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The Sixth Sense

Nel documento Il narratore inattendibile: casi esemplari (pagine 151-158)

NARRAZIONE INATTENDIBILE

I GRANDI CLASSIC

4.3 The Sixth Sense

The Sixht Sense è un film del 1999 diretto da M. Night Shyamalan, ambientato a Philadelphia.

4.3.1 Sinossi

Una donna e un uomo sono in casa e stanno bevendo davanti al camino acceso. L’uomo, il dottor Malcolm Crowe (Bruce Willis), psichiatra infantile, ha appena ricevuto un riconoscimento da parte del sindaco per il suo lavoro con i bambini. Salendo in camera da letto, i coniugi si accorgono che qualcuno è entrato dalla finestra; in bagno, Malcolm trova un ragazzo in mutande che sta piangendo. È stato suo paziente dieci anni prima e adesso lo accusa di averlo abbandonato; estrae una pistola, spara a Crowe, che si accascia sul letto, e subito dopo si suicida.

Otto mesi dopo, Malcolm è seduto su una panchina, davanti la casa di un bambino di 9 anni, Cole Sear (Haley Joel Osment), e sta leggendo delle informazioni su di lui. Il bambino esce di casa e Crowe lo segue fin dentro una chiesa; il dottore nota che indossa degli occhiali senza lenti e Cole dice che sono di suo padre, andato via di casa qualche tempo prima. Dopo aver parlato per qualche minuto, il bambino esce dalla chiesa e saluta il dottore. Crowe torna a casa, saluta la moglie ma questa sta già dormendo; l’uomo allora scende in cantina e si mette a lavorare.

È mattina, Cole è a casa con la madre Lynn (Toni Collette) e sta facendo colazione prima di andare a scuola; la donna va a prendere una

cravatta pulita per il figlio e al suo ritorno trova tutti gli sportelli della cucina aperti. La donna gli chiede se stesse cercando qualcosa e il bambino risponde che stava cercando le merendine; Cole crede che la madre pensi qualcosa di brutto su di lui. Poco dopo suonano alla porta e il bambino va via con Tommy, fingendo che sia suo amico solo per far piacere alla madre. Dopo la scuola, Cole torna a casa e trova la madre e il dottore seduti in salotto, uno di fronte all'altro ma in silenzio. La donna si alza per salutare il figlio e poi si reca in cucina a preparare delle frittelle, dicendogli che ha un'ora di tempo. Cole rimane con il dottore, ma gli dice che non ha voglia di parlargli; allora Malcolm propone un gioco chiamato “Leggere nella mente”: lui gli leggerà nella mente, se quello che dirà è giusto, Cole dovrà fare un passo verso la sedia di fronte a lui, se è sbagliato, dovrà fare un passo indietro verso la porta d'ingresso; se raggiunge la sedia, si siede, se raggiunge la porta, può andare via. Cole acconsente a giocare, ma alla fine continua ad essere convinto che l’uomo non possa aiutarlo. Dopo la seduta, Malcolm si reca in un ristorante e raggiunge la moglie che è seduta ad un tavolo; lui le parla ma lei lo ignora. Crowe le chiede scusa per essere stato distante, ma lei gli augura solo buon anniversario e va via, senza nemmeno guardarlo in faccia.

Qualche giorno dopo, Lynn è in casa intenta a fare le pulizie, quando si sofferma a guardare delle fotografie in cui è ritratto il figlio e si accorge che in ognuna di esse è presente sempre uno strano fascio di luce. Quel

giorno, il dottore e Cole stanno insieme a parlare per molto tempo; alla fine della giornata Malcolm si convince che le ferite sul braccio del bambino possano essere auto inflitte. Il giorno seguente, mentre si trova a scuola, Cole inizia a comportarsi in modo strano, come se fosse posseduto, e mette in imbarazzo l'insegnante, riportandogli alla memoria degli episodi della sua infanzia. Il bambino viene mandato fuori dall'aula dove lo raggiunge il dottore; Cole gli dice di non voler parlare con lui.

