• Non ci sono risultati.

Caratteristiche del questionario aperto, modalità di somministrazione, elaborazione dei risultati, analisi e discussione

Domanda 3 Quali esperienze (progetti, esperienze educative/formative/professionali, letture, ecc.) sono state

importanti per la formazione della sua idea di “sostenibilità”? Tot. = campione complessivo/campione singolo GAS x = femmine y = maschi

Categoria Tutto il campione

GASVoghera GASTortona GASPavia GAStronauti

GAS tot. 18% x = 24% y = 10% tot. 13% x = 19% y = 6% tot. 26% x = 29% y = 20% tot. 22% x= 29% y = 13% tot. 8% x = 15% y = 0% Confronto con realtà socio-

economiche e culturali straniere

tot. 3% x = 5% y = 2% tot. 3% x = 5% y = 0% tot. 10% x = 10% y = 10% tot. 2% x = 3% y = 0% tot. 0% x = 0% y = 0% Confronto con amici tot. 11%

x = 9% y = 15% tot.8 % x = 0% y = 17% tot. 6% x = 5% y = 10% tot. 17% x= 16% y = 17% tot. 13% x = 15% y = 9% Letture tot. 37% x = 37% y = 37% tot. 28% x = 24% y = 33% tot. 52% x = 48% y = 60% tot. 31% x= 35% y = 26% tot. 46% x = 46% y = 45%

Mezzi di comunicazione tot. 13%

x = 19% y = 10%

tot. 11% x= 6% y = 17%

tot. 4% x = 0% y = 9% Esperienze professionali tot. 8%

x = 8% y = 8% tot. 10% x = 10% y = 11% tot. 13% x = 14% y = 10% tot. 6% x= 6% y = 4% tot. 4% x = 0% y = 9% Esperienze formative tot. 11%

x = 14% y = 6% tot. 13% x =14 % y = 11% tot. 0% x = 0% y = 0% tot. 11% x= 12% y = 9% tot. 21% x = 38% y = 0% Esperienze di vita personale tot. 38%

x = 38% y = 37% tot. 56% x = 67% y = 44% tot. 39% x = 33% y = 50% tot. 35% x= 39% y = 30% tot. 21% x = 15% y = 27%

Osservazione del mondo tot. 5% x = 5% y = 5% tot. 3% x = 5% y = 0% tot.10 % x = 5% y = 20% tot. 6% x = 6% y = 4% tot. 13% x = 15% y = 9% Movimento “5 Stelle” tot. 1%

x = 1% y = 2% tot. 5% x = 5% y = 6% tot. 0% x = 0% y =0 % tot. 0% x = 0% y = 0% tot. 0% x = 0% y = 0% Non risponde – Risposta non

significativa tot. 3% x = 2% y =3 % tot. 0% x = 0% y =0 % tot. 0% x = 0% y =0 % tot. 7% x= 6% y = 9% tot. 0% x = 0% y =0 %

Tabella 12 Risposte alla domanda 3 – Confronto tra i risultati del campione totale, dei sotto-campioni e delle rispettive componenti

197

Con la domanda 4 abbiamo provato ad individuare le personalità della scienza, della cultura, del mondo religioso, ecc. che secondo i gasisti hanno più fortemente influito sulla formazione di una coscienza ambientale e di una idea di sostenibilità. L’intenzione era quindi quella di individuare, attraverso questa semplice richiesta, quelle che, secondo i gasisti, sono le matrici culturali di riferimento decisive nel mondo contemporaneo per la formazione di atteggiamenti pro-ambientali e di una idea condivisa della sostenibilità.

Le risposte, riassunte nella tabella 13, evidenziano orientamenti sostanzialmente coerenti da parte delle componenti maschile e femminile del campione totale. Quanto ai singoli GAS, i risultati ottenuti sono del tutto sovrapponibili a quelli del campione totale. Pertanto, abbiamo deciso di presentare con la tabella 13 solo i risultati relativi all’intero campione studiato.

