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LE SCELTE METODOLOGICHE

PRINCIPI Produttor

1.4 La ricerca sul campo Il processo, gli strumenti, i criter

1.4.1 Il processo della ricerca

Per definizione, le fasi di realizzazione di un processo di ricerca etnografica non sono codificate in modo rigido. È possibile quindi adottare la progressione generalmente stabilita per la metodologia qualitativa, adattandola ovviamente di volta in volta alle caratteristiche e alle peculiarità del progetto di ricerca, del tema, dell’oggetto e delle situazioni che si devono affrontare nella concreta realizzazione dello studio.

Nel caso specifico della nostra ricerca sul campo, abbiamo fatto nostro il seguente schema, elaborato da Albert Gómez (2007, p. 208) specificamente per la ricerca etnografica:

143 2. Impostazione del problema

3. Definizione del progetto di ricerca 4. Elaborazione della cornice teorica 5. Definizione del campione

a. Identificare l’ambito sociale e definire le modalità di ingresso del ricercatore b. Identificare gli informatori privilegiati

c. Sviluppare le relazioni sociali nel contesto sociale della ricerca 6. Strumenti per la raccolta dei dati

a. Raccogliere i dati nel contesto sociale analizzato

b. Raccogliere i dati all’esterno del contesto sociale analizzato 7. Trattamento e analisi dei dati

8. Elaborazione del rapporto di ricerca 9. Valutazione della ricerca

Nello stesso tempo, abbiamo cercato di applicare questo schema in modo quanto più possibile flessibile, introducendo nuove fasi o rimodulando quelle previste ogniqualvolta sembrava opportuno farlo. Effettivamente, durante lo svolgimento della ricerca abbiamo modificato il profilo del campione cui sarebbero stati somministrati i questionari, sono state modificate le modalità di validazione del secondo questionario, si è deciso di prolungare nel tempo (rispetto a quanto previsto) l’osservazione partecipante e di ampliare la tipologia dei documenti da analizzare, ecc..

Da un punto di vista generale, in questa esperienza di ricerca abbiamo cercato di ispirarci a quel modello dell’apprendimento che a partire dagli studi di Lindemann (1945) e Lewin (1946), passando poi attraverso le ricerche di Dewey (1964, 1971), Kolb (1984) e di altri (come Mezirow, 1991 e Knowles, 1996 e 2002), costituisce il fondamento di tutti gli approcci di tipo esperienziale, tanto in ambito educativo quanto nella ricerca sociale.

Progettazione

Nuova ricerca sul campo Ricerca sul campo

Riformulazione dei concetti Analisi dei risultati

Analisi dei risultati e valutazione Riflessione e elaborazione sul campo di concetti astratti e ipotesi

Riprogettazione

Figura n. 5 Descrizione dinamica del processo di ricerca secondo i modelli di Lewin e di Kolb – Rielaborazione propria

Facendo riferimento alle indicazioni di Webster e Mertova (2007, p. 106), possiamo riassumere le caratteristiche del processo della nostra ricerca sul campo attraverso il diagramma seguente. Esso presenta staticamente il processo, mettendo in rilievo gli aspetti che hanno influito a livello organizzativo e processuale sullo sviluppo della ricerca.

144 Figura 6 Descrizione statica del processo della ricerca

1.4.2 Gli strumenti della ricerca

Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati in questa ricerca, presentiamo sinteticamente le loro caratteristiche in una tavola riassuntiva. Una descrizione più dettagliata ed analitica seguirà nella singole sezioni di questo stesso capitolo.

Metodo di ricerca Strumento

Ricerca quantitativa attraverso questionario Questionario ZTPI Ricerca quantitativa/qualitativa attraverso questionario Questionario aperto

Partecipazione – osservazione Registrazione

Appunti, note, commenti Osservazione partecipante

Analisi

Protocollo flessibile

Raccolta – organizzazione Appunti, note, commenti Analisi di documenti Analisi Protocollo flessibile Intervista semi-strutturata Registrazione Interviste individuali Trascrizione – analisi Protocollo flessibile

Figura 7 Tavola riassuntiva degli strumenti utilizzati

1.4.3 I criteri della ricerca

Credibilità – Per credibilità si intende l’isomorfismo tra i dati raccolti e la realtà (Sabirón, 2006, p. 408). Suo obiettivo è di dimostrare che la ricerca è stata condotta in modo da garantire una corretta identificazione del tema di studio e una sua descrizione rigorosa e credibile.

Nel nostro caso, la credibilità della ricerca è stata assicurata fondamentalmente attraverso le seguenti tecniche:

- l’osservazione prolungata. Il ricercatore si è immerso nel campo di studio per un lasso di tempo molto prolungato, tale da garantire una messa a fuoco più diretta e profonda degli aspetti rilevanti per la ricerca.