Qualche giorno dopo, il bambino è ad una festa di compleanno, ma non riesce a socializzare con nessuno. Si mette a seguire un palloncino che svolazza al piano di sopra e finisce davanti un ripostiglio buio, dal quale proviene una strana voce; Cole viene raggiunto da altri due bambini, tra cui il festeggiato. I due lo prendono e lo chiudono nel ripostiglio; subito dopo sale la madre che sente il figlio urlare e vede i due bambini immobili. La donna non riesce, però, ad aprire la porta; Cole continua ad urlare, ma appena smette la porta si sblocca. Il bambino viene portato in ospedale e il dottore dice a Lynn che gli ha trovato dei tagli e delle contusioni sul corpo; la donna si sente accusata dal medico, il quale tra l'altro le suggerisce di parlare con un'assistente sociale. Mentre Cole è a letto, viene raggiunto da Malcolm che inizia a raccontargli una storia; il bambino lo ferma e si fa raccontare cosa lo renda così triste. Alla fine Cole decide di rivelare il suo segreto: vede la gente morta quando è sveglio; queste persone vanno in giro come persone normali, vedono solo quello che vogliono vedere e non sanno

di essere morti, e lui li vede continuamente e dappertutto. Poi si fa promettere dall'uomo di non rivelare a nessuno il suo segreto. Dopo che il bambino si è addormentato, Malcolm fa la sua diagnosi: sostiene che soffra di allucinazioni, di una qualche forma di schizofrenia precoce e pensa che farmaci e ricovero ospedaliero siano quantomeno consigliabili. È afflitto per la condizione del bambino e per il fatto che non riesca ad aiutarlo. La madre riporta Cole a casa, lo mette a letto e scopre le ferite che ha sulla schiena, attribuendole ai due bambini che lo hanno aggredito alla festa. Durante la notte, Cole, alzatosi per andare in bagno, sente dei rumori in cucina e crede che si tratti di sua madre; in realtà non è così: trova una donna che si è tagliata i polsi e urla. Il bambino, terrorizzato, fugge in camera sua.

Una sera a cena a casa, Cole e la madre hanno una discussione: Lynn lo accusa di aver preso un ciondolo a forma di ape, ma lui nega tutto; la madre non gli crede e lo mette in punizione. Il giorno seguente, dopo aver assistito ad uno scambio di tenerezze fra sua moglie ed un collega, Malcolm si reca da Cole e gli dice che non può più essere il suo dottore perché non sta prestando abbastanza attenzione alla sua famiglia e sta perdendo l'amore della moglie. Il bambino, però, gli chiede di non abbandonarlo perché lui è il solo che possa aiutarlo. In verità Malcolm non riesce ad accantonare il caso di Cole; dopo alcune ricerche, si convince che ciò che il bambino gli ha rivelato sia vero e così va da lui per parlare. Gli chiede cosa pensi che queste anime vogliano da lui e Cole risponde che probabilmente vogliono

solo aiuto; Malcolm pensa di conoscere il modo per farle andare via: il bambino deve ascoltarli.

Quella notte, Cole si sveglia perché la madre sta avendo un incubo e parla nel sonno: è preoccupata per il figlio; lui cerca di tranquillizzarla. Ormai sveglio, intuisce l'arrivo di uno spirito; nascondersi nella tenda che si è costruito in camera non serve a niente, perché lo spirito, appartenente ad una bambina di nome Kyra Collins, riesce a raggiungerlo: a quel punto Cole decide di ascoltarla, anziché fuggire. Il giorno dopo, il bambino si reca con Malcolm alla veglia funebre a casa di Kyra. I due salgono nella sua camera e improvvisamente la bambina sbuca da sotto il letto porgendo a Cole una scatola, che lui porta al piano di sotto e consegna al padre. Nella scatola c'è una videocassetta che mostra la madre di Kyra avvelenare la zuppa che le porta a letto e le fa mangiare. A quel punto lo spirito della bambina è libero di riposare in pace, perché Cole è stato in grado di aiutarla.

