TIM una delle sue tre Direzioni Generali (le altre sono a Roma e a Venezia), mentre centri territoriali TIM con funzioni commerciali e di gestione della rete sul territorio si trovano, oltre che nella suddette città, a Milano, Bologna, Napoli e Palermo. Questa presenza può costituire una forte spinta alla innovazione ed alla progettualità, essendo presenti sul territorio competenze e capitale umano.

A Torino hanno inoltre sede imprese produttrici di terminali e di parti di apparecchiature, tra cui Urmet e Trucco e Sime-Brondi, e alcuni produttori di cavi in rame e fibra ottica.

Le scelte localizzative delle principali imprese operanti nel settore delle telecomunicazioni sono riassunte nella tabella 1.1.1.

La presenza in un’area metropolitana di attori di rilievo nel campo delle telecomunicazioni ha sicuramente un impatto positivo sul livello di progettualità e di sviluppo di iniziative nell’ambito dell’ICT nell’area metropolitana stessa. La presenza a Torino della Direzione Generale Telecom, primario gruppo italiano nel settore delle infrastrutture e dei servizi di telecomunicazione, ha positive ricadute sulla qualità delle infrastrutture e dei servizi nell’area torinese, tanto più in quanto Telecom ha mostrato attitudine alla progettualità, anche in collaborazione con altri soggetti e con il comune di Torino, alla sperimentazione e alla conquista di nuovi mercati, spesso intraprendendo iniziative all’avanguardia. In particolare, in un contesto di competizione crescente, Telecom mostra forti interessi e propensioni verso il mercato dei “multimedia business” a elevato dinamismo e valore aggiunto, e interessi strategici all’internazionalizzazione, perseguita attraverso politiche di acquisizioni, alleanze e partnership.

1.2 Altri attori

La città di Torino ha un high profile in termini di concentrazione di conoscenze e competenze nella ricerca e, in particolare, nelle tecnologie innovative.

Nell’area metropolitana torinese si concentra il 20 per cento della spesa nazionale in attività di R&S da parte di soggetti privati, con una forte prevalenza di investimenti in attività di ricerca nel campo dell’innovazione scientifica e tecnologica.

Torino ospita numerosi centri che svolgono attività di R&S nel settore delle telecomunicazioni, con interessi ed orientamenti di indagine in tutti gli ambiti dell’ICT, dagli studi sulle nuove tecnologie di trasmissione (fibre ottiche, trasmissioni satellitari), all’analisi delle opportunità offerte dalla convergenza tecnologica e dalle nuove tecnologie di commutazione. Torino si caratterizza dunque per la presenza sul suo territorio di competenze e qualifiche all’avanguardia nel campo della ricerca in materia di ICT. Il profilo della città in termini di dotazione di istituti e centri di ricerca sulle TLC, che ne definiscono i vantaggi competitivi rispetto ad altre realtà italiane e straniere, si desume dalle informazioni riportate nella tabella 2, in cui sono elencati i principali centri di ricerca pubblici e privati.

Tra i centri di ricerche, si distinguono il Politecnico, l’Istituto Galileo Ferraris, lo CSELT (Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni), il Centro Ricerche Rai, il CSI-Piemonte, i tre Centri CNR, tra cui il Centro di Studio per la televisione.

Il Politecnico di Torino è un centro di ricerca e formazione di eccellenza, coinvolto in numerose iniziative, trasversali a tutti gli aspetti della vita della città di Torino, tra cui spicca un particolare impegno in progetti legati all’ICT. Ne sono esempi il recente accordo con Motorola per un centro di ricerca interno al Politecnico e l’accordo con la compagnia San Paolo per un sostegno alle attività di formazione e ricerca nelle ICT e nei settori convergenti verso le ICT. Quest'ultimo accordo dovrebbe permettere una concentrazione di impegni volti anche allo sviluppo del Politecnico stesso. A queste attività si aggiunge un’iniziativa sulla compatibilità elettromagnetica in collaborazione con la Camera di Commercio.

Lo CSELT che ha in Torino circa 1000 dipendenti, si caratterizza per il forte orientamento verso attività di studio e ricerca a cavallo tra la ricerca universitaria e quella applicata. Lo CSELT ha, inoltre, spiccate caratteristiche di internazionalità: partecipa a numerosi programmi di ricerca comunitari ed ha sviluppato qualificate partnership con istituti stranieri.