Anche in questo caso, spesso è stato necessario assegnare una singola risposta a più di una categoria; il numero delle risposte risulta pertanto superiore al numero dei componenti il campione. Per questa ragione, la somma delle percentuali di tutte le categorie è superiore a 100.

In primo luogo, è opportuno sottolineare come una percentuale piuttosto alta dei soggetti (28%) abbia scelto di non indicare nessuna personalità. In un numero limitato di casi si è trattato di vere e proprie non risposte. Nella maggior parte dei casi, invece, chi rispondeva ha espresso apertamente la propria difficoltà a riconoscere alle grandi personalità un ruolo speciale nella formazione di una coscienza ambientale e di un’idea di sostenibilità. Non pochi hanno affermato in modo chiaro che il ruolo decisivo spetta alle persone comuni consapevoli e impegnate quotidianamente nella costruzione della sostenibilità e di una coscienza pro-ambientale e non a personalità eminenti. Nella percezione gasista la sostenibilità nasce cioè dal basso, ha per protagonisti i cittadini, le persone comuni che si fanno esempio e motore del cambiamento. Una non risposta che ci offre quindi una sostanziale conferma di quanto già emerso relativamente alle domande 2 e 3: l’impegno civile nei movimenti e nelle associazioni e, soprattutto, negli stessi GAS, l’esercizio quotidiano attivo della cittadinanza democratica, la pratica diretta di stili di vita critici e più consapevoli sono, per i gasisti, la palestra fondamentale dove si formano e vengono praticate una coscienza ambientale e un’idea di

sostenibilità. Ciò conferma, ancora una volta, l’importanza delle dinamiche auto-formative in

azione nei GAS e la centralità dell’esperienza diretta legata al fare. Nello stesso tempo però, evidenziano anche una certa tendenza all’autoreferenzialità.

Una seconda osservazione riguarda la natura delle personalità citate nelle risposte. Le personalità sono molte, hanno profili molto differenti, appartengono ad epoche anche molto diverse tra loro, per alcune di esse è veramente molto difficile comprendere in che modo possano aver specificamente contribuito alla formazione di una coscienza ambientale e di un’idea di sostenibilità. La maggior parte di tali personalità viene poi citata una sola volta, il che ne rende pressoché nulla la rilevanza. Per questo, si è ritenuto opportuno basare la discussione dei risultati non sulle singole personalità citate ma piuttosto su categorie specifiche nelle quali raggrupparle. Abbiamo perciò proceduto preliminarmente ad individuare delle categorie omogenee nelle quali riunire le diverse personalità. Sulla base delle risposte ottenute, sono state individuate le seguenti categorie, riportate nella tabella 13 in ordine decrescente di importanza: “personalità e movimenti legati alla società civile”, “personalità del mondo della cultura”, “personalità politiche” (internazionali e nazionali), “personalità del mondo scientifico”, “personalità religiose”, “personalità del mondo della comunicazione e dello spettacolo”.

La categoria più frequentemente citata è quella delle personalità legate al mondo della società civile impegnato nella promozione di una coscienza ambientale e della sostenibilità. Si tratta di personalità molto diverse tra loro per estrazione culturale, natura dei movimenti ai quali sono legate, provenienza geografica, quindi difficilmente ricollegabili ad un minimo comun denominatore.

198

Alcune di esse provengono da esperienze più marcatamente politiche (Petrini), altre da esperienze di impegno missionario (Zanotelli), altre ancora sono attive nel Terzo Mondo in settori molto diversi tra loro come la sanità (Strada) o la finanza etica (Yunus). Una varietà di personalità che esprime la ricchezza delle esperienze alle quali il mondo dei gasisti sembra fare riferimento.

