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Uno strumento di osservazione dell’integrazione scolastica: il Quaderno

CAPITOLO II ADATTAMENTO PSICO-SOCIALE NELL’ESPERIENZA

3. Scuola e processi di integrazione

3.6. Uno strumento di osservazione dell’integrazione scolastica: il Quaderno

Favaro e Luatti (2004), sulla base dei suddetti indicatori, hanno messo a punto uno strumento di osservazione delle dinamiche dell’integrazione dei bambini e dei ragazzi immigrati denominato “Quaderno dell’integrazione” che rileva, con modalità di risposta chiusa e modalità di risposta aperta, le tre dimensioni di criticità e i sei indicatori individuati sopramenzionati (vedasi lo strumento allegato in appendice). Questo strumento, strutturato secondo una prospettiva diacronica, permette di ricavare un quadro complessivo dei diversi passaggi dell’integrazione con attenzione a tutte le dimensioni. Lo strumento è stato sperimentato su un gruppo di quindici insegnanti delle scuole elementari e medie inferiori della provincia di Arezzo nell’anno scolastico 2002/03. I soggetti partecipanti alla sperimentazione sono stati scelti in base ad alcuni criteri, quali la buona conoscenza e le competenze riconosciute sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione degli alunni immigrati, l’esperienza di insegnamento in classe con alunni immigrati e la presenza di un alunno immigrato neo-arrivato. La sperimentazione ha evidenziato, però, il rischio di una pratica osservativa soggettiva e pertanto si consiglia il coinvolgimento di più colleghi nell’attività di osservazione; in tal modo può esservi un gruppo di insegnanti che confrontano i propri punti di vista su un medesimo alunno. La tabella di seguito riportata illustra i possibili profili di integrazione rilevabili in rapporto agli indicatori sopradescritti.

117 Integrazione positiva Alcuni problemi Difficoltà di integrazione 1. Modalità dell’inserimento scolastico e risultati scolastici - alla pari - risultati scolastici buoni o sufficienti - ritardo di un anno - risultati scolastici accettabili e tendenti al miglioramento

- ritardo di due o più anni - risultati scolastici insufficienti 2. Competenza linguistica in italiano - competente in italiano L2, sia per la comunicazione interpersonale, che per lo studio - ha buone capacità comunicative, ma persistono difficoltà nell’italiano dello studio (lettura, scrittura,contenuti disciplinari) - difficoltà linguistiche sia per comunicare che per studiare

3. Relazione in classe

- ben inserito e accettato negli scambi con i pari - richiede e richiama attenzione - chiede spiegazioni, esprime dubbi, domande, richieste - talvolta è isolato - ha un numero ridotto di scambi con i pari e di scelta da parte dei compagni - sollecita raramente attenzione e aiuto - isolamento relazionale dovuto a autoesclusione, o clima della classe di non accettazione e di chiusura - non richiama l’attenzione per chiedere aiuto 4. Relazione con

i pari nel tempo extrascolastico

- partecipa ad attività ludiche, sportive, di aggregazione - viene invitato dai compagni di classe e li invita

- è inserito in scambi

e relazioni con i pari nel tempo extrascolastico, ma in misura e intensità ridotte

- solitudine nel tempo extrascolastico - esclusione dalle iniziative promosse dai compagni di classe 5. Lingua di origine e storia personale - mantiene e sviluppa la L1 a casa e con i connazionali - parla volentieri del proprio paese; - racconta, fa confronti

- riferisce aspetti del proprio paese e racconti autobiografici e fa riferimento alla L1,

solo se sollecitato

- nei confronti della propria lingua, storia e del paese di origine esprime chiusura, difesa eccessiva, vergogna 6. Autostima e fiducia in se stesso - ha fiducia nelle proprie capacità e si confronta con le “prove” e i compiti del quotidiano esprime desideri e progetti - è motivato ad apprendere e seguire il curricolo comune - alterna momenti di fiducia in se stesso ad altri di scoraggiamento - esprime desideri e progetti solo se sollecitato e sostenuto - la motivazione è discontinua - spesso apatico e scoraggiato, oppure manifesta il disagio con aggressività e non rispetto delle regole - mancanza di motivazione ad apprendere - non riesce a esprimere desideri e progetti

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Il quaderno presenta una breve sezione introduttiva finalizzata alla raccolta delle informazioni anagrafiche e scolastiche dell’alunno preso in considerazione. Tale strumento di rilevazione, suddiviso in due parti - in maniera funzionale ai diversi momenti di rilevazione - consente di registrare la progressiva evoluzione dei processi di integrazione osservati nell’arco temporale che va dalla prima alla seconda rilevazione.

Lo strumento raccoglie dati quantitativi e qualitativi. Le due parti del quaderno presentano la stessa strutturazione, comprensiva dei diversi indicatori di integrazione tradotti in forma operativa per l’osservazione. I diversi livelli di integrazione sono classificati in : A) integrazione positiva; B) alcuni problemi di integrazione; C) difficoltà di integrazione.

Il quaderno prevede di protrarre l’attività di osservazione per tutto l’anno scolastico e quindi presenta una scansione compilativa in quadrimestri (si effettuano complessivamente un massimo di quattro osservazioni a distanza di circa 4 mesi l’una dall’altra). L’insegnante viene pertanto sollecitato ad osservare e descrivere gli aspetti relativi all’integrazione dell’alunno immigrato, considerando che i momenti più rilevanti sono proprio le fasi finali del primo e del secondo quadrimestre.

La check-list per l’insegnante si articola in cinque paragrafi/sezioni: a) “integrazione scolastica”;

b) integrazione linguistica;

c)socializzazione in classe e fuori della scuola; d) riannodare i fili della propria storia;

e) osservazioni libere dell’insegnante” (Favaro e Luatti 2004, p. 109);

Vediamo maggiormente nel dettaglio la scansione contenutistica dei singoli paragrafi del quaderno.

La sezione “Integrazione scolastica”, da compilarsi alla fine del primo quadrimestre, mira a conoscere la situazione d’inserimento dell’alunno rispetto all’età anagrafica (in pari o in ritardo di uno o più anni) e il grado di frequenza scolastica dell’alunno (regolare, con assenze, con periodi lunghi di assenza). Alla fine del secondo quadrimestre è invece importante rilevare i tempi dell’inserimento (se è avvenuto regolarmente all’inizio dell’anno scolastico, ad anno scolastico inoltrato oppure nel secondo quadrimestre).

La sezione “Integrazione linguistica”, che andrebbe compilata nelle prime fasi dell’inserimento, invita il docente a focalizzare la propria attenzione sulle competenze linguistiche dell’alunno, particolarmente sui livelli di conoscenza della lingua italiana (scritta e orale) ai fini della comunicazione e dell’apprendimento scolastico, nonché sui livelli di conoscenza di altra lingua straniera. Alla fine del secondo quadrimestre questa sezione presenta una nuova domanda che sollecita nuovamente l’insegnante a descrivere il livello di conoscenza della lingua italiana ai fini della comunicazione e dell’apprendimento scolastico; in tal modo si vengono a valutare gli eventuali progressi significativi compiuti dall’alunno sul piano linguistico-comunicativo rispetto alla prima rilevazione.

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La sezione “Socializzazione in classe e fuori della scuola” consiste in un questionario a risposte chiuse da somministrare, individualmente, a tutti gli alunni della classe. Tale sezione si prefigge di rilevare la qualità delle relazioni in classe con i compagni e la qualità e quantità degli scambi relazionali nel tempo extrascolastico. L’insegnante sottopone contestualmente ad ogni allievo, sotto forma di esercitazione o di gioco, il breve questionario sulle relazioni riportato nel quaderno. Questo questionario può essere somministrato a metà o nella fase finale dei due quadrimestri. La sezione “Riannodare i fili della propria storia” presenta delle domande relative alla ricomposizione della propria storia e all’affermazione da parte dell’alunno dei propri riferimenti culturali. Le domande di questa sezione sollecitano pertanto l’insegnante ad osservare le modalità e la frequenza con cui l’alunno parla in classe del proprio paese d’origine (se in caso di sollecitazione ne parla spontaneamente o lo rimuove e se partecipa a discussioni e conversazioni su usi, costumi e tradizioni di diverse culture). Inoltre l’insegnante è chiamato a rilevare l’utilizzo spontaneo e libero da parte del bambino della propria lingua d’origine (se su richiesta egli usa la propria lingua materna senza vergogna nè timidezza). Questi aspetti sono rilevati nel primo e secondo quadrimestre.

La sezione “osservazioni libere dell’insegnante” si articola in cinque ambiti tematici identici per i due quadrimestri. Le domande formulate sollecitano l’insegnante a concentrare la propria osservazione sui seguenti aspetti: gli atteggiamenti non verbali, le relazioni in classe con i pari nei vari momenti scolastici (di intervallo e nel tempo extrascolastico), l’apprendimento dell’alunno, la relazione tra la scuola e i genitori dell’alunno immigrato. Per ciascun aspetto di quest’ultima sezione sono state inserite delle affermazioni sulla situazione globale dell’alunno in osservazione, sulle quali l’insegnante è chiamato ad esprimere il proprio grado di accordo. Questa sezione non va riproposta nel secondo quadrimestre in quanto l’insegnante avrà conseguito una certa dimestichezza con questo strumento di osservazione.

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CAPITOLO IV – L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI