1.3 I social media
1.3.3 I social network
Letteralmente un social network consiste nella rete di relazioni sociali che ciascun individuo costruisce quotidianamente in maniera più o meno casuale nei vari ambiti della vita. Di fatto costituisce il capitale relazionale di una persona, che può essere utilizzato per scopi diversi, e poggia su relazioni fidate, ovvero ciascuno nella rete sociale ha la personale fiducia di almeno un altro membro che lo ha introdotto all'interno del gruppo.
È un fenomeno che si basa sulla teoria dei 6 gradi di Stanley Milgram del 1967, secondo la quale grazie a persone legate tra loro da conoscenza reciproca è possibile contattare chiunque nel mondo con non più di cinque passaggi intermedi.
Internet ha amplificato e reso accessibile a tutti la possibilità di sfruttare in modo esponenziale il social networking ed in questo modo sono nati moltissimi social network. Il funzionamento di un social network è molto
7 Esistono diverse piattaforme di blogging sul web che offrono servizi gratuiti come Splinder, Blogger, MSN Spaces, Wordpress, per un servizio personale occorre invece accedere a servizi a pagamento come Typepad o DBlog.
semplice: una volta registrato, ciascun utente spontaneamente o su invito di un membro costituisce il proprio profilo con informazioni personali a sua discrezione. Dopo aver creato il profilo, l'utente iscritto può costituire il suo network, invitando a farne parte i propri amici, i quali come in una sorta di contagio virale faranno lo stesso, ottenendo un allargamento indiretto della cerchia di contatti.
Incontrarsi, conversare, discutere, imparare, collaborare, condividere passioni, sono i diversi obiettivi che alimentano il consolidarsi di queste reti.
Esistono diverse tipologie di social network che si possono così classificare (Massarotto 2008):
• Social network generalisti: sono aggregatori di persone che condividono contenuti di qualunque forma e genere. Esempi sono Facebook e Myspace. Non sono dedicati a nessun argomento in particolare, sta ad ogni singolo utente crearsi la propria rete di contatti in base alle proprie relazioni e interessi.
• Social network tematici: aggregano persone attorno a un tema o materia, per esempio la musica su Last.fm dove le persone ricercano nuova musica, amici appassionati dello stesso genere musicale, informazioni, concerti, o il lavoro su LinkedIn, dove si pubblica il proprio curriculum, si ritrovano ex colleghi, si cercano persone da assumere o collaboratori, ci si scambia conoscenze sul business.
• Social network semipubblici: si caratterizzano per un meccanismo by invitation only, ovvero per partecipare bisogna essere stato invitato da un membro. Il più popolare e attivo social network di questa tipologia è aSmallWorld che aggrega persone dell’alta borghesia di tutto il mondo, estremamente selettivo ma con un altissimo livello di interazione e fiducia tra i membri.
• Social network mediatici: sono caratterizzati da contenuti che hanno una forma specifica: video (YouTube), foto (Flickr), presentazioni (SlideShare) o altro e l’intera struttura e le funzionalità sono volte a
valorizzare i contenuti.
Il fenomeno Facebook
Per comprendere il funzionamento dei social network di seguito riporto un articolo di Spadaro8 che descrive Facebook uno dei social network più famoso e diffuso al momento, le cui caratteristiche e funzionalità sono simili in linea di massima alla maggior parte dei social network.
Facebook nasce nel febbraio 2004 quando Mark Zuckerberg, allora diciannovenne studente di psicologia ad Harvard lancia un progetto per mettere online i profili degli iscritti ad Harvard, in gergo appunto Facebook.
L’idea di base dunque è molto semplice: collegare studenti, rispondere a una voglia diffusa di socializzazione e di nuove conoscenze all’interno di un ambito giovanile e di studio.
Dopo poco tempo molte università americane si sono iscritte a Facebook e dal 2006 chiunque ha compiuto tredici anni di età e possiede un' email può iscriversi gratuitamente e crearsi il suo account.
