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La rilevanza di nuovi temi di conservazione nel nuovo sistema di governance

La valorizzazione delle attività resistenti ed il disegno delle nuove fruizioni Un’ipotesi di ‘rigenerazione conservativa’ per

3. La rilevanza di nuovi temi di conservazione nel nuovo sistema di governance

Guardando al caso delle comunità del Montegallese è centrale il saper operare nella direzione della conciliazione tra le politiche territoriali e le istanze della tutela. La crasi tra i livelli di governo (storicamente rappresentata dalla

titolo latente o piombante (Comune di Montegallo, 1997, 4).

6 A tale proposito si menziona l’attività di narrazione svolta dal Maestro Mario Matteucci, studioso

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complessa interazione tra le politiche tra autorità del Parco, Comune e Soprintendenza) ha prodotto, nella fase emergenziale che separa i due recenti eventi sismici7, criticità con effetti indiretti, se possibile anche più gravi di quelli

causati dal sisma, e dovute all’ incapacità di un intervento integrato e alla mancanza di interoperabilità tra piano, macchina della messa in sicurezza dei territori e istanze degli organismi di tutela8.E questo a causa della assenza di

strumenti che possano trattare fenomeni estesi e interventi su luoghi specifici (MENONI, 2006, 15), con capacità programmatorie di lungo periodo e, al

contempo, tempestività operativa diretta.

Il sistema di governance attuale sta evolvendo nella direzione di superamento della storica frattura. Il disegno di legge 4144 del giugno 20179, costituisce lo

sfondo per attribuire ai soggetti istituzionali locali un ruolo propositivo in un’azione restitutiva del sistema territoriale. La nuova condizione di superamento della logica centralistica della tutela, non pare tuttavia poter mettere automaticamente al centro i progetti delle comunità locali senza che nel nuovo mutato quadro, la modalità di costituzione degli strumenti pianificatori dedicati al recupero assuma una veste aderente alle specificità di contesti estesi e debolmente edificati e sia costruita attraverso il partenariato proponendosi obbiettivi non convenzionali in riferimento alla valorizzazione di un patrimonio (tangibile o intangibile) minuto, diffuso, non facilmente definibile e legato all’ambiente di vita e alla sua consapevolezza (paesaggio).

Un recente provvedimento varato alla Camera10,opera un ulteriore passo

avanti fornendo un contributo nella direzione di accelerare un’azione locale e colmando quella discrasia che, sui diversi fronti della ricostruzione post-sisma, si è spesso rilevata tra investimenti pubblici rivolti al patrimonio edilizio e

7 Del 24 Agosto e de 30 Ottobre (inframmezzate dalle due violentissime scosse del 26 Ottobre).

8 A tale proposito si pensi al crollo delle chiese di S. Maria in Lapide e a quello di S. Maria in Pantano,

avvenuto tra i due aventi sismici del 24 Agosto e del 30 Ottobre o di altri monumenti che, non potendo essere raggiunti all’interno delle ‘zone rosse’ non hanno visto idonei provvedimenti di puntellamento al fine di evitarne il crollo o che, dopo lo stesso, non hanno visto la protezione e la classificazione adeguata delle macerie e le procedure di smontaggio controllato ai fini di consentirne, a posteriori, il restauro. Per il restauro delle due chiese oggi sono stati devoluti due finanziamenti rispettivamente di un milione e cento e di un milione di euro che saranno anche in parte anche destinati alla rigenerazione delle pertinenze.

9 Il disegno di legge n.4144 Modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, e ulteriori disposizioni in materia di aree

protette approvato alla Camera il 20/06/2017 Le aree Parco sono chiamate a programmare lo sviluppo

sostenibile del territorio e con il capitale naturale di cui dispongono che potrà diventare un valore di nuova economia legata all’agricoltura, alla tracciabilità e al turismo. Con la trasformazione delle aree protette in aree produttive ed il passaggio ad una programmazione dello sviluppo sostenibile, ad una valorizzazione anche economica del capitale naturale ci si può attendere un’utilizzazione di tali aree come laboratori per un nuovo modello di sviluppo sostenibile connesso con le attuazioni dei contenuti dell'accordo di Parigi.

10 Provvedimento n. 2541 del 29/09/2016 che istituisce un fondo a favore dei borghi italiani sotto i

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azioni di riequilibrio e rivitalizzazione dei territori colpiti e che è stata causa della sostanziale sconnessione tra ricostruzione e contesti locali. Strumenti di programmazione negoziata possono consentire l’emergere di nuove forme di

governance del territorio, promosse da soggetti socioeconomico-istituzionali ed

orientate a sostenere processi di sviluppo endogeno aumentando la competitività del sistema nel suo complesso attraverso la restituzione della vitalità dei luoghi e la garanzia di migliorate condizioni di vivibilità, accesso ai servizi essenziali, comfort di insediamenti e collegamenti.

Nel contesto di una meglio orientata azione di tutela e conservazione rivolta all’ heritage come armatura del territorio, è prevedibile che possano essere intraprese azioni che coniughino un’efficace attività di sicurezza attiva del territorio con obiettivi di tutela e conservazione di componenti del patrimonio identitario intangibile secondo approcci puntuali che capitalizzino i saperi storici e ambientali locali.

Tale obiettivo può essere perseguito attraverso la valorizzazione di fenomeni di storica fruizione del territorio e nella ri-conversione della memoria delle percorrenze e della geografia delle comunanze agricole, in itinerari di fruizione naturalistica e/o turistica, riconciliando territori, attività economiche e aree abitate.

Nella costruzione di un felice rapporto tra tutela ed economie naturalistiche di filiere corte ed eco-sostenibili è possibile trovare la chiave per coltivare le economie sussistenti puntando su una competitività basata sulla qualità dei prodotti e sul loro legame con i contesti di produzione.

Con il necessario coinvolgimento di portatori di interesse economici, si possono fornire stimoli di breve periodo per quei temi di sviluppo compatibile /sostenibile che sono presupposto imprescindibile e condizione per il mantenimento di livelli di coesione.

In questo processo, il sistema di governance, è chiamato a sperimentare modelli capaci di avvicinare in maniera più efficace possibile coloro che, in

differenti modi producono paesaggio, con la coscienza di luogo (MAGNAGHI,

2014).

4. Le modalità della ‘rigenerazione conservativa’ nei territori del

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