Il Centro di Ricerche RAI svolge attività di monitoraggio sullo stato delle tecnologie di telecomunicazione e attività di sperimentazione di nuove tecnologie, nuovi sistemi, nuovi servizi. Ha un forte legame con il mondo dell’imprenditoria privata e si muove anche in ambito internazionale, in virtù della partecipazione ad iniziative promosse da organismi internazionali e a programmi di ricerca transnazionali.

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Informativo) con funzioni di progettazione, implementazione e gestione dei sistemi informativi degli enti pubblici territoriali. Svolge inoltre funzioni di collegamento tra centri di eccellenza universitari e amministrazione pubblica al fine di migliorare la qualità dei servizi informatici e telematici della Pubblica Amministrazione, di realizzare esperienze formative e dagli strumenti e dai servizi realizzabili tramite il ricorso alle nuove tecnologie ICT.

Tabella 1.2.1: Centri di ricerca pubblici e privati con sede a Torino

CENTRI DI RICERCA PUBBLICI SPECIALIZZAZIONE

Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris Metrologia elettrica Centro CNR di studi sulla televisione (CSTV) Tecnologie innovative Centro CNR di studi sulla Propagazione e

antenne (CESPA) Onde elettromagnetiche e pianificazione di frequenze Centro CNR di studi sull’Elaborazione numerale

dei segnali (CENS) Servizi multimediali e telematici

Consorzio per il sistema informativo (CSI) Ente strumentale della Regione Piemonte, si è occupato delle infrastrutture di telecomunicazione delle università e della loro integrazione con reti universitarie italiane (GARR) e internazionali (EARN e BITNET)

Politecnico (Dipartimento di elettronica del

Politecnico di Torino) Telecomunicazioni, comunicazioni ottiche, elettromagnetismo e reti Politecnico (Dipartimento di automatica ed

informatica del Politecnico di Torino) Informatica e multimedialità

CENTRI DI RICERCA PRIVATI SPECIALIZZAZIONE

Centro studi e laboratori telecomunicazioni

(CSELT) Principale centro di ricerca italiano nel campo delle telecomunicazioni, dell’elettromagnetismo, delle reti e della multimedialità

Centro ricerche RAI Tecnologie innovative nel settore radio-televisivo Centro ricerche OMNITEL (sede a Ivrea) Telefonia ed informatica

Laboratori Alenia (sede a Caselle) Compatibilità elettromagnetica

In un contesto fortemente caratterizzato dall’attenzione per la ricerca e per lo sviluppo di innovazioni tecnologiche, si inserisce il rilevante orientamento della città di Torino alla formazione di risorse umane con qualificate competenze nel settore delle nuove tecnologie, in particolare delle nuove tecnologie di telecomunicazione. Sotto questo profilo, il Politecnico e l’Università svolgono un ruolo di primo piano: numerosi sono i corsi di laurea, i master, i dottorati orientati allo studio ed alla ricerca nel campo dell’ICT.

Il ruolo del Politecnico si è rivelato strategico anche in quanto soggetto promotore e diffusore di cultura tecnologica e sperimentatore di “soluzioni avanzate”, ne è esempio il progetto STP.

A Torino operano, inoltre, numerosi attori nei vari campi connessi alle telecomunicazioni, tra cui: Utilizzatori di tecnologie di telecomunicazione: ANFOV (Associazione Nazionale dei produttori di videoinformazione), concessionarie di pubblicità (tra cui SIPRA), due tra le più importanti agenzie di pubblicità italiane (Armando Testa e BGS).

Gruppi attivi nell’editoria e nella multimedialità sia on-line che off-line: De Agostini, UTET,

Editoriale La Stampa-Itedi, SEAT. 1.3 Infrastrutture di base

La dotazione della città di Torino e della sua provincia in termini diffusione dei servizi di telecomunicazione di base (PSTN) è al di sopra della media nazionale ed in linea con quella delle principali aree metropolitane del paese come si desume dai dati riportati nella tabella 1.3.1.

Tabella 1.3.1: Telecomunicazioni di base un confronto tra Torino e altre aree metropolitane

Dati provinciali 1995

(rete fissa) TORINO BOLOGNA GENOVA MILANO ROMA

Abbonamenti telefono affari 225 081 120 545 98 147 575 395 445 708 Abbonamenti telefono privati

814 375 346 787 403 448 1 438 207 1 444 113 Abbonamenti telefoni affari

per 100 imprese (N.) 129,9 153,2 135,5 156,1 129,4 Abbonamenti telefoni privati

per 100 famiglie (N.) 87,8 91,1 98,1 93,1 100,6

Popolazione Residente

Censita (N.) 2 236 765 906 856 950 849 3 922 710 3 761 067

Fonte: Istituto Tagliacarne

Torino si posiziona, nel panorama italiano, tra le città con più elevate dotazioni infrastrutturali. Un indicatore aggregato di dotazioni infrastrutturali nel campo delle telecomunicazioni, costruito dall’Istituto Tagliacarne, posto pari a 100 il valore medio nazionale, assume, per la provincia di Torino, valore pari a 123,1.

Tabella 1.3.2: Dotazioni infrastrutturali nel campo delle telecomunicazioni: un confronto tra Torino ed altre aree metropolitane

Dati provinciali 1995 TORINO BOLOGNA GENOVA MILANO ROMA

Indicatori infrastrutturali: telecomunicazioni (periodo di riferimento 1995/1996) - N.I.

Italia=100 123,1 112,2 101,1 146,3 122,8

Fonte: Istituto Tagliacarne 1.4. Infrastrutture avanzate

Alla fine del 1995 l’Amministrazione comunale ha siglato con il Gruppo Stet (oggi Telecom Italia) un’intesa di durata triennale (1996-1998) per la realizzazione di una rete cittadina a larga banda, basata sul protocollo IP (Internet Protocol) su tecnologia ATM (Asyncrounous Transfer Mode). L’intesa prevedeva il coinvolgimento di diverse realtà locali (appartenenti sia al settore pubblico che a quello privato) in una sperimentazione finalizzata allo sviluppo di servizi che sfruttassero le nuove potenzialità messe a disposizione dalla rete stessa. E’ nato così il Progetto Torino 2000, rinnovato per altri tre anni nel luglio 1998.

Torino si trova così oggi a disporre di una sorta di Intranet cittadina, una WAN costruita però adottando soluzioni tecnologiche tipiche di una LAN, e che può quindi garantire prestazioni di assoluto rilievo in termini di larghezza di banda assicurando al contempo una connettività estesa ad un grande numero di soggetti. Alla fine del 1997 erano circa 100 gli utenti connessi attraverso linee ADSL (Asymmetrical Digital Subscriber Line) e dovrebbero arrivare a 250 alla fine del 1998, facendo così

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dell’esperienza torinese uno dei più importanti test sul campo a livello mondiale della tecnologia ADSL, sviluppata per trasportare grandi quantità di dati (da 1,5 a 8 Mb/s in downstream) sui normali doppini in rame, aggirando così il cosiddetto problema dell’ultimo miglio, che affligge gli operatori TLC costretti a sostenere costi elevati per portare fin nelle case degli utenti i terminali delle nuove reti wide-band, si pensi al ridimensionamento del progetto Socrate (di cui Torino, tra le prime città in Italia, aveva iniziato la realizzazione), che avrebbe dovuto portare i cavi in fibra ottica nelle case degli italiani.

Oltre alle infrastrutture di rete, è stato costituito presso i laboratori CSELT un centro servizi pilota con funzione di supporto nell’implementazione dei vari progetti previsti dall’accordo Torino 2000.

1.5 Servizi

La dimensione infrastrutturale non rappresenta l’unica dimensione del progetto Torino 2000, che contempla anche iniziative di promozione e sviluppo di servizi avanzati che sfruttano appieno le potenzialità messe in campo dalla struttura di rete.

Attualmente i soggetti che forniscono servizi multimediali avanzati sulla rete a larga banda di Torino 2000 sono 120 (12 grandi utenti nel settore business e 110 medio piccoli in settori quali sanità, istruzione, enti pubblici e PMI).

