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Spesa del governo e spesa delle imprese

Nel documento La Cina nel mercato globale (pagine 176-180)

Dania Mancin

16.0% North America

3.1 Spesa del governo e spesa delle imprese

La combinazione di innovazione indigena e di innovazioni acquisite dall’esterno rappresenta una traiettoria strategica per le aziende cinesi che vogliono espandere il loro mercato e acquistare competitività. In questo modello, il ruolo dei centri di ricerca all’estero non è solo quello di tracciare gli sviluppi tecnologici, ma è anche quello di trasferire le tecnologie nell’home country o sviluppare prodotti per il mercato estero in cui sono localizzate. Negli ultimi anni, questo processo è stato affiancato da una quantità ingente di investimenti domestici in R&D, sia da parte del governo centrale che da parte delle imprese.

La transizione della Cina da un’economia basata sulla manifattura a un’economia basata sull’innovazione e sulla conoscenza è guidata fortemente dai recenti progressi in termini di Scienza & Tecnologia - S&T e di R&D (Han et al., 2018).

Negli ultimi anni, la spesa in R&D è cresciuta in maniera esponenziale. Secondo Di Minin et al. (2008), tra il 2000 e il 2005 la spesa del governo in R&D è cresciuta da 2,9916 miliardi a 6,454 miliardi di RMB. Nel 2017 il Gross Domestic Spending in R&D ammontava al 2,145% del GDP, equivalente al 20% della spesa globale.70

Inoltre, il governo cinese negli ultimi anni si è impegnato a divulgare con più chiarezza le statistiche relative alla spesa in R&D, anche in termini di contributi governativi in tali spese (Sun et al., 2014). A tal proposito, è interessante analizzare come avviene l’allocazione delle risorse per R&D da parte del governo. Tra le principali agenzie governative di R&D in Cina ci sono MOST, CAS e NSFC71, che competono tra loro per accaparrarsi i fondi governativi. Per giunta, le agenzie governative possono ricevere fondi per la ricerca da altre fonti, tra cui altre agenzie, governi locali e imprese. Il Ministero delle Finanze - MOF ha il compito di gestire i processi di allocazione di

70 Gross domestic spending on R&D GERD è definito come la spesa complessiva in R&S sostenuta da

tutte le imprese, istituti di ricerca, università, laboratori di governo localizzati nel territorio. GERD include inoltre fondi provenienti dall’estero, ma esclude le attività di ricerca condotte all’estero con fondi nazionali. Fonte: OECD, https://data.oecd.org/rd/gross-domestic-spending-on-r-d.htm

71 Rispettivamente il Ministero di Scienza e Tecnologia della RPC (MOST), l’Accademia Cinese delle

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risorse a MOST e alle altre agenzie di S&T. Tra 71 agenzie governative di ricerca, MOST, CAS e NSFC nel 2011 hanno ricevuto oltre il 70% della spesa governativa in R&D, con più di 10 miliardi ciascuno. Il MOST è l’agenzia governativa che riceve il maggior numero di fondi per R&D dal governo centrale. La quasi totalità del budget è destinata a National S&T Programs - NSTP, State High-tech Program, National Key Technologies R&D Program.

I fondi ricevuti dalla CAS sono destinati ai suoi istituti di ricerca. Poco più della metà dei fondi sono stati assegnati dal governo centrale, la parte restante le viene assegnata dai fondi di ricerca esteri associati a progetti di cooperazione con università, imprese e governi locali. La maggior parte dei fondi, tuttavia, viene investita in ricerca di base e ricerca applicata.

Il Ministro dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione - MOIIT è emerso negli ultimi anni come un ministero estremamente importante. Esso, infatti, controlla una grande quantità di risorse pubbliche ed è fondamentale per le attività di R&D industriale in Cina. La maggior parte dei fondi ricevuti viene investita in ricerca applicata e progetti di mega ingegneria - MEP.

Infine, la National Development and Reform Commission -NDRC è un organo fondamentale nella formulazione e implementazione di politiche in campo scientifico e tecnologico. Nel 2011 ha destinato 290 milioni di RMB ad attività scientifico- tecnologiche. I fondi ricevuti nello stesso anno erano di gran lunga inferiori a quelli assegnati al MOST dal governo centrale. Infatti, piuttosto che essere considerato un finanziatore di attività di ricerca, NDRC sembra rivestire il ruolo di S&T policy maker, tramite regolazioni economiche, e distribuzione strategica di risorse finanziarie, la cui allocazione non è inclusa nel budget ed è soggetta pertanto alla sua discrezione.

Le attività di R&D si dividono in 4 categorie: ricerca di base, ricerca applicata, sviluppo di prodotti e di processi (UNCTAD, 2005).

La ricerca di base è un lavoro sperimentale originale, senza specifico scopo commerciale, che viene fatto principalmente da università e agenzie e mira alla comprensione di fenomeni scientifici fondamentali. La ricerca applicata è un lavoro di sperimentazione originale che applica i principi della scienza per risolvere problemi

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tecnici e ha uno specifico scopo. Sviluppo di prodotto consiste nel migliorare e aggiornare prodotti esistenti, mentre sviluppo di processo è la creazione di un processo nuovo o migliorato (UNCTAD, 2005). In genere, le teorie sviluppate dalla ricerca di base vengono poi testate e applicate dalla ricerca applicata e poi convertite in prodotti e processi nella fase di sviluppo (Li et al., 2003).

Per quanto riguarda la ricerca di base, NSFC, CAS, MOST e il Ministero dell’Educazione - MOE rappresentano le principali agenzie coinvolte. MOST, CAS, Ministero dell’Agricoltura (MOA), and MOIIT rappresentano invece le principali agenzie governative in campo di ricerca applicata (Sun et al., 2014). Nel 2011, le principali agenzie coinvolte in progetti di mega ingegneria sono state MOIIT, Ministero della Salute, CAS e MOA. La quota dei finanziamenti in progetti di mega ingegneria sul budget complessivo della Cina è enorme.

Negli ultimi anni la Cina ha adottato riforme per decentralizzare la distribuzione di fondi destinati R&D. In particolare, MOST non è più responsabile della gestione del budget statale per R&D e dell’allocazione della spesa totale R&D. Tuttavia, questo nuovo modello presenta delle sfide. Tra queste, la mancanza di coordinamento, pianificazione unificata e trasparenza nel bilancio e nelle spese che hanno portato a sovrapposizioni in alcuni progetti.

Per quanto riguarda la spesa in R&D da parte di imprese, Bergmann et al. (2018) sostiene che le piccole e medie imprese – SME cinesi hanno aumentato in maniera considerevole gli investimenti destinati ad attività di ricerca e sviluppo. In questo modo, contribuiscono ad aumentare la quota di investimenti privati in R&D. Se nel 2011 la quota di spesa in R&D sostenuta dalle SME cinesi era pari a 11,9 milioni di Euro, nel 2012, la spesa totale è cresciuta fino a 14,9 milioni di Euro.

Nonostante il governo mantenga una posizione dominante negli investimenti in campo scientifico-tecnologico, le imprese private cinesi stanno emergendo come nuovi attori nel campo degli investimenti in R&D. Secondo l’autore, sebbene il livello degli investimenti da parte delle imprese cinesi sia comunque superiore a quello della controparte europea, è necessario ricordare che le State-Owned Enterprises - SOE ricevono supporto e finanziamenti da parte del governo centrale e locale, da destinare ad attività di ricerca e sviluppo.

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Un caso interessante è quello di Huawei. La relazione stretta tra governo e le maggiori aziende cinesi è ipotizzata da Chernysheva et al. (2019), secondo cui c’è una correlazione diretta tra la spesa in R&D effettuata da Huawei e la politica della ricerca del governo cinese. La strategia innovativa adottata da Huawei sarebbe infatti il risultato della cooperazione con il governo cinese. Da un lato, il governo cinese supporta Huawei, ad esempio proteggendone le tecnologie e finanziando largamente le innovazioni necessarie all’azienda. Dall’altro, la strategia di cooperazione è considerata dal governo una strategia di lungo periodo, che prevede che le aziende collaborino allo sviluppo delle risorse umane in Cina. Huawei, ad esempio, ha istituito centri di formazione, contribuendo allo sviluppo del potenziale cinese. È una relazione reciproca che prevede il supporto statale per imprese che favoriscono lo sviluppo del Paese. Questa sinergia non si applica solo con Huawei, ma con tutte le principali aziende high- tech che sono leader nel settore in cui operano. In conclusione, possiamo dire che il governo cinese delega parte delle attività di ricerca in campo high-tech alle principali aziende domestiche, sfruttandone in questo modo le risorse finanziarie e umane. Secondo Chernysheva et al. (2019), le grandi imprese tecnologiche cinesi sono emerse grazie al supporto del governo e sotto l’influenza delle politiche governative che hanno creato un ambiente favorevole per le imprese.

Per quanto riguarda la distribuzione della spesa in R&D, come è possibile vedere dalla Tab. 4.1 dal 2004 al 2012 la spesa complessiva destinata alla ricerca di base è diminuita; mentre, la ricerca sperimentale e allo sviluppo di prodotti e processi è aumentata e occupa più del 80% del totale. Quello che si evince dalla figura è che la maggior parte dei fondi destinati a ricerca e sviluppo provengono dalle zone costiere della Cina; mentre i fondi provenienti dalle zone occidentali sembrano essere in calo. La distribuzione geografica della R&D riflette il livello di sviluppo economico delle diverse regioni. Tra le destinazioni privilegiate restano comunque le aree più all’avanguardia (tra cui Jiangsu, Guangdong, Beijing, Shanghai e Shandong), che ricevono il 50% del totale dei fondi destinati alla ricerca (Zhang, 2016).

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Tab. 4.1 Distribuzione di investimenti in R&D per tipo e regione.

Fonte: Zhang, 2016, p.7.

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