N.219
MARZO 1961
COMITATO
DI REDAZIONE:
Ono Ootl. GIUSEPPE ALPINO Oolt. AUGUSTO BARGONI Prof. Oolt. ARRIGO BORDI N Doli. CLEMENTE CELI DONI O Prof. Doli. GIOVANNI DALMASSO Dolt. GIACOMO FRISETTI Prof. Dolt. F. PALAZZI-TRIVELLIDott.
GIUSEPPE FRANCO
Dlrolloro r •• ponoablloM~NaIL~ A CURA D~LLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUaTRIA ~ AGRICOLTURA DI TORINO
pago
F. FASOLO: La Cana di Risparmio di Torino.
3
G. SACERDOTE: Problemi di una polilica
ccprodutli-vislica» degli scambi con l'estero
.
fO
E. BATTISTELU: Agricoltura
'61 .fl
G. LEGA: La Scuola del disegno di alla
moda di
Londra
f7UMBERTO BARDELLI: Note
idrauliche sulla bonifica
del delta dei grandi fiumi
.
lO
Vivai di Torino
'61 -Divagazioni di Pino Bava
13
Rassegna della Tecnica - a
cura
di G.
F.
Mi-cheletli
l7Note di CRONACA CAMERALE:
t) Visita di allievi dell'Ecole Superieure des Sciences Commerciales d'Angeri. - 2) Elenco autorizzalo degli Spedizionieri. - .3) Comunicazioni ferroviarie. - 4) Eie -zione dei rappresentanti degli artigiani in seno alla Commissione Provinciale per l'Artigianalo. - S) Censi-mento Generale dell'Agricoltura. - 6) Pubblicazioni camerali - Informazioni e notizie. ]1
Congiuntura economica del mese di febbraio
1961 37
Rassegna del Commercio Estero torinese
nel
mese di febbraio
1961 4fSinossi dell'lmporl-Export
4SA.
RICHETTI: La politica economica dello
spreco
49
Borsa Valori di Torino - Rassegna del
mese
di marzo
1961 .Tra
i libri
(G. B.):
Ministero dell'Industria e del Commercio: I fallimenti dichiarati in Italia nel 1959 (G. B.) - Comun da europea del Carbone e de II' Acciaio - Alta Autorità: la strut -tura e l'organizzazione dell'insegnamento generale e tecnico nei Paesi della Comunit~ (G. B.) - GIORGIO DEA~GELI; Lovo,o e Retribuzione (Ob.e,ve,) - Pubbli-cazioni ricevute
La Zona Franca di Colon
Fiere, Mostre, Esposizioni e Congressi
interna-zionali
Il
Mondo offre e chiede
st
SS
S9
Dlr.zlon. R.d.zlon • • Ammlnl.tr.zlonl
CASSA
DI
RISPARMIO
FONDATA NEL 1827
MO~GfABUSCA
Sede centrale:
TORINO
Via X X Settembre, 3'
21
Dipendenze
In
Torino
'31
Dipendenze nelle 6 Provincie
Piemontesi e nella Valle d'Aosta
.
INIZIA TIVE E PROPOSITI
LA CASSA
DI RISPARMIO
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[
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[FFASOLO
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La Cassa
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Risparmio
di
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un
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di
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per
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pt'fle
'
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radicate presenta caratteristiche
del
tutto particolari
ed assume cOSp:CUH
importanza m-l
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'
l
toriIll'st:'
l'piemontese:
pur
avendo
6nalità
e n'spiro di
un'ampiezza
tale da
oltrt'passare di gran
lunga
i
limiti di qualsiasi
concezioJ1t'
lo-cale,
dedica una
wmma cosÌ
cospi-clia
di
atth
ità
all'areaubalpina, da
nll'ritare
anche sotto codesto
profib
una speciale attenzione.
Quando si
parla
della Cassa
di
Risparmio. subito
l'uomo della
5t/(/-da t'. in
particolar moelo. il torinese
affezionato alla
propria
città
ne
rial-lacciano il nomt'
a
iniziatin
"
intt'sl'
a
difendere
pmizioni
importanti per
la
vita
di Torino
e ael accelerare
il
dinamismo da
cui
dipende
la
pro-speritù
dt'!la
metropoli
torine
'e.
Co-si
è.
per
esempio.
dei 6nanziamenti
accordati
per la realizzazione di
au-tostraclt'. i
contributi grazie ai
quali
poterono aH>H' successo gli
sforzi
jnte~i
a
impedire
che
l'Ente
M
oda,
nato
e
~\i1uppat()si
qui, fosse
tra~fe
rito
a
Roma; così pure
è
eli quegli
.
tanziullll'lIti che sono moti\
ati
dal
propo\ito eli
<lttuare opere
che
inte-rt's,ano la
colletti\ità.
Questi
fatti
DI TORINO
:.
~
~.
,:,~
~~
L'articolo rientra lIel prograrruna
esposto
IIel
N.
216 • dicem,bre 1960 della Tlostra Rivista
(che
non
costitui>cuno se
non un
a"pc
'
tto di una poliedrica realtà)
in-clucono
anche
il
profano ad
argo-mentare
per da indlltth'a:
se è
in
grado di\iluppare
code~ta
politic3
eli
coraggiosa