Tra i progetti attualmente implementati si può citare, a titolo d’esempio, la collaborazione tra l’amministrazione comunale di Torino e il Politecnico, per la costruzione di un modello VRML3D del progetto di ristrutturazione della stazione FS di Porta Susa, finalizzato a portare l’iniziativa alla conoscenza dei cittadini. Sempre il Comune, in collaborazione con la Regione, il CSI Piemonte, l’Istituto Bancario San Paolo, IBM e altri, partecipa nel progetto DISTINCT (Deployment and

Integration of Smart Card Technology and Information Networks for Cross Sector Telematics), con principale

obiettivo la realizzazione sulla rete di Torino 2000 di servizi interattivi di tipo bancario e legati ai servizi pubblici attraverso l’impiego di Smartcard multifunzionali. La rete è inoltre predisposta per l’implementazione di progetti di telemedicina, teleapprendimento, telelavoro, commercio elettronico, accesso ai servizi pubblici, cultura, turismo, intrattenimento e servizi alle PMI.

Sempre nell’ambito dell’applicazione delle tecnologie ICT per la fornitura di servizi al cittadino, Torino è stata la prima città italiana ad aver promosso l’impiego di un sistema di pagamento basato su Smart Card operante in modalità off-line con funzioni di borsellino elettronico (Electronic Purse) finalizzato all’esecuzione di piccoli pagamenti con moneta elettronica. Il progetto Minipay, partito nel 1996 e realizzato con la collaborazione di SSB, ha visto coinvolte più di 150.000 persone, 30 istituti di credito e più di 5.000 esercizi commerciali che sono stati equipaggiati con appositi lettori destinati in un prossimo futuro ad equipaggiare l’intera rete nazionale della distribuzione al dettaglio. In prospettiva la Smart Card potrà essere utilizzata anche nei rapporti tra cittadini e Pubbliche Amministrazioni (la sperimentazione è stata avviata nel Comune di Siena).

Un ruolo indispensabile nella diffusione dei servizi e delle tecnologie che costituiscono l’ossatura di quella che viene definita la “società dell’informazione” è svolto da piccoli operatori del settore privato. Tra questi operatori, attivi in tutti i settori delle industrie dell’ICT, hanno importanza strategica i fornitori di servizi d’accesso alla rete Internet, i cosiddetti Internet Service Provider (ISP), in posizione di interfaccia tra gli utenti e i contenuti e servizi che definiscono l’ambiente di produzione-distribuzione-consumo Internet-WWW. Nella provincia di Torino, durante il 1998 si contano 73 ISP (dati censimento Internet News 1998). La tabella 1.5.1 presenta i dati sul numero di ISP attivi nella provincia di Torino e nelle quattro province già considerate per un confronto.

Tabella 1.5.1: Numero di ISP per provincia

Dati provinciali

1998 TORINO BOLOGNA GENOVA MILANO ROMA

Internet provider 73 43 42 151 94

Fonte: data base Internet News sui provider italiani.

La Società dell’Informazione presenta sicuramente un insieme molto vasto di opportunità che non sono però disgiunte da una serie di rischi: disuguaglianza sociale che si traduce in disuguaglianza nelle possibilità di accesso alle nuove tecnologie che a sua volta retroagisce sulla prima aggravandola. Uno degli strumenti messi in campo dalle autorità locali per attenuare i rischi di polarizzazione del tessuto sociale in termini di have e have not rispetto all’accesso ai servizi ICT è quello delle cosiddette Reti Civiche, che svolgono anche la funzione di fornire accesso alla rete. Nell’ottica di attenuare l’impatto sociale delle differenti possibilità di accesso alle nuove tecnologie e al contempo di utilizzare queste per mettere a disposizione nuovi canali di comunicazione tra i cittadini e tra questi e l’Amministrazione Comunale di Torino ha avviato dal 1995 un Servizio

Telematico Pubblico.

Sempre più frequenti in Italia sono le iniziative di avvicinamento dell’amministrazione pubblica ai cittadini attraverso lo strumento Internet, secondo diverse modalità riconducibili al modello della

rete civica. L’esperimento più avanzato è quello del comune di Bologna, che ha garantito

gratuitamente a tutti i residenti una connessione a Internet. La città di Torino ha scelto invece una formula diversa e meno impegnativa, garantendo esclusivamente l’accesso al sito del comune di Torino.

La rete civica di Torino costituisce un’esperienza a metà strada tra Iperbole di Bologna (una delle prime esperienze di questo genere in Europa), concepita come modalità di fornitura di servizi pubblici tramite la rete, e la rete civica di Milano, promossa dal dipartimento di scienze dell’informazione dell’Università, invece che dal comune, che è intervenuto soltanto in un secondo momento, orientandosi non tanto alla fornitura di servizi quanto a quella di informazioni, con una caratteristica strutturazione in conferenze.

