6.1. Il credito agrario
6.1.1. La struttura del credito agrario
Il sostegno finanziario che rappresenta il credito agrario a favore della ge-stione delle imprese agricole può inizialmente essere fatto emergere dalla con-sistenza che esso raggiunge con riferimento alla realtà dell’intero Paese; infat-ti, a fine settembre 2008, esso raggiunge 37,2 miliardi di euro. A fronte di una consistenza del credito all’intera economia, alla medesima data, di 1.590 mi-liardi di euro, esso ne rappresenta il 2,3%; in questi termini, si ripropone ora in misura identica la stessa percentuale già verificatasi a fine settembre 2007. La significatività di questa fonte di finanziamento, sebbene in apparenza di mode-sto significato rispetto all’ammontare di gran lunga più rilevante del credito to-tale, va giudicata tenendo conto che la sua consistenza è in sintonia con il ruo-lo che assume il settore agricoruo-lo rispetto all’economia totale; così, volendo ri-correre ad un tipico indicatore che esprime l’importanza economica di un set-tore produttivo, il valore aggiunto agricolo nazionale, nel 2007, è pari a 27,9 miliardi di euro e costituisce il 2% del valore aggiunto riferito all’economia to-tale che, alla stessa data, è pari a 1.371,7 miliardi di euro; è pertanto una per-centuale molto simile a quella che misura il ruolo del credito agrario nazionale su quello totale.
In Emilia-Romagna, la consistenza del credito agrario, a fine settembre 2008, supera i 4 miliardi di euro e, precisamente, raggiunge 4.320,5 milioni di euro. Questo ammontare evidenza una presenza significativa di tale strumento di finanziamento per gli agricoltori della regione in esame. Infatti, si può in-nanzitutto rilevare che, dei 37,2 miliardi di euro di credito agrario nazionale, quello riferito a tale regione ne rappresenta l’11,6%; e tale contributo si man-tiene il linea con quanto rilevabile negli ultimi anni; inoltre, il peso che ha il credito totale emiliano-romagnolo rispetto al credito totale nazionale si ferma ad una percentuale inferiore a quella suddetta ed è pari a 9,5%. Interessante è anche notare che i 2.706 milioni di euro di valore aggiunto agricolo della re-gione rappresentano il 9,7% dei 27,9 miliardi di euro di valore aggiunto agri-colo nazionale; questo è a ribadire l’importanza del credito agrario regionale in quanto il suo ruolo esercitato all’interno di quello agrario nazionale è più si-gnificativo rispetto a quanto emerge valutando l’importanza della produzione agricola emiliano-romagnola su quella agricola italiana.
La funzione importante del credito agrario dell’Emilia-Romagna è messa in evidenza anche misurando quanto la sua consistenza rappresenta all’interno di quella del credito totale regionale; a fine settembre 2008, tale indicatore assu-me un valore pari al 2,9% ed è sostanzialassu-mente in linea con quanto rilevabile negli anni precedenti; il medesimo indicatore riferito alla realtà nazionale, in analogia con quanto rilevato negli anni precedenti, si mantiene a mezzo punto
percentuale in meno rispetto alla realtà regionale, fermandosi a 2,3%. Sempre con riferimento alla realtà dell’Emilia-Romagna, si rileva che nel 2007 il suo valore aggiunto agricolo rappresenta il 2,2% dei 120,4 miliardi di euro di valo-re aggiunto dell’intera economia; confrontando questa percentuale con quella relativa al contributo del credito agrario regionale rispetto al credito totale gionale vi è un’ulteriore conferma circa il fatto che il credito agrario della re-gione ha una presenza significativa nel sostenere l’attività agricola (tabella 6.1).
Per evidenziare la rilevanza del credito agrario regionale può essere propo-sto un ulteriore indicatore; infatti, per ogni unità di valore aggiunto realizzato in Emilia-Romagna, ve ne sono 1,6 di credito agrario; un valore questo che cresce rispetto a quanto misurabile con i valori delle due variabili riferiti a 12 mesi prima; inoltre è un valore che è superiore a quanto emerge dal corrispon-dente rapporto a livello nazionale, pari a 1,3. A sua volta, il dato relativo all’agricoltura regionale è anche più elevato di quanto si rileva mettendo in re-lazione il credito totale erogato in regione rispetto al valore aggiunto dell’economia totale; emerge, infatti, che per ogni unità di valore aggiunto dell’economia regionale ve ne sono 1,26 di credito totale.
Tabella 6.1 - Il credito in Emilia-Romagna e in Italia: consistenze a fine settembre 2008
Emilia-Romagna Italia
Credito agrario Credito totale (milioni di euro) 151.391 1.590.081 Credito agrario (milioni di euro) 4.321 37.201 - a breve termine 1.683 13.273 - a medio-lungo termine 2.638 23.927 Credito agrario / ettari SAU (euro) 3.877 2.816
Confronti Credito totale (Emilia-R./ Italia ) 9,5%
Credito (agrario/totale) 2,9% 2.3%
Credito agrario (Emilia-R./ Italia) 11.6%
Credito agrario/Valore Aggiunto 1,6 1,3 Variazione 2008/07
Credito agrario 8,2% 6,1%
- a breve termine 9,7% 4,1%
- a medio-lungo termine 7,2% 7,2%
Credito agevolato Credito totale agevolato 1.418 18.997 Credito agrario agevolato (milioni di euro) 57 899
- a breve termine 7 135
- a medio-lungo termine 50 764 Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne e Statistiche on line.
Si può sottolineare, infine, che il valore della consistenza media per ettaro di SAU del credito agrario emiliano-romagnolo è pari a 3.877 euro; tale valore supera di 1000 euro quello corrispondente nazionale che si ferma a 2.816 euro.
A livello delle singole province, il credito agrario presenta consistenze non particolarmente differenti fra loro; infatti, in ben quattro di esse – Bologna, Parma, Forlì e Ravenna - la consistenza si colloca fra un valore superiore ai 550 milioni di euro e il valore massimo di 623 milioni di euro, relativo alla provincia di Modena. Per altre tre province – Piacenza, Reggio Emilia e Ferra-ra – la consistenza del credito agFerra-rario è comunque superiore a 410 milioni di euro (tabella 6.2).La consistenza del credito agrario nelle varie province non è pertanto tale da determinare una forma di concentrazione a favore di alcune di esse. Esprimendo in termini percentuali la consistenza del credito agrario pro-vinciale rispetto a quello regionale ne risulta che, con la sola eccezione di Ri-mini, queste oscillano fra il valore minimo del 9,5%, per le province di Pia-cenza e di Ferrara, a quello massimo di 14,4%, riferito alla realtà modenese; in questi termini, si ripropone una ripartizione piuttosto simile a quanto si verifi-ca 12 mesi prima. Differentemente, invece, si presenta la ripartizione a livello provinciale dei 151,4 miliardi di euro di credito totale regionale; infatti, emer-ge un considerevole grado di concentrazione. Una sola provincia, quella di Bo-logna, assorbe il 28% del credito totale regionale; considerando altre due pro-vince - Modena e Reggio Emilia – questa percentuale arriva a ben il 56%.
Con riferimento ancora alle singole realtà provinciali, si evidenzia che la quota del credito agrario rispetto al credito totale presenta intensità differente a secondo dei diversi casi di riferimento. Le percentuali più elevate si hanno per le province di Ferrara, Piacenza e Ravenna, rispettivamente pari a 6,1%; 5,9%
e 4,5%; all’opposto, le percentuali più basse sono riferire alle province di Bo-logna e Rimini le cui percentuali si discostano di quasi 5 punti dalla percentua-le più epercentua-levata. Inoltre, dal confronto fra il contributo del credito agrario sul credito totale, a fine settembre 2008, e il contributo dell’agricoltura espresso in termini di valore aggiunto agricolo rispetto al valore aggiunto totale, riferito all’anno 2007, si conferma che in quasi tutte le province vi è una netta preva-lenza delle primo indicatore rispetto al secondo. Si può pertanto constatare an-che an-che il rapporto fra il credito agrario e il valore aggiunto agricolo assume valori elevati e in alcune province – Parma e Ravenna – supera un importo pa-ri a 2. E’ pertanto possibile pa-riconoscere il ruolo significativo del credito agrapa-rio provinciale.
Infine, un’altra caratteristica del credito agrario nelle varie province riguar-da la sua consistenza media per ettaro di SAU. Diverse province si collocano ad un livello superiore alla media regionale, pari a 3.877 euro. Così è per la provincia di Forlì, in cui la consistenza di tale variabile raggiunge i 5.696 euro;
Bologna Piacenza Parma Reggio E. Modena Ferrara Ravenna Forlì Rimini Credito totale (milioni di euro) 41.681 7.012 16.374 18.208 23.529 6.727 12.286 14.293 11.281
Credito agrario (milioni di euro) 573 411 573 484 624 412 558 555 132
- a breve termine 239 159 211 180 239 123 227 252 54
- a medio-lungo termine 335 252 362 303 384 290 331 303 78
Credito agrario / ettari SAU (euro) 3.064 3.269 4.271 4.503 4.550 2.299 4.761 5.696 4.509 Confronti
Credito totale (Provincia / Emilia-R.) 27,5% 4,6% 10,8% 12,0% 15,5% 4,4% 8,1% 9,4% 7,5%
Credito agrario (Provincia / Emilia-R.) 13,3% 9,5% 13,3% 11,2% 14,4% 9,5% 12,9% 12,8% 3,1%
Credito (agrario / totale) 1,4% 5,9% 3,5% 2,7% 2,6% 6,1% 4,5% 3,9% 1,2%
Credito agrario/Valore Aggiunto 1,53 1,27 2,24 1,49 1,74 1,10 2,07 1,65 1,52
Variazione 2008/07 in %
Credito agrario 17,0% 2,3% 15,1% 12,4% 8,6% -5,5% 7,1% 5,0% 14,5%
- a breve termine 7,8% 2,8% 18,9% 19,9% 5,8% -14,2% 26,0% 7,3% 15,5%
- a medio-lungo termine 24,6% 2,0% 13,0% 8,4% 10,5% -1,2% -2,9% 3,2% 13,8%
Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne.
6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI
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con valori nettamente superiori alla media regionale sono anche le province di Ravenna e Modena. Il valore più basso è pari a 2.299 euro ed è relativo alla provincia di Ferrara.
Il credito agrario che, come evidenziato, si caratterizza, a fine settembre 2008, per una presenza significativa sia a livello regionale che nelle singole realtà provinciali, mostra anche un suo rafforzamento rispetto alla situazione degli anni precedenti. Innanzitutto, si può constatare che nell’ultimo anno esso cresce dell’8,2% rispetto a quello rilevato a fine settembre 2007, pari a 3.994 milioni di euro, un incremento pertanto superiore rispetto a quanto emerge dal confronto della consistenza di fine settembre 2007 rispetto a quella di 12 mesi prima, che cresce del 5,1%. Inoltre l’incremento negli ultimi 12 mesi del credi-to agrario risulta superiore rispetcredi-to a quello relativo, nel medesimo periodo, al credito totale erogato in Emilia-Romagna, che risulta pari al 7,7%; esso è an-che nettamente superiore rispetto alla variazione della consistenza del credito agrario a livello nazionale che, sempre mettendo a confronto la consistenza di fine settembre 2008 con quella di 12 mesi prima, varia in positivo del 6,1%.
L’incremento della consistenza del credito agrario regionale, ora descritta, si inserisce nel trend crescente che caratterizza la sua evoluzione negli ultimi anni. Si può rilevare, infatti, che fatto pari a 100 il valore che essa assume a fine settembre 2004, i quattro valori successivi, espressi in numeri indice, sal-gono progressivamente per arrivare, a fine settembre 2008, ad un valore di 123,4 (tabella 6.3). Pertanto, si può affermare che, nel periodo 2004 - 2008, il credito agrario cresce ad un tasso medio annuo del 5,4%. In questo stesso pe-riodo, anche il credito agrario nazionale si caratterizza per una crescita soste-nuta, pari ad un tasso medio annuo di crescita del 6,3%; a sua volta, il tasso medio annuo di variazione del credito totale regionale è pari a 9,2%.
All’aumento negli ultimi anni della consistenza del credito agrario regiona-le contribuiscono in maniera differente regiona-le realtà delregiona-le varie province. Confron-tando innanzitutto la consistenza di tale credito agrario provinciale rispetto a quello di 12 mesi prima, emerge che la provincia con l’incremento più elevato è quella di Bologna, dove la percentuale di crescita è pari al 17%; elevata è an-che la percentuale di incremento in altre tre province – Parma, Rimini e Reg-gio Emilia – che risulta superiore alla media reReg-gionale. L’incremento più basso si ha con riferimento alla provincia di Piacenza, ed è pari al 2,3%; l’unica va-riazione negativa riguarda la provincia di Ferrara (tabella 6.2). Estendendo ora l’analisi al periodo 2004 – 2008, la consistenza del credito agrario si caratte-rizza per una crescita generalizzata a quasi tutte le province, sebbene con in-tensità differente in ciascuna di esse. Così, nelle province di Parma, Modena, Rimini e Forlì essa è accentuatamente crescente e il tasso medio annuo di va-riazione supera il 7%.
Infine, con riferimento al credito agrario agevolato, permane confermato il proseguimento del trend decrescente anche con riferimento alla sua consisten-za rilevabile a fine settembre 2008; essa è infatti pari a 57 milioni di euro, per-tanto 13 milioni di euro in meno rispetto alla consistenza di 12 mesi prima; i-noltre, essa è decisamente di molto inferiore rispetto a quella rilevabile a fine settembre 2004, quando raggiunge i 121 milioni di euro. Tale fenomeno è co-munque presente anche con riferimento all’intera economia, infatti il credito totale agevolato in Emilia-Romagna passa da 2.133 milioni di euro a fine set-tembre 2004 a 1.418 milioni di euro a fine setset-tembre 2008.