- La triangolazione. Scopo di questa tecnica è quello di garantire l’indipendenza dei dati dal ricercatore. Può essere ottenuta raccogliendo elementi significativi da diversi punti di

Descrizione statica del processo della ricerca

Strumenti Criteri Altri aspetti organizzativi

e processuali

Questionario ZTPI Credibilità Tempi di realizzazione

Questionario aperto Interviste semi-strutturate Trasferibilità Dipendenza Conferma Utilità Aspetti etici Spazi fisici

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vista per poi compararli, procedendo cioè ad una triangolazione tra diverse fonti di informazione, tra differenti strumenti e metodi di raccolta dei dati (Sabirón, 2006, p. 408). Tra i diversi tipi di triangolazione possibile, in questo studio abbiamo utilizzato i seguenti:

Triangolazione di tempo: abbiamo raccolto informazioni in diversi momenti per confermare la loro persistenza e stabilità;

triangolazione di spazio: abbiamo raccolto informazioni in diversi contesti, nel nostro caso in quattro GAS operanti su diversi territori;

triangolazione metodologica: abbiamo utilizzato metodologie diverse per la raccolta dei dati (due tipi di questionari, osservazione partecipante, analisi di documenti e, soprattutto, interviste in profondità);

triangolazione di dati: abbiamo utilizzato una notevole varietà di fonti di informazione

- La verifica con i protagonisti della ricerca. Abbiamo messo continuamente a confronto i dati e le interpretazioni elaborate con il punto di vista di alcuni tra i protagonisti della ricerca.

Trasferibilità – Il criterio della trasferibilità fa riferimento alla possibilità di applicare i risultati della scoperta ad altri contesti. Come abbiamo visto, dal momento che i fatti sociali dipendono strettamente dal contesto al quale si riferiscono la ricerca qualitativa evita le generalizzazioni. Ciononostante, per confrontare ciò che è comune e ciò che è specifico e per dimostrare in quale misura le ipotesi formulate possono verificarsi anche in scenari diversi, la ricerca qualitativa ricorre al cosiddetto campionamento di tipo teorico. Pur senza pretendere di essere rappresentativo o caratteristico, esso consente di raccogliere la maggior quantità di informazioni possibili utili per chiarire fenomeni e situazioni e per permettere eventualmente di comparare scenari diversi (Albert Gómez, 2007, p. 154).

Come ha opportunamente sottolineato Sabirón (2006, p. 410), la trasferibilità in uno studio qualitativo può essere relativa da un lato ai processi e dall’altro ai risultati. Per quanto riguarda i processi, il processo di ricerca che abbiamo seguito viene analiticamente descritto in altre parti di questo lavoro, permettendo così al lettore e ad altri ricercatori eventualmente interessati di riprodurlo in contesti analoghi e di esportarlo/adattarlo a contesti affini in vista di una comparazione. Per quanto riguarda invece i risultati, le informazioni ottenute e le ipotesi formulate sono il risultato di una raccolta meticolosa, frutto di triangolazioni, dibattiti e comparazioni in vari contesti. Esse sono in grado di offrire riflessioni e spunti molto interessanti per la comprensione non solo del fenomeno dei GAS ma anche di una serie di universi sociali emergenti con forza dalla complessità del mondo odierno.

Correlazione – Ispirandoci a quanto suggerito da diversi autori (Sabirón, 2006, p. 411; Albert Gómez, 2007, p. 154), in questa ricerca ci siamo affidati ad una strategia di correlazione basata sulla saturazione delle informazioni ottenute nel corso della realizzazione delle diverse attività previste nelle distinte fasi della ricerca. Ci siamo impegnati a definire dei processi di revisione che permettessero al ricercatore di esaminare i percorsi effettuati (nell’elaborazione di concetti e ipotesi e nella giustificazione di metodi e procedure) ed eventualmente di rivederli. Nello stesso tempo, abbiamo cercato di raccogliere informazioni da diversi punti di vista, allo scopo di favorire la loro integrazione e di compensare difetti e vantaggi del metodo prescelto.

Validazione – Durante lo svolgimento della ricerca, alcune parti dello studio sono state presentate nell’ambito di congressi internazionali (Francia, Portogallo) e attraverso la pubblicazione di alcuni articoli su riviste nazionali e internazionali. Le restituzioni e i dibattiti realizzati con i

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quattro GAS coinvolti costituiscono poi egualmente strategie di validazione di dati, informazioni e conclusioni ottenute nella ricerca stessa.

1.5 L’osservazione delle attività dei GAS e l’analisi dei documenti: criteri, modalità,

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