Torino con il suo Servizio Telematico Pubblico (attivo dal 1995) è a metà strada, poiché la rete civica non gode di caratteristiche di universalità pari a quelle di Bologna ed ha più un connotato informativo che di fornitura di servizi, la rete civica, infatti, non ha caratteristiche di interattività. A Torino, a differenza di quanto è accaduto a Milano, il progetto è nato per volontà della giunta comunale. A Torino, come a Bologna e a Milano, l’Università è comunque attore importante, con funzioni di supporto tecnologico alla rete ed alle iniziative sperimentali. L’iniziativa torinese di costituzione di una rete civica si inserisce in un più ampio contesto di sviluppo della società dell’informazione e di consistenti investimenti in infrastrutture.

2 Tendenze

L’analisi della realtà torinese ed alcuni risultati abbastanza consolidati delle teorie della localizzazione permettono di formulare considerazioni di carattere generale sui possibili trend di sviluppo che la città stessa conoscerà nei prossimi anni.

In primo luogo, è opportuno ricordare che nel settore dell’ ICT le scelte di localizzazione delle unità produttive sono essenzialmente determinate da fattori quali la disponibilità di personale qualificato, l’esistenza di economie (e dopo un certo livello di diseconomie) di aggregazione, la qualità dei servizi e del contesto istituzionale e, in misura minore, dalla disponibilità di infrastrutture tecnologiche

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all’avanguardia. Inoltre, nel settore riveste una particolare importanza il processo di generazione di iniziative imprenditoriali originate dall’uscita di elementi particolarmente qualificati e motivati, che abbandonano i ranghi delle grosse realtà imprenditoriali per perseguire progetti individuali

(spinn-off), e che mantengono generalmente una localizzazione prossima a quella dell’impresa di origine.

L’entità di questo fenomeno dipende essenzialmente da caratteristiche inerenti al sistema dei valori (attitudine al rischio e all’imprenditorialità), al sistema legale e al sistema dell’allocazione del credito (Venture Capital e Project Financing).

L’attuale configurazione dell’apparato produttivo torinese, che vede una presenza estremamente significativa di grandi imprese operanti nel settore delle TLC, accompagnata dalla presenza di strutture di alta qualità, oltre che da centri di ricerca e sperimentazione il cui valore è riconosciuto a livello mondiale, configura una situazione ambientale estremamente favorevole per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali di piccole medie dimensioni nei settori ad alto valore aggiunto delle TLC e più in generale dell’ICT.

In secondo luogo, la disponibilità di infrastrutture di rete e di piattaforme per applicazioni avanzate, come quelle attualmente rese disponibili ai partecipanti al progetto Torino 2000, avranno un ruolo di primissimo piano nel favorire la crescita di Torino nel settore dell’ICT. Tali infrastrutture contribuiscono, infatti, a creare un ambiente favorevole per l’insediamento di quelle attività, legate alla produzione di servizi e di contenuti fruibili su rete a larga banda, che sono destinate ad avere un peso crescente nella configurazione del sistema economico, in termini di contributo alla produzione del reddito, ma soprattutto in termini di contributo al tasso di crescita del reddito stesso. Inoltre, sono infrastrutture in grado di fornire un nuovo strumento per la realizzazione di forme di integrazione tra unità imprenditoriali differenti che contribuiscono a rafforzare quella dimensione reticolare ed integrata che è indispensabile per la riproduzione del sistema delle PMI (servizi di lavoro cooperativo).

Difficile è dire se Torino riuscirà a mantenere e ad accrescere il suo ruolo di centro di eccellenza nelle TLC, soprattutto per la molteplicità di fattori che possono influenzare le tendenze di sviluppo della città. Torino ha tuttavia vantaggi competitivi rilevanti nei confronti di altre realtà italiane e straniere. Ne sono prova le numerose imprese che scelgono Torino, e che continuano a sceglierla, come sembra intenzionata a fare Motorola, che ha in progetto un centro di produzione software nell’area mediterranea. Se la compagnia dovesse scegliere l’Italia, Torino sarebbe tra le prime città candidate ad ospitare l’iniziativa.

3 Strategie

E’ superfluo affermare che la capacità di un area metropolitana di attrarre unità imprenditoriali