• Non ci sono risultati.

Cronache Economiche. N.219, Marzo 1961

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Cronache Economiche. N.219, Marzo 1961"

Copied!
104
0
0

Testo completo

(1)

N.219

MARZO 1961

COMITATO

DI REDAZIONE:

Ono Ootl. GIUSEPPE ALPINO Oolt. AUGUSTO BARGONI Prof. Oolt. ARRIGO BORDI N Doli. CLEMENTE CELI DONI O Prof. Doli. GIOVANNI DALMASSO Dolt. GIACOMO FRISETTI Prof. Dolt. F. PALAZZI-TRIVELLI

Dott.

GIUSEPPE FRANCO

Dlrolloro r •• ponoabllo

M~NaIL~ A CURA D~LLA CAMERA DI COMMERCIO

INDUaTRIA ~ AGRICOLTURA DI TORINO

pago

F. FASOLO: La Cana di Risparmio di Torino.

3

G. SACERDOTE: Problemi di una polilica

cc

produtli-vislica» degli scambi con l'estero

.

fO

E. BATTISTELU: Agricoltura

'61 .

fl

G. LEGA: La Scuola del disegno di alla

moda di

Londra

f7

UMBERTO BARDELLI: Note

idrauliche sulla bonifica

del delta dei grandi fiumi

.

lO

Vivai di Torino

'61 -

Divagazioni di Pino Bava

13

Rassegna della Tecnica - a

cura

di G.

F.

Mi-cheletli

l7

Note di CRONACA CAMERALE:

t) Visita di allievi dell'Ecole Superieure des Sciences Commerciales d'Angeri. - 2) Elenco autorizzalo degli Spedizionieri. - .3) Comunicazioni ferroviarie. - 4) Eie -zione dei rappresentanti degli artigiani in seno alla Commissione Provinciale per l'Artigianalo. - S) Censi-mento Generale dell'Agricoltura. - 6) Pubblicazioni camerali - Informazioni e notizie. ]1

Congiuntura economica del mese di febbraio

1961 37

Rassegna del Commercio Estero torinese

nel

mese di febbraio

1961 4f

Sinossi dell'lmporl-Export

4S

A.

RICHETTI: La politica economica dello

spreco

49

Borsa Valori di Torino - Rassegna del

mese

di marzo

1961 .

Tra

i libri

(G. B.):

Ministero dell'Industria e del Commercio: I fallimenti dichiarati in Italia nel 1959 (G. B.) - Comun da europea del Carbone e de II' Acciaio - Alta Autorità: la strut -tura e l'organizzazione dell'insegnamento generale e tecnico nei Paesi della Comunit~ (G. B.) - GIORGIO DEA~GELI; Lovo,o e Retribuzione (Ob.e,ve,) - Pubbli-cazioni ricevute

La Zona Franca di Colon

Fiere, Mostre, Esposizioni e Congressi

interna-zionali

Il

Mondo offre e chiede

st

SS

S9

Dlr.zlon. R.d.zlon • • Ammlnl.tr.zlonl

(2)

CASSA

DI

RISPARMIO

FONDATA NEL 1827

MO~GfA

BUSCA

Sede centrale:

TORINO

Via X X Settembre, 3'

21

Dipendenze

In

Torino

'31

Dipendenze nelle 6 Provincie

Piemontesi e nella Valle d'Aosta

.

(3)

INIZIA TIVE E PROPOSITI

LA CASSA

DI RISPARMIO

, /111\

[

.

~

ls1i

h~

h\,

[FFASOLO

I

La Cassa

cl

i

Risparmio

di

Tori

110

(-

un

organismo

di

credito

dH'

per

orit>ntamenti

qenerali

e

pt'f

le

'

]('ltà a tradizioni pro}ondamentt'

radicate presenta caratteristiche

del

tutto particolari

ed assume cOSp:CUH

importanza m-l

quadro della dt

'

l

toriIll'st:'

l'

piemontese:

pur

avendo

6nalità

e n'spiro di

un'ampiezza

tale da

oltrt'passare di gran

lunga

i

limiti di qualsiasi

concezioJ1t'

lo-cale,

dedica una

wmma cosÌ

cospi-clia

di

atth

ità

all'areaubalpina, da

nll'ritare

anche sotto codesto

profib

una speciale attenzione.

Quando si

parla

della Cassa

di

Risparmio. subito

l'uomo della

5t/(/-da t'. in

particolar moelo. il torinese

affezionato alla

propria

città

ne

rial-lacciano il nomt'

a

iniziatin

"

intt'sl'

a

difendere

pmizioni

importanti per

la

vita

di Torino

e ael accelerare

il

dinamismo da

cui

dipende

la

pro-speritù

dt'!la

metropoli

torine

'e.

Co-si

è.

per

esempio.

dei 6nanziamenti

accordati

per la realizzazione di

au-tostraclt'. i

contributi grazie ai

quali

poterono aH>H' successo gli

sforzi

jnte~i

a

impedire

che

l'Ente

M

oda,

nato

e

~\i1uppat()si

qui, fosse

tra~fe­

rito

a

Roma; così pure

è

eli quegli

.

tanziullll'lIti che sono moti\

ati

dal

propo\ito eli

<lttuare opere

che

inte-rt's,ano la

colletti\ità.

Questi

fatti

DI TORINO

:.

~

~

.

,:,

~

~~

L'articolo rientra lIel prograrruna

esposto

IIel

N.

216 • dicem,bre 1960 della Tlostra Rivista

(che

non

costitui>cuno se

non un

a"pc

'

tto di una poliedrica realtà)

in-clucono

anche

il

profano ad

argo-mentare

per da indlltth'a:

se è

in

grado di\iluppare

code~ta

politic3

eli

coraggiosa

larghezza, la Cassa

di

Risparmio deve tro\'arsi in piena

floridezza

e

in vigorosa

espansione,

Cosi

è

infatti,

P

er

a\erne la prova

basta mettere

a

raffronto

l

e

cifre

della

situazione

clel 1945

con

quelle

del 1959. Contro i tre miliardi

e

266

milioni di clepo

'

iti

a

risparmio

caratterizzanti

la

situazione

eli

quin-dici

anni or ono

tanno i 174

mi-liardi

236

milioni della fine

dell'an-no scorso e

gli

oltre

200 miliardi

odierni;

per quanto

si

riferisce alle

riserve uffic:ali

vediamo

contrappo-.

~ti

ai

214 milioni di

allora

i

l-!

mi-liardi

e

624 milioni attuali, Le

cifre,

in

certa

misura.

sono eterogenee

per

effetto

delle

a

lt

erazioni

intervenut

t>

nel \ alore della lira nel

corso

degli

ultimi tre lu tri; ma le proporzioni

del cambiamento

sono

osi ingenti

da rendere vi ibile di primo

acc

hit

o

la contrapposizione fra due

situazio-ni forterr:ente diverse. Eloquente in

spt'cial

modo è il distacco nella vocr

risene .

Qu

elle

della fine del

1944 ri ultarono insufficienti a

co-prire tre cospicue

voci

passi

\1":

a)

il disavanzo dell'esercizio

19-15.

pari a

circa

40

milioni;

h)

il mancato stanziamento per

la

preddenza

del

personale

,

pari ad

almeno 200 milioni;

c)

la

pE'rdita subita per

le

dut'

ag

,

gressioni

di

cui

fu \ittima la

Ca

:

;

-.

a durante

la

guerra, pari a circ>!

50

milioni.

Il fondo di pre\ idenza

alla

fÌIw

del 1959

(L.

4.451.900

.

000)

risul-tava

superiore alla somma

richie~t:1

come riserva matematica per garan

-tire il trattamento

p

t'

ns

i

onario, con

-CE'S o al personale del ramo credito.

di

circa

no\

'

ecento

dipendenti.

Infine, in tema eli

raffronti. è

in-teressante \

'

eLlerc come

la

voce

portafoglio

cambiario e aperture

di

credito

"

abbia

registrato

dal

di

-cembre

1944

al

dicembre 1959,

il

pa

saggio

da

165

milioni

a

31

mi-liardi

e

962

milioni.

Ma,

a comprendere quale sia

la

fisionomia della Cas

a

di Risparmio.

può

giovare anche

l'esame

dell'elen-co

delle

sue

21

dipendenz

e

di Citt.ì

e

delle

sue

132

dipendenze

distri-buite in tutto

il

Piemonte: in

città

importanti, anche

sotto

il profilo

iJ\-dustr:alE',

come

Aosta, Chivas

o.

Ivrea,

~foncalieri,

Pinerolo. Susa,

Rivarolo,

e

in piccolissimi centri,

ove

la presenza degli sportelli

ban-cari è stata suggerita

dal propositlJ

di andare incontro

alle esigenze

(4)

gli agricoltori.

Appunto

con codesto

intento

fu ult

e

riOlment

e

infittita

ne-gli

ultimi

anni

la

r

e

t

e

d

e

ll

e

dip

e

n-d

e

nz

e

pi

e

mont

es

i.

Cr

e

dito Agrario d

e

l

Piemonte che

dal 1946

è esso

pure pr

e

si

e

duto dal

prof.

Ri

ca

ldon

e

. Nell

'

imm

e

diato

dopogu

e

rra quest

'

organismo

banca-rio

si

trovaya in

condizioni

difficili:

aveva

un

capital

e

di

soli

49 milioni;

l

e

sue

riserv

e s

i riduc

eva

no

a

14

mi-lioni;

non disponeva neppur

e

di una

se

d

e

propria: i

suoi

uffici

e

rano

s

i-s

temati in un

alloggio

d'affitto

.

Oc-correvano

rim

e

di urg

e

nti

e

il

sena-tor

e

Luigi Einaudi

,

allora Gov

e

rna-t

ore d

e

lla

Banca d

'

Italia

,

rit

e

nn

e

che

E

poichè

s

i

a

mo

venuti a

toccare

questo argomento

pensiamo

giung'1

opportuna

un

'osserv

azion

e

: l'incr

e

-m

e

nto manif

es

tatosi dalla fin

e

della

g

u

e

rra

ad oggi

n

e

lla Ca

ssa

di

Ri-s

parmio

so

tto

la

pr

es

id

e

nza d

e

l

pro-fessor

Paolo Ric

a

ldon

e

trova,

in

cer-to

modo,

un

a s

tr

e

tta

analogia

n

e

llo

sv

iluppo d

e

ll

'

Istituto F

e

d

e

ral

e

di

.:

u1'I

~,d,

J/./ :~,J;,..r

/416

4:

Aii.:0"NN

..Q

'

~""'''''''''''''/

4

afA!: t" ... . . /

.1/-'*"'"

J (U#_ ~ ~!r ,~.~ ... ~...,..

rd k

4"

/~?

fl

/,

u",/~/

//i/ ....

,iI

""

...

,

u:r

_"U

k

·.'

/-,

d'

'

/./;/r"

"",,;{

'"r""'" /'"

~

.0

...

.

",

,4 .... ; ,-"""

//'rt,,..,~

7:/'"

"Ii' / h .

h' :V

~u;1

.ti

.;':op

,

,,""

/fff

.i

~hh

~

,

L,,-z/;;{

~

"Lu-:;:C"U""

/'>Nz("

.i"yu

!I

/!

(l,i"t

.!<

4.:1:.y,t"u,71"

'7'"'''

aV'~

t';

...,u

,

/

~_"'..,.

.

/

?/,~o/ n4~d;( ~Iu

~

,

.,(t:Ut4

7

4

-zr

~

/

7u"r

~Jtln1(

~

'U,

~

(

//u

,zf::

N"

~f

O;" ••. m ...

~

"

.... r;JI'

r4

~"ru~

:,.-u

.,Jpt:-

n"" :"

...

'<0 "t"~r"'Nh}~·

L

·(p

,~,k J..A-4U/~.)'Nnr. ~ ..,~,;/$..z:-AW~ t",z/d.b!f?f",

.

7

"

,

,,

,4, ,(,..rI"N~

<'

<ha(;

~7J

al'-

_

.af'

/

r

/.t%

_~

,

,k~ ~,?%

A

~

f:l/n/

w~

~

b

d

~/W"" E~«h

#'/}

~

. .I;"

,,

~ ~.,~ 7

~J"

...

.,Ni'

.. di/

,HL

,,;,-

u

u

4lf

'.

.

1f.r'J'_t

,6

;:,p

,.

..Ii~.

L,,·

tt

.L

,,,..H

J/

d'U ..a,

.AId

r

~

~$l./

é';..",

. .,.

/

k

,

4,..;

i" ..

b"1<4.-d

, / /

--7''''''

~._J'

'/"7/;('

~N;'O

/:3

4/

1f;:

9-

U/ //.;"/

~.>-_ _ _ __ -d

Z

DECRETO SOVRANO DI VARIANTE AL REGOLAMENTO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI TORINO

(10 .pdle 1854).

41

CRONACHE ECONOMICHE

la

prima misura d

a

adottare

consi-stesse

n

e

l trovar

e

un uom

o

dispo

sto

a

pr

e

nd

e

re

energicament

e

in pu

g

n

o

la situazione.

Sc

e

lse

il

prof.

Ri

ca

ld

o-n

e,

al

qual

e,

p

er

vincerne

'l

e

rilut-tanz

e a

d

accettare,

di

sse c

h

e

qu

e

l

-l'imp

eg

nativa r

es

pon

sa

bilità t

occava

al

Pr

es

id

e

nt

e

d

e

ll

a

Cassa

di Ri

spa

r

-mio

che concorreva

n

e

ll

a

mi

s

ur

a

del

56

Ofo

n

e

lla

cos

tituzion

e

d

e

l

capital

e

d

e

ll

'

I

s

tituto.

Nel

bilan

c

io d

e

l

1959 tr

oviamo

un

capital

e

di

tr

e

miliardi

e

920

mi-lioni

,

e

riserve varie

p

e

r

!'imp

orto

di

2

mili

a

rdi

e 380 mili

on

i:

siamo

b

e

n lont

a

ni d

a

ll

a c

ifr

a

di pochi

mi-lioni d

e

l

1946. Si

noti

c

h

e a

t

t

u

al-m

e

nt

e

,

in

seguito ad

a

um

en

t

o

1"1"-centemente

e

ff

e

ttu

a

to

,

il

cap

it

a

l

e

ha

ra

gg

iunto i 6

miliardi.

E

ancora:

!'Istituto

adesso op

e

r

a

in un

o s

t

a

bil

e

di

s

u

a

proprietà

a

To

-rino

, e

d

è

proprietario dei lo

ca

li

ov

e

sono

s

ist

e

mat

e

l

e se

di

di Genova

,

Al

essand

ria

,

Asti

e

Cuneo.

Tramit

e

questo

I

s

tituto

,

l

a

Ca

ss

:l

di Ri

spa

rmio

co

n

co

rr

e

in

mi

s

ur

a

co-spicua al

finanziam

e

nto d

e

ll

'

agrico

l

-tura,

s

ia p

e

r i migli

o

ram

e

nti

d

e

ll

f'

attrezzature, sia

p

e

r l'

esercizio

.

Ma

questo

n

o

n

è se

non

un

ramo dell

e

sue attività.

E

cco

qualche

d

a

t

o sul

-l

e

principali di

esse.

Nel

campo

d

e

ll

'e

dili

z

ia la

Cassa

co

n

ce

d

e

mutui

ipotecari

a

lunga

sca

d

e

nz

a e

pr

es

titi

per

l

a

costru-zione

di

case

popol

a

ri. L

e e

r

oga-zioni a

t

a

li fini

nell'ultimo

quindi-cennio

so

no

state di oltre 25

mi-liardi.

Un cospicuo

la

voro è svo

lt

o

an-che

a

f

avo

r

e

d

e

ll

e

opere di

pubblica

utilità m

e

diant

e

l

a

concessione di

mutui

chirografari a

Enti pubbli

ci

(

R

eg

i

o

ni

,

Comuni

,

Consorzi

l

egal-m

e

nt

e

costituiti)

ag

li Enti

morali

l?

co

ll

e

ttivi

,

agli

Enti di pubblica

assi-st

e

nza

e

b

e

n

e

fi

ce

nza. I

crediti dell::t

Ca

ssa

per

finanzi

a

m

en

ti di tal

e

na-tura

superano attualmente

i

40

mi-liardi.

(5)

s

ia

nel campo

di

sconti vari, come,

ad

ese

mpio

,

di

annualità

dovute

dal-l

o

Stato per contributi

e

danni di

g

u

er

r

a, ecc.

Un portafoglio

cambia-ri

o

di

circa

undici mi1iardi

,

aperture

di

cre

dito

e

conti correnti

p

e

r oltr

e

ve

nti mili

a

rdi:

ecco

du

e

voci che

da

so

l

e

dànno

un

'

id

ea

d

e

U

'or

din

e

di

g

r

a

nd

ezza

di

codesta attività.

L

e

n

o

tizi

e

succintamente

indicat

e

En qui

n

o

n d

e

bbono tutta

v

ia far

perde

r

e

di vista

una realtà di

fon-damentale

importanza: la funzion

e

c

h

e

l

a

Cassa

svo

lg

e

n

e

l

campo che

le

è

specifico:

i d

e

po

s

iti

a

ri

s

p

ar

mio.

Che

un l

avo

ro

ese

mplar

e svo

lto

durante

po

co

m

e

no di un

secolo

e

mezzo

a

bbi

a

creato

tra i risp

ar

mi

a-tori piemontesi

un

'a

tmo

s

f

e

ra di

gra-nitica

fiducia

è

un fatto ri

sa

puto:

se

si scorrono

l

e c

ifr

e

che,

dal 1854

a

]

1959, documentano

di

anno

in

anno

l

a cons

i

s

t

e

nz

a

d

e

i

conti aperti

dai

depositanti

e

l'importo d

e

i ri

s

pettivi

cred

iti

, s

i

co

nstata un

costante,

vi-vace

movimento ascensionale.

Dai

3593 co

nti

co

n un

credito

di L. 1

mi-lione 395.018

n

e

l 1854

si

balza

a

1.145.859

co

nti p

e

r un importo di

quasi

160 miLiardi

alla

fin

e

d

e

l 1959

(per

l'

esa

tt

ezza:

L. 159

.8

00.107.397

di depositi

Educiari

,

oltre

L. 14

mi-liardi 435.695.420

di

conti correnti

di

co

rri

s

pond

e

nza).

La

situazione

dei depositi nell

e

va

ri

e

forme

(

piccolo

risparmio

spe-cia

l

e,

piccolo

risparmio

ordinario,

risparmio

illimitato, depositi

vinco-l

a

ti

a

t

e

rmin

e,

buoni fruttif

e

ri

,

d

e

-positi

in

conto corrente

e

conti

cor-renti

di

co

rrispond

e

nza) m

e

rita di

essere

vista analiticamente.

La

ta-b

e

lla

che

qui pubblichiamo rif

e

risc

e

i

vari

d

a

ti

e,

al

t

e

mpo

stesso,

li pon

e

DEPOSITI A RISPARMIO, IN C/C E iN C,C CO.

Pi

cco

lo ri

s

parmio

speciale

a raffronto con quelli d

e

l 1958.

An-che

qui

si

nota

il

persistere di qu

e

ll

a

t

e

ndenza

ascensionale

cui si

accen-nava dianzi.

1958 1959

6.857

.

804.065

8.108.365.760

Pic

co

lo ri

s

parmio

ordinario

21.985.953.200

25.050.350.235

Rispa rmio illimitato

18.525.982.781

20.428.453.484

Vincolati

a t

e

rmin

e

81.785.872.196

91.859.522.377

Buon

i

fruttif

e

ri

101.246.769

5

.

063.084.630

D

e

positi

in

conto corrente

7.790.949.746

9.290.330.911

1-

Conti correnti di corrispondo

12

.8

68.889.002

14.435.695.420

,// ,~

NUOVO REGOLAMENTO DELLA RISPARMIO DI TORINO (9 ogo,lo 1856).

E'

int

e

ressante notare un fatto:

la Cassa di RispaITnio

conta

1

mi-lione 145 mila d

e

positanti

,

con

un

credito

m

e

dio di

circa

140 mila lir

e

-

somma che,

in rapporto

al

po!er

e

di acquisto d

e

ll

a mon

e

ta,

si

può

con-siderare

mod

es

tissima. La

circostan-za

è

indicativa di un fenomeno

che

giustifica illazioni ottimistiche:

l'abi-tudine del risparmio

è

diffusa anch

e

fra

chi

fruisc

e

di r

e

dditi minimi.

Si m

e

tte in risalto una r

e

altà

in-confutabile

quando si

afferma che

è

n

e

lle tradizioni di qu

es

to Istituto di

(6)

miliardi

40

30

20

10

o

1945

1950

1955

1960

PORTAFOGLIO CAMBIARIO E CONTI CORRENTI ATTIVI.

cre

dito

il perseguire

l

o

scopo di

dif-fond

ere

in una

cerchia sempre

più

vas

ta

di

persone appartenenti ai ceti

modesti

la consapevo

l

ezza

d

ell'uti-1945

1950

lit

à che

si può

trarr

e

da un

oculato

impi

ego

degli

sportelli ban

cari.

Sot-to

ques

t

o pro

filo

assume un

signi-ficato

anche

di

carattere generale

mi liardi

20

15

10

5

o

1955

1960

FINANZIAMENTI A FAVORE DELL'AGRICOLTURA.

6/

CRONACHE ECONOMICHE

l'iniziativa,

ora

in piena attuazion

e,

intesa a far

cono cere a

ll

e

picco

l

e

aziende artigiane

il

procedim

ento

che dà loro

l

a

possibilità di

ottenere

mutui a

cond

izi

oni assai

vantaggio-se,

procedimento

che, sebbene

no-torio a quanti

abbiano qua

l

che

di-mestichezza

con

l

e at

ti

vità

ban

carie,

riassumiamo qui nei

suo

i

termini

e~­

senziali. Com

e

si

sa,

ne

l

1953

venne

i

st

ituita

a

Roma

la

Cassa

p

l'

il

Credito

alle

Imprese

Artigiane

--

C.C.LA.

-

il

cui

sco

po

consist

e

ne

l

ges

tir

e

i

fondi

appositamente

s

t

anz

iati

dallo Stato per

consentire

finanziam

enti a tassi

eccezionalm

en-te bassi. Il finanziam

ento

vero

e

pro-prio

viene compiuto

da

Banche

che

ope

r

ano n

elle zo

n

e ove si svo

l

ge

l'at-tività degli

artigiani richied

e

nti i

pres

titi; ma

ciascuna pratica,

quan-do

sia

i

stru

it

a

in

ogni

suo

partico-l

are, "iene sottoposta al

controllo e

al b

enes

tare

finali d

e

ll

a C.C.LA.

che, accertatane

la

regolarità,

versa

alla

Ban

ca

sovvenzionatrice

la

dif-fe

renza tra la

somma per interessi

a

l

3

Ofo

corrisposta

dall'artigiano e

que

ll

a risu

ltant

e

per interessi

con-teggiati

a

l

normale

tasso

b

ancario.

Dall'inizio d

e

ll

a

sua

attività,

la

Cassa per il Credito

alle

Impr

ese

Artigiane

ha

ammesso

al

contributo

agli

interessi n. 26.506

operazioni

p

er 48 miliardi

e

88

milioni;

l'an-dam

ento

è

tal

e

da dimostrare ch

e

l'iniziativa incontra

crescente

favo-re

fra

g

li

artigiani;

infatti, contr

o

7900

operazioni

p

er 16 miliardi

e

450

milioni n

e

l

1959

stanno

le

6483

operazion

i

per

12

miliardi

e

35

mi-li

oni

n

e

l

1958,

con

un

increment

o

di

circa

il 22

%

p

er numero e il

37

Ofo

p

er importo.

(7)

quan-to ri

fl

e

t

t

e

il

n

um

ero

d

e

ll

e o

p

e

r

az

i

o-ni

, e

n

e

ll

a pe

r

ce

ntu

a

l

e

d

e

l 1

3,

60

°

/

0

p

e

r l'impo

rt

o; per

l

a

L

o

mb

ar

di

a a

b

-biamo risp

e

ttiva

m

e

nt

e

1

5,38

°

/

0

e

19

,

86

°

/

0.

Co

nt

ro codes

t

e

ci

fr

e

f

a

n

-no

s

p

i

cco p

e

r l

a

l

oro

e

s

i

g

uit

à i

l

3,81

°

/

0

e

il

4

,

9

1

°

/

0

d

e

l

P

i

e

m

o

nt

e

e

d

e

ll

a Va

ll

e

d

'

Aos

t

a

. S

o

n

o

d

a

ti

c

h

E'

,

e

v

i

d

e

n

te

m

e

nt

e,

ri

ve

l

a

n

o

l'

es

i

s

t

e

n

za

di una d

i

ff

u

s

a

rilutt

anza

d

eg

li

a

rt

i-g

iani p

i

emon

t

e

s

i

a

ri

correre a

l

c

r

e-d

it

o. S

i t

ra

tt

a

di un

a

forma

m

entis

b

e

n

n

o

t

a a c

hiu

nq

u

e a

bbi

a

f

a

mil

ia-r

ità con

l

a ca

ut

a ps

i

co

l

og

i

a s

ub

a

l

p

i

-na

;

ma co

d

e

s

t

o a

tt

egg

i

a

m

e

nt

o se

n

-za dubb

i

o s

i m

o

difi

c

h

e

r

à

qu

a

nd

o g

li

a

ppa

r

te

n

e

nt

i a

ll

a ca

t

egor

i

a

i

n

qu

e-stion

e

sara

nn

o s

t

a

ti pi

e

n

a

m

e

nt

e

p

o-s

ti a

l

co

rr

en

t

e

d

e

ll'intrin

seca co

n

v

e

-ni

e

n

za

di

q

u

es

ti fin

a

n

z

i

a

m

e

nti

c

h

e,

p

e

r l'

e

sigu

it

à

d

e

l l

o

r

o

t

asso

,

cos

titui

-sc

o

n

o

l'

an

tit

es

'

i di qu

e

ll

e sovve

n

z

i

o-ni

iu

g

ul

a

t

o

ri

e

di d

e

pr

eca

t

a

m

e

m

o

-ria, ne

ll

e q

u

a

li in

g

r

a

n

par

t

e è

d

a

ric

e

rcars

i

l'or

i

g

in

e

d

e

ll

a

diffid

e

n

za

d

e

i

ce

ti

mo

d

es

ti

ve

r

so a

nti

c

ip

aZ'

i

o

n

i

cos

ì

on

e

rose

d

a

ri

s

ult

a

r

e p

r

o

ibitiv

e

.

D

a

t

e

l

e

mut

a

t

e co

ndi

z

i

o

ni

,

p

e

r

g

li

a

rti

g

i

a

n

i

il

pr

o

bl

e

m

a

di ri

co

rr

e

r

e

a

l

c

r

e

dit

o s

i p

ros

p

e

tt

a

in t

e

rmin

i

d

e

l tutt

o

di

verso -

la

q

u

e

s

t

io

n

e,

e

ssen

d

o co

ndi

z

i

o

n

a

t

a

d

a

l

cos

t

o

d

e

l

d

e

n

aro,

tr

ova

l

a s

u

a s

olu

z

i

o

n

e

po

s

i-ti

va

in

s

e

mpli

c

i r

ag

i

o

n

a

m

e

nti

c

h

e s

i

possono r

i

ass

um

e

r

e cos

ì

: è

più

co

n-v

e

n

i

e

nt

e s

ul pi

a

n

o eco

n

o

mi

co

pro

-c

ur

a

r

s

i

a

l t

asso

d

e

l tr

e

p

er ce

nt

o

il

cap

it

a

l

e occo

rr

e

nt

e a

d

ac

qui

s

t

a

r

e

pe

r

con

t

a

nti nu

ov

i m

acc

hin

a

ri

E'

sco

rt

e, a

n

z

i

c

h

è co

rri

s

p

o

nd

e

r

e

int

e-r

e

ss

i

c

h

e

t

a

l

o

r

a s

up

e

r

a

n

o

il

12

%

p

e

r acq

ui

s

t

a

r

e

l

e

m

e

d

es

im

e

m

e

rci

a

ttr

av

e

rso

l

e

f

o

rm

e

di p

aga

m

e

nt

o

d

il

az

i

o

n

a

t

o, c

h

e so

n

o

pr

a

ti

ca

t

e

dal

-l

e s

t

esse

ditt

e ve

nditri

c

i

.

I

n

t

e

m

a

di pr

ovve

dim

e

nti

a

f

a

-vo

r

e

d

e

l

cre

dit

o a

rti

g

iano

,

n

o

n

è

su-pe

rflu

o apr

ir

e

un

a

p

a

r

e

nt

es

i p

e

r

a

c-c

e

n

n

a

r

e a

l!

' acco

rd

o c

h

e, s

u ini

z

i

a

-t

iva

d

e

ll

a

C

a

m

e

r

a

di C

o

mm

e

rcio di

To

rin

o, f

u

s

tipul

a

t

o

n

e

l di

ce

mbr

e

d

e

l 1

95

6 fr

a

l

a

B

a

n

ca

A

no

nim

a

di

Cred

it

o,

l

a

B

a

n

ca

P

o

p

o

l

are

di

No-va

r

a

,

l

a

C

assa

di Ri

s

p

a

rmi

o

di T

o

-r

in

o e

l'I

s

titut

o

B

a

n

car

i

o

S

.

Pa

o

l

o

d

i T

or

i

no; acco

rd

o

in

v

irtù d

e

l qu

a

-l

e

i qu

a

ttr

o

I

s

tituti

o

r

a

cit

a

ti t

e

n

-milioni

4

.

000

3

.

000

2

.

000

1.000

o

1945

1950

ga

n

a a

di

s

po

s

i

z

i

o

n

e

l

a so

mma di

ve

nti

c

inqu

e

mili

o

ni

c

ia

sc

un

o pe

r il

c

r

e

dit

o

di

ese

r

c

i

z

i

o

d

e

ll

e az

i

e

nd

e

artì

g

i

a

n

e

d

e

lla pr

ov

in

o

i

a

di Torin

o

.

miliardi

80

60

40

20

o

1945

1950

1955

1960

BENEFICENZE.

I pr

est

iti

v

e

n

gono accorda

ti

m

e

di

an-t

e

l

o sco

nt

o

di

ca

mbi

a

li

o

rd

i

n

a

ri

e

fin

o a

l m

a

s

s

im

o

di du

e

ce

nt

o

mil

a

lir

e

p

e

r

og

ni ditt

a

ri

c

hi

eden

t

e, co

n

1955

1960

FINANZIAMENTI TRAMITE ISTITUTI DI CREDITO SPECIALE.

(8)

----_

J940

Ci

1900

'\

'(1854

\

1890

o

\

o

o

o

o

o

DEPOSITI A RISPARMIO

porto delle

insolven-ze continui a risultare

praticamente nullo

sta a indicare

la

se-rietà delle

no

stre

dit-te artigianali

e

l'op-portunità di

agevolar-ne

r

attività.

1880

L

o

~J860

1870

c/c DI CORRISPONDENZA

Mentre ]' iniziativa

ora

citata, come s'è

detto,

si

riferisce

al

credito di

eserc

i

zio,

l

e

operazioni de

11

a

Cassa per

il

Credito

alle Imprese

Artigia-ne sono intese alla

so-luzione di problemi

più

complessi, quali

il

rinnovamento degli

impianti

e

delle

tec-un termine massimo di utilizzo

di

venti mesi. Rappresentanti delle

ca-tegorie artigiane sono presenti nella

Commissione di sconto,

funzionant

e

1945

1950

sotto ]' egida della Camera

di

Com-mercio, per

1'

esa

m

e

preliminare

del-l

e

domand

e.

Il

successo

d

e

ll

'

inizia-ti

va è

stato pieno;

il

fatto che

l'im-mi liardi

50

40

30

20

10

O

1955

1960

MUTUI AD ENTI E PRIVA TI.

si

CRONACHE ECONOMICHE

niche di lavorazione;

questioni di

v

ital

e

importanza

per

quelle

aziende

che

sono a

ll

e

pre-se

con

l

e

nuove

situazioni

concor-renziali derivanti dall'

avvento

del

MEC. Tali sono i problemi

che

la

Cassa di Risparmio sta lumeggiando

agli artigiani nei vari

centri

del

Piemonte. E' un'opera quanto mai

utile in

una

regione

come

l

a

nostra,

ove fiorisce

un

artigianato

che, per

il

fatto stesso di

essere

intrapr

enden-te

e

geniale, deve di

continuo

affron-tar

e

problemi tecnici

e

finanziari.

P

er

completare questo

sguardo

d

'assieme

dovremmo

to

ccare

un

ar-gomento che sempre

ha

va

lor

e

sin-tom

a

tico

nei confronti della visione

direttiva che presiede al

funziona-mento

di un

organismo

aziendale:

le

iniziative a favore dei dipendenti

,

dei

loro

familiari

e

dei pensionati.

Un ampio discorso a sè

occorrereb-b

e

per

illu

s

trar

e

in

misura adeguata

codesto organico sistema di

provvi-d

enze.

Qui

diremo soltanto

che

es-so, per

lib

era

lità

e

intelligente,

uma-na

aderenza

alle esigenze

delIa

vit3.

del personale,

crea

una

situazione

esemp

l

are

che pone

la

Cassa di

Ri-sparmio di

Torino

in prima fila fra

(9)

Breve interv

ista c

o

n il pro

f.

Pao

lo

R

ica

ld

o

ne,

Presidente della Cassa d

i

Risparrnio

di T

o

rin

o

S

ulle

i

ni;:;

i

a

ti

ve e sulle

finalità

de

lla

C

assa di Rispa

'

rmi

o,

il P

resi

den

te,

p

r

o

f. Pa

o

l

o

Ri

c

ald

o

ne,

ha

cortesem

e

nt

e

accon-sentit

o a

rispondere

a

clu

e

n

os

tre

dom

a

nd

e.

1

"

do

m

an

d

a

- L

o

sco

r

s

o f

e

bbrai

o

lo

C

assa

di

Ri

s

parmio

ha r

ido

ll

o

il ta

sso pe

r tutti

i

finan

ziam

e

nti,

da

acc

ordar

s

i

t

a

nt

o

agli

E

nti

p

ubbli

ci

quanto ai pri

v

ati,

a

ll

a

mi

s

ura

mi

-n

im

a

consen

tit

a

d

a

ll'

accord

o

int

e

rbanca

ri

o v

i

ge

nt

e.

Qu

a

li

so

n

o

st

a

te

le

rea;:;

i

o

ni dell

a cl

ientela

?

Ri

spos

t

a

-

Q

u

a

nd

o

si a

cce

nna

a

l pr

ovved

im

e

nto ad

o

ttat

o

a

ll

a fi

ne

dell

o

sco

rso

fe

bbrai

o,

è

b

ene

tenere

presenti

i

c

ri-te

ri di

car

a

ttere

ge

neral

e

che

i

s

piran

o

l'atti

v

ità d

e

l n

os

tr

o

I

s

t

it

u

to. Esso s

i pr

o

p

o

n

e

d

i

p

o

t

e

n

;:;

iare

tutt

e

le

atti

v

ità att

e

a

d

acc

rescere

lo fl

o

rid

ezz

a d

e

lla n

os

tra regi

o

n

e,

siano

esse

a

car

a

ttere

be

nefi

co

,

o

prom

osse

da Enti pubbli

c

i

o

intra-p

rese

d

a

ll'

inizi

a

t

i

va

pri

v

ata

.

Ora t

e

nuto

c

onto d

e

i fattori

ch

e con

d

iz

i

o

nan

o

la produ

z

i

o

n

e, c

i

s

iamo

c

on

v

i

nti

c

h

e

ri-s

ultati fa

vo

revoli non p

osso

no n

o

n

esse

r

e co

n

se

guiti, qualora

s

i ridu

c

a

il

p

poss

ibil

e

il

cos

to d

e

l denar

o

di

c

ui l

e c

at

e

-gor

ie

indu

s

triali

e

co

mm

e

r

ci

ali abbiso

g

nano p

e

r l

e

l

o

ro

az

ien

de.

Di

qui la no

s

tra d

e

lib

e

ra

z

i

o

n

e

di appli

c

ar

e

p

e

r

tutte

le

o

pera

;:;

ioni attive

il

minimo

tass

o di

sco

nto d

e

l

c

ar-tell

o

b

a

n

cari

o.

La noti

z

ia

c

h

e

i

ta

ss

i d

e

lla Ca

ss

a

di

Ri

s

par-mi

o

son

o

i

più miti d'Italia

c

ontinua

g

radatam

e

nt

e

a

diffon-dersi tra lo massa d

e

i p

ro

duttori

i

quali

in

misura

c

r

e

s

ce

nt

e

s

i

g

i

ova

n

o de

ll

e

fa

v

or

ev

oli

c

ondi

z

i

o

ni p

os

t

e

a loro di

s

po

s

i-z

i

o

ne.

E'

un m

ov

i

m

e

nto

c

he s

e

n

z

a dubbio darà frutt

'

i

se

m

-pre

p

iù lu

s

in

g

hi

e

r

i

,

p

e

r moti

v

i addirittura o

v

vii

.

Infatti il

ba

sso

cost

o

del d

e

na1

'

0 influis

ce

in

mi

s

ura not

ev

ol

e s

ulla

diminui

z

i

o

n

e

dei

costi di pr

o

du

;:;

i

o

ne,

d

imi

n

uizi

o

ne ch

e

a

sua

vo

lta determina una ma

gg

i

.o

re esp

a

nsi

o

ne

nelle espor

-t

a

z

ioni, e

un in

c

r

e

m

e

n

t

o d

e

ll'impi

ego

di

capit

a

li nell'indu

-s

tria,

nel

co

m mercio

e

nell

'

a

g

ricoltwr

a,

che crea

nu

ov

i

pos

ti

di la

v

oro

,

a

cce

lerando la diminui

z

i

o

n

e

d

e

lla

d

isocc

upaz

i

o

ne.

Infin

e,

ar

go

m

e

nto

di

tr

o

ppo

c

hi

a

ra

eviden;:;a

pe

r richiede

re

di

essere

trattat

o

è

qu

e

llo

concernente

l'utilit

à

di

p

raticare

tassi minimi nei finan

z

iam

e

nti a

E

nti

p

ub

b

lici

che

attua

no

o

per

e

a fa

v

o

re

della

co

ll

e

tti

v

ità

.

2

"

d

o

mand

a

-

C

on quali

c

rit

e

ri, sott

o

il pr

o

fil

o geog

rafico,

ve

n

go

no impi

eg

ati

i

c

apitali f

o

rmati d

a

i deposi

t

i

de

i ri

s

par

-miat

o

ri pi

e

mont

es

i

?

R

is

p

os

t

a

-

Quando

s

i tratta di prestiti

a

per

so

ne

o

a

Enti,

lo Cas

s

a

di

Ri

s

p

a

rmio

,

p

e

r di

s

p

os

izi

o

n

e

s

tatutaria,

d

à

c

or

so

all

e

op

e

ra

z

i

o

ni

s

oltanto quand

o

i

ri

c

hied

e

nti hann

o

se

d

e

in Pi

e

mont

e.

Inoltr

e

l'Istituto part

ec

ipa, com

'

è

natu-rale,

a ini

z

iat

i

ve

di caratt

e

'

r

e

na

z

ionale con lo

so

tt

osc

ri

z

i

o

ne

o

c

on l'a

c

qui

s

to di obbl

i

ga

z

ioni. Ma l'

o

bbiettivo

pr

i

n

c

i

.

pale

co

n

s

i

s

t

e

n

e

l recar

e

i

n

c

r

e

m

e

nto alla p

r

os

p

e

rit

à

d

ella r

egi

one

piemont

ese

. Sotto qu

es

to pr

o

fil

o

è

indi

c

ati

v

a l'a

z

ione

svo

lta

dalla Ca

ss

a di R

i

s

parmio n

e

ll

'

ag

evo

lar

e

l

a cos

truzion

e

d

e

lle

auto

s

trad

e

in Pi

e

mont

e.

A

ta

s

si di fa

vo

re è stata finan

ziata

lo r

e

ali

zz

a

z

ion

e

di

du

e

op

e

r

e

recenti: la Ceva-Sa

vo

na

,

gran

-d

e

art

e

ria

c

h

e

co

s

t

i

tuis

ce

i

l più br

eve e

celer

e

i

,

tinerario

al-la

cc

iant

e

lo r

eg

ion

e s

ubalpina al mar

e; e

lo T

o

rino-I

vrea,

tratto ini

z

ial

e

d

e

lla v

i

a int

e

rna

z

ional

e

d

e

i traf

o

ri alpini.

An-c

h

e

l'alla

c

ciam

e

nto d

e

l

Pi

e

mont

e

all

'

aut

os

trada d

e

l

Sol

e

r

e

gis

t

r

e

rà la pr

e

s

e

nza d

e

l no

s

tr

o

I

s

tituto

.

IL PALAZZO DELLA SEDE CENTRALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI TORINO.

Riferimenti

Documenti correlati

giugno si è chiuso conseguendo ancora un qualche nuovo vantaggio. La ripresa primaveri l e di quest'anno, sia per le mi- gliorate condizioni metereologiche e sia

1) Le Nazioni occidentali devono consacrare la frazione più importante possibile del reddito nazionale alla ricerca scientifica. Più particolarmente: alla ricerca scientifica

BONINO Silvio - datore di lavoro: Lanif.. PASCHETTA Alessandro - datore di lavoro:

In quello stesso periodo in cui l ' approccio delle clasticità trovava completa e rigorosa formulazione nelle opere, in particolare, della Robinson, del Lerner,

guarda al futuro Il Cav. del Lavoro Giuseppe SoHietti, fondatore delle Watt Rad io di Torino e Vice Presidente della A.N.I.E. Dal lato t ec nico- cos trutti vo,

Poichè i citati ettori di do- manda si sono analogamente viluppati in altre parti del monùo, anche le eportazioni italiane di cuscinetti ne hanno beneficiato,

Il problema della sicurezza nazionale è per ogni Stato della massima importanza, ed appare indubbio che la sua soluzione si ricollega non soIo ad aspetti t

ratterl' amministrati,o e fiscale. Alcuni Pue.&#34;i reputano impossibile la rinuncia ad alcune restrizioni. nell'inten'sse dell'e- quilibrio dl'i loro mercato