Nella nuova recita della scuola, Cole interpreta Re Artù; il bambino è felice perché ha finalmente un ruolo da protagonista. Finita la recita, suggerisce a Malcolm di parlare con sua moglie mentre lei dorme, così lo ascolterà senza nemmeno accorgersene; il dottore, a sua volta, dice a Cole di parlare con la madre del suo segreto. Poi i due si salutano fingendo che si sarebbero rivisti il giorno dopo, pur sapendo che non sarebbe stato così.

Di ritorno a casa in macchina con la madre, Cole è silenzioso e Lynn pensa che sia perché non è andata alla sua recita. Il bambino però si dice

pronto a comunicare finalmente con lei, a raccontarle i suoi segreti: le dice che davanti al suo finestrino c'è la donna morta nell'incidente che è avvenuto qualche metro avanti a loro; rivela che vede i fantasmi e che questi vogliono che lui faccia delle cose per loro. Poi Cole le dice che la nonna si scusa per aver preso il ciondolo a forma di ape, ma che l'ha fatto perché le piace molto. Lynn gli dice che è sbagliato dire queste cose, perché la nonna è morta; lui però continua dicendo che lei l'ha vista ballare: le due avevano litigato poco prima del suo saggio di danza e lei aveva sempre pensato che la madre non fosse andata a vederla, ma non era stato così, poiché si era nascosta in fondo per non farsi notare. Dopo che il figlio le rivela queste cose, la donna scoppia a piangere e lo abbraccia.

Quella sera, Malcolm rientra a casa e trova la moglie addormentata sul divano. L'uomo si siede accanto alla donna, che sussurra “mi manchi” con gli occhi ancora chiusi e poi gli chiede perché lui l'abbia lasciata; Malcolm non capisce, finché non vede la sua fede nuziale scivolare dalle mani della donna e si accorge di non averla più addosso. A quel punto capisce di essere morto anche lui e gli ritorna in mente il momento in cui ciò è accaduto. Si siede accanto alla moglie e dice che adesso può andare via, perché ha fatto ciò che doveva; sembra che la donna abbia percepito la presenza del marito e così sorride e gli augura buonanotte.

4.3.2 Commento

In questo film, il protagonista è un fantasma che non sa di essere morto e se ne rende conto soltanto alla fine; lo spettatore vive la storia con la stessa inconsapevolezza. Malcolm Crowe viene presentato semplicemente come uno psicologo, cui è stato affidato il caso di un bambino problematico; egli si comporta normalmente e, nonostante l'unico con cui lo si veda dialogare sia il bambino, tutto è costruito in modo da apparire normale. Infatti, sembra che la moglie lo ignori perché arrabbiata con lui e per questo gli rivolge solo poche parole ogni tanto, senza nemmeno guardarlo negli occhi; la madre di Cole, invece, non interagisce con il dottore perché non riesce ad affrontare i problemi che ha con il figlio. Ogni situazione sembra normale e giustificata agli occhi dello spettatore, quindi il finale è un colpo di scena tanto per il personaggio, quanto per chi guarda il film. Viene omesso il fatto che Crowe sia morto in seguito al colpo di arma da fuoco sferratogli dal suo ex paziente (minuto 09:46), quindi dopo quella scena la storia prosegue normalmente e lo spettatore dà per scontato che il dottore si sia ripreso dopo quell'episodio, perché non viene detto il contrario. Lo spettatore semplicemente si fida di ciò che sta vedendo e in questo modo si lascia ingannare per quasi tutta la durata del film; prende consapevolezza di come stanno realmente le cose insieme al protagonista.

Il narratore eterodiegetico omette un particolare importante per la narrazione, facendo credere una cosa piuttosto che un'altra; lo spettatore viene dunque posto in una condizione di inferiorità cognitiva. È ancorato al sapere del personaggio di Crowe, si muove entro i suoi stessi confini e giunge alla scoperta della verità insieme a lui, nonostante probabilmente si possa sospettare che il protagonista sia in realtà morto, già prima della fine del film.

Nel documento Il narratore inattendibile: casi esemplari (pagine 151-158)