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SOCIETÁ ATTUALE RIFLESSA NEI TEMI

V. CONCLUSIONI

V.1. SOCIETÁ ATTUALE RIFLESSA NEI TEMI

YOLANDA : (Piangendo furiosa): Una cammina sola tutta la vita. Gira con un coltello per non farsi derubare o violentare. Lotta, ha paura. Io mi difendo. Tu mi hai trattata in modo diverso, ho creduto che mi potessi amare…293

Il pianto di Yolanda di Esta noche en el parque esprime la paura che accomuna la maggior parte delle protagoniste delle Noches de amor efimero, donne attuali, spesso subordinate all’aggressività maschile e non del tutto indipendenti.

L’autrice denuncia in almeno due Notti, la società contemporanea, nella quale la violenza sulle donne, soprattutto quella domestica, è una realtà attuale294; Pedrero traspone, nei testi ed in scena, le problematiche reali spagnole, quali l’emarginazione, il razzismo, la delinquenza, la prostituzione, l’intolleranza. Il suo è un “teatro ciudadano” (un teatro cittadino) - sottolinea Wilfred Floeck295 - in cui i dialoghi brevi, informali, si susseguono senza pausa, come febbrile è il ritmo della grande città o delle società cosmopolite in cui sono ambientati. Così vivono alcuni personaggi delle Notti: essi agiscono per inerzia

293 P.P. Esta noche en el parque, cit., p. 13.

294 Un film recente, Te doy mis ojos (2003) del regista Icíar Bollaín, racconta il tormento della protagonista Pilar,

picchiata dal marito Antonio, dal quale non riesce a separarsi. Una volta raggiunto il limite, la donna scappa di casa e si rifugia dalla sorella; ma, in seguito alle numerose richieste di perdono del marito, Pilar torna da lui. Non sono sufficienti il terrore, la violenza e il dolore: l’abbandono finale da parte della donna avverrà quando, oltre tutto, si aggiungerà l’umiliazione.

(“se dejan llevar”, si fanno trascinare, dice l’autrice296) o per egoismo, ma ad un certo momento della loro vita scappano dalla massa, di cui sono parte integrante, loro malgrado. Un avvenimento, spesso un incontro, fa in modo che si rifugino in un dimensione più nascosta e che cerchino dei momenti intimi, segreti, nei quali trovare una propria dimensione.

La tematica dei testi della Pedrero è ricorrente, ossessiva: vengono analizzati soprattutto i rapporti familiari, come l’atteggiamento di un padre verso il figlio (La llamada de Lauren) o la relazione tra padre e figlia (Una Estrella). Ritornano spesso anche i problemi della coppia, dalla crisi matrimoniale, l’incomunicabilità, all’amore transitorio, proibito o illecito; costanti sono l’abbandono, la solitudine e la felicità bramata da tutti. L’autrice cerca di descrivere i dubbi più frequenti: La isla amarilla e Cachorros de negro mirar, ad esempio, sono una sorta di specchio, capace di riflettere l’egoismo della società occidentale, le paure di cui siamo circondati le quali, il più delle volte, si trasformano in violenza. Basti pensare al razzismo, alla xenofobia, all’intransigenza, alla diffidenza verso il diverso, e a tutte le fobie in generale. Gli spazi considerati sono quelli cittadini, quasi sempre al chiuso: quando i personaggi si sentono oppressi dal luogo, che sia una stanza, la casa o la semplice scala, quelli aperti, come la terrazza o una strada, rappresentano, al contrario, la libertà, o almeno un modo per raggiungerla e la possibilità di scoprirla.

La scrittura di Paloma Pedrero denota la sua personalità combattiva, a partire dal difficile periodo iniziale che dovette affrontare, quando l’élite teatrale spagnola riservò scarsa considerazione a chi, come lei, voleva scrivere teatro. Le numerose associazioni, nate in seguito alle prime voci mosse attorno agli anni ‘80, o gli interventi a favore di una maggior divulgazione, hanno dimostrato l’esistenza di molte scrittrici con originalità creativa.

296 PALOMA PEDRERO, Intervista rilasciatami in occasione della Muestra del Teatro español de autores

In un confronto tra le drammaturghe nordamericane, che scrivono nello stesso arco di tempo, e le colleghe spagnole, si nota un denominatore comune: la frustrazione delle donne, spesso strette tra limiti che non dipendono da loro297. La differenza maggiore tra le scrittrici, però, sta nell’approccio alla scrittura: le statunitensi raccontano vicende legate alle donne del loro tempo in modo diretto, denunciando, quando presenti, i problemi e le differenze esistenti tra i sessi.

Le scrittrici spagnole, viceversa, hanno bisogno di altri elementi (mitologici, letterari, cinematografici), per sostenere le loro affermazioni, anche tramite favole, giochi metateatrali, ecc. L’obiettivo è lo stesso: raccontare la quotidianità della vita, i sentimenti e le frustrazioni delle loro conterranee. I personaggi femminili sentono ancora il peso di una tradizione letteraria in cui gli uomini iberici erano venerati, siano essi padri, mariti o fratelli (che poi spesso le uccidevano). Le protagoniste attuali hanno fatto dei passi avanti: non sono più delle martiri, almeno in senso fisico, e riescono a volte a ribellarsi alla situazione ostile, ma non ottengono un consenso positivo da parte del pubblico maschile. L’esperienza della prima de La llamada de Lauren lo dimostra: lo spettatore, al vedersi riflesso nel personaggio maschile confuso, esce dalla sala e critica duramente lo spettacolo.

Il cambio principale avvenuto negli ultimi 30 anni riguarda l’inversione dei ruoli, ovvero la soggettività del personaggio femminile e la smitizzazione dell’uomo. Autrici come Paloma Pedrero vengono definite “sovversive”298, da una critica che non accetta delle protagoniste nubili e con un carattere forte. La conseguenza immediata è l’emarginazione degli altri personaggi per la paura di una figura “troppo” moderna. Da quando sono cambiati i parametri sessuali, vengono disegnate delle donne dal comportamento più libero in campo sessuale e nel codice verbale quotidiano. L’esempio appropriato è rappresentato da Yolanda (di Esta noche en el parque), la quale paga con la propria vita il suo

297 PATRICIA O’CONNOR, Mujeres de aqui y de allì, in JOHN GABRIEL, De lo particular a lo universal, cit.,

pp. 158-169.

coraggio ad ostentare: la ragazza utilizza concetti ed espressioni di solito associati agli uomini. E il pubblico borghese ne rimane turbato.

Pare proprio che il fatto di ribellarsi alle restrizioni tradizionali, non sempre paghi; un dato è però certo: la donna non continua più a servire gli interessi maschili, e Paloma Pedrero ne è la dimostrazione. Ha sperimentato su sè stessa che le trasgressioni possono pregiudicare una carriera e ne ha pagato le conseguenze al momento del riscontro con la critica ufficiale, che, solo dopo vent’anni, è riuscita a comprenderla e accoglierla.