(levandosi il capello si asciuga il volto)
P
ANTALONEMi ve credo e stracredo; me basta.
(come prima ponendo il capello di nuovo)
PANTALONE SPEZIER ATTO PRIMO
I.I.10: mazzuri, “maggiori, antenati”. scilicet aromatarius, spetialiter, idest specialiter delegatus, ad redimendam naturam, et salutem corporis. Aromatarius ad corrigendam vocatus naturam, “si pensi allo speziale, specialmente, a ciò è specialmente incaricato, ad affrancare la natura e la salute del corpo”. Ego vocatus ad deffendendum ius; quod unicuique suum distribui, “io sono chiamato alla difesa del diritto; distribuire a ciascuno il suo”; il Dottore continua a snocciolare il suo sapienziario.
I.I.11: La battuta di Pantalone mostre ch’egli tenta di prender parola, ma il Dottore lo interrompe, come è d’abitudine nei dialoghi tra queste maschere, (cfr. ad esempio la scena de Il servitore di due padroni già citata in M I.I.13).
I.I.12: Scilicet, vel idest specialiter constitutus ad reprimendum morbos, appunto, “anzi cioè è specialmente formato per debellare le malattie”. non est recedendum a verbis; Libenter non aliter, Pandectae De Legibus tertia capitulus vltimo Et ibi, glosa De Verborum significatione, “non bisogna allontanarsi dalle parole; con piacere non altrimenti, Pandetta Sulle leggi, capitolo terzo e ultimo. E in glossa Sul significato delle parole” (titolo di un’opera di Festo Sesto Pomepeo, come segnalatomi verbalmente da Damiano Acciarino). cusì … nurad, “in questo modo bisogna dare lode a chi la merita e apprezzare gli uomini onorati”.
I.I.15: Chi ve dise gobbo, «locuzione famigliare: chi vi dileggia o v’accusa o vi rimprovera? E vale voi vi lagnate a torto» (BOERIO s.v. gobo); cfr. anche MUAZZO,p.560 s.v. gobbo: «[…] quando se vede che una persona tol in mala parte qualcosa che se ghe dise se zé soliti per via d’interrogazion usar sta formula de dir “chi ve dise gobbo?”».
I.I.16: Iason in lege quod dictum, Pandectae De Pactis, quod ratio est anima legis, “Giasone come si dice nella legge, Pandetta Sui patti, che la ragione è la legge dell’anima”. ch’advocatorum officium necessarium est, et laudabile, lege laudabile, C. De Advocatis, et militibus etiam aequiparantur, “che la funzione degli avvocati è necessaria, e pregevole, e lodata dalla legge, C. Degli avvocati, e inoltre paragonabile a quella dei soldati”. per bos tanquam per milites vita, et patrimonia hominum defenduntur, “la vita e i patrimoni degli uomini vengono difesi tanto dai buoi quanto dai soldati” (strampalata teoria del Dottore). sed sic est quod duo vincula fortius ligant, quam unum, per consequens, “ma così è ciò che due vincoli legano più saldamente che un vincolo solo”, formula tipica della retorica giuridica. in omnibus, in tutto.
D
OTTORELa sereve bella, in fe’ bona, ch’a’ ’l spezial, che tutt el diè manizand
ontiun, manipuland medicament, preparand lavativi, pestand’erbe, netand murtar,
a’ ’l volisse competerla con l’avvocat, ch’innanz el se faz diffensor de pupil, trattand
cause, e formand scritture, a’ ’l besogna, che nel studi de Padova, o de B’logna, a’ ’l
ricevì la laura dottural.
P
ANTALONEE no è possibile che ve possa dir quattro parole?
20
D
OTTORESbrighela, sier ciacaron.
P
ANTALONELa dìselo sc’ietta la caca.
D
OTTOREAromatari, che contro le tariffe stabilide da le lieze, i sugan le viscere ai
pover inferm prima ch’a’ i’ sc’ioppi.
P
ANTALONEI avvocati, gniente, nana che sanguisughe.
D
OTTOREPantalun car, a’ no volì, che dighi du sule parole?
25
P
ANTALONEAdesso adesso ghe la petto, certo.
(denota di volerli dare)
PANTALONE SPEZIER ATTO PRIMO
I.I.18: La sereve bella … duttural, “sarebbe bella in buona fede che lo speziale che tutto il giorno va maneggiando unzioni (manizand ontiun), manipolando medicamenti (manipuland medicament), preparando clisteri (preparand lavativi), pestando erbe, nettando mortai (netand murtar), volesse competere con l’avvocato che anzitutto si fa difensore di pupilli (cioè giovani sottoposti a tutela), trattando cause e formando scritture (sotto il governo Veneto si chiamavano scritture i documenti presentate dalle parti nelle cause civili) e che bisogna che nello Studio di Padova o di Bologna abbia ricevuto la laurea dottorale”. Il Dottore considera lo speziale un lavoro manuale e per questo di rango inferiore rispetto alla professione dell’avvocato, arte liberale.
I.I.19-20: la sproporzione del dialogo, che vede le parole del Dottore superare di molto quelle di Pantalone, viene sottolineata comicamente da queste due battute in cui Pantalone chiede di poter parlare e il Dottore gli risponde sgarbatamente, come se le parti fossero invertite. sier ciacaron, “signor chiacchierone”; la forma ciacaron, (anziché ciacieron)favorisce il gioco di parole per assonanza con la battuta seguente.
I.I.21: La dìselo sc’ietta la caca, modo di dire: “almeno la cacca la dice semplice”, cioè “quando vuol essere chiaro è chiarissimo”.
I.I.22: Aromatari … ch’a’ i’ sc’ioppi, “Erboristi (aromatari) che, contrariamente ai prezzi stabiliti per legge, cercano di trarre tutto il denaro possibile (i sugan le viscere) ai poveri malati prima che muoiano (prima ch’a’ i’ sc’ioppi)”. Il Dottore polemizza sul costo dei medicamenti e sulla mancanza di scrupoli degli speziali che li vendono, magari anche a chi sta per morire. I.I.23: I avvocati, gniente, Pantalone usa una frase sostantivata, sia perché tratto tipico del parlato, sia perché costretto qui a condensare le sue osservazioni, travolto dalle parole del Dottore; egli sostiene che anche gli avvocati siano senza scrupolo nell’estorcere il denaro a chi è in difficoltà (sanguisughe);nana, espressione di meraviglia, cfr. sopra I.I.39.
I.I.24: che dighi du sule parole, “che dica due sole parole”.
I.I.25: ghe la petto, “gliela faccio”, qui vale “lo picchio”, come esplicitato dalla didascalia; (cfr. anche sopra co’ petto man, B II.IX.23).