Ciò che pare però più interessante nei dati relativi a questa categoria è che i gasisti hanno preferito segnalare, in ben 16 casi su 59, non una personalità ma dei movimenti o delle organizzazioni e in 3 casi indicare l’esperienza stessa dei GAS. Le reti di persone organizzate, che agiscono nella società civile concretamente e consapevolmente per degli obiettivi, sono per i gasisti le vere protagoniste della formazione di una coscienza ambientale e di un percorso per la sostenibilità. Da segnalare inoltre il fatto che alcune persone hanno voluto in modo esplicito escludere che le grandi personalità possano essere punti di riferimento significativi per la costruzione della coscienza ambientale e di una idea di sostenibilità. Il ruolo decisivo va invece riconosciuto a quelle che vengono definite “le persone impegnate”.

Le personalità del mondo della cultura, gli intellettuali, occupano la seconda posizione per numero di risposte. Ciò conferma sostanzialmente quanto emerso dalle risposte alla domanda 3. Anche in questo caso gli intellettuali citati nelle risposte sono molti e molto diversi tra loro. Spiccano però, per numero di citazioni, le personalità legate al movimento della decrescita felice, in particolare il suo fondatore, Latouche, con ben 17 citazioni, e uno dei suoi principali interpreti italiani, Pallante, con 10 citazioni. Sintomo di un radicamento forte di questa prospettiva nel mondo dei gasisti e conferma di quanto già osservato a commento delle risposte alla domanda 3.

Personalità politiche sono state citate nel 38% delle risposte, con una forte differenza però tra personalità politiche internazionali (27%) e personalità italiane (11%). Da notare poi tre particolarità:

- La quasi totalità delle risposte (51/56) si concentra su quattro personalità: Gandhi, Al Gore, Beppe Grillo e il Dalai Lama.

- Tutte queste sono personalità politiche in un senso molto vago. L’esperienza politica e di governo è solo uno, probabilmente nemmeno il più rilevante, degli aspetti della personalità di Gandhi e del Dalai Lama; la rilevanza di Al Gore per i temi dell’ambiente e della sostenibilità è probabilmente più legata alla sua attività di conferenziere/divulgatore e attivista successiva all’esperienza di governo; Beppe Grillo è una personalità politica molto sui generis, fondamentalmente legata ad un’esperienza movimentista e difficilmente riconducibile al mondo della politica ufficiale.

In complesso, sembra possibile affermare che il mondo della politica e le personalità politiche non sono per i gasisti coinvolti nella ricerca un riferimento forte e davvero significativo per la formazione di una coscienza ambientale e di un’idea di sostenibilità. Anzi, personalità politiche possono assumere un ruolo rilevante proprio quando non si identificano con le modalità consuete della politica, ritenute troppo distanti dai problemi concreti e dall’impegno attivo che caratterizza il mondo della società civile.

Le personalità religiose vengono citate solo da un 11% delle risposte. Le personalità citate sono molte, molto diverse tra loro e rappresentative di mondi molto diversi (la religione cattolica, le religioni orientali, ecc.).

Da sottolineare come due persone abbiano voluto sottolineare esplicitamente nelle proprie risposte l’irrilevanza della cultura religiosa per la formazione di una coscienza ambientale e/o di un’idea di sostenibilità.

199

Un’ultima osservazione riguarda invece il mondo dei mass media e dello spettacolo. Solo il 5%, quindi una percentuale irrilevante, delle risposte indica personalità appartenenti a questi ambienti. Ciò sembra confermare i risultati di molte indagini recenti (si veda, per esempio, la ricerca di P. Mottana, I pericoli di una retorica giustificazionista sui giovani. Animazione sociale. n. 8/9, 1993) che mettono in evidenza come il mondo dei mass media sia in forte difficoltà nello svolgere quella funzione formativa della sensibilità, degli atteggiamenti e dei comportamenti che le viene generalmente riconosciuta e che è oggi ritenuta sempre più decisiva. In particolare per quanto riguarda la formazione di una coscienza ambientale e la educazione alla sostenibilità, si conferma la difficoltà a rendere effettivamente partecipi di un sistema formativo integrato, orientato in senso realmente democratico ed emancipativo, agenzie potenzialmente fortemente educative quali i mass

media.

Outline

Documenti correlati