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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 29 gennaio 2019 RESOCONTO DELLA SEDUTA

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 29 gennaio 2019 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Andrea Cologno Partecipa il Segretario Generale Dr. Giuseppe Mendicino All’appello risultano:

IMERI Juri Fabio – Sindaco Presente

RIGANTI Jacopo Lorenzo Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Monica Consigliere Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

CONTI Maria Adelaide Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

GHIGGINI Marco – Consigliere Presente

FRIGERIO Lorena – Consigliere Presente

MOLTENI Erik - Consigliere Presente

ROSSONI Laura Clementina – Consigliere Presente

SONZOGNI Stefano – Consigliere Presente

RONCHI Cristina – Consigliere Presente

CALVI Emanuele – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – ViceSindaco Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

PEZZONI Giuseppe – Assessore Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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COLOGNO – Presidente del Consiglio

Buonasera. Cominciamo i lavori del Consiglio, grazie.

Al Segretario la parola per l’appello, prego.

(Il Segretario Comunale procede all’appello dei consiglieri)

MENDICINO – Segretario Generale

Imeri Juri Fabio; Riganti Jacopo Lorenzo; Giussani Francesco; Ciocca Alessandro, assente;

Ferri Giulio; Premoli Monica; Conti Maria Adelaide; Ghiggini Marco; Cologno Andrea;

Fumagalli Giancarlo; Frigerio Lorena; Molteni Erik; Rossoni Laura; Sonzogni Stefano; Ronchi Cristina; Calvi Emanuele; Pignatelli Gianluca, assente.

Punto n. 1 all’o.d.g.: “Interpellanza presentata dai Consiglieri Molteni e Ronchi in data 21/01/2019 prot. n. 3518, riguardante precisazioni stipula convenzione urbanistica Immobiliare Ossidiana”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Veniamo al primo punto all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dai Consiglieri Molteni e Ronchi riguardante precisazioni stipula convenzione urbanistica Immobiliare Ossidiana”.

Premesso che con propria interpellanza, protocollata 62665 del 7 dicembre 2018, è stato chiesto – scusate, grazie - al signor Sindaco e alla Giunta di chiarire in relazione alla condizione riportata al punto m) della premessa della convenzione urbanistica stipulata tra il Comune di Treviglio e la società Immobiliare Ossidiana S.r.l. il 24 settembre 2018, presso lo Studio Notarile Consolandi Prinetti Venditti, Notai Associati Milano, quali effetti potenziali potesse riflettere sul bilancio amministrativo comunale l’accoglimento del ricorso avverso il Piano attuativo ex Foro Boario, promosso dal comitato di Quartiere Est e altri, tuttora pendente presso il giudice amministrativo.

Corrisposta nella seduta del Consiglio comunale del 18 dicembre 2018, in ordine alla condizione di cui al punto m) come sopra riportato, in data 18/12/2018, il signor Sindaco ha affermato che la precisazione introdotta dal Notaio è rivolta a certificare la buona fede delle parti, le quali sono entrambe a conoscenza della pendenza di un ricorso amministrativo avanti al TAR. Il Segretario comunale successivamente alla nostra interpellanza, con propria lettera, protocollo 66364 in data 31/12/2018, ha ritenuto opportuno chiedere al Notaio Prinetti cortesi ma urgenti chiarimenti su un problema già evidenziato via e-mail precisando che sono due le preoccupazioni che emergono: uno, la modifica pare determina una presupposizione che, anche alla luce della giurisprudenza Cassazione, potrebbe condizionare pesantemente i rapporti tra il Comune e il privato; 2, non ritengo legittimo che un notaio possa modificare o tollerare una modifica così rilevante di un atto approvato da un Consiglio comunale. Se ritiene di avere motivi giuridici che al contrario avvallino la legittimità della modifica da lei apposta, le chiedo di farmelo pervenire quanto prima.

Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali chiedono al signor Sindaco alla Giunta di sapere: uno, come ed in quale misura la sottoscrizione alla clausola m) delle premesse convenzionali in argomento possa condizionare pesantemente i rapporti tra il Comune e il privato; 2, quali siano ad oggi i riscontri ricevuti dallo Studio Prinetti alla missiva del Segretario comunale sopra indicata, con preghiera di riceverne copia nella prossima seduta del Consiglio comunale; 3, se e quali siano le misure cautelative messe in atto al fine di ridurre o scongiurare i pesanti condizionamenti prefigurati alla missiva del Segretario comunale, stante la condizione di presupposizione inserita nella convenzione sottoscritta con l’immobiliare Ossidiana S.r.l.. Risponde il Segretario, prego.

MENDICINO – Segretario Generale

Sì, buonasera. L’ho messa per iscritto e l’ho fatta avere ai Consiglieri per una maggiore facilità di lettura, comprensione di una materia che è abbastanza complessa.

Allora, in risposta all’interpellanza dei Consiglieri Molteni e Ronchi, rendo noto che il Notaio Prinetti ha inviato al sottoscritto la lettera che precederò a leggere, che costituisce allegato alla presente: “Egregio Dottor Mendicino, con la presente do riscontro - l’accento gli è

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scappato, non ci vuole assolutamente - alla sua comunicazione del 31 dicembre al fine di rispondere in maniera, mi auguro definitiva, alle questioni da lei sollevate. Concordo con lei quando afferma che non è legittimo che un notaio modifichi un atto approvato dal Consiglio comunale. Il notaio, così come ogni pubblico ufficiale erogante, riceve le espressioni di volontà delle parti e le incorpora nel testo del contratto, non esprime volontà propria.

Sottolineo pertanto di non aver modificato autonomamente il testo contrattuale, ma di aver recepito le richieste a me effettuate dalle parti contraenti, da una parte contraente, accettate dall’altra. Ritengo peraltro che neppure le parti possono modificare in senso sostanziale un atto approvato dal Consiglio comunale. A mio avviso chi si interroga sulla legittimità giuridica, sulla conformità dell’atto da me ricevuto, deve valutare in primis se la convenzione conclusa tra il Comune di Treviglio e l’Immobiliare Ossidiana abbia apportato una modifica sostanziale allo schema della convenzione approvata dal Consiglio comunale. Occorre allora analizzare l’intera vicenda contrattuale a partire dalla sua origine, proposta di acquisto e determina di aggiudicazione, esaminare le delibere assunte nel corso del tempo dal Comune di Treviglio e confrontare il tutto con il testo della convenzione sottoscritta dalle parti di comune accordo.

Al solo fine di aiutare tutti gli interessati alla comprensione della vicenda dal punto di vista contrattuale giuridico, preciso che il testo della lettera m) delle premesse della convenzione sottoscritta appare in linea con le condizioni di vendita, contenute nella proposta irrevocabile d’acquisto pervenuta al protocollo comunale il 24 febbraio 2015/ 9402, cristallizzate nella determinazione di aggiudicazione del 24 marzo 2015, che riporta il diritto a favore della società Immobiliare Ossidiana di dichiarare decaduta la propria proposta condizionata di acquisto in caso di mancato rispetto dei termini e delle condizioni previste dalla proposta stessa, fra cui la piena validità del Piano attuativo. Il motivo che ha spinto comune soggetto attuatore a contrarre era già stato espresso negli atti comunali e nello schema di convenzione approvato dalla delibera del Consiglio comunale, peraltro proprio all’inizio delle premesse e precisamente al punto b) dove il Comune si era espresso in data 24 febbraio 2015, il soggetto attuatore ha inoltrato proposta condizionata di acquisto dell’area costituente l’ambito in argomento, subordinata tra le altre all’approvazione del Piano attuativo conforme al PGT che consentisse l’edificazione di un complesso polifunzionale a destinazione terziaria. La proposta della società Immobiliare Ossidiana S.r.l., l’accettazione del Comune, lo schema di convenzione in maniera esplicita, come sopra detto alla lettera b) delle premesse del testo emanato dal Comune, affermano espressamente e presuppongono che il soggetto attuatore proceda all’acquisto per realizzare il complesso a destinazione terziaria e che a sua volta presuppone la validità del Piano attuativo. Come già emergente dagli atti comunali, alla data della convenzione risultava essere al vaglio del TAR Lombardia Brescia la legittimità del Piano attuativo approvato dal Comune e pertanto le parti hanno concordato a mio avviso coerentemente di escludere l’inciso “si sono avverate tutte le condizioni sospensive della proposta condizionata di acquisto”, in relazione alla circostanza che una delle condizioni contrattuali riportate nell’accettazione da parte del Comune di Treviglio delle condizioni, proposta irrevocabile d’acquisto di fondi di proprietà comunale, prevedeva l’inoppugnabilità del Piano attuativo, senza considerare che con il mantenimento dell’inciso le parti avrebbero fatto una dichiarazione non corrispondente al vero. Alla luce dell’intera vicenda brevemente ricostruita, in effetti nessuna nuova clausola o accordo contrattuale nuovo è stato inserito nel contratto ricevuto, in quanto la lettera m) di cui sopra, le parti hanno inteso precisare i princìpi contenuti nella determina di aggiudicazione, come previsto e richiesto dalla stessa deliberazione 94, adottata il 31 ottobre 2017 dal Consiglio comunale di Treviglio, ove era appunto indicato “ritenuto opportuno precisare che nello schema di convenzione, in particolare nel primo luogo dello stesso, cessione di aree del Comune al soggetto attuatore, dovranno essere meglio evidenziati i seguenti principi della determina di aggiudicazione e nel presente Piano, cessione di area e possibilità edificatoria all’Immobiliare Ossidiana”. Pertanto ritengo che il testo di convenzione sottoscritto il 24 settembre 2018 sia stato approvato dal rappresentante del Comune munito di tutti i poteri necessari per addivenire alla stipula della convenzione stessa, così come precisato a fronte del fatto che il Dirigente risultava autorizzato, in forza degli articoli 107, 109, e Decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000 e Decreto sindacale n. 4/2016, deliberazione del Consiglio comunale, eccetera, non trattandosi di modifica di schema di convenzione che importasse una modifica del Piano attuativo, richiamata la suddetta delibera 94 del 2017, che non solo

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consentiva, ma richiedeva di precisare nel testo dell’atto la possibilità edificatoria all’Immobiliare Ossidiana.

Infine da altro punto di vista e a maggior precisazione, qualora ritenga ancora opportuno interrogarsi in quali casi il notaio abbia l’obbligo di rifiutare il suo ministero di fronte alla concorde volontà di sottoscrivere un contratto, rilevo che ai sensi dell’articolo 28 della legge notarile, il notaio non può ricevere o autenticare atti se essi sono espressamente proibiti dalla legge o manifestamente contrari al buon costume all’ordine pubblico. La convenzione urbanistica in oggetto non ricadendo ovviamente nel suddetto divieto né in altri divieti di legge, in data 24 settembre 2018 è stata sottoscritta a seguito dell’espressa approvazione dei contraenti in sostanziale conformità con tutti gli atti del Comune di Treviglio sopra citati”.

Ecco, questa è la nota del notaio a chiusura e risposta. Ho elaborato quanto segue: in sintesi il notaio ritiene che l’inciso inserito nella lettera m), per spiegarlo in termini più chiari, delle premesse della convenzione e la non menzione del testo di quest’ultima dell’inciso, si sono avverate tutte le condizioni sospensive della proposta menzionate di acquisto, richiamino e confermino la condizione cui era stata sottoposta la proposta di acquisto formulata dalla società convenzionata, con la conseguenza che, ad avviso del sottoscritto, la convenzione stipulata risulta sottoposta a una condizione risolutiva che potrebbe avverarsi nel caso in cui gli atti presupposti a tale convenzione fossero annullati dal giudice amministrativo, al termine del giudizio in corso avanti al TAR e al probabile successivo giudizio d’appello avanti al Consiglio di Stato. Naturalmente l’Amministrazione comunale e gli Uffici, portando avanti il procedimento urbanistico, hanno operato nel modo migliore per garantirne legittimità ed efficacia.

Alla luce delle motivate considerazioni del Notaio Prinetti, conseguenti alla doverosa richiesta di chiarimenti che il sottoscritto aveva inviato, non si ritiene che allo stato possano sussistere impedimenti alla regolare esecuzione di quanto prevede la convenzione e che pertanto non sussiste alcun interesse concreto e attuale da parte dell’Amministrazione ad assumere ulteriori provvedimenti.

Si ritiene che il Notaio abbia autenticato la convenzione secondo la volontà espressa anche dal Comune, per esso la propria dirigente che è intervenuta la stipula non quale mero delegato dell’Amministrazione ma come dirigente direttamente competente a tale stipula, come sancito dal Consiglio di Stato con la sentenza 417 che dà piena responsabilità al dirigente che sottoscrive la convenzione.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Consigliere Molteni si dichiara soddisfatto o meno? Prego.

MOLTENI

Grazie, Presidente. Ringrazio il Segretario.

Ho alcune questioni ovviamente da chiedere. Innanzitutto ringrazio il Segretario comunale che di fatto mi ha anticipato, perché era intenzione mia e della Consigliera Ronchi scrivere al notaio per avere dei chiarimenti perché la precedente seduta non ci aveva dato i chiarimenti che avevamo richiesto.

Allora, ho alcune perplessità. Innanzitutto il notaio non fa altro che confermare le nostre perplessità manifestate la volta precedente, e cioè che ci troviamo di fronte a una vendita condizionata. Qualora il TAR accettasse il ricorso presentato dai residenti, come già peraltro accaduto nel 2016, il Comune si troverebbe in difficoltà perché dovrebbe restituire la somma che ha già introitato e allora, in merito a queste perplessità e alle ricadute che potrebbe avere sul bilancio comunale, mi sorgono alcune domande.

La prima è, innanzitutto se i dubbi che appunto il Segretario comunale ha manifestato al Notaio Prinetti sono precedenti alla nostra interpellanza o se sono stati manifestati successivamente all’interpellanza che abbiamo presentato noi.

In secondo luogo, il denaro introitato dalla cessione di Foro Boario se è già stato impegnato in bilancio e a che voce o a che voci di bilancio è stato assegnato.

Un altro aspetto, secondo me non secondario, e che mi preoccupa ulteriormente, è che a precisa domanda la volta scorsa posta attraverso l’interpellanza all’Assessore Nisoli, ci è stato detto anche per forma scritta e sottoscritta dall’assessore, al punto 1, la formulazione

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riportata alla lettera m), introdotta dal notaio. Non mi sembra che sia stata introdotta dal notaio da quello che leggo. Allora, i casi sono due: o l’assessore non era al corrente di quanto accaduto o non ci ha voluto dire la verità in merito a quanto accaduto.

Allora, io voglio dire, delle due l’una, come stanno le cose? Non ci è stata detta perché non lo sapeva o non ci è stata detta perché non ha voluto dircela? E direi che in entrambi i casi ritengo la cosa piuttosto seria e di conseguenza gradirei anche in tal caso una risposta.

Dopodiché, io e la Consigliera Ronchi che abbiamo sottoscritto già con questa 3 interpellanze in merito, attendiamo sempre dal mese di settembre, ottobre, di sapere, visto che comunque non è un’ipotesi così remota, così lontana, che verrà accolto dal TAR il ricorso dei residenti, quale sarà l’exit strategy da parte dell’Amministrazione qualora appunto i ricorrenti vincessero il ricorso al TAR.

Una volta ci è stato detto: “Passiamo al punto successivo”, la volta dopo non ci è stato risposto, non c’è il due senza tre, non vorrei che il 4 vien da sé e arriviamo a Pasqua e non sappiamo ancora come stanno le cose, perché mi pare che la risposta del notaio sia molto chiara, molto tecnica, me la studierò molto bene e in maniera ancora più approfondita, ma mi pare che sia eloquente nell’argomentare, nello spiegare la situazione. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Prego, brevemente, Segretario.

MENDICINO – Segretario Generale

Sono domande politiche, penso risponderanno gli amministratori. L’unica, mi sembra la prima, riguardava quando… lì è chiaro che durante il Consiglio comunale è emerso questo fatto e quindi mi era evidente che mi è sembrato doveroso e importante chiedere chiarimenti proprio alla luce di quanto era emerso nel Consiglio comunale.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Punto n. 2 all’o.d.g.: “Interpellanza presentata dai Consiglieri Ronchi e Molteni in data 21/01/2019 prot. n. 3520, riguardante la Roggia Firone”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto numero 2 all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dai Consiglieri Ronchi e Molteni in data 21 gennaio 2019 riguardante la Roggia Firone”.

Premesso che con delibera della Giunta Municipale n. 183 del 5 dicembre 2018 è stato approvato il progetto predisposto dal Servizio Lavori Pubblici del Comune di Treviglio, avente ad oggetto “lavori di canalizzazione del primo tratto della Roggia Firone”, questo tratto di roggia presenta attualmente un alveo in trincea di secolare costruzione con sponde e affondi in materiale naturale, vegetazione tipica e con apprezzabili caratteristiche di naturalità, coerentemente inserito nel paesaggio agricolo circostante e perciò oggetto di tutela nell’ambito disciplinato dal PLIS.

Il progetto approvato consiste nella sostituzione dell’alveo attuale con un canale del tutto artificiale con fondo a sponde verticali in calcestruzzo privo di qualunque accorgimento, volto a favorire o almeno mitigare l’impatto paesaggistico dell’opera tenuto conto del contesto di inserimento. La Roggia Firone scorre all’interno del PLIS, in ambito definito dal PGT vigente, tavola 1, come paesaggio agricolo del ripiano fluviale, regolamentato all’articolo 8 della norma PGT F6, ove debbono perseguire obiettivi di tutela paesistica quali recuperare e preservare grande naturalità esistente, tutelare le caratteristiche morfologiche e vegetazionali dei luoghi e recuperare, conservare il sistema di segni, trasformazioni storicamente operate dall’uomo con prescrizioni per i progetti e gli interventi da realizzare in questo contesto, di limitare impermeabilizzazioni, gli scavi e i movimenti terra.

Ciò premesso, il sottoscritto Consigliere comunale, i sottoscritti Consiglieri comunali chiedono al signor Sindaco e alla Giunta di sapere, fatti salvi gli obiettivi volti a migliorare e stabilizzare la portata del canale Firone, ma anche parimenti gli obiettivi e le prescrizioni del PGT vigente, per quale motivo non siano state adottate soluzioni tecniche di ingegneria naturalistica che,

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senza ulteriore aggravio di spese, sempre più spesso sono utilizzati in ambito naturalistici e nei parchi agricoli, risultando ampiamente idonea a garantire il raggiungimento degli obiettivi del progetto approvato.

Risponde l’Assessore Mangano.

MANGANO – Assessore Grazie, Presidente.

Con riferimento all’interpellanza in oggetto, in merito al progetto di canalizzazione del primo tratto della Roggia Firone, si evidenziano le seguenti preliminari osservazioni: il tratto di Roggia Firone, dalla presa sulla Roggia Vignola a sud di Via Canonica fino al sottopasso di Via Geromina, quindi per circa 630 metri dalla presa, risulta oggetto di forte perdite di acque irrigue. L’intervento è volto principalmente ad impermeabilizzare fonde e sponde per annullare la dispersione della risorsa idrica. Si fa presente che il deflusso minimo vitale, la disponibilità discontinua nel Brembo, rendono necessari interventi di recupero delle perdite lungo il tratto iniziale della Roggia Firone.

La roggia risulta essere stata storicamente oggetto di interventi simili; nel tratto di intervento, in particolare dalla prima presa in sponda destra orografica fino al sottopasso di Via Geromina per circa 550 metri, sono presenti e ben visibili i muri di sponda in calcestruzzo di altezza variabile da 1 e 30 a due metri e venti, realizzati almeno da alcuni decenni.

Purtroppo gli stessi, realizzati principalmente per le evidenti instabilità delle sponde, sono oggetto di crolli parziali, profonde erosioni strutturali e cedimenti che ne inficiano la funzionalità e rendono anche precaria la stabilità delle sponde.

Il tratto iniziale della Roggia Firone, oggetto dell’intervento previsto nel progetto approvato dove esiste un tratto ormai fatiscente di muri di sponda, sarà oggetto di misurazione della portata derivata dalla roggia. La misurazione della portata per essere sufficientemente precisa necessita di un tratto di canale con corrente relativamente calma e uniforme, evitando andamenti irregolari che rendono praticamente impossibile la misura. Questa condizione è ottenibile realizzando una sezione idraulica stabile e il più regolare possibile, necessariamente in calcestruzzo. Gli interventi di ingegneria naturalistica non presentano infatti sufficienti garanzie per conseguire i due obiettivi prefissati, diminuzione delle perdite idriche, misura della portata derivata, in quanto potrebbero essere realizzati solo in terreni di bassa permeabilità, argille, ma non in terreni con elevata permeabilità come quelli attraversati dalla Roggia Firone, sabbie e ghiaie.

Queste tipologie di interventi manterrebbero praticamente inalterate le perdite idriche. Sono previste invece interventi di mitigazione compatibili con gli obiettivi prefissati, come ad esempio l’impianto di vegetazione ripariale sulle arginature e la sopraelevazione degli argini in terra per dissimulare le strutture irrigue previste.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie. Consigliera Ronchi, prego.

MOLTENI

La ringrazio, Presidente, grazie Assessore della risposta.

Il nocciolo dell’interpellanza era, non dubitiamo appunto delle criticità che appunto la roggia in questione, ma anche altre sul nostro territorio hanno, molto più semplicemente chiedevamo, visto che stiamo parlando di corsi d’acqua che hanno una storia centenaria, l’origine delle nostre rogge viene fatta risalire al 1500 addirittura, quindi stiamo parlando di oltre 500 anni fa, ci sono degli interventi di ingegneria naturalistica che possono permettere di risolvere il problema, che peraltro si ripresenta quasi annualmente, e di mantenere da un punto di vista paesaggistico e naturalistico, visto che stiamo parlando anche di corsi d’acqua che o rientrano nel PLIS o rientrano in aree di grande pregio naturale, e quindi di poterlo mantenere anche da un punto di vista naturalistico e paesaggistico.

Secondo noi si potevano, si poteva optare per delle soluzioni diverse, pur mantenendo la spesa contenuta e appunto riuscendo a mantenere quell’aspetto caratteristico che da oltre 500 anni contraddistinguere i nostri corsi d’acqua. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

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Grazie, Consigliere Molteni.

Punto n. 3 all’o.d.g.: “Interpellanza presentata dai Consiglieri Molteni e Ronchi in data 21/01/2019 prot. n. 3521, riguardante i costi per la realizzazione del Polo Fieristico”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto numero 3: “Interpellanza presentata dai Consiglieri Molteni e Ronchi in data 21 gennaio 2019 riguardante i costi per la realizzazione del Polo Fieristico”. Premesso che con deliberazione n. 167 è stato approvato il Progetto definitivo per la realizzazione nuovo Polo Fieristico, con una spesa complessiva presunta di euro 3 milioni e 6, dei quali 2.141.800 però per base d’appalto, un milione 458 e 200, quali somme a disposizione per spese tecniche di progettazione, direzione lavori e coordinamento, sicurezza, collaudi, acquisizioni aree private, accantonamenti per accordi bonari, pubblicazione bando di gara, allacciamento ai pubblici servizi ed IVA.

Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali chiedono al signor Sindaco e alla Giunta di sapere quale sia ad oggi l’ammontare complessivo delle somme per opere e spese tecniche di progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudi, acquisizione aree private, accantonamenti per accordi bonari, pubblicazione bando gara, allacciamento ai pubblici servizi, spese all’amministrazione comunale per la realizzazione del Polo Fieristico nel suo complesso, il padiglione piazzale espositivo, ovvero già impegnato da impegnarsi, per giungere al completamento dei lavori previsti alla consegna delle opere per il loro concreto e completo utilizzo.

Risponde l’Assessore Mangano, prego.

MANGANO – Assessore

Era in relazione all’interpellanza con la quale si chiede l’ammontare complessivo delle somme già impegnate o da impegnarsi per giungere al completamento dei lavori previsti, alla consegna delle opere, è doveroso premettere che la realizzazione del nuovo Polo Fieristico, a sud della stazione Centrale, è uno degli obiettivi del programma di mandato della Giunta Pezzoni ed in continuità con quella dell’attuale Sindaco Imeri. Tale intervento è finalizzato a dotare la città di Treviglio di una struttura espositiva polivalente ubicata in un’area servita da importanti infrastrutture. Quest’opera la possiamo considerare come il primo importante intervento pubblico di riqualificazione di un’area che avrà in sede di variante del PGT un ruolo strategico per lo sviluppo socio economico della nostra città. Pertanto in risposta alla presente interpellanza si esplicano di seguito i passaggi attraverso i quali si è giunti alla realizzazione della predetta struttura ormai in fase di ultimazione.

Il piazzale espositivo: la prima fase di realizzazione dell’opera, comprensiva dell’acquisizione delle aree mediante procedimento espropriativo, si è concentrata sulla realizzazione del piazzale espositivo; tale progetto comprendeva l’esecuzione di un parziale recintato, completo di sottoservizi, i cancelli d’ingresso, l’illuminazione e la formazione del parcheggio esterno, lato stazione ferroviaria, ed una palazzina servizi di circa metri quadri 600 disposti su due livelli. La somma stanziata ammontava ad euro 3 milioni e 6, di cui 2 milioni 141 per lavori ed un milione 458 per somme a disposizione, così suddiviso: un milione e due per realizzazione piazzale parcheggio, euro 800.000 per acquisto area ed un milione e sei per palazzina servizi. In fase di progettazione esecutiva è stata successivamente stralciata la palazzina servizi di metri quadri 600.

Si riportano gli atti principali che sono stati… come riferimento a questo piazzale: con delibera di Giunta comunale del dicembre 2013 è stato approvato il progetto definitivo; con determina dirigenziale gennaio 2015 e marzo 2015 è stato rideterminato in circa 1.186.000, comprese imposte di legge, l’importo per acquisto delle aree; con determina dirigenziale aprile 2015 è stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del piazzale espositivo per una spesa di un milione e due, di cui 984.000 per opere e 216 per somme a disposizione; con determina dirigenziale agosto 2015, a seguito di procedura aperta, è stato aggiudicato l’appalto con un ribasso sull’importo a base d’asta di circa il 47 per cento.

Il prolungamento del sottopasso ferroviario: la Giunta comunale ha ritenuto fondamentale utilizzare il ribasso offerto nella gara del piazzale espositivo per collegare la stazione

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ferroviaria al Polo Fieristico tramite il prolungamento del sottopasso ferroviario, al fine di realizzare un passaggio sicuro e diretto tra la futura Fiera e il principale punto d’arrivo dei visitatori. La somma stanziata per il progetto ammontava a 450.000, di cui 384 per opere e 74.000 e 9 per somme a disposizione, tali da finanziare la realizzazione delle opere strutturali e predisposizioni impiantistiche. Gli atti di riferimento sono che con delibera di Giunta comunale di luglio 2015 è stato approvato il progetto definitivo delle opere strutturali e le predisposizioni per la formazione degli impianti tecnologici; con determina dirigenziale novembre 2015 è stato approvato il progetto esecutivo; con determina dirigenziale dicembre 2015, a seguito di procedura negoziata, è stato aggiudicato l’appalto, come ho detto precedentemente.

Poi si è proceduto al padiglione espositivo e l’ampliamento del polo espositivo: nel corso dei lavori è nata l’idea di trasformare la palazzina servizi, come inizialmente ipotizzata, in un vero padiglione espositivo al fine di soddisfare gli eventi della città e porre le basi per la creazione di un polo fieristico di livello sovracomunale.

Il progetto attualmente ha una superficie complessiva di circa 2.900 metri quadri, così suddivisa: al piano terra troviamo una sala espositiva di metri quadri 1.500, una cucina e servizi di metri quadri 350 ed un blocco bar, servizi e depositi per altri 350 metri quadri. Al piano primo una sala conferenze auditorium e uffici per 350 metri quadri e un blocco destinato ad uffici ed impianti per altri 350 metri quadri.

La somma complessiva stanziata per l’opera ammonta ad euro un milione e 290 per il primo lotto, relativo ad opere strutturali, ed euro 3 milioni e 100 per il secondo lotto, relativo ad opere di finitura ed impianti, oltre all’acquisto di nuove aree per un futuro ampliamento, il completamento del sottopasso ferroviario e la realizzazione di una strada e di un parcheggio.

Tutto ciò è supportato dai seguenti atti: con delibera della Giunta comunale settembre 2015 veniva approvato il progetto definitivo in linea tecnica da suddividere in lotti, la spesa complessiva presunta ammontava a 3 milioni e mezzo, di cui un milione e sei per il primo lotto relativo alla sola struttura e involucro esterno; con determina dirigenziale dicembre 2016 veniva approvato il progetto esecutivo presentato dalla ditta aggiudicataria, che prevede la realizzazione della struttura del nuovo padiglione, completa di copertura, solai interpiano e muri perimetrali, a seguito della riduzione del quadro economico per complessivi euro un milione e 100, rideterminati poi in un milione e 115; con delibera di Giunta del 26 luglio 2017 è stato approvato un progetto definitivo esecutivo per realizzare, unitamente alla struttura prefabbricata, un porticato esterno che prevede una spesa complessiva di 175.000, è il porticato lato stazione; con delibera di Giunta comunale del 3 novembre 2017 è stato approvato il progetto definitivo relativo al secondo lotto, che prevede il completamento dei lavori, finiture edili, la realizzazione degli impianti, nonché l’acquisizione di circa metri quadri 4.500 di area, la realizzazione di un parcheggio sul lato est e le opere di completamento del prolungamento del tunnel ferroviario, che prevede una spesa complessiva presunta di 2.800.000 euro; con delibera di Giunta comunale novembre 2018 è stato approvato il progetto definitivo esecutivo relativo alle opere di completamento, previsto già in sede di gara, relativa ad una spesa complessiva di euro 300.000 e riguardante il completamento delle pavimentazioni esterne ed altre finiture.

Riassumendo quanto sopra esposto, è possibile definire un quadro dei finanziamenti, come riportate nella tabella sottostante, per la realizzazione del nuovo Polo Fieristico, che per l’importanza e complessità dell’opera ha avuto una serie di implementazioni e modifiche progettuali che hanno ridefinito quanto approvato con l’iniziale delibera di Giunta del 5 dicembre 2013.

Abbiamo qui il quadro riassuntivo, l’acquisizione delle aree, un milione 186, piazzale espositivo, comprese le strutture del sottopasso, un milione e due, il primo lotto del padiglione espositivo, strutture prefabbricate, un milione e 115, il primo lotto, padiglione espositivo, il porticato, 175.000, il padiglione e il secondo lotto, finiture e impianti, acquisizioni di aree e strade di parcheggio, sottopasso ferroviario, per un importo complessivo di 2 milioni e 8, la pavimentazione esterna, come avevo detto prima, 300.000, il tutto per 6 milioni 776.

Per quanto riguarda le tempistiche in merito ai lavori in corso, l’impresa appaltatrice della realizzazione del padiglione espositivo si è impegnata a terminare i lavori entro la prima decade di aprile 2019.

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COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie. Consigliere Molteni, prego.

MOLTENI

Grazie, Presidente. Non voglio sminuire il lavoro fatto dall’Assessore Mangano, mi bastava il totale finale, nel senso, per macroaree.

Bene, spulceremo bene tutte le voci e la ringrazio per la fin troppo esaustiva risposta a differenza del suo collega Nisoli di cui io sto ancora aspettando le risposte da mo’, pure stasera ho posto domande. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Consigliere.

Veniamo ora al quarto punto all’ordine del giorno: “Comunicazione terzo prelievo fondo di riserva…”.

Consigliere Sonzogni, prego.

SONZOGNI

Buonasera, Presidente. Lei come ha visto, l’ho vista ieri e mi ha anche risposto formalmente, io ho presentato un’interpellanza urgente in merito alla temporanea, diciamo indisponibilità di un consistente numero di stalli di sosta a servizio della stazione ferroviaria centrale.

Lei mi ha risposto che non ci sono i requisiti di urgenza, io, diciamo, ai sensi degli articoli 67 e 68 del Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale, ripropongo l’interpellanza in questa sede perché a mio avviso, tenuto conto che gli stalli di sosta sono inutilizzabili da questi giorni fino ai primi di marzo, è evidente che l’urgenza è attuale, non è… e discuterne a fine febbraio sarebbe perfettamente inutile perché nel frattempo avremmo avuto oltre 40 giorni di indisponibilità. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Consigliere. Come le ho detto ieri nella mia risposta, non ravviso l’urgenza, se la vuole ripresentare, l’allega e la risposta le verrà data al prossimo Consiglio comunale.

SONZOGNI

Sì, Presidente. Lei continua a, diciamo, ad esprimere una valutazione che è apodittica, perché lei non spiega perché non sarebbe urgente. Prendo atto della sua decisione, che secondo me contrasta con i criteri del Regolamento, e se ne discuterà a fine febbraio; poi io credo che non faccia, come dire, il lavoro dell’Amministrazione, perché è evidente che è un segno di disinteresse per le esigenze degli utenti del servizio ferroviario che, insomma, non sono certamente da meno degli operatori del luna park, insomma, ecco.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie. Quindi me la ripropone?

SONZOGNI

Siccome lei mi dice che non può essere fissata all’ordine del giorno di oggi, io la do per proposta, nel senso che è già stata depositata, per cui è agli atti.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Perfetto, la ringrazio.

Punto n. 4 all’o.d.g.: “Comunicazione terzo prelievo fondo di riserva disposto con deliberazione della Giunta comunale n. 191 del 19.12.2019”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto numero 4: “Comunicazione terzo prelievo fondo di riserva disposto con deliberazione della Giunta comunale n. 191 del 19 dicembre 2018”.

La parola all’Assessore Vailati.

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VAILATI – Assessore Grazie, Presidente.

Con delibera della Giunta comunale 191 del 19 dicembre è stato effettuato il terzo prelievo dal fondo di riserva. Vi era la necessità di finanziare alcune spese urgenti, in particolare l’utenza energia elettrica per 5.500 euro, in relazione all’andamento dei consumi, IVA a debito per 15.000 euro, in relazione alla proiezione aggiornata del debito al 31 dicembre, sulla scorta delle effettive fatturazioni.

Il prelievo, di cui alla presente delibera, consente di mantenere il bilancio di previsione coerente con gli obiettivi di saldo di finanza pubblica e il mantenimento di tutti gli equilibri del bilancio di previsione. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Assessore.

Punto n. 5 all’o.d.g.: “Approvazione Bilancio di previsione 2019 della società di trasformazione urbana Treviglio Futura S.p.A.”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto numero 5 all’ordine del giorno: “Approvazione Bilancio di previsione 2019 della società di trasformazione urbana Futura S.p.A.”.

Invito l’Amministratore unico a venire al tavolo della Giunta, grazie.

GATTI PAOLO -Amministratore Unico Società Treviglio Futura Buonasera a tutti. Stasera presentiamo il Bilancio di previsione…

COLOGNO – Presidente del Consiglio Prego. Prego, Consigliere. Prego.

PIGNATELLI

Il punto attualmente in discussione, il punto successivo che riguarda la revisione dei criteri di mantenimento delle partecipazioni del Comune e l’ultimo punto all’ordine del giorno, che è la proposta di liquidazione della STU, riguardano sostanzialmente il medesimo argomento. Il Regolamento consente di porre in un’unica discussione punti che hanno connessioni fra di loro, pur poi procedendo ovviamente a votazioni separate.

Mi domando, le domando e le chiedo anche se non sia il caso di procedere ad un’unica discussione su tutti e tre gli argomenti e poi procedere separatamente ai voti.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Per me non c’è problema, possiamo fare anche così. Prego.

(Intervento fuori microfono)

COLOGNO – Presidente del Consiglio Prenotatevi.

Prego, Consigliere Giussani.

GIUSSANI

…questo tipo, perché stravolge completamente quello che sono i due punti all’ordine del giorno.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Sospendiamo cinque minuti. Decidono i Capigruppo come affrontare la questione.

GIUSSANI D’accordo.

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La seduta è sospesa.

La seduta riprende.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

…l’ordine del giorno, per cui restituisco la parola all’Amministratore unico, prego.

GATTI PAOLO -Amministratore Unico Società Treviglio Futura

Bene. Come… vado ad illustrare quello che sarà il, diciamo così, l’attività che la società Treviglio Futura svolgerà nei prossimi dodici mesi e poi passerò la parola alla dottoressa Possenti per entrare nel merito del dettaglio dei numeri.

Nei primi due mesi, tre mesi dell’anno, l’attività della società sarà quella di chiudere definitivamente l’operazione Piazza Setti, mancano i rogiti di tre posti auto, di cui uno ancora da vendere, stiamo ultimando il collaudo tecnico amministrativo, giovedì mattina avremo un ulteriore verifica in piazza e nei due piani interrati e vedremo se i lavori che sono stati eseguiti per quelle piccole gocciolature che si sono verificate, sembrerebbe che abbiano dato il loro esito. Dopodiché andremo a terminare la costituzione del condominio, che ha già visto i suoi primi passi, e che vedrà nella prossima settimana l’approvazione del bilancio triennale.

Successivamente l’attività verterà a pieno regime sull’applicazione del Piano dei parcheggi.

Come sapete il Piano dei parcheggi è stato approvato dal Consiglio comunale nel giugno dello scorso anno, sono già stati eseguiti alcuni step, l’aggiornamento delle tariffe e l’ampliamento delle aree a riscossione, a brevissimo la prossima settimana cominceremo a installare i basamenti per l’installazione dei nuovi parcometri, dopodiché verranno posizionati e si potrà entrare, diciamo così, in piena attività con i nuovi totem e la società poi farà, procederà nell’acquisto della piattaforma tecnologica, che sarà quella che poi darà il vero impulso al Piano dei parcheggi.

Contestualmente a questa fase, proseguirà l’attività di progettazione del ring della circonvallazione a senso unico, che dovrà tener conto in modo tale che il lavoro che si andrà a fare sui parcheggi sia coerente.

Come è previsto per l’anno 2020 e 2021, ci sarà l’implementazione dei parcometri con altri parcometri e quindi poi passeremo successivamente alla sensorizzazione vera e propria degli stalli nel pieno dell’attività della piattaforma tecnologica. La piattaforma tecnologica in questo anno servirà per introdurre la card RFID, con la quale si faranno, si potranno fare anche tramite app gli abbonamenti e servirà anche per gestire tutta la parte di sosta dedicata ai cittadini residenti. Questo è un attimino… i dati economici, li vado ad elencare brevemente, ma sono in relazione. L’investimento che viene previsto per il 2019 ammonta a 110.000 euro e prevede la piattaforma che ha un costo stimato in 60.000 euro, l’introduzione della tecnologia RFID, tessere tipo smart card, che ha un valore stimato intorno ai 10.000 euro, e, diciamo così, l’arrivo dei nuovi parcometri per una cifra di poco inferiore ai 40.000.

A questi costi poi verranno aggiunti i costi del personale che stiamo valutando quali possano essere le professionalità che servono alla società per poter adeguatamente seguire questo progetto. Per il 2020 gli investimenti previsti per ulteriori totem ammontano a 100, 115.000 euro, e poi per l’avvio del programma di sensorizzazione, l’investimento previsto è di 135.000 euro.

Piano della sosta che sta già dando i suoi primi risultati, perché la rotazione delle macchine in sosta è visibile oggi, per cui siamo soddisfatti del lavoro fatto fino ad oggi e dei risultati che ha dato.

Direi che posso passare la parola alla dottoressa Possenti per l’illustrazione della nota integrativa e del bilancio triennale 2019.

Dott.ssa POSSENTI MONICA - Società Treviglio Futura

Buonasera. Allora, penso che sia stato consegnato a tutti il riepilogo di questi bilanci, di questo bilancio triennale preventivo, unitamente a questo è stato dato anche come base di partenza un preconsuntivo del 2018, atteso che questo costituisce comunque la base per poter ragionare sugli anni a venire.

Nel 2018 quelli che sono stati i lavori di costruzione del parcheggio della piazza sono ultimati, l’importo del… quindi l’importo residuo al netto delle vendite dei parcheggi privati ha iniziato ad essere ammortizzato per… con un piano di ammortamento che è calcolato sulla base della

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durata della concessione dell’area, quindi fino al 2050. Nel 2019, come ha accennato l’amministratore, gli investimenti che verranno fatti saranno nell’ordine di 150.000 euro, 110.000 euro per quanto riguarda investimenti in beni, quindi negli impianti veri e propri che servono per il Piano della sosta, e in più tutti i costi, tutti i costi che stanno attorno, quale il Piano della circonvallazione e quant’altro, quindi complessivamente ammontano a 150.000 euro.

Segnaliamo che… segnalo che è il mutuo che inizialmente… il mutuo con la BCC, che inizialmente era stato deliberato per 4 milioni, è stato poi erogato in ragione di 3.200.000 euro, quindi per una cifra inferiore di fatto a quello che è stato l’investimento complessivo.

Andando avanti quindi nel futuro e per far fronte agli investimenti successivi che riguardano il Piano della sosta e che sono indicati nei 150.000 euro del 2019 e 115 del 2020 e 135 del 2021, si rende quindi necessario finanziare ulteriormente la società. Per questo è già stato portato avanti un ragionamento con la BCC, che si è dichiarata disponibile a riportare i finanziamenti ad un valore di massima complessivo intorno ai 4 milioni di euro, ma comunque per il momento abbiamo ragionato su un finanziamento singolo di 600.000 euro per la durata di dieci anni, perché questa è la situazione meno favorevole da affrontare.

Quando poi saranno definiti tutti i rapporti anche con la banca, eventualmente ci potrà essere qualche condizione migliorativa.

Per quanto riguarda il mantenimento, per quanto riguarda gli introiti, gli introiti sono previsti intorno ai 470.000 euro per quanto riguarda l’incasso dei parcheggi per il 2019, a questi si vanno poi ad aggiungere le entrate relative alla vendita, all’incasso dei tre posti auto che ancora non sono stati rogitati. Quindi complessivamente abbiamo introiti per circa 500.000 euro e a fronte di questi abbiamo come costi il costo naturalmente dei posti auto che vengono venduti per trentun mila euro, spese di gestione per 211.000 euro, il cui dettaglio vi è stato allegato insieme alla prima nota, l’ammortamento, ammortamento che comprende sia quello del parcheggio, diciamo che entra a regime, che quindi nel 2019 viene calcolato in misura piena, mentre nel 2018 è calcolato per il periodo da quando il parcheggio è stato aperto, quindi per un periodo di tempo inferiore, e oltre a questo, va beh, poi ci sono gli ammortamenti relativi agli investimenti che sono stati fatti anche in impianti già a decorrere dal 2019. Vi sono poi gli interessi passivi relativi al mutuo, per il quale vi è stato allegato comunque il piano di ammortamento del mutuo attualmente in essere, e come ultima voce le imposte che sono calcolate sulla base dell’aliquota attualmente in vigore. 2020, gli introiti pure si mantengono nella stessa misura, in aggiunta agli incassi dei parcometri sono stati previsti abbonamenti e pubblicità che dovrebbero rappresentare delle ulteriori entrate per la società e qui abbiamo le spese di gestione, che dai 211.000 euro del 2019 sono passate a 226.000 euro. Diciamo che tendenzialmente con gli investimenti che vengono fatti aumentano poi col passare del tempo le spese di manutenzione degli impianti tecnologici.

Per il resto abbiamo ancora le quote di ammortamento, le quote di ammortamento dei beni che aumentano ancora rispetto all’anno precedente in quanto si implementano, aumentano gli investimenti ed entrano a regime in misura piena quelli dell’anno precedente, gli interessi passivi e le imposte.

Per quanto riguarda il 2021, il bilancio si mantiene sulla stessa linea, gli introiti dovrebbero raggiungere i 530.000 euro, un po’ perché probabilmente ci saranno degli incrementi sull’incasso dei parcometri e anche per quanto riguarda pubblicità e abbonamenti dovrebbe esserci qualche ulteriore incremento.

I costi, le spese di gestione, come ho detto, aumentano perché aumentano le spese di manutenzione di tutta la piattaforma e di tutti gli impianti tecnologici necessari per i parcheggi, gli ammortamenti anche qui aumentano in funzione degli investimenti, interessi passivi e imposte.

Tendenzialmente per come è strutturata, tutti e tre gli esercizi 2019, 2020 e 2021, dovrebbero concludersi con una situazione di utile o comunque sostanziale pareggio.

Questo per quanto riguarda, se serve qualcos’altro…

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, dottoressa. Ha chiesto di intervenire il Sindaco, prego.

IMERI – Sindaco

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Ad integrazione dell’illustrazione del bilancio che è sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale, c’è poi un ulteriore punto che viene posto in approvazione con questa delibera - mi scuso, ma sono abbastanza costipato e quindi faccio un po’ fatica - che prevede sostanzialmente, oltre all’approvazione del Bilancio di previsione nel quale poi si entrerà nel merito col dibattito, aggiungo un ulteriore elemento al dibattito, che sono i punti, i punti 2 e 3 del deliberato, ovvero di dare mandato alla società Treviglio Futura di avviare il procedimento per l’analisi e la valorizzazione del Complesso Cascina Rampina e dei due lotti residenziali, Bergamo Est, completamento tra Bergamo Est e Porta Nord, che attualmente sono ancora fermi, e di valutare la fattibilità per la realizzazione di un ulteriore parcheggio interrato, identificato anche nel programma di mandato, in Largo Caprera.

Va ricordato, come è scritto nella delibera, che per quanto riguarda i lotti residenziali è già stata esperita a novembre del 2011 anche una gara con asta pubblica, che è andata deserta, e che riteniamo che, come già deliberato nel 2015 in relazione a quel bilancio, il Bilancio di previsione allora della STU 2016, come deliberato dal Consiglio comunale in ordine al programma di mandato, nella logica della società di trasformazione urbana ci sia da sempre anche la rigenerazione urbana, la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune, oltre che, come nel caso di Largo Caprera, il completamento del Piano della sosta.

Ovviamente in questa fase, come già successo nel 2017 per il processo di Piano della sosta, innovazione, Smart City, che era diventato un indirizzo poi riportato al Consiglio comunale per la valutazione in merito alla fattibilità economica, alla strada migliore da perseguire per la valorizzazione dei due lotti residenziali della Cascina Rampina, con gli eventuali poi riflessi sul bilancio, in questo caso si dà mandato alla società, e quindi al socio che la rappresenta domani nell’assemblea, di perseguire anche la strada della valutazione, della valorizzazione di questi due lotti residenziali della Cascina Rampina e della fattibilità tecnico, economica della realizzazione del parcheggio interrato di Largo Caprera. Quindi per completezza il deliberato si compone di questi punti, quindi il Bilancio di previsione illustrato dall’Amministratore e questi due scenari che sono invece gli indirizzi dell’Amministrazione in merito alle evoluzioni della società. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Sindaco. Invito i consiglieri a prenotarsi per intervenire.

Consigliera Rossoni, prego.

ROSSONI

Mah, io su questo punto ho solo un paio di domande.

La prima, guardavo costo dei box - sto guardando il Bilancio preventivo 31/12/2019 - costo dei box 31.350, ricavo della vendita box 33.000, cioè quanto si guadagna per ogni box?

Perché se il guadagno è così limitato, cioè se vengono di fatto venduti al prezzo di costo, mi viene da dire: “Ma come è possibile che si aumenti poi tu la sosta su tutti i cittadini per coprire il costo di un parcheggio e invece si vendano poi i box di fatto ad un prezzo di costo?

Cioè, vorrei capire quant’è il margine su ogni box venduto.

Seconda domanda, sempre riferita ai box privati, mi si dice che nel preliminare era prevista la consegna della polizza fideiussoria dal venditore e che questa polizza non sia ancora stata consegnata, voglio, volevo sapere a che punto siamo anche con questo aspetto.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie. Consigliera Ronchi, prego.

RONCHI

Grazie, Presidente. Grazie per le relazioni.

Io ho una domanda che riguarda l’IVA: se gli incassi dei parcheggi a raso sono comprensivi di IVA? Perché ho trovato la deliberazione 58 del 18 aprile 2018 della Giunta comunale che diceva che le tariffe della sosta del parcheggio di Piazza Setti sono quelle definite dal Piano finanziario, approvato con la deliberazione del Consiglio comunale 8 del 24 febbraio 2015, che appunto recitava: “La tariffa oraria dei parcometri di Piazza Setti è stata prevista nella misura di euro 1, corrispondente a euro 0 819 di imponibile e 0,181 di IVA”. Quindi volevo sapere se sono soggetti ad IVA anche le tariffe degli altri parcheggi gestiti dalla STU, anche

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perché ho trovato una risposta dell’Agenzia delle Entrate per un interpello promosso dal Comune di Verona che appunto stabiliva: “Con specifico riferimento proprio alla gestione dei parcheggi si ritiene che tale attività, seppure effettuata dal Comune istante attraverso l’utilizzo dei poteri autoritativi propri dell’ente pubblico, potendo essere esercitata anche da operatori economici privati deve essere ricondotta nell’ambito di applicazione del tributo al fine di non provocare potenzialmente una distorsione di concorrenza, e una volta appurato che il Comune nello svolgimento del servizio di sosta, pur utilizzando i poteri di carattere autoritativo, esercita in ogni caso un’attività potenzialmente concorrenziale rispetto a quella analogamente resa da un soggetto privato, occorre dunque verificare la sussistenza del presupposto soggettivo di imposta”. A tal fine l’Agenzia delle Entrate rammentava che la natura commerciale dell’attività esercitata sussiste tutte le volte in cui la stessa risulta caratterizzata da una serie di elementi, fra i quali in particolare l’esercizio abituale e continuativo dell’attività. Poiché nella fattispecie prospettata il Comune svolge il servizio di sosta in modo continuativo al fine di realizzare un risultato economico persistente, rilevante, si concretizza di fatto lo svolgimento di un’attività commerciale e conseguentemente si realizza il presupposto soggettivo di imposta. Quindi alla luce delle considerazioni esposte l’Agenzia riteneva che l’attività di sosta, svolta sostanzialmente dal Comune in queste condizioni, assumesse una rilevanza gli effetti dell’IVA, quindi le relative tariffe dovevano essere assoggettate all’imposta.

Quindi volevo sapere appunto la questione dell’IVA e perché nello schemino di bilancio gli incassi dei parcometri sono appunto chiamati tutti incassi parcometri e non appare mai il termine ricavi. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie. Consigliere Calvi.

CALVI

Buonasera. Vorrei porre una domanda all’Amministratore unico: se lui ritiene il livello di capitalizzazione di Treviglio Futura adeguato, anche perché nella convenzione quadro si prefigura per Treviglio Futura una società omnibus, come più volte è stato descritto, e di conseguenza la mia è una… è un semplice interrogativo, serve naturalmente a comprendere la natura della società nel suo complesso. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Consigliere Calvi.

Consigliere Sonzogni, prego.

SONZOGNI

Sì, buonasera. Grazie delle relazioni. Mi sovvengono comunque alcuni dubbi ancora.

Innanzitutto non mi è chiaro, ma poi lo vedremo anche col punto successivo, in base a, come dire, quali presupposti si ritiene, si prevede che ci possa essere un così elevato incremento dei ricavi dalla gestione dell’attività di sosta, nel senso che si passa dai 200, lasciamo perdere gli incassi relativi al parcheggio di Piazza Setti che, diciamo, è in una fase di rodaggio e poi comincerà probabilmente, si spera, ad avere ricavi un po’ più alti, però gli altri ricavi bene o male sono quelli, non si comprende come sia possibile passare da 245.000 euro del 2018 a fare un salto direttamente a, penso a questo punto, sommando quelli da previsione di Piazza Setti, 380 o qualcosa del genere, mila euro, già dal 2019, perché se prendiamo 470.000 euro che si prevede di incassare nel 2019, togliamo 120.000 euro, ad andare bene, dei ricavi di Piazza Setti, abbiamo 390.000 euro – scusate - abbiamo 350.000 euro, che comunque sono 100.000 euro in più su base annua rispetto al 2018, così come non ci è chiaro, non mi è chiaro appunto sulla base di quali presupposti giuridici si pensa di introitare queste somme, tenuto conto che vi è un affidamento dell’attività di sosta rispetto a determinate vie, regolamentato dalla convenzione stipulata col Comune per la realizzazione della operazione di Piazza Setti, ma poi non vi è, non vi sono ulteriori atti convenzionali. Vi era stata una, come dire, un’interinale assegnazione della riscossione, in realtà che è una cosa diversa dalla gestione della riscossione delle entrate degli stalli di nuova istituzione, è stato fatto questo provvedimento con delibera di Giunta 117 del 2018, una temporanea, diciamo attribuzione

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della riscossione degli incassi dagli stalli di sosta di nuova istituzione alla STU, in attesa della revisione della convenzione, ma poi non vi sono ulteriori atti di affidamento, per cui non è ben chiaro quale sia il titolo giuridico e quindi se sia fondata questa previsione.

D’altro canto c’è un problema che attiene anche invece alla composizione, a mio avviso, a nostro avviso, ma appunto ve lo stiamo chiedendo come chiarimento, anche delle spese, cioè la voce spese di gestione è una macro voce che non viene spacchettata nella sua composizione, non sappiamo quanto incidono le consulenze, non sappiamo se siano conteggiate ad esempio le assicurazioni, l’assicurazione sulla struttura di Piazza Setti, non è chiaro se vi sia appunto una copertura assicurativa – grazie - se vi sia una copertura assicurativa per responsabilità civile, per responsabilità, per la tutela del bene e verso terzi, vi sono appunto diverse alcune informative.

Peraltro non c’è nemmeno chiaro l’andamento dei costi di gestione, perché si parla di spese di gestione per 242.000 euro nel 2018, 211.000 euro nel 2019, 226.000 nel 2020 poi andiamo a 241 nel 2021, quindi non si capisce in che modo siano state a questo punto stimate queste spese dell’andamento fluttuante. Siccome è, ci viene detto che è prevista l’assunzione di un ulteriore dipendente, non si comprende ad esempio anche l’andamento della stima delle passività per il TFR dipendenti, perché lo vediamo salire in maniera costante, di circa 2.000 euro all’anno, come se ci fosse sempre l’attuale dipendente, ma in realtà è previsto di avere un ulteriore dipendente, quindi dovremmo vedere il TFR aumentare ancora di più a livello di accantonamento, scusate, a livello di debito.

Quindi vi sono una serie di punti sui quali vi chiediamo di darci qualche delucidazione in più.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Consigliere Sonzogni.

Consigliere Giussani, prego.

GIUSSANI

Quante incomprensioni ha il Consigliere Sonzogni. Io ne ho una sola. Volevo fare una domanda e verificare se è un dato che ha mandato oggi è reale. Mi dicono che oggi la STU abbia incassato 28.219 euro, per cui il se questo è il trend, si può pensare che ha per fine gennaio arriveremo a trentun mila 219, che moltiplicato per 12, sono 372.000 euro.

Ecco, volevo una conferma se gli incassi sono questi ad oggi, perché se così fosse, è chiaro che i numeri quadrano. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, consigliere. Altri interventi? Consigliera Frigerio.

FRIGERIO

Mah, io volevo ringraziare la dottoressa Possenti e Gatti, e dalla lettura di questo bilancio si rileva che effettivamente nel 2018 l’obiettivo della società è stato raggiunto, si è conclusa quindi l’attività amministrativa, tecnico amministrativa di Piazza Setti. L’obiettivo della società, che si era data, era appunto la realizzazione di questa piazza e quindi l’apertura di questa piazza nel nuovo centro storico, far diventare più grande questo centro storico, dare comunque un nuovo, una nuova area di aggregazione, socializzazione, allargando appunto il centro storico. Mi piace anche ricordare la tempistica di realizzazione di quest’opera, che sicuramente non sarebbe stata così se non fatta da una società privata, ed ora con questa delibera andiamo anche a dare un nuovo indirizzo, per quanto riguarda il 2019, 2020 e 2021, come ha detto il Sindaco, per lo sviluppo di questa società. Quindi proseguire intanto lo studio della circonvallazione interna e del Piano del traffico e si dà mandato di avviare un procedimento per l’analisi e valorizzazione del complesso denominato Cascina Rampina e dei due lotti di Via Bergamo Est ed inoltre si incarica di avviare il procedimento di verifica della fattibilità della realizzazione di un parcheggio interno in Largo Caprera.

Ecco, a me sembra che questo bilancio, a mio modesto parere, sia sostenibile, ben stilato, e quindi preannuncio anche che per la lista Con Mangano per Treviglio si esprimerà un parere favorevole. Grazie.

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COLOGNO – Presidente del Consiglio Consigliere Pignatelli, prego.

PIGNATELLI

Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere alcuni chiarimenti, alcune valutazioni all’organo amministrativo. La delibera che c’è sottoposta questa sera riguarda non solo l’approvazione del bilancio preventivo, ma anche il conferimento dell’incarico alla società di trasformazione urbanistica dello studio di un parcheggio in Largo Caprera e l’affidamento anche per la valorizzazione della Cascina Rampina e di due lotti liberi posti nel PI, Bergamo Est. Nel bilancio ovviamente, ma nemmeno nella relazione dell’organo di amministrazione si fa riferimento a queste due future attività, neppure nella stringata nota integrativa, per cui volevo chiedere con questa occasione di conoscere qual è l’opinione dell’organo di amministrazione riguardo a queste due attività che la STU dovrebbe in futuro, in futuro, quest’anno evidentemente, svolgere, e anche qual è la sua valutazione in ordine al rapporto che vi è fra il Piano dei parcheggi approvato con la delibera 48 del ‘18 e l’ipotesi di un nuovo parcheggio in Largo Caprera, se questo è coerente, come si sposa comunque con l’attuale Piano approvato dall’Amministrazione.

Per ciò che riguarda poi l’intervento su Largo Caprera, sul PI Bergamo Est e sulla Rampina, quali valutazioni può fare la società in termini di budget e sulle risorse necessarie.

Infine, ma è un tema che è già stato toccato, immagino siano state fatte delle proiezioni sull’occupazione degli stalli per determinare il gettito futuro, visto che viene stimato nei prossimi anni in 450, 470.000 euro, quindi se vi è copia di queste valutazioni mi piacerebbe averne. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Consigliere.

Ha chiesto di intervenire il Sindaco, prego.

IMERI – Sindaco Grazie, Presidente.

Lascio poi la parola all’Amministratore e alla dottoressa Possenti, ma mi collego a quanto diceva il Consigliere Pignatelli per spiegare che ovviamente la società non può prevedere e non poteva prevedere nella nota integrativa riferimenti agli scenari futuri in quanto, in assenza di deliberazioni in merito del Consiglio comunale, non possono essere né previste né valutate. Quindi stasera, come dicevo prima, nella stessa delibera ci sono due parti, una che riguarda il bilancio di previsione, che ci è stato anticipato, che stiamo discutendo e per il quale sono state formulate domande, osservazioni, alle quali risponderà chi di dovere, mentre per quanto riguarda gli scenari futuri, come è successo in passato per il Piano della sosta, si dà l’indirizzo e, o in occasione del prossimo Bilancio di previsione, quindi a fine anno, o se i tempi, come mi auguro, dovessero essere più brevi, la STU riuscirà a presentare una proposta all’Amministrazione che preveda il conferimento piuttosto che altri scenari, il socio privato, tutte le opzioni che abbiamo tracciato in merito, facendo anche un’analisi del mercato immobiliare e di cosa può essere del comparto Rampina, verrà giustamente in Consiglio comunale a sottoporre quello che ritiene essere lo scenario migliore, a chiedere l’autorizzazione al Consiglio comunale affinché il socio unico possa poi in Assemblea dar seguito a quello che è l’indirizzo del Consiglio comunale.

Quindi il motivo per cui sono distinte e, diciamo, non rientra questa parte nel Bilancio di previsione e nella nota integrativa è essenzialmente questo.

Era per precisare, dopo ho altre cose da dire sul dibattito, ma vediamo se le risposte vengono ritenute già esaustive. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Sindaco.

Prego, per le risposte, a voi la parola.

Dott.ssa MONICA POSSENTI - Società Treviglio Futura

Vado un attimo a memoria sulle domande. Per quanto riguarda il discorso del margine sul

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costo dei parcheggi: allora, è stata fatta naturalmente un lavoro di verifica di quelli che sono stati i costi di costruzione del secondo parcheggio, comunque alla fine tendenzialmente, seppur non in misura precisissima, il margine sulle vendite è stato del 5, 6 per cento.

Teniamo presente che i parcheggi erano già stati… i prezzi di vendita erano comunque già stati individuati quando sono stati fatti i bandi, per cui sul, diciamo, la società non poteva lavorare sul prezzo di vendita, poteva solo cercare di contenere quanto più possibile il costo di costruzione e questo è stato fatto.

Per quanto riguarda invece il discorso dell’IVA, la società applica l’IVA, tutti gli importi che sono indicati, che sono espressi nel bilancio sono al netto dell’IVA, quindi sono imponibili;

non si vede la voce, non c’è scritta la voce ricavi per evitare di mettere un unico importo totale di… ed è stato suddiviso fra incasso parcometri, vendita box, pubblicità e quant’altro, però concettualmente la sommatoria di tutte queste voci rappresentano i ricavi della società.

Per quanto riguarda invece i costi, forse le è sfuggito, ma ci sono tutti i dettagli allegati dei costi, quindi di come sono composti i 211, 226 o i 241.000 euro. Ci sono le voci indicate per quanto riguarda dipendenti, amministratori, sindaci, commercialista, segreteria, vigilanza, spese condominiali, pulizia, Enel, metano, rifiuti, IMU, TASI, amministrative varie, manutenzioni e altri oneri, quindi c’è il prospetto, se vuole le possiamo leggere, ma c’è il prospetto dettagliato allegato nei documenti che sono stati consegnati.

Poi io devo dare qualche altra risposta che non mi ricordo?

(Intervento fuori microfono)

GATTI PAOLO - Amministratore Unico Società Treviglio Futura

Per quanto riguarda invece la polizza è in elaborazione, nel senso che la polizza che viene consegnata dal costruttore agli acquirenti, non appena ne vengono ultimati gli ultimi tre rogiti viene staccata per tutti.

(Intervento fuori microfono)

COLOGNO – Amministratore Unico Società Treviglio Futura Accendete il microfono, per favore, sennò non si sente.

(Intervento fuori microfono)

GATTI PAOLO - Amministratore Unico Società Treviglio Futura

È stata consegnata la polizza fideiussoria che viene data in fase, in corso di costruzione, nel momento in cui viene fatto il collaudo tecnico amministrativo verrà dall’impresa data la polizza fideiussoria completa.

(Intervento fuori microfono)

GATTI PAOLO - Amministratore Unico Società Treviglio Futura Più che fideiussoria, assicurativa, eccetera. Se hai esaurito, vado avanti…

Su come abbiamo fatto a, mi sembra che fosse questa una delle domande fatta da più persone, come abbiamo fatto a calcolare i 470.000 euro, eccetera. Siamo partiti da una valutazione dell’applicazione del Piano della sosta, dei suoi risultati, e se quanto era stato indicato o previsto dal consulente fosse poi effettivamente stato riscontrato nell’applicazione dei primi mesi. Fatte queste valutazioni, tenendo conto dell’andamento e anche del periodo particolare, eccetera, confermata poi la previsione dagli incassi di gennaio, ed è corretta l’informazione che ha il Consigliere Giussani, e cioè ad oggi, mese di gennaio, la società ha incassato per i parcometri che ha in gestione 28.219,60 euro, al quale ci sarà il prelievo di giovedì trentun gennaio, che in base agli incassi oltre i 3.500 euro di quelli previsti, andiamo dai 4.000 ai 3.799, 3.802, 3.920, per cui stimando un incasso di 3.500 euro, arriviamo grosso modo alla cifra che lui aveva detto, trentun mila e 700 euro, però, Consigliere Giussani, a questi introiti deve aggiungere quelli di Piazza Setti, che sono 6.500 euro. Per cui sono 31, 38, moltiplicato per…

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