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OLYMPIC REVENUE SORCES

3.1 STORIA DELLA SCHERMA

3.1.10 SCHERMA OGG

Oggi la scherma è dalla maggior parte del pubblico e dei praticanti considerato uno sport a tutti gli effetti, ma ha una valenza simbolica molto forte legata alle tradizioni di lunga data che lo inseriscono fra quelle attività ibride di sport e arte.

Le tre discipline che la caratterizzano sono, come già accennato: Spada, Fioretto e Sciabola. - La Spada

è un’arma “di punta”, il che significa che per mettere a segno la stoccata può essere usata solo la punta. Richiede pazienza, un eccellente spirito d’osservazione e nervi d’acciaio. Non ci sono convenzioni nella spada, il primo che colpisce l’avversario re- alizza il punto. La spada è una disciplina olimpica maschile e femminile.

è anch’essa un’arma di punta. Iniziò ad essere utilizzata come arma da studio e da al- lenamento. Gli incontri con il fioretto richiedono una tecnica eccellente e possono as- sumere tattiche diverse: più animati, quindi più vicini alla sciabola; o più prudenti, quindi simili alla spada. Il fioretto è una disciplina olimpica maschile e femminile. - La Sciabola

è un’arma che può colpire di punta, di taglio e di controtaglio, il che significa che si possono portare i punti con la punta o con i bordi della lama. La sciabola è anch’essa una disciplina olimpica maschile e femminile.

Esistono varie tecniche e posizioni base che vengono insegnate per attaccare e difendersi: le 8 posizioni base si combinano per formare le parate base.

Ci sono 4 linee, 2 alte, e 2 basse. Ogni linea ha due posizioni, determinate dal posiziona- mento della lama (con la punta più in alto o più in basso rispetto alla mano)e dalla posizione

della mano stessa (in posizione supina: unghie verso l’alto; o prona:unghie verso il basso). Le dita controllano l’arma e il polso funge da cardine ed estensione della mano. Questo con- trollo permette allo schermidore di “sentire il ferro” garantendo una percezione superiore delle reazioni dell’avversario.

La tenuta di gara

utilizzata nella scherma è pensata principalmente per la sicurezza degli atleti. Non deve im- pedire i movimenti. Il bianco è il colore ufficiale.

Deve essere conforme agli standard in vigore. La parte inferiore si estende per almeno 10cm al di sotto delle ginocchia. Il giubbotto, i calzoni e il plastron (parte al di sotto del giubbotto) sono di Kevlar, un materiale che resiste alle perforazioni. Gli schermitori che utilizzano fio- retto e sciabola indossano anche copri giubbotti metallici sopra le tenute di gara, in modo da rendere possibile la segnalazione delle stoccate. Gli uomini possono utilizzare la conchiglia e le donne delle protezioni rigide per il petto.

Le tecniche fondamentali nella scherma si distinguono in tre categorie principali: tecniche d’attacco, di difesa e di contrattacco. Tutte sono basate sulla posizione di guardia: ginocchio piegato, braccio arretrato flesso verso il basso e mano armata rivolta verso l’avversario. L’attacco

è un movimento offensivo continuo verso l’avversario, si distinguono gli attacchi diretti da- gli attacchi composti. La conclusione dell’attacco è sempre caratterizzata da una distensione del braccio per colpire l’avversario.

L’azione di difesa invece,

utilizza nella maggior parte dei case una parata. Si tratta di un movimento che ha l’obiettivo di deviare la traiettoria dell’arma dell’avversario, per mezzo dell’utilizzo della propria arma. Lo schermidore in alternativa alle parate ha la possibilità di schivare l’arma, bloccare

l’attacco e indietreggiare. Le parate hanno il nome delle posizioni nelle quali sono effettuate e corrispondono alle quattro linee che formano il bersaglio.

Infine la c.d. risposta è il movimento successivo alla parata, fatto per colpire il bersaglio dell’avversario, a seguito di un’azione di difesa.

E’ classificata tra le azioni di contrattacco;

può essere: risposta immediata o ritardata, semplice o composta, eseguita da ferma o in mo- vimento.

Per ciò che attiene ai movimenti fatti dagli atleti sulla pedana, si compongono di passi avan- ti, passi in dietro e affondi. Tutti sono eseguiti mantenendo la posizione di gambe piegate e durante l’affondo si esegue un balzo in avanti portando il colpo in direzione del bersaglio che intendiamo colpire.

Concludendo si può osservare che la Scherma è uno sport basato sulla velocità, la flessibili- tà, la coordinazione, i riflessi e la tattica. Forza, concentrazione, spirito d’osservazione, per- severanza e autocontrollo sono qualità essenziali per uno schermidore.

3.2 LA REGOLAMENTAZIONE ISTITUZIONALE

Per quanto riguarda il contesto istituzionale in cui si inserisce lo sport scherma nel mondo, abbiamo una struttura gerarchica rigida che prevede la presenza di una Federazione interna- zionale (Fédération International d’Escrime – FIE) cui sono subordinate le Federazioni na- zionali di tutto il mondo. Ogni regolamento viene elaborato collegialmente dall’organo in- ternazionale competente, all’interno del quale risiedono esponenti di tutte le federazioni mondiali. Attraverso questa attività regolamentare si disciplinano e vincolano le specifiche disposizioni nazionali, allo stesso modo in cui si sviluppa il rapporto tra Comunità Europea e singoli Stati membri della stessa.

Recentemente sono sorte polemiche per la continua emanazione di regole (su tutte spicca quella diretta all’individuazione dei criteri per la qualificazione olimpica) che rispettano più che lo sport in sé, una democrazia fra le nazioni mondiali, dando possibilità anche a nazioni di nuova fondazione di avere lo stesso peso nelle scelte di quelle che hanno contribuito alla diffusione della Scherma nel mondo da secoli. Questo da un lato può rappresentare un gran- de passo verso una completa solidarietà e parità di diritti, ma dall’altro può danneggiare la lunga tradizione delle Scherma che viene depauperata di alcuni valori che ne costituiscono l’essenza e la storia.