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Parte I – Quadro teorico di riferimento 8

CAPITOLO 1 La Corporate Social Responsability 8

1.2 Tendenze del dibattito moderno sulla responsabilità sociale 31

1.2.2   Gli Standard 34

Nell’ambito della Corporate Social Responsibility si sono recentemente affermati una serie di standard di gestione, tramite cui è possibile analizzare e valutare non solo processi e attività differenti, ma anche il coinvolgimento e il comportamento di altrettanto diversi stakeholder (es. certificazione Socially Accountability 8000, che assicura condizioni di lavoro ottimali per dipendenti e fornitori)16.

La definizione di standard dedicati CSR ha inizio negli anni ‘90, grazie alla collaborazione di soggetti diversi, tra cui: i ricercatori accademici, le imprese e gli operatori di settore, le organizzazioni non governative, il mondo del no profit e, talvolta, le Istituzioni pubbliche e i governi nazionali (Sacconi, 2004). Da queste sinergie sono scaturiti alcuni importanti standard che hanno contribuito a regolare la pratica della CSR, i tra cui: l’Accountability 1000 e il Sigma Project, definiti con il supporto del governo Blair nel Regno Unito; il Values Management System, sviluppato in Germania grazie al contributo fornito dall’Università di Costanza (Wieland 2003); l’Aenor in Spagna; l’Afnor in Francia. Gli standard più importanti utilizzati in ambito italiano sono, invece, i GBS, pubblicati nella primavera 2001 e indirizzati alla compilazione e alla pubblicazione dei bilanci sociali, e quelli definiti nell’ambito del progetto Q-RES, applicabili ai sistemi di gestione della responsabilità etico- sociale delle imprese. Il progetto Q-RES ha, inoltre, portato, nell’ottobre del 2001, alla pubblicazione di alcune linee guida per l’elaborazione di una Norma Q-RES orientata al miglioramento delle prestazioni aziendali etico- sociali (Sacconi, 2004). Gran parte delle iniziative citate sono scaturite da esperienze di autoregolamentazione o best practices attuate dalle imprese e in seguito inglobate e ulteriormente sviluppate nella cosiddetta Green Paper (2001), il cui obiettivo è promuovere il benchmarking e la messa a fattor comune delle esperienze e degli strumenti di gestione per la CSR.

Gli standard applicati e applicabili alla CSR si dividono, generalmente, in sistemi di

gestione generali e standard specialistici. I primi sono caratterizzati da un approccio olistico

alla CSR, che consente di trattare tutte le problematiche inerenti la responsabilità sociale, gli stakeholder e i processi gestionali, mente i secondi sono orientati all’analisi di una problematica singola, delle relazioni con un unico gruppo di stakeholder e/o di uno specifico processo gestionale (Castka et al., 2004).

16 Si consiglia la consultazione di The Desirability and Feasibility of ISO Corporate Social Responsibility

Standards, ISO (2002); Mapping Instruments for CSR, European Commission (2003); OECD (2001a, 2001b; 2003); McIntosh et al. (1998, 2003).

Figura 8 - Classificazione degli standard internazionali disponibili in termini di CSR.

Fonte: ns. elaborazione.

Gli standard cui si fa riferimento nella figura precedente sono:

• Globally Recognised Principles, caratterizzati da un livello massimo di generalità, poiché riguardano principi etici generali, codici di condotta, dichiarazioni di diritti inviolabili e valori universali che ogni organizzazione dovrebbe adottare. Si tratta, quindi, di standard di natura normativa (es. le Linee Guida per le imprese multinazionali emanate dall’OCSE, i principi del Global Compact promossi dall’ONU, le Linee Guida di Amnesty International sui Diritti Umani, i principi della Caux Roundtable ecc.).

• Generally Accepted Accounting Principles (GAAP), ovvero i principi che regolano la rendicontazione etica e sostenibile, che concorrono allo svolgimento delle attività di accounting (es. le Linee Guida di sostenibilità emanate dalla GRI -

Global Reporting Initiative -, gli standard AA1000, che includono il framework AA1000, basati sul coinvolgimento degli stakeholder nella rendicontazione

etico-sociale, l’AA1000 Assurance Standard, che prevede la verifica esterna dei report e dei sistemi di gestione sottostanti).

• Specialised CSR Standards, finalizzati utile al miglioramento delle performance etiche, sociali e ambientali, poiché orientati alla gestione di un preciso gruppo di stakeholder. Gli standard di questo tipo sono molto numerosi e focalizzati su aspetti specifici della CSR, nonché applicati in differenti Paesi (es. gli standard SA8000 che disciplinano le condizioni di lavoro; l’ISO14001 e l’EMAS riguardante la gestione ambientale ecc.). Alcuni sono stati definiti

standard di processo, poiché legati all’analisi e alla valutazione di particolari

processi aziendali, mentre altri presentano un chiaro livello normativo (es. la dichiarazione dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite o le convenzioni dell’International Labour Organization – ILO).

• Overall CSR Management Systems, che raggruppano tutte le iniziative che forniscono una prospettiva d’analisi generale applicabile a gran parte degli aspetti sociali, ambientali ed etici dell’attività aziendale e delle relazioni con gli stakeholder (es. le Linee Guida e lo Standard Q-RES sviluppati in Italia dal CELE-Centre for Ethics, Law & Economics dell’Università LIUC, i Principi ed Elementi dello standard ValuesManagementSystem, sviluppato in Germania dall’Università di Costanza, le Linee Guida SIGMA e AA1000 Management

Framework, sviluppate entrambe nel Regno Unito, lo standard internazionale

ISO26000).

• Emerging issues, ovvero gli elementi e le procedure che determineranno, nel prossimo futuro, un chiaro cambiamento nel panorama degli standard per la gestione della CSR.

Tra gli standard più importanti destinati al mondo della sostenibilità rientra anche l’ISO COPOLCO (2002), che applica la normativa ISO (14001, 1996; 9001, 2000) alle attività di CSR, favorendone la standardizzazione.

Tabella 7 - Integrazione della normativa ISO nelle attività di CSR.

Standard Ente di

riferimento Descrizione Riferimento

AA100 Institute of Social

and Ethical

Accountability

Permettono di migliorare la credibilità e le performance aziendali attraverso il sistema gestionale, i comportamenti individuali e l’impatto sugli stakeholder. Sono degli standard di base che garantiscono maggiore qualità e rigore ai report sociali.

AA1000 (1999)

SA8000 SocialAccountability

International Si occupano dei diritti e delle condizioni di lavoro, specificano i requisiti che consentono alle aziende di sviluppare, mantenere e rafforzare le politiche e i processi etico- sociali, attraverso cui rispettare quanto stabilito a livello normativo. SA8000 (2002) ISO CSR management system standard International Organization for Standardisation

Fornisce le linee guida per la protezione dei consumatori a livello mondiale, per la gestione ambientale le politiche, la pianificazione, l’implementazione, l’attuazione, la valutazione delle performance, il miglioramento e l’analisi della gestione. ISO COLPCO (2002) Australian Corporate Social Responsibility draft standard DR 03028 The Standards Australia Committee MB- 004, Business Governance

DR 32028 fornisce gli elementi essenziali per stabilire,

implementare e gestire un concreto programma di CSR. DR 03028 (2003)

SII 100000 The Standard

Institution of Israel Standard sulla responsabilità sociale e sul coinvolgimento sociale, secondo cui le organizzazioni devono: rispettare leggi e regolamenti emanati dal governo israeliano sull’impiego e sulla sicurezza; adempiere ai requisiti degli standard SA 800 e ISO 14001; pubblicare social report rispondenti alle linee guida GRI 2002 e ai principi AA1000. IQNet (2003) ISO 26000 International Organization for Standardisation (ISO), International Association of Business Communicators (IABC)

Fornisce una guida per quanto concerne la responsabilità sociale, sulle aspettative fondamentali e colloca il coinvolgimento degli stakeholder al centro della sua attuazione, così da ottenere una comunicazione etica.

ISO 26000 (2010)

ISO 14000 International Organization for Standardisation

Definisce i criteri per l’attuazione di un sistema di gestione ambientale e di un framework che può essere utilizzato per migliorare l’efficienza, ridurre gli sprechi e contenere i costi. Permette, inoltre, di gestire stakeholder interni ed esterni, integrandosi con le altre funzioni imprenditoriali e contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

ISO 14000 (2004,

in revision

dall’aprile 2012)

Nella tabella di cui sopra (Tab.7) sono riportate le norme e gli standard dedicati alla gestione di diverse tematiche di CSR. In particolare, il primo gruppo riguarda ambiti e settori specifici, come ad esempio lo standard SA 8000, che regola le condizioni di lavoro e i diritti umani, o l’AA 1000, incentrato sul coinvolgimento e sulle relazioni con gli stakeholder. Gli standard AA1000 e SA 8000 sono norme che presentano numerosi punti di contatto (Göbbels and Jonker, 2003), resi ancora più evidenti dalla pubblicazione dell’ISO 9001: 2000 e dalla rivisitazione del modello EFQM. Il secondo gruppo, invece, è costituito da norme che agiscono in contesti più generali e che sono orientate al raggiungimento degli obiettivi sociali ed etici dell’organizzazione. In particolare, lo standard SII 10000 si basa su una molteplicità di standard di settore (es. SA 8000, ISO 14001), in modo da coprire tutti gli aspetti della CSR.

Al termine di questo breve excursus sugli standard applicabili alla responsabilità sociale, è importante menzionare un’iniziativa ISO orientata alla standardizzazione della CSR, ovvero la definizione del “Comitato ISO sulla politica dei consumatori” (ISO/COPOLCO), che ha lavorato alla creazione dello standard ISO/COPOLCO (2002) dedicato alla gestione ambientale delle politiche, della pianificazione, implementazione, attuazione, valutazione delle performance, miglioramento e analisi della gestione. Si comprende, quindi, come la reale sfida per gli standard applicabili alla CSR sia favorire la comprensione dell’importanza del cambiamento della cultura aziendale e della creazione di un sistema unico di business, in grado di assorbire anche l’agenda delle attività socialmente responsabili (ICAEW, 1999; Robbins and Smith, 200; Ledgard and Taylor, 2002).