Facebook permette l’aggregazione di persone legate realmente o potenzialmente da qualcosa di specifico (amicizia, interessi…) in maniera da poter anche scegliere chi accettare all’interno del proprio gruppo di amici con i quali restare collegati.
Fra tutte le piattaforme di social network, Facebook si distingue per capacità di sviluppo: ha più valore e successo perché alto è il potenziale numero di nuovi amici, che si possono incontrare e di quelli che già si conoscono ma dei quali nel tempo si sono perse le tracce (compagni di classe, amici d’infanzia, persone conosciute durante viaggi, conoscenze all’estero…). La capacità di collegare le persone è dunque il punto di forza di di questo social network. Non è un caso che Chris Hughes, co-fondatore di Facebook,
8 SPADARO A. «Il fenomeno “Facebook”», in La Civiltà Cattolica 2009.
studente di storia e letteratura e compagno di camera di Mark Zuckerberg ad Harvard, a 25 anni sia diventato il coordinatore della massiccia e fortunata campagna elettorale in Rete del nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Questo ragazzo ha capito che i sistemi di social network - e Obama è stato presente in 15 di essi - potevano permettere ai sostenitori di comunicare tra di loro, generando un vero e proprio movimento dal basso.
Iscriversi a Facebook è molto semplice: basta inserire il proprio indirizzo e-mail e scegliere una password. Quindi, entrati nel sistema, è possibile iniziare a cercare i propri amici. In questo network ci si presenta per chi si è veramente, col proprio nome e cognome, e con il proprio volto reale.
Facebook non è il luogo dell’anonimato o dell’identità falsata (come ad esempio Second Life), ma quello della condivisione di ciò che si è e si fa realmente.
In genere, basta cercare i propri amici col loro nome e cognome per trovarli, se essi sono già iscritti, ovviamente. Man mano che si trovano amici è possibile chiedere di diventare loro amico nel sistema. Se l’altro conferma, è possibile accedere al suo profilo e vedere chi sono i suoi amici e così magari, sfogliando l’elenco, è possibile anche trovare ancora altri amici e così via. Accettare un amico su Facebook significa accettare di condividere l’elenco dei propri amici e dunque rendere possibile una sorta di scambio e di conoscenza reciproca, di vita e di relazioni.
E con gli amici si condivide ciò che si pubblica nel proprio profilo, il quale si compone di molti elementi grazie a una serie di applicazioni in continua evoluzione. Tuttavia ci sono alcuni elementi di base che possiamo definire standard per ogni profilo: una fotografia, una bacheca, le “info”, cioè le informazioni, e le foto. Le informazioni mostrano i dati anagrafici, le attività professionali, il grado di istruzione e i luoghi di formazione, la condizione di stato civile, ma anche l’orientamento sessuale e quello religioso dell’utente, mentre la bacheca (o wall) rappresenta il cuore di ogni profilo.
Essa è una sorta di lavagna nella quale è possibile scrivere momento per
momento, usando una breve frase, quello che si sta facendo o pensando, il proprio “stato” nel gergo di Facebook, e in questo modo rendere queste informazioni pubbliche per gli amici. Nel momento in cui l’utente scrive il proprio stato, i suoi amici possono commentarlo.
Quando poi si accetta l’amicizia di una persona, il fatto viene reso pubblico sulla propria bacheca. E questo avviene anche quando si modifica in qualunque modo il proprio, ad esempio, quando si caricano fotografie o si pubblica una nota di testo (una riflessione, una citazione, un pensiero…) o si risponde a un quiz o a un test, o si aggiunge un link a una pagina web che si ritiene interessante o si carica un video pubblicato su YouTube.
Ogni aggiunta al proprio profilo può essere commentata dagli amici: i commenti vengono tutti pubblicati sulla propria bacheca, uno dietro l’altro.
Ogni elemento aggiunto al proprio profilo o alla propria bacheca costruisce un pezzo dell’identità dell’utente, cioè della sua immagine pubblica.
Le applicazioni che si possono usare su Facebook e che permettono di aggiungere contenuti al proprio profilo e alla propria bacheca sono in continuo aumento. Ad esempio, è possibile, grazie all’applicazione Books, segnalare i libri che si stanno leggendo e così conoscere, tra coloro che nel mondo la usano, gli altri che li stanno leggendo e, magari, condividere con loro impressioni di lettura. È possibile anche grazie a Causes rendere pubblica una causa da difendere o invitare i propri amici a aderire a petizioni o manifestazioni pubbliche. È possibile inoltre segnalare a tutti le città del mondo che si sono visitate, indicare le proprie preferenze musicali e i prossimi concerti a cui si parteciperà.
Su Facebook si può diventare fan di personaggi famosi, grandi pensatori, artisti, divulgandone la fama tra gli amici. Ma allo stesso modo è anche possibile creare pagine fan di prodotti e brand.
È poi possibile inviare un messaggio a tutti i membri o anche costruire un evento a cui invitare amici e iscritti. Usare Facebook per darsi un appuntamento reale è pratica che si sta diffondendo, sostituendo telefonate
ed e-mail.
Nella pagina del proprio profilo appare anche pubblicità su una colonna laterale, in maniera evidente, ma non pesantemente invasiva. L’utente, se vuole, può esprimersi con un sistema abbastanza semplice sulla pubblicità che vede apparire accanto al proprio profilo, e valutarla positivamente o negativamente in modo che il sistema si autoregoli sulla base dei contenuti offerti.
Facebook permette ai suoi utenti di sentirsi e vedersi parte di una rete di relazioni che hanno un volto e una storia quotidiana alla quale si può partecipare con un click. Se io vado sulla mia home, cioè la prima schermata che mi appare quando mi connetto alla piattaforma, in un colpo d’occhio vedo lo stato aggiornato dei miei amici, e dunque apprendo che cosa stanno facendo, posso visitare poi il loro profilo e saperne di più, magari vedendo chi sono i loro nuovi amici o leggere le loro riflessioni, vedere le nuove foto che hanno scattato, e così via. È possibile trovare anche qualche amico on line e chattare con lui direttamente o inviare messaggi grazie a un sistema ad hoc. Facebook dunque permette di sviluppare relazioni e, d’altra parte, permette ad altri di svilupparle con noi.
Infatti chi aggiorna il proprio stato o fa l’upload (cioè “carica”, come si dice in gergo) di materiali personali lo fa perché altri possano conoscerli, leggerli, vederli.
Facebook dunque serve per entrare nella vita degli altri e permettere agli altri di entrare nella propria. Gli “altri” non sono tutti, ma coloro con i quali si decide di stabilire una relazione. Ovviamente è possibile abbassare i livelli di privacy ed esporre il proprio profilo al mare della Rete, ma questa logica, tutto sommato, è incoerente con quella della piattaforma, che invece tende a creare una rete in qualche modo circoscritta di amici e non una sorta di pagina completamente aperta al pubblico (Spadaro, 2009).
L’8,5% della popolazione italiana ha un profilo Facebook e la sua crescita continua ad un ritmo del 30% di nuovi iscritti mese su mese. Da fine
Gennaio ad oggi gli utenti sono cresciuti di 2 milioni, arrivando a sfiorare gli 8.500.000 (il 38% della popolazione connessa)9. Dal 2007 è stabilmente nella top ten mondiale dei siti più visitati al giorno.
Facebook quindi è una realtà sempre più importante della Rete e conferma che la logica fondamentale del Web è quella relazionale, sociale oltretutto se si pensa che questa piattaforma, sebbene peculiare perché tutta centrata sulle relazioni, non è l’unica.
Il fenomeno Facebook, peculiare per caratteristiche, successo e rapidità di diffusione, più di altri ha fatto comprendere come i rapporti tra le persone siano al centro del sistema e dello scambio dei contenuti, che sempre più appaiono in Rete fortemente legati a chi li produce o li segnala. Riemergono dunque con forza i concetti di persona, autore, relazione, condivisione, partecipazione,… (Spadaro, 2009).
Grafico che mostra la crescita esponenziale degli utenti di Facebook. Fonte: Piattaforma Advertising di Facebook
1.3.4 Le Wiki
Una wiki10 è un sito web, (o comunque una collezione di documenti ipertestuali) che può essere modificato dai suoi utilizzatori e i cui contenuti
9 Fonte dei dati: Piattaforma Advertising di Facebook.
10 Il termine Wiki deriva da un termine in lingua hawaiiana che significa "rapido" oppure
"molto veloce" a cui si ispirò Ward Cunningham , il padre fondatore del primo wiki.
sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che ne hanno accesso, come in un forum. La modifica dei contenuti è aperta e libera, ma viene registrata in una cronologia permettendo in caso di necessità di riportare la parte interessata alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo. I wiki sono l’esempio più significativo del nuovo modo di intendere il Web come un universo aperto.
Caratteristica chiave delle wiki è la gestione dei link: qualunque parola può essere resa ancora per un collegamento ipertestuale e dare vita autonomamente ad una nuova pagina, a cui verra assegnato lo stesso nome dell’ancora a cui ha avuto origine.
Il wiki è un sistema di pubblicazione che si adatta bene ad alcuni ambiti specifici, in particolare quelli in cui l’organizzazione delle informazioni ripercorre una struttura gerarchica e condivisa: enciclopedie, glossari, manuali, liste. L’esempio più clamoroso dell’applicazione delle wiki è Wikipedia, un’enciclopedia on line libera e gratuita alla cui stesura tutti possono partecipare.
1.3.5 Le community
Simili ai social network sono le community, che dai primi si differenziano per il fatto che esse uniscono persone legate da passioni e interessi comuni.
Quelle che vengono chiamate comunità all'interno dello spazio virtuale possono essere definite come: “aggregazioni sociali che emergono dalla rete quando un certo numero di persone porta avanti delle discussioni pubbliche sufficientemente a lungo, con un certo livello di emozioni tanto da formare reticoli di relazioni sociali nel cyberspazio” (Muzi, Falconi 2006).
In esse è assente la prossimità fisica ma è presente il senso di appartenenza, il condividere interessi considerati rilevanti e la possibilità continua di relazione tra i membri.
La particolarità della community è che essa viene costituita da utenti che hanno in comune determinati interessi, e per questo tutte le discussioni ed interazioni che avvengono al suo interno ruotano intorno a tali temi.
Un esempio di community molto interessante è quella di DeviantArt, comunità online di artisti e aspiranti artisti, nata nel 2000. DeviantArt pubblica gratuitamente le creazioni artistiche, dette “Deviation”, dei suoi utenti, denominati deviant; esse possono essere prosa, poesia, fotografie, disegni, elaborazioni digitali - i prodotti più comuni - ma anche artigianato, animazioni e giochi creati in Flash e progetti relativi alla community , come foto di meeting, concorsi, immagini di stock utilizzabili da altri Deviant nei loro lavori. Dopo la registrazione ogni utente dispone di una pagina personale all'interno di DeviantArt con tutte le sue deviation. L'utente registrato può ricevere e lasciare commenti, suggerimenti, critiche sugli altri Deviant e Deviation. Oltre ai servizi di forum e chat, all'interno della community gli utenti possono collaborare nella creazione di una deviation, inoltre l'utente può vendere le proprie opere sottoforma di stampe su foto, poster, mousepad o altri oggetti di merchandising.
Esistono poi la brand community, community che considerano la marca come aspetto centrale e che permettono la relazione tra consumatori, brand e azienda (cfr. cap. 5).
CAPITOLO SECONDO