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Cronache Economiche. N.359-360, Novembre - Dicembre 1972

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(1)

CAMERA DI COMMERCIO

INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA SPEDIZIONE IN A B B O N A M E N T O

DI TORINO ^ ^ ^ ^ ^ POSTALE (III GRUPPO) . 70

CRONACHE

ECONOMICHE

(2)

(da un sigillo del '6CO)

da

la fiducia

7 • • * •

dei risparmiatori

I S T I T U T O B A N C A R I O

SAN PAOLO DI TORINO

DEPOSITI E CARTELLE IN CIRCOLAZIONE: 2500 MILIARDI 200 F I L I A L I IN ITALIA - R A P P R E S E N T A N Z E A F R A N C O F O R T E L O N D R A P A R I G I Z U R I G O BANCA B O R S A CAMBIO CREDITO FONDIARIO CREDITO AGRARIO FINANZIAMENTI OPERE PUBBLICHE

(3)

cronache

economiche

mensile della camera di commercio industria artigianato e

agricol-tura di forino

numero 3 5 9 / 6 0

n o v e m b r e - d i c e m b r e 1 9 7 2

Corrispondenza, manoscritti, pubblicazioni deb-bono essere indirizzati alla Direzione della Ri-vista. l'accettazione degli articoli dipende dal giudizio insindacabile della Direzione. Gli scritti firmati o siglati rispecchiano soltanto il pen-siero dell'Autore e non impegnano la Direzione della Rivista né l'Amministrazione Camerale. Per le recensioni le pubblicazioni debbono es-sere inviate in duplice copia. È vietata la ri-produzione degli articoli e delle note senza l'autorizzazione della Direzione. I manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

sommario

L. M a l i e

3 Architettura tardorinascimentale in Piemonte A. Canonica

13 II futuro degli imprenditori privati G. Cansacchi

20 I problemi ecologici nella normativa internazionale F. Reviglio

27 L'unione economica e monetaria e l'armonizzazione fiscale nella CEE A. Russo F r a t t a s i

33 Considerazioni sulla mobilità nelle aree urbane S. Romano

39 Venti anni dell'Istituto universitario di studi europei di Torino G. F. M i c h e l e t t i

45 II ruolo dell'Università nella Repubblica Popolare Cinese B. B r u n e t t i

50 Profilo giuridico dell'inquinamento idrico L. J o n a Celesta

54 Le funzioni ed il finanziamento degli enti locali D. U. Poto

57 Registro delle imprese e registro delle ditte L. B u c z k o w s k y

66 Nuovi orizzonti nelle strutture del commercio S. Serre

72 Gli ordinamenti agricoli della montagna piemontese E. B a t t i s t e l l i

81 Le piante ornamentali nell'ecologia e nell'economia E. Garibaldi

86 II problema dell'apicoltura al Simposio internazionale di Torino E. Ghiglione

90 Vacanze concentrate P. Cazzola

93 L'amianto della Val di Lanzo A. V i g n a

99 Lancia p e Fiat 126 protagoniste del 54° Salone 104 Tra i libri 108 Dalle riviste 114 Indice dell'annata Direttore responsabile: Primiano Lasorsa Figura in copertina:

P. Tibaldi - Facciata della Chiesa dei SS. Martiri di Torino.

Vice direttore:

(4)

C A M E R A D I C O M M E R C I O

I N D U S T R I A A R T I G I A N A T O E A G R I C O L T U R A

E U F F I C I O P R O V I N C I A L E I N D U S T R I A C O M M E R C I O E A R T I G I A N A T O

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B O R S A V A L O R I

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G A B I N E T T O C H I M I C O M E R C E O L O G I C O

(5)

Architettura tardorinascimentale

in Piemonte

Luigi Malie

NÈH'architettura della seconda

metà del secolo il timbro classico

si fa sostenuto in rispondenza

d'un costume di vita meno

spon-taneo e più ufficiale; un

rigo-rismo s'impone, preludendo o

seguendo il mutamento avvenuto

nel clima controriformistico.

To-rino fu la prima città, forse, a

volersi rinnovare secondo il

mi-glior verbo classicistico della metà

del secolo, affidandosi tra V altro

al grande Palladio, ma non ebbe

la ventura di vederne effettuati

i progetti o li ebbe distrutti

senza più possibilità di

rico-struirne mentalmente consistenza

e carattere. È esclusa in verità

la sua partecipazione al primo

aspetto della villa ducale più

tardi denominata del Regio

Par-co, decantata come mirabile luopo

Vercelli, Ospedale: Facciata.

Orta (Novara), Basilica Isola di San Giulio: Por-tale d'ingresso.

di delizie; forse fu presente al

castello del Valentino che, prima

di Amedeo di Caste llamonte,

ebbe una loggia palladiana di

cui l'attuale tramanderebbe il

ricordo.

Per incontrare il primo e più

significativo monumento

archi-tettonico tardocinquecentesco

oc-corre spostarsi nell'alessandrino

alla chiesa e al convento di

Bosco-marengo. Di qui, prende avvio

una svolta importante ed ha

(6)

Francesco Paciotto - Torino, Mastio della Cittadella.

nel rigorismo puritano che non

rifiuta eleganza ed anche fasto,

quest' ultimo spogliato di

amabi-lità e bellezza sensitiva; una

consulenza si ebbe da parte di

Giacomo della Porta; il comasco

Rocco Lurago intervenne nella

facciata. Questa rosa di nomi

indica le molteplici infiltrazioni

cui si possono ricondurre, se non

per definite rispondenze

stili-stiche, almeno per richiamo di

affinità, vari casi d'altre

archi-tetture in altre zone, ove

carat-teri vignoleschi, alessandrini,

ti-baldeschi, lombardi di estrazione

ticinese o comasca, compaiono a

volta a volta evidenti (si pensi

Valperga, San Giorgio: Cortile (della canonica) presso il fianco sinistro dopo il restauro.

cui successe nella, direzione dei

lavori Martino Longhi. Perugino

il primo, attivo nelVambiente

vi-gnolesco e collaboratore

dell'Ales-si, d'origine lombarda il secondo

ed attivo a Roma, l'uno e l'altro

provenivano dal più strenuo

am-bito controriformistico, austero,

gelido nella lucidità concettuale e

(7)

alla varietà d'accenti delle

archi-tetture dei Sacri Monti).

Giustamente è stata indicata,

in S. Croce al Bosco una

realiz-zazione primaria italiana

(ante-cedente il Gesù del Vignola) in

quel punto del nuovo

intendi-mento d'arte in accordo ad una

rinnovata spiritualità religiosa.

La facciata sovrappone due

or-dini spartiti e serrati da coppie

di lesene nude e divisi in

oriz-zontale da. una trabeazione

clas-sica a triglifi e metope, con

cor-nicione a risentito aggetto; il

portale centrale s'apre come

edi-cola a colonne e timpano d'un

rigorismo e d'una freddezza

spo-gli come una rinuncia

mona-stica; ai lati due nicchie

pro-fonde sono imprigionate con

in-flessibilità dalle lesene. Il centro

del fastigio s'apre in una finestra

tripartita, di nettezza schematica.

L'interno ha una sola navata,

non molto alta in confronto

al-l'insolita ampiezza, dilatandosi

la gran massa del vuoto

me-diano — con accento

presecen-tcsco — verso le cappelle laterali

profonde fra pilastroni

vigno-leschi. Bellissimi i chiostri,

ales-siani, specie il maggiore

magi-stralmente graduato nel trapasso

dal porticato a pilastri lesenati,

solenne senza pesantezza, al

log-giato pittorico per la trama,

atmo-sferica, operata dagli intervalli

fra. le colonnine accoppiate delle

balaustrate. Stupenda, la libreria

a tre navate, divise da doppie

file lunghissime di colonne su

alti plinti, fra esse correndo

co-me una corsia la lunga volta a

botte centrale e dipartendosene

lateralmente snelle crociere. Un

senso di implacabile canone se

ne dispiega, più che nella chiesa

stessa; la luce opera

distenden-dosi o avvolgendo astratta,

ridi-ventando simbolica.

Sopro; Valperga, San Giorgio: Lato posteriore dopo il restauro.

(8)

SiiStìtts

(9)

La cattedrale di Tortona fu

eretta nel 1574; la facciata

tardot-tocentesca riflette ingentilendolo

lo schema di Santa Croce al

Bosco. L'interno segna — e la

soluzione è molto interessante nei

pochi anni che lo separano da

Santa Croce da un lato e dalle

architetture del Tihaldi

dall'al-tro — uno sviluppo diverso.

Non è il solenne ambiente unico

risonante nelle cappelle parietali

ma Vania basilicale, trinavata,

pilastrata, in un corso alto e

stret-to di sei campate il cui ritmo e il

cui motivo d'arcata si ripetono,

realizzando una continuità, nello

stesso presbiterio spingendosi,

co-sa insolita, fino all'attacco

del-l'abside. La rigida prospettiva e

la spazialità sonora del voltane

a botte sulla nave centrale,

im-postato sui cornicioni continui

indirizzati al presbiterio,

im-pongono una maestosa

norma-tività concisa.

Pochi anni dopo, nel 1577, a

Torino sorgeva la chiesa dei

SS. Martiri ad opera di

Pel-legrino Tibaldi, con facciata a

due ordini monumentali in

stret-ta affinità con la chiesa milanese

di S. Fedele del medesimo

archi-tetto. Qui il rigorismo

controri-formistico evidente nella durezza

insistita, ribadita, delle

profila-ture, degli spigoli, si combina

con una ricerca di ricchezza

sen-tita non come brillante sfoggio

ma a fine di esaltazione religiosa

oltre che di potenza ecclesiastica

e di eloquenza. Cosi l'ordine

in-feriore sorge su alto basamento

a prepotenti spezzature e

rien-tranze di profili e si infittisce,

tra le nude lesene, di nicchie

{con statue del tardo '600); il

superiore, tagliato dal timpano

del portale, comprime nei suoi

partimenti un finestrone serliano

e due nicchie, sempre sotto

tim-pani massicci e prominenti. La

Sopra: P. Tibaldi - Torino, SS. Martiri: Interno, con rivestimenti marmorei del '600. Sotto: P. Tibaldi - Novara, S. Gaudenzio: Fianco

(10)

facciata ha movimento continuo,

incisivo, accalcato ma

fredda-mente schematizzato e fissato,

'precludendo slanci, sotto la grave

cappa del frontone terminale

mensolato. L'interno ad una

na-vata dcdla sonora volta a botte

è il tipico auditorium gesuitico,

sfondante in ampio presbiterio

absidato la cui conca trova

ri-spondenza nella cupola oltre che,

sulle pareti, nei vani delle

cap-pelle. Il rivestimento di marmi

policromi contribuisce alla

splen-dente freddezza e irrealtà. Gli

af-freschi scomparsi del padre

An-drea Pozzo completavano, con

au-dace illusionismo, la superba

ce-lebrazione.

Stilla collina torinese (S.

Mar-gherita) rimane — d'architetto

ignoto — una cappella sorta nel

1586 per volere di Carlo

Ema-nuele I: a croce greca,

d'im-pianto vignolesco incluso in

qua-drato con presbiterio, che gli

spi-goli smussati all'interno

ridu-cono quasi un ottagono; sul basso

tamburo, una vòlta emisferica,

perfino riconducendosi ad un

partito raffaellesco. Molto fini

gli stucchi in questo semplice e

raro edificio dimenticato e

de-turpato.

Pellegrino Tibaldi lasciò

te-stimonianza anche a Vercelli e

Novara; nella prima con l'avvio

del rinnovamento del romanico

Duomo di S. Eusebio di cui

rimaneggiò il coro (1570) e poi

il presbiterio con due cappelle

laterali; nella seconda, a S.

Gau-denzio, distrutto nel 1533,

sosti-tuì una nuova chiesa nel 1577;

Vesecuzione subì varianti e non

fu completata nel secondo ordine,

la facciata venne alterata

ri-guardo al suo progetto

partico-larmente grandioso che

raggiun-geva, pur col vivo contrasto di

elementi, effetti più distesi che

nelle sue chiese di Milano e

Torino; il fianco sinistro rimase

(11)

più fedele. L'interno a navata

unica, ad un solo colossale ordine

corinzio di colonne accoppiate,

su plinti altissimi, lascia gli

esempi del Vignola per assumere

un nobile accento palladiano,

plasticamente e pittorescamente

rinforzandolo, in un incalzare

prospettico di elementi verso la

conca absidale, ma, anche in esso

arbitri d'interpretazione vennero

commessi.

La lezione tibaldesca agi sia

attraverso la versione di Torino

dove venne più presto superata

dal Vitozzi sia, attraverso la

novarese, più largamente

seb-bene con opere di secondo piano,

anche più tardi; e riflessi se ne

vedono — vero

neocinquecen-tismo in anni di affermazioni

barocche — ad es. nella nobile

parrocchiale di Carpionano

Se-sia, poi ampliata nel '700,

al-lungando il metro dell'aula

basi-licale classicistica o, con

mas-giore evidenza, nella parrocchiale

di Ghemme che a metà '600

mantiene un solenne schema

pel-legriniano, essa pure ampliata

più tardi e provveduta di facciata

barocchetta. A Castelnuovo

Seri-via nell'alessandrino, l'antica

parrocchiale romanica di S.

Pie-tro e Paolo fu rifatta nel '600

se non su disegno del maestro,

su progetto di intonazione

tibal-desca.

Ancora nel Piemonte

orien-tale, tralasciando quanto avviene

nel Monferrato (varie chiese

co-

stì-uite o rinnovate a Casale ma

di scarso significato) s'incontra

nel biellese la parrocchiale di

Coggiola (fine '500) con facciata

alessiana, a tre ordini, con

para-mento complicato in riquadri di

tabelloni, belle finestre cieche,

nicchie con statue, divisi in

pro-gressione, dal centro verso le

estremità, da colonne accoppiate,

colonne semplici, lesene. Volute

sopra il portale e il frontone a

(12)

doppio timpano mistilineo,

ope-rano relativi raccordi nel largo

paramento murario su cui tutti

gli elementi, a forte risalto

pla-stico, si accostano sommandosi

più che fondendosi. Fu

proget-tato dall'architetto mediceo

Vin-cenzo Seregni il palazzetto

Me-dici di Novara, l'esempio

pie-montese di più netto stile severo,

trasferendo in campo civile lo

spirito controriformistico. Non

solo la facciata ha un fascino

nel tono aristocratico discreto e

nelle limitate proporzioni; una

grazia festosa — sottesa da

tran-quilla energia — nell'impianto

terso, impronta il bel cortiletto,

raffinato esempio di traduzione

settentrionale d'un tipo

nobi-lissimo e intellettuale romano, col

suo ordine inferiore trabeato e

il superiore alleggerito. Pili tardi

Novara nel pcdazzo Natta del

Tibaldi avrà un cortile splendido

e molto originale con insolito

portico d'estrema nudità nelle

co-lonne doriche su cui posa la

struttura piena, divisa da un

corso multiplo di trabeazioni cui

direttamente si appoggiano le

alte finestre del primo piano,

ripetenti con ritmo insistito il

motivo dei timpani spezzati.

Tono diverso, leggerezza

sere-na, grazia amabile e familiare

di « villa » ma senza rusticità,

compare nel palazzetto Graneri

(poi Civico) di

Cavallermaggio-re, rimaneggiamento di edificio

più antico. Semplicissimo,

adu-na la sua bellezza armoniosa nel

cortile, su cui il chiaro

volume-si apre in due grandi loggiati

sovrapposti, a strette arcate su

colonnette rigonfie, con profondi

ingolfamenti d'atmosfera,

richia-mati al piano terreno dal

porta-letto nitido, di grazia altera e

puritana. Logge laterali,

sem-plicemente accostandosi senza f

u-sione al corpo centrale, chiudono

il cortile ed espandono i valori

atmosferici; sotto, bei porticati

alti ma ad arcate corte, portano

l'unica nota di dignità, senza

freddezza di convenzione. Il

pa-lazzetto che fu attribuito ad

Ascanio Vitozzi, di cui non ha

l'energia, fu piuttosto progettato

dal capitano architetto Graneri.

Nonostante i rimaneggiamenti,

l'ex palazzo Doria a Ciriè, ora

sede municipale, si presenta

no-bile e armonioso, soprattutto

in-ducendo una nota, inabituale in

Piemonte, di ariosità e istintiva

espansività pittoresca propria

dell' architettura civile ligure. I

marchesi Doria ebbero in feudo

Ciriè intorno al 1575, il palazzo

forse fu compiuto in momento

già più tardo, comunque si

ri-porta ad un tipo di derivazione

dall'Alessi, non senza analogie

con soluzioni dei Calvi o d'un

Lurago. Internamente, agli

ap-partamenti di parata è unita

una Galleria; l'edificio che in

origine effettuava una vivace

co-municazione spontanea con

l'am-biente attorniante, era seguito da

un parco che nell'800 fu

trasfor-mato in giardino « all'inglese ».

Spiriti tardocinquecenteschi

valicano il materiale limite del

secolo. A Carignano, S. Maria

delle Grazie (1596-1613, con

stuc-chi di facciata più tardi) si rifa

al tipo romano diffuso da

Otta-viano Mascherino, e cioè a un

tipico linguaggio manieristico.

Più personale della facciata è la

realizzazione dell'ampio interno.

(13)

ha spirito ancora cinquecentesco,

si rifà anzi, con timbro

provin-ciale, a modelli emiliani:

pia-centini del Tramello, parmensi

dello Zaccagni. La mole enorme

sviluppa uno schema

brcnnan-tesco-michelangiolesco a croce

greca, includente quattro vani

•— in rapporto continuo col

cen-trale — negli incroci. In fronte,

un atrio interno porta in avanti

la facciata che, invece di

esten-dersi come i fianchi in unitario

paramento ripartito da lesene,

si apre ai lati del portale in due

porticati d'una campata. Al

por-tale di mezzo si sovrappone una

schematizzata serliana. Sui

por-tichctti si alzano due tiburi

ot-tagonali di effetto decorativo ;

tut-to l'edificio non risolve l'antitesi

fra l'imponenza massiccia e la

ricerca di superfìci e di

piace-volezze ornative. Una enorme

cupola-tamburo ottagonale grava

sull'edificio, complicando la

vi-cenda degli incontri di struttura.

La lunghissima abside a

con-clusione emisferica è molto

com-plessa. Dalle stesse discordanze

e dalla agglomerazione di

ele-menti plastici e pittorici risulta

però già la possibilità di

enu-cleare un'espressione barocca.

Anche all'interno la

magnilo-quenza va al di là d'una nobile

vastità puramente cinquecentesca.

Si suole indicare nella

fac-ciata verso il cortile del palazzo

Cravetta di Savigliano, eli Ercole

Negro di Sanfront, un

perma-nere di linguaggio

tardorinasci-mentale; se è vero il componisi

di accenti manieristici, la

so-stanza prelude al barocco

nel-l'agglomerazione dei dati

strut-turali e decorativi, nell'oratoria

che sta fra sostenutezza aulica

rinascimentale e foga secentesca.

Se lucidezze e taglio risentito di

membrature vi protraggono un

clima controriformistico, il

clas-Sopra: Orta, Sacro Monte, Cappella X X . Sotto: Orta, Sacro Monte, Cappella II.

(14)

sicheggiare sonoro e l'empito

av-viano a una nuova sensibilità

impulsiva sebbene l'edificio si

trattenga su un piano di « crisi »

culturale e morale, data dal

bi-sogno di spezzare di continuo e

riprendere le vicende formali,

sen-za mai realizsen-zarle in avvolgente

ecl espansivo movimento

conti-nuo. Tutto obbedisce a questa

strenua volontà di distruggere

forme canoniche, pur non

at-tuando la fusione atmosferica

barocca: di qui il vivo fascino e

il sapore composito

compene-trante fantasia poetica e

dot-trina. Questo cortile è opera tarda

(1620) del Sanfront che,

archi-tetto militare stimato, fu anche

ottimo architetto civile e di

chie-se; inerita cenno un suo progetto

nel 1595 per il Santuario di

Mondovi, accantonato a favore

di un progetto del Vitozzi. Un

ampio spazio tra due ellissi era

diviso, in pianta, in un giro di

dicci cappelle intervallate da tre

ingressi esterni, due ingressi a

-<-.sacrestie, un'apertura absidale;

in alzato tutto era riassunto dalla

cupola ellissoidale su tamburo.

Cupolette ellissoidiche in facciata

e a tergo preparavano il

pas-saggio alla cupola maggiore. Il

progetto vitozziano ne fu una

semplificazione, con effetto più

maestoso e immediato, specie

nel-Vaprirsi di colpo, alla vista, lo

scorcio della cupola.

(15)

Il futuro degli imprenditori privati

Agostino Canonica

Q u a l c h e g i o r n o fa, in u n a c o n v e r s a z i o n e t r a a m i c i , ebbi occasione di f a r e o s s e r v a r e che « i n t r a p r e n d e r e » in senso e c o n o m i c o n o n significa s o l a m e n t e f a r e d e l l ' i n d u s t r i a , c o m e u s u a l -m e n t e o r -m a i si p e n s a . T u t t e le a t t i v i t à econo-m i c h e s o n o f r u t t o di i n i z i a t i v e il cui s o g g e t t o è l ' i m p r e n d i t o r e . N o n solo i c a p i d ' i m p r e s a in-d u s t r i a l e e g e n e r i c a m e n t e i m a n a g e r s ; m a i c o m m e r c i a n t i , gli agricoltori, gli a r t i g i a n i e persino, s o t t o c e r t i asjoetti, i liberi professionisti sono, nella accessione p i ù a m p i a del t e r -m i n e , degli i -m p r e n d i t o r i p e r c h é a f f r o n t a n o rischi e a s s u m o n o d e t e r m i n a t e r e s p o n s a b i l i t à i n t e r n e v e r s o le loro i m p r e s e ed e s t e r n e v e r s o la collet-t i v i collet-t à . Al collet-t e m p o scollet-tesso essi e s e r c i collet-t a n o u n p o collet-t e r e : logica p r e m e s s a e c o n s e g u e n z a della loro f u n -zione. Q u e l loro p o t e r e è oggidì c o n t e s t a t o d a p a r t e di chi, collocato dalle i s t i t u z i o n i v i g e n t i in posizione s u b o r d i n a t a , v o r r e b b e cogestirlo o a d d i r i t t u r a s o v e r c h i a r l o , s e n z a t u t t a v i a c o m -p r o m e t t e r s i , a q u a n t o -p a r e , nelle r e s -p o n s a b i l i t à c o n s e g u e n t i . D a q u e s t a c o n s t a t a z i o n e — con-c l u d e v o — d e r i v a l ' e s i g e n z a di u n a con-chiarificon-ca- chiarifica-zione e di u n a p r e s a di p o s i z i o n e d a p a r t e degli i m p r e n d i t o r i p r i v a t i , che a l t r o n o n p u ò essere se n o n u n a t t o p o l i t i c o ; a l t r i m e n t i l ' o p i n i o n e p u b b l i c a c o n t i n u e r à , c o m e negli u l t i m i t e m p i , a d essere i n f o r m a t a u n i l a t e r a l m e n t e e finirà s e m p r e p i ù p e r n o n s a p e r e m a n i f e s t a r e delle scelte p o l i t i c h e , t r o v a n d o s i c o s t r e t t a a d u s a r e u n o s t r u m e n t o m o n o c o r d a p e r s u o n a r e i n c o n -saiDevolmente la m a r c i a f u n e b r e a l l a l i b e r a i m p r e s a . D a t a la p r e s e n z a , t r a gli a m i c i ai q u a l i m i r i v o l g e v o , d e l P r e s i d e n t e d e l l a C a m e r a di c o m -m e r c i o di T o r i n o , s p o n t a n e a -m e n t e -m i rivolsi a lui p e r r i c o r d a r e che le d i v e r s e specie di i m -p r e n d i t o r i d a m e e v o c a t e s o n o in m a s s i m a p a r t e r i u n i t e , a l m e n o i d e a l m e n t e , n e l l a s f e r a d ' a z i o n e delle C a m e r e , c h e t u t t o r a si c h i a m a n o « C a m e r e di c o m m e r c i o , i n d u s t r i a , a r t i g i a n a t o e a g r i c o l t u r a ». P e r t a n t o u n r i c h i a m o alla « soli-d a r i e t à i m p r e n soli-d i t o r i a l e » p o t r e b b e t r o v a r e u n a s e d e a p p r o p r i a t a n e l l ' a m b i e n t e c a m e r a l e . R i s a -l e n d o a-l-le origini e ai t e m p i p i ù g-loriosi di q u e s t e o r g a n i z z a z i o n i , si r i t r o v a n o i c a r a t t e r i efficientistici di u n l e g a m e d ' i n t e r e s s i che, a t -t r a v e r s o il c o r p o r a -t i v i s m o p r i m a e p e r e f f e -t -t o di u n a b l a n d a r i a b i l i t a z i o n e l i b e r t a r i a poi, si s o n o v i a v i a scoloriti. L e m i e p a r o l e i n d u s s e r o il p r e s i d e n t e Vitelli a d i n v i t a r m i a scrivere u n a n o t a p e r q u e s t a r i v i s t a , con lo scopo di f a r conoscere ai l e t t o r i l ' i n t e r e s s a n t e e s p e r i e n z a d a m e v i s s u t a nel 1972 q u a l e m e m b r o della « F o n d a t i o n e u r o -p é e n n e -p o u r l ' e c o n o m i e - F E E » . Accolgo l ' i n v i t o con g r a t i t u d i n e e cerco di e s p o r r e c o n o r d i n e q u a n t o mi è s t a t o c o r t e s e m e n t e r i c h i e s t o .

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quelle forze che si d i s t i n g u o n o in a l t r i s e t t o r i della società, il c o o r d i n a m e n t o i n t e r n a z i o n a l e d e l l ' i m p e g n o i m p r e n d i t o r i a l e . Q u e s t o , in sos t a n z a , l ' i m p e g n o della F E E p e r u n a t r a sos f o r m a z i o n e della concezione della p o l i t i c a i m p r e n -d i t o r i a l e ».

L a F E E è a u t o n o m a r i s p e t t o alle o r g a n i z -zazioni r a p p r e s e n t a t i v e dei d a t o r i di l a v o r o di ogni p a e s e . P o t r e b b e c o s t i t u i r e p e r esse u n a f o n t e d ' i n f o r m a z i o n i e u n e v e n t u a l e a p p o g g i o alle azioni che s i a n o i s p i r a t e ai suoi p r i n c i p i . R i a s s u m o a l c u n i p u n t i di u n o s t u d i o della Sezione f r a n c e s e sulla f u n z i o n e e gli o b i e t t i v i della F E E :

1) Informazione dell'opinione pubblica.

P e r l u n g o t e m p o si è c o n s i d e r a t o che fosse sufficiente ai c a p i d ' i m p r e s a di b e n eseguire, m a s t r e t t a m e n t e , il loro m e s t i e r e , s e n z a o c c u p a r s i di f a r e s a p e r e c o m e e p e r c h é lo e s e r c i t a n o . Oggi b i s o g n a m e t t e r e in luce il m o d o col q u a l e essi a g i s c o n o , in q u a l e c i r c o s t a n z a e p e r q u a l i r a -gioni. Ciò p r e s u p p o n e la d i f f u s i o n e di n o t i z i e precise, c o n c r e t e e s i g n i f i c a t i v e r i g u a r d a n t i la v i t a p r o p r i a delle i m p r e s e . U n a c e r t a t r a s p a r e n z a a t t a al f u n z i o n a m e n t o i n t e r n o delle i m -p r e s e c o m e dei loro r a -p -p o r t i e c o n o m i c i e so-ciali con le c o l l e t t i v i t à cui esse a p p a r t e n g o n o , d e v e p e r m e t t e r e di f a r e m e g l i o a p p a r i r e , di f r o n t e a p r o p a g a n d e t e n d e n z i o s e , la r e a l t à dei f a t t i . È d i v e n u t a n o r m a c o r r e n t e q u e l l a di c o n t r a p p o r r e il m a r x i s m o a l l ' e c o n o m i a di m e r -c a t o : -ciò e q u i v a l e a m e t t e r e a -c o n f r o n t o u n a d o t t r i n a t e o r i c a c o n u n i n s i e m e di f a t t i p e r i q u a l i si m a n i f e s t a n o n e l l a v i t a di ogni g i o r n o c e r t i c a r a t t e r i p r o f o n d i della n a t u r a u m a n a . E c o m e v o l e r c o n f r o n t a r e d u e d a t i di g e n e r i e s s e n z i a l m e n t e d i v e r s i : essi n o n s o n o c o n f r o n t a b i l i e il c o n f r o n t a r l i n o n p u ò essere che t e n -d e n z i o s o .

2) Attualizzazione della funzione imprenditoriale.

I c a p i d ' i m p r e s a h a n n o il d o v e r e di m e t t e r e a l l a p o r t a t a del p i ù g r a n n u m e r o possibile di p e r s o n e la p i ù g r a n d e q u a n t i t à possibile di b e n i o di servizi della m i g l i o r e q u a l i t à e al p r e z z o p i ù b a s s o possibile. I c a p i d ' i m p r e s a n o n d e t e n g o n o u n p r i v i l e g i o : essi a s s i c u r a n o u n servizio a l l a c o l l e t t i v i t à n a z i o n a l e e i n t e r n a z i o -n a l e , ai r i s p a r m i a t o r i c h e c o -n f i d a -n o a loro dei c a p i t a l i , a coloro c h e f o r n i s c o n o d i r e t t a m e n t e d e l l a v o r o , s e n z a che v i sia u n o r d i n e di p r i o -r i t à i n q u e s t a e n u m e -r a z i o n e . V e r s o i p r e s t a t o r i d ' o p e r a i c a p i d ' i m p r e s a r i c o n o s c o n o dei d o v e r i n o n solo d ' o r d i n e m a -t e r i a l e m a a n c h e m o r a l e , i n p a r -t e c o n s a c r a -t i nelle leggi e nei r e g o l a m e n t i , m a il cui r i s p e t t o s o s p i n g e v e r s o i n i z i a t i v e in v i r t ù delle q u a l i

la q u a l i t à della v i t a si a c c o m p a g n a con u n c e r t o g r a d o di b e n e s s e r e m a t e r i a l e .

L a f u n z i o n e - i m p r e n d i t o r i a l e c o m p o r t a a n c h e dei d i r i t t i : quelli di i n t r a p r e n d e r e e quelli di decidere, che d e v o n o essere a r m o n i z z a t i , al di f u o r i di t u t t e le ideologie, s e c o n d o i v a l o r i etici del miglior v i v e r e e del livello di b e n e s s e r e possibile.

3) Collaborazione più spinta fra i quadri direttivi.

Il p o t e r e nelle i m p r e s e s a r à forse s e m p r e p i ù l a r g a m e n t e d e l e g a t o a livelli g e r a r c h i c i s e m p r e p i ù l o n t a n i d a l v e r t i c e a z i e n d a l e . I d i r i g e n t i che m a n c h i n o di i n f o r m a z i o n i s o n o t e n t a t i p i ù di ogni a l t r o l a v o r a t o r e a conside-r a conside-r s i c o m e u n o s t conside-r u m e n t o p a s s i v o di foconside-rze m a l c o n o s c i u t e che a g i s c o n o n e l l a s f e r a s u p e r i o r e d e l l ' i m p r e s a . C o n v i e n e q u i n d i che essi s i a n o a s s o c i a t i alle r e s p o n s a b i l i t à della v i t a d e l l ' i m -p r e s a -p a r t e c i -p a n d o il -p i ù l a r g a m e n t e -possibile a l l ' o r i e n t a m e n t o delle p o l i t i c h e e alla p r e p a -r a z i o n e delle decisioni.

4) Promozione dell' economia di mercato.

N e l clima, di g e n e r a l i c o n t e s t a z i o n i s a r e b b e s o r p r e n d e n t e che l ' e c o n o m i a di m e r c a t o n o n fosse r i m e s s a in c a u s a . E s s a è e s s e n z i a l m e n t e a c c u s a t a di c o n d u r r e l ' u o m o a l l ' a l i e n a z i o n e , t a n t o c o m e l a v o r a t o r e q u a n t o c o m e c o n s u -m a t o r e . A q u e s t o p r o p o s i t o o c c o r r e d i s t i n g u e r e d a u n a p a r t e ciò che d e r i v a d a l l a c i v i l t à m e c c a -n i c a -n e l l a q u a l e s i a m o e -n t r a t i d a u -n secolo e m e z z o , e d a l l ' a l t r a p a r t e ciò che f a carico al-l ' i m p r e s a p r i v a t a in u n a e c o n o m i a di m e r c a t o . Il l a v o r o , a p a r i t à di i m p i e g o di m e z z i m e c c a -nici, è u g u a l m e n t e p e n o s o e f r u s t r a n t e nei p a e s i socialisti c o m e in quelli a e c o n o m i a liberale. P r e c i s a t o ciò, l ' e c o n o m i a di m e r c a t o n o n a v r e b b e s e n s o e n o n m e r i t e r e b b e di essere p r o m o s s a se n o n offrisse la p r o s p e t t i v a di c o n d u r r e a d u n a d i s a l i e n a z i o n e d e l l ' u o m o p i ù r a p i d a r i s p e t t o a q u a l u n q u e a l t r o s i s t e m a , di a f f r e t t a r e l ' a f f r a n -c a m e n t o d e l l ' u o m o dalle s -c h i a v i t ù alle m a -c -c h i n e (progressi t e c n i c i e a u t o m a z i o n e ) , di p e r m e t t e r e m a g g i o r r i s p e t t o della p e r s o n a u m a n a e della s u a l i b e r t à , n e l l ' i m p r e s a d o v e l a v o r a c o m e n e l l a c i t t à in cui si t r o v a , in q u a l i t à di c o n s u -m a t o r e , a d a v e r e a c c e s s o ai b e n i e ai servizi d e l l ' i n d u s t r i a .

5) Aggiornamento dei concetti di rapporti con lo

Stato.

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c o s t i t u i t i a tale e f f e t t o , i n f o r m a n d o l o della for-m u l a z i o n e delle sue politiche in for-m a t e r i a di i n v e s t i m e n t i , di m i g l i o r a m e n t i sociali, ecc. Nei c o n f r o n t i di u n o S t a t o debole, l ' i m p r e s a p u ò essere t e n t a t a a s c o n f i n a r e d a l s u o ruolo, il che è u n errore. I n n e s s u n m o d o l ' i m p r e s a o l'in-sieme delle i m p r e s e di u n p a e s e d e v o n o influen-z a r e le f u n influen-z i o n i p o l i t i c h e dello S t a t o , p i ù di q u a n t o n o n d e b b a n o f a r l o i s i n d a c a t i dei lavo-r a t o lavo-r i . È d o v e lavo-r e delle i m p lavo-r e s e , p e lavo-r a l t lavo-r o , di f a lavo-r e r i s p e t t a r e , nella m i s u r a p i ù l a r g a possibile, il f u n z i o n a m e n t o r e g o l a r e di u n a e c o n o m i a di m e r c a t o a l l o r c h é si p e r f e z i o n a n o e si e s t e n -d o n o s e m p r e p i ù i mezzi -di i n t e r v e n t o s t a t a l e . Certi S t a t i , a n c h e t r a quelli che si p r o c l a m a n o liberali, a f f i n a n o e m o l t i p l i c a n o s e n z a p o s a gli s t r u m e n t i del loro d i r i g i s m o e c o n o m i c o . O r b e n e , q u a l u n q u e d i r i g i s m o e c o n o m i c o r i s c h i a di steri-lizzare l ' i n i z i a t i v a e di m o r t i f i c a r e q u a l u n q u e d e s i d e r i o c r e a t i v o . I c a p i d ' i m p r e s a d e v o n o c o s t a n t e m e n t e r i c o r d a r e q u e s t a v e r i t à .

6) Incoraggiamento alla creazione di imprese.

O c c o r r e s u s c i t a r e delle v o c a z i o n i di i m p r e n -d i t o r e f>rivato. È q u e s t o u n g r a v e p r o b l e m a . A s s i s t i a m o in q u e s t ' u l t i m o v e n t e n n i o a d u n a f f i e v o l i m e n t o c r e s c e n t e dello s p i r i t o d ' i n t r a -p r e s a nelle g e n e r a z i o n i -p i ù g i o v a n i , -p r e s s o le q u a l i si m a n i f e s t a s e m p r e m e n o la v o l o n t à i n d i -v i d u a l e di c r e a r e . D i f r o n t e alla m o l t i p l i c a z i o n e dei c o n t r o l l i e degli i n t e r v e n t i dello S t a t o , ai successivi a t t a c c h i degli o r g a n i s i n d a c a l i c o n t r o l'esercizio d e l l ' a u t o r i t à nelle i m p r e s e , i g i o v a n i d ' o g g i s e m b r a n o s e m p r e m e n o t e n t a t i a cor-r e cor-r e jDecor-r l o cor-r o c o n t o i cor-rischi i n e cor-r e n t i al l a n c i o di u n a n u o v a i m p r e s a . N e r i s u l t a che il r i t m o di c o s t i t u z i o n e di n u o v e i m p r e s e si r i d u c e , m e n t r e d i m i n u i s c e p r o g r e s s i v a m e n t e il n u m e r o delle i m p r e s e i n d i p e n d e n t i , a n c h e in r a p p o r t o a l f e n o m e n o delle c o n c e n t r a z i o n i . N o n s a r a n n o cer-t o le f u s i o n i di i m p r e s e , q u a l u n q u e n e sia la giu-s t i f i c a z i o n e , a d a giu-s giu-s i c u r a r e l ' a v v e n i r e della l i b e r t à d ' i m p r e s a in u n a e c o n o m i a di m e r c a t o . Q u e s t a p o t r à essere s a l v a g u a r d a t a s o l t a n t o d a l l a c o n t i -n u a f o r m a z i o -n e di i m p r e s e g i o v a -n i e d i -n a m i c h e c h e a f f l u i s c a n o a r i n f o r z a r e il t e s s u t o i n d u s t r i a l e e c o m m e r c i a l e e s i s t e n t e nei p a e s i e u r o p e i . O c c o r r e d u n q u e che s i a n o s u s c i t a t e delle v o c a z i o n i n o n s o l a m e n t e di d i r i g e n t i , m a di a u t e n t i c i f o n d a t o r i di i m p r e s e , c h e e m e r g a n o d a l l e g e n e r a z i o n i c h e a c c e d o n o a l l ' e t à delle r e s p o n s a b i l i t à . È u n a q u e s t i o n e v i t a l e a l l a q u a l e o c c o r r e d e d i c a r s i s e n z a r i t a r d i p e r a p p o r t a r e delle s o l u z i o n i a d e g u a t e .

7) Una solidarietà.

L e i m p r e s e n o n p o s s o n o a g i r e i n o r d i n e s p a r s o . U n s e n t i m e n t o p r o f o n d o d i s o l i d a r i e t à d e v e u n i r e i loro d i r i g e n t i di f r o n t e ai m o l t e -plici p r o b l e m i che q u o t i d i a n a m e n t e si presen-t a n o . P e r ò di q u e s presen-t o d o v e r e di s o l i d a r i e presen-t à occorre definire la n a t u r a e i limiti. N o n si t r a t t a di u n a o r g a n i z z a z i o n e di m u t u i soccorsi, di c o p r i r e c h i u n q u e e c o m u n q u e , n é di soste-n e r e delle i m p r e s e che v i v o soste-n o di e s p e d i e soste-n t i . Ciò che c o n t a è che i c a p i d ' i m p r e s a condivi-d a n o condivi-dei p u n t i condivi-di v i s t a c o m u n i sulla e v o l u z i o n e del loro ruolo, s e c o n d o le p r o s p e t t i v e delle i m p r e s e e l ' e v o l u z i o n e della società i n d u s t r i a l e nella q u a l e a g i s c o n o . P o c h i p r i n c i p i e l e m e n t a r i , m a f e r m i , g u i d a t i d a u n a v o l o n t à d i n a m i c a v o l t a v e r s o l ' a v v e n i r e , s a r a n n o sufficienti p e r i s p i r a r e il c o m p o r t a m e n t o dei c a p i d ' i m p r e s a nelle relazioni v e r s o i p o t e r i p u b b l i c i e v e r s o le o r g a n i z z a z i o n i s i n d a c a l i .

8) Lavorare per Vintegrazione economica europea.

Gli ostacoli che i riflessi n a z i o n a l i s t i c i op-p o n g o n o a l l ' i n t e g r a z i o n e e u r o op-p e a sono m o l t o p o t e n t i , t a n t o d a p a r t e dei g o v e r n i che dei set-t o r i p r i v a set-t i . L a F E E c e r c h e r à di c o l l a b o r a r e ai fini della a c c e l e r a z i o n e d e l l ' i n t e g r a z i o n e e u r o p e a . L a p r i m a A s s e m b l e a p l e n a r i a a Sezioni riu-n i t e della F E E e b b e luogo a R o m a il 9 e 10 n o v e m b r e 1972. T e m a g e n e r a l e delle g i o r n a t e di s t u d i e r a : « La missione dell'impresa e del

capo d'impresa nell'Europa d'oggi ». In quella

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La solidarietà imprenditoriale.

I l a v o r i della Sezione i t a l i a n a , p r e s i e d u t a d a l l ' A m b a s c i a t o r e G u i d o C o l o n n a di P a l i a n o , già C o m m i s s a r i o alla C E E , p r e s e r o a v v i o d a u n d o c u m e n t o del m a g g i o 1971 r e d a t t o d a l G r u p p o f r a n c e s e sul t e m a : « La solidarité patronale en

Europe ». F u c o s t i t u i t a u n a C o m m i s s i o n e , di cui e b b i l ' o n o r e di o c c u p a r m i . I l a v o r i f u r o n o i n t e n s i e m i s e r o in e v i d e n z a delle d i v e r s i t à di o p i n i o n i , che p e r ò f u r o n o c o n c i l i a t e d o p o discus-sioni p i u t t o s t o a n a l i t i c h e . I n c a r i c a t o di r e d i g e r e u n a « d i c h i a r a z i o n e », la p r e p a r a i e la s o t t o p o s i ai m e m b r i i t a l i a n i della F E E , che l ' a p p r o v a r o n o . F u poi p r e s e n t a t a , i n s i e m e c o n u n p i ù esteso R a p p o r t o , a l l ' A s s e m b l e a p l e n a r i a di R o m a . I n t a l e o c c a s i o n e p r e c i s a i che la s o l i d a r i e t à i m -p r e n d i t o r i a l e d i s c e n d e d a l l a c o m -p r e n s i o n e della m i s s i o n e dei c a p i d ' i m p r e s a ai n o s t r i g i o r n i : m i s s i o n e che i n c l u d e v o c a z i o n e , r u o l o e f u n z i o n e . R i p o r t o q u i di s e g u i t o la p a r t e essenziale del m i o discorso. L a vocazione è u n a a t t r a z i o n e , u n a disposizione, u n g u s t o , u n a i n c l i n a z i o n e p e r u n a p r o -f e s s i o n e d a scegliersi l i b e r a m e n t e , u n o s t a t o , u n m o v i m e n t o i n t e r i o r e p e r cui ci si s e n t e chia-m a t i a s e g u i r e u n a c e r t a s t r a d a p i u t t o s t o che u n ' a l t r a , e si r i c e r c a n o degli a p p a g a m e n t i al p r o p r i o s p i r i t o a f f r o n t a n d o d e l u s i o n i e rischi. Chi è p r i v o della v o c a z i o n e , oggi p i ù che m a i c o n v i e n e c h e si r i t i r i , p e r c h é i d a n n i c h e egli p u ò s u b i r e s o n o p o c a cosa in c o n f r o n t o ai g u a s t i che p u ò r i v e r s a r e sulla c o m u n i t à . I m e z z i p u n i t i v i s t a b i l i t i d a g l i o r d i n a m e n t i g i u r i d i c i , a n c h e n e l c a s o che s i a n o r i g o r o s a m e n t e a p p l i c a t i (ed è g r a n m a l e c h e t r o p p o s o v e n t e n o n lo s i a n o ) s o n o t u t t o r a t r o p p o b l a n d i . T r o p p e v o l t e a c c a d e , a n c h e q u a n d o le leggi c o l p i s c o n o , che le risorse delle r i a b i l i t a z i o n i p e r m e t t a n o il r i n n o v a r s i di a t t i v i t à n o c i v e , di a r t i f i c i e di r a g giri c h e p r i m a o p o i r i c o n d u c o n o alla c a t a s t r o f e . Q u i n d i o c c o r r e a g g i u n g e r e a l l a p e r s e c u -zione g i u r i d i c a u n a e d u c a z i o n e m o r a l e , c h e si p r o p o n g a di p r e s e r v a r e l ' i n d i v i d u o e la s o c i e t à d a l v e r i f i c a r s i di f a t t i che s i a n o p a s s i b i l i di s a n z i o n e . È n o t o i n f a t t i c h e le leggi si p r e s t a n o a s s a i p o c o a p r e v e n i r e : s o l t a n t o s e r v o n o , q u a n d o s e r v o n o , p e r r e p r i m e r e . I l solo m o d o efficace p e r i m p e d i r e il m a l c o s t u m e è la f o r m a z i o n e d i u n a s a l d a c o s c i e n z a delle r e s p o n s a b i l i t à e dei d o v e r i c h e d e r i v a n o d a u n a posizione, il c h e e q u i v a l e a d i r e c h e c i a s c u n o i m p a r i a c a p i r e la p r o p r i a v o c a z i o n e e a n o n i n s i s t e r e nelle v o c a z i o n i s b a g l i a t e . V e r s o coloro c h e n o n c a p i -s c o n o il loro e r r o r e e vi p e r -s e v e r a n o , o l t r e c h e i m e z z i p u n i t i v i delle leggi, d o v r e b b e r o a g i r e gli a n t i - c o r p i a m b i e n t a l i . N e l c a s o di cui ci o c c u p i a m o , il r a g g i u n g i m e n t o della p o s i z i o n e di c a p o d ' a z i e n d a d o v r e b b e essere f r u t t o di selezione s e v e r a , t e n u t o c o n t o d e l l ' a t t u a l e r e a l t à che, a d i f f e r e n z a del p a s s a t o , p e r m e t t e di

affer-mare che capo d'azienda non si nasce ma si

diventa. E u n a v o l t a d i v e n t a t i c a p o d ' a z i e n d a ,

si d o v r e b b e r i m a n e r e tali, q u i n d i d u r a r e , solt a n solt o a c o n d i z i o n e di d i m o s solt r a r e che la v o c a -zione è p o s i t i v a , e finché si m a n t i e n e efficiente

(19)

L a g r a v i t à dei m o m e n t i f a r i f l e t t e r e gli i m p r e n d i t o r i p r i v a t i sul loro ruolo e su t u t t e le i m p l i c a z i o n i che la loro f u n z i o n e c o m p o r t a nel q u a d r o d e l l ' e c o n o m i a m o d e r n a p e r oggi e p e r d o m a n i . È u n p u n t o f e r m o e f o n d a m e n t a l e p e r t u t t i noi di s o s t e n e r e la i n s o p p r i m i b i l e u t i -l i t à de-l-la n o s t r a p r e s e n z a n e -l -l ' e c o n o m i a , n o n p e r c h é v o g l i a m o d i f e n d e r e dei privilegi, m a p e r c h é s i a m o c o n v i n t i che la difesa del sistema

dell'economia privata è al tempo stesso la difesa

delle libertà dell'individuo. C r e d i a m o cioè che i

v a l o r i d e l l ' i n d i v i d u o p o s s a n o m a n i f e s t a r s i a p -p i e n o s o l a m e n t e in u n s i s t e m a che n o n soffochi la c r e a t i v i t à , l ' i n t r a p r e n d e n z a di chi è p r o n t o a p a g a r e di p e r s o n a i p r o p r i rischi ed a c o r r e r e l ' a v v e n t u r a della p e r s o n a u m a n a sia p u r e se-c o n d o u n a e d u se-c a z i o n e alla sose-cialità, v a l e a dire al b e n e c o m u n e . P o s s i a m o a m m e t t e r e , a n z i a u s p i c a r e , c e r t o d i r i g i s m o in t a l u n i s e t t o r i e s o t t o d e t e r m i n a t e g a r a n z i e ; p o s s i a m o sollecitare l ' a t t u a z i o n e di c e r t i p r o g r a m m i e c o l l a b o r a r e a t a l u n e i n i z i a t i v e di p i a n i f i c a z i o n e , m a ci

oppo-niamo all'ipotesi di una società collettivistica

nella, quale la. burocratizzazione diventi il dramma

quotidiano di tutti gli spiriti liberi, il premio a

favore dei pigri, il trionfo degli sprovveduti. Mi

p e r m e t t o di r i c o r d a r e q u a n t o scrisse V i l f r e d o P a r e t o nella s u a p r e f a z i o n e al 1° v o l u m e de « Il C a p i t a l e » di M a r x e p r e c i s a m e n t e : « C o m e il m a s s i m o e d o n i s t i c o si p u ò o t t e n e r e ? Col g i u o c o della l i b e r a c o n c o r r e n z a , o p p u r e i n c a r i -c a n d o gli i m p i e g a t i g o v e r n a t i v i di d i s t r i b u i r e la r i c c h e z z a f r a i p r o d u t t o r i ? ». E d a n c h e se d a P a r e t o a d oggi m o l t e cose s o n o c a m b i a t e nei giudizi della l i b e r a c o n c o r r e n z a , s e n t i a m o di d o v e r c i i m p e g n a r e in u n a l o t t a c o n t r o le f o r z e che v o r r e b b e r o s o p p r i m e r l a d e n u n z i a n d o q u e l l a c h e è la p i ù g r a n d e m i s t i f i c a z i o n e e illu-sione, e cioè che u n a s o c i e t à p o s s a r e g g e r s i su i n c e n t i v i e s c l u s i v a m e n t e i m m a t e r i a l i . I l n o s t r o r e a l i s m o ci i n d u c e a d a f f e r m a r e in c h i a r e l e t t e r e che i v a n t a g g i m a t e r i a l i sono, i n s i e m e c o n quelli i m m a t e r i a l i , u n o s t i m o l o a l l ' a z i o n e che n o n si e s a u r i s c e n e l l a e g o i s t i c a a p p r o p r i a z i o n e i n d i -v i d u a l e di r i c c h e z z e , m a f o r n i s c e o c c a s i o n i alla d i f f u s i o n e dei v a n t a g g i . P e r c i ò n o i v o g l i a m o la d i f f u s i o n e delle r i c c h e z z e i n s i e m e c o n la r e s p o n s a b i l i t à della p r o p r i e t à : la d i f f u s i o n e del p r o f i t t o i n s i e m e c o n la r e s p o n s a b i l i t à di m o l -t i p l i c a r e i benefici s o -t -t o -t u -t -t e le f o r m e -t a n -t o m o n e t a r i e q u a n t o di a r r i c c h i m e n t o c u l t u r a l e , di q u a l i t à di v i t a , di s o l i d a r i e t à civile. D e t e -s t i a m o la c a r i t à di S t a t o , gli e g u a l i t a r i -s m i d e m a g o g i c i , le p o l i t i c h e d e l g r e g g e . V o g l i a m o c h e l ' u o m o p o s s a m a n i f e s t a r s i n e i suoi t a l e n t i e n e l l a s u a o p e r o s i t à , t r o v a n d o dei l i m i t i i n o r d i n a m e n t i g i u r i d i c i c h e s a l v a g u a r d i n o le li-b e r t à i n d i v i d u a l i . R i c o n o s c i a m o c h e la v i t a nelle f a b b r i c h e , c o m e d o v u n q u e , d e v e essere s e m p r e p i ù u m a n i z z a t a ; m a ciò n o n significa che le i m p r e s e siano m a n t e n u t e in i m o s t a t o di c o n t i n u a a g i t a z i o n e che s c o n v o l g a e i m p e d i s c a il calcolo e c o n o m i c o . L a s i t u a z i o n e i t a l i a n a p r e s e n t a oggigiorno degli a s p e t t i p i u t t o s t o a n o r m a l i . L a p o p o l a z i o n e i t a l i a n a è m o l t o e t e r o g e n e a , v i v e in u n t e r r i -t o r i o v e c c h i o di s -t o r i a , -t e s -t i m o n e di secolari i n v a s i o n i e l o t t e i n t e s t i n e , crogiuolo di con-t r a d d i z i o n i con-t a n con-t o nella s f e r a policon-tico-sociale q u a n t o in quella religiosa. L ' u n i t à n a z i o n a l e r a g g i u n t a d a p o c o p i ù di u n secolo è t u t t o r a u n a f r a g i l e r e a l t à . Q u e s t o spiega le passioni, che e s p l o d o n o p a r t i c o l a r m e n t e in p e r i o d i c o m e l ' a t t u a l e di g r a n d i c a m b i a m e n t i , d o v u t i q u e s t a v o l t a a d u n a i m p r o v v i s a q u a n t o d i s o r d i n a t a c r e s c i t a delle a t t i v i t à e c o n o m i c h e . M e t t e n d o i n s i e m e il t r a u m a di e s p a n s i o n e c o n lo s r a d i c a -m e n t o di p o p o l a z i o n i del s u d -m i g r a t e al n o r d , la m a n c a n z a di a u t o r i t à dello S t a t o con le r i v a -l i t à p o -l i t i c h e che d e g r a d a n o t u t t i i -live-l-li sino a quelli delle m u n i c i p a l i t à , si o t t i e n e u n q u a d r o p i u t t o s t o m e l a n c o n i c o che g i u s t i f i c a l a r g a m e n t e delle n o t e p e s s i m i s t i c h e . D ' a l t r o n d e si d e v e o b i e t t i v a m e n t e c o n f i d a r e che l ' I t a l i a t r o v i le risorse p e r uscire d a l l a crisi, che è s t a t a in g r a n p a r t e p r o v o c a t a d a u n a m a r c i a t u m u l t u o s a v e r s o il p r o g r e s s o degli u l t i m i v e n t i a n n i . Allo

stato virtuale esiste una élite politica capace di

ricondurre il paese alla normalità. D i t a l e élite

p o l i t i c a f a n n o p a r t e i c a p i d ' i m p r e s a . E s s i h a n n o b i s o g n o di t r o v a r e i n c o r a g g i a m e n t o e s o s t e g n o d a j j a r t e dei colleglli degli a l t r i p a e s i e u r o p e i , c o n i q u a l i i vincoli di s o l i d a r i e t à d e v o n o essere r a f f o r z a t i n e l l ' i n t e r e s s e c o m u n e . Q u a l i s a r a n n o i mezzi per agirei Alla b a s e di t u t t o i n v o c h i a m o delle leggi dello S t a t o che r i s t r u t t u r i n o m o d e r n a m e n t e gli s c h e m i del si-s t e m a d e l l ' i m p r e si-s a p r i v a t a . L a r i f o r m a delle s o c i e t à p e r a z i o n i in I t a l i a , la r i f o r m a t r i b u t a r i a i t a l i a n a , la legislazione e u r o p e a sulle s o c i e t à e sul c o o r d i n a m e n t o fiscale, l ' a r m o n i z z a z i o n e in E u r o p a delle p o l i t i c h e e delle p r o v v i d e n z e so-ciali, la m o b i l i t à dei c a p i t a l i , la l i b e r a circola-zione delle m e r c i e della m a n o d ' o p e r a , la poli-t i c a r e g i o n a l e negli s p a z i e u r o p e i , o g n i s poli-t i m o l o alla r e d d i t i v i t à delle o p e r e che si associ con la p r o d u t t i v i t à e c o n la s t a b i l i z z a z i o n e dei v a l o r i m o n e t a r i i n s i e m e c o n a v v e d u t e m a l a r g h e dis p o n i b i l i t à di c r e d i t i p e r i n v e dis t i m e n t i nei dis e t -t o r i p u b b l i c o e p r i v a -t o . I n u n a f r a s e : c o m e la d e m a g o g i a p o p o l a r e l a n c i ò il g r i d o « v o g l i a m o t u t t o » p e r s u o n a r e la c a m p a n a a m o r t o a l s i s t e m a s p r e g i a t i v a m e n t e d e t t o b o r g h e s e , noi

(20)

I capi d'impresa devono quindi politicizzarsi:

devono rendersi propagandisti delle loro idee e

coraggiosi combattenti su tutti i fronti che

interessano la condotta degli affari e la strategia

della socialità compatibile con le risorse a

disposizione.

Tre questioni devono essere messe sul

tap-peto:

I) Ci troviamo ad uno stadio avanzato

di declino della funzione dell'imprenditore

pri-vato, oppure potremmo essere all'alba di un'era

senza pari per gli imprenditori e le loro attività ?

II) I capi d'impresa non debbono forse

cooperare con tutte le loro energie al

risana-mento che permetterà alle imprese private e

alle imprese pubbliche (che debbono ispirarsi a

criteri di gestione privata) di agire più

libera-mente ?

I l i ) Si ritiene possibile la creazione e lo

sviluppo di una solidarietà imprenditoriale che

possa generare una gestione delle imprese

uma-nizzata e socialmente accettabile ?

Presso quale sede queste tre domande

po-trebbero essere discusse ?

L'Università européenne cles affaires - UE A.

La Sezione francese F E E creò tre anni fa

l'Università européenne cles affaires - LTEA, con

sede a Parigi, che, lungi dall'essere, come la

sua denominazione indurrebbe a credere, un

istituto di studi superiori, consiste meno

am-biziosamente in un programma di seminari,

con-ferenze e dibattiti tenuti da operatori

mici e da qualificati esponenti della vita

econo-mica internazionale. Con senso pratico, i

promo-tori hanno fatto sorgere la UEA dalla volontà

reciproca di incontri fra capi d'impresa e giovani

dirigenti della società industriale in Francia e

in Europa, con lo scopo di confrontare e di

riunire dei bisogni complementari a livelli

ge-rarchici differenti, in modo che la ricerca di

nuove idee prevalga sull'insegnamento e le

te-stimonianze vive siano preferite alle tradizionali

conferenze.

Gli studi e le ricerche della UEA

rispon-dono ai seguenti concetti di base:

— l'economia europea è una economia di

mercato al servizio del cliente;

— l'espansione economica che sgorga dal

diritto d'intraprendere — vero mezzo di

for-mazione delle ricchezze — richiede delle regole

e delle istituzioni che siano garanti di un

in-sieme di libertà;

— l'impresa libera si adatta ora e sempre

ai bisogni degli uomini e dei mercati nel

rinno-vamento delle sue strutture.

L ' U E A p e r m e t t e u n a c o s t a n t e riflessione sui l e g a m i t r a le idee e i f a t t i , di cui d e v o n o t e n e r c o n t o gli a t t o r i - d e l i a società i n d u s t r i a l e . E s s a è c o m p l e m e n t a r e di m o l t e p l i c i c e n t r i di f o r m a -zione e di p e r f e z i o n a m e n t o che, a n c h e t r o p p o i n f l a z i o n a t i , p r o p o n g o n o agli i m p r e n d i t o r i e di-r i g e n t i di a g g i o di-r n a di-r e e a di-r di-r i c c h i di-r e la lodi-ro c u l t u di-r a . E s s a si i n d i r i z z a a u o m i n i che, al di là del « c o m e », r i c e r c a n o il « p e r c h é » della n o s t r a s o c i e t à q u a l e p a r t e di u n t u t t o p i ù v a s t o , e p r e c i s a m e n t e della civilizzazione o c c i d e n t a l e . Si p r o p o n e in e f f e t t i di a i u t a r e i suoi u d i t o r i a c o n f r o n t a r e le loro s p e r a n z e , le loro a s p i r a z i o n i e i loro p r o g e t t i c o n la r e a l t à , p e r e v i t a r e l'in-c o n v e n i e n t e di l'in-c a d e r e n e l p r a g m a t i s m o di v i s t e c o r t e o p p u r e in i d e a l i s m i g e n e r a t o r i di s q u i l i b r i e di a n g o s c i e .

I dieci s e m i n a r i della Sessione 197273 t r a t -t a n o i -t e m i della c o n o s c e n z a e analisi cri-tica delle t e c n i c h e di g e s t i o n e delle i m p r e s e nella s o c i e t à i n d u s t r i a l e ; della c o n o s c e n z a e analisi c r i t i c a della s o c i e t à i n d u s t r i a l e nei suoi a s p e t t i e c o n o m i c i ; della c o n o s c e n z a e analisi c r i t i c a delle i s t i t u z i o n i nella s o c i e t à e u r o p e a ; delle s t r u t t u r e i n d u s t r i a l i e della c u l t u r a m o d e r n a .

Le conferenze-discussioni riguardano argo-

o o

menti di attualità ed esperienze dirette degli

oratori. Dopo la sua esposizione, il

conferen-ziere risponde liberamente a tutte le domande

che gli sono poste. L'uditorio è limitato a

cinquanta persone, per potere rendere lo

scam-bio di idee più attivo. La UEA pubblica le

con-ferenze e un sunto delle discussioni.

II 5 d i c e m b r e scorso e b b i l ' o n o r e di i n t r a t -t e n e r e gli u d i -t o r i delle U E A sul -t e m a : «

Rea-zioni dei capi d'impresa di fronte alle

(21)

esporre le ragioni dell'impresa e dei suoi capi,

sostenere la razionalità del calcolo economico

e insieme il rispetto dei bisogni prioritari

del-l'uomo quanto a morale e a cultura.

Il dibattito che è seguito mi diede la prova

della utilità di tali incontri e della snellezza

dell'organizzazione, talché mi sentii molto

at-tratto dalla proposta avanzatami dal Presidente

dell a UEA, André Aumonier, di far sorgere

in Italia un satellite di quella Università.

A mio avviso, l'idea sarebbe valida al

mas-simo grado qualora fosse possibile riunire gli

attori delle attività economiche, secondo il

concetto allargato di imprenditore richiamato

all'inizio di questa nota.

Soltanto attraverso dei confronti di

opi-nioni e degli approfondimenti che nascono dalle

discussioni sarebbe possibile diffondere tra gli

interessati la presa di coscienza di quale possa

e debba essere il futuro dell'imprenditore

pri-vato. Nella dottrina dei soggetti del diritto

troviamo la figura dell'imprenditore quale

sog-getto di tutti i rapporti giuridici concernenti

i suoi affari. Secondo i giuristi, l'imprenditore

è organizzatore dei traffici e della massa

lavo-rativa: nel vigente sistema crea, fa suo e/o

adopera un aggregato aziendale ereditabile e

trasmissibile e al tempo stesso cura la coesione

morale tra i collaboratori. Quando fu discussa

anni addietro la formazione del nuovo Codice

Civile italiano, si manifestarono varie tendenze

nel considerare tali soggetti attivi e passivi

degli scambi tra domanda e offerta: secondo

il sistema corporativo, occorreva sottoporli a

un inquadramento pubblicistico che

gradual-mente restringesse le loro iniziative; secondo

tendenze di sinistra, bisognava sottoporre gli

imprenditori privati alla totale ingerenza degli

organi pubblici nella vita economica, mirando

ad una economia integralmente statuale in cui

essi finissero a poco a poco col perdere la qualità

di privati soggetti per diventare organi della

pubblica amministrazione; e secondo tendenze

di destra, si doveva assicurare la massima

vali-dità dell'individualismo e la maggior libertà di

movimento ai singoli operatori. In effetti fu

scartato l'individualismo puro ed anche il

col-lettivismo statuale, per rivolgersi al

coordina-mento tra pubblico e privato, con un senso

corporativistico, che tuttora aleggia sulle nostre

istituzioni.

Porgendo l'orecchio agli economisti e

socio-Ioghi, torna spontaneo ricordare Schumpeter

che defini gli imprenditori come gli uomini

che istituiscono « nuove combinazioni »

consi-stenti nella introduzione di nuovi prodotti, di

nuovi metodi di produzione, di nuovi mercati,

di nuove fonti di materiali, di nuove forme di

organizzazione. Funzioni dunque di

responsa-bilità rispetto ai risultati delle decisioni

(ri-schio) che promuovono l'efficienza congiungendo

alla responsabile iniziativa il controllo sui

diri-genti (managers) che la realizzano.

Ecco dunque, t a n t o sul piano giuridico

quanto su quello socio-economico, che il

con-cetto dell'imprenditore è molto vasto ed

ab-braccia una quantità di soggetti che potrebbero,

anche numericamente, contrapporsi alle schiere

dei contestatori, purché volessero e sapessero

organizzarsi a tale scopo.

(22)

I problemi ecologici

nella normativa internazionale

Giorgio Cajisacchi

1. - L'ecologia, cioè la scienza d e l l ' a m b i e n t e , i n d a g a sulle complesse e delicate relazioni che i n t e r c o r r o n o f r a l ' u o m o e la t e r r a su cui vive (la cosi d e t t a biosfera), le a l t e r a z i o n i di q u e s t e relazioni, le cause che le p r o d u c o n o e gli effetti n e g a t i v i che ne d e r i v a n o , infine i r i m e d i p i ù a d a t t i p e r r i c o s t i t u i r n e l'equilibrio.

A n c o r c h é q u e s t a scienza a b b i a a v u t o negli u l t i m i decenni u n g r a n d e s v i l u p p o per il n u m e r o s e m p r e crescente dei suoi cultori e p e r l ' a m -piezza delle ricerche e degli s t u d i , n o n si d e v e c r e d e r e che essa c o s t i t u i s c a u n c a m p o di ricerche e s c l u s i v a m e n t e r e c e n t e ; la d e g r a d a z i o n e a m -b i e n t a l e era s t a t a o s s e r v a t a già in t e m p i an-tichi e c o r r e t t i v i p i ù o m e n o a p p r o p r i a t i e r a n o s t a t i e s c o g i t a t i a s a l v a g u a r d i a d e l l ' u o m o , delle sue esigenze di v i t a , della sua prolificazione, del suo l a v o r o . P o s s i a m o r i c o r d a r e c o m e già v e r s o il 1960 a v a n t i Cristo il Codice di

Hammurabi obbligasse i c o n c i a t o r i di pelli b a b i

lonesi a stabilirsi f u o r i c i t t à p e r n o n a v v e l e n a r e l'aria e le a c q u e con i rifiuti della l a v o r a -zione; come, s e c o n d o la B i b b i a , Mose a v e s s e i m p a r t i t e severe disposizioni alle t r i b ù e b r a i c h e p e r e v i t a r e c o n t a m i n a z i o n i e d i s t r u g g e r e le i m m o n d i z i e d o m e s t i c h e ; c o m e già in R o m a al t e m p o dei R e (700-500 a. C.) fossero s t a t e e m a n a t e leggi a t u t e l a d e l l ' a m b i e n t e u r b a n o e a d i v i e t o d e l l ' i n q u i n a m e n t o del T e v e r e ; c o m e ai t e m p i di N e r o n e (61 a. C.) S e n e c a si l a m e n -t a s s e d e l l ' a r i a p e s a n -t e di R o m a , dei v a p o r i pestilenziali e del f u m o dei c a m i n i in c o n t r a p -p o s t o alla s a l u b r i t à e alla n i t i d e z z a d e l l ' a r i a delle c a m p a g n e . P e r g i u n g e r e a t e m p i a noi p i ù vicini si p o t r e b b e r o citare, d a l secolo X V I a d oggi, in F r a n c i a , in I n g h i l t e r r a , in G e r m a n i a , negli S t a t i U n i t i d ' A m e r i c a n u m e r o s i p r o v v e -d i m e n t i legislativi e-d a m m i n i s t r a t i v i -d i r e t t i a-d i m p e d i r e o a l m e n o l i m i t a r e gli i n q u i n a m e n t i delle a c q u e e dell'aria, i r u m o r i molesti, le a l t e r a z i o n i a l i m e n t a r i , i d i s b o s c a m e n t i a r b i -t r a r i , l ' a d d e n s a m e n -t o eccessivo ed an-ti-igienico dei c e n t r i u r b a n i , la d i s t r u z i o n e i n d i s c r i m i n a t a di certe specie a n i m a l i , ecc. S o l t a n t o , però, d a alcuni d e c e n n i , con l ' a f f e r m a r s i della s o c i e t à p r o d u t t i v i s t i c a e c o n s u m i s t i c a nella q u a l e

vi-v i a m o , i p r o b l e m i ecologici sono d i vi-v e n u t i più assillanti, di p i ù a m p i a p o r t a t a , n e c e s s i t a n t i soluzioni indilazionabili ed efficaci. P o s s i a m o a n c h e rilevare che s o l t a n t o in questi u l t i m i a n n i , d o p o il s e c o n d o conflitto m o n d i a l e , l'opi-nione p u b b l i c a si è v i e p p i ù i n t e r e s s a t a alle a l t e r a z i o n i della n a t u r a e alle condizioni a n t -igieniche e anti-sociali della v i t a u m a n a ; uo-m i n i politici, scienziati, sacerdoti, i n s e g n a n t i , giornalisti ed a n c h e u o m i n i senza qualifiche a c c a d e m i c h e o r e s p o n s a b i l i t à p u b b l i c h e h a n n o espresso opinioni a l l a r m i s t i c h e sulle c o n t i n u e e s e m p r e p i ù a p p a r i s c e n t i d e g r a d a z i o n i d e l l ' a m biente, a u s p i c a n d o i n t e r v e n t i legislativi ed a m -m i n i s t r a t i v i a d e g u a t i , n o n c h é sanzioni efficaci c o n t r o i trasgressori.

F r u t t o di q u e s t a m a g g i o r e c o n s a p e v o l e z z a biologica sono le n u m e r o s e leggi che in t u t t i gli S t a t i v e n g o n o s u c c e s s i v a m e n t e e m a n a t e a s a l v a g u a r d i a della biosfera, a p r o t e z i o n e degli a b i t a n t i dagli i n q u i n a m e n t i , dagli a v v e l e n a -m e n t i , dai r u -m o r i , dalle p i ù g r a v i f r u s t r a z i o n i g e n e r a t e dalla m o d e r n a v i t a a s s o c i a t a e poiché le stesse esigenze sono s e n t i t e d a t u t t i i popoli e d a t u t t i i g o v e r n i si è r i t e n u t a i n d i s p e n s a b i l e u n a s t r e t t a c o o p e r a z i o n e su scala i n t e r n a z i o -nale, sia n e l l ' a m b i t o degli s t u d i dei p r o b l e m i ecologici, sia in quello delle loro soluzioni con-c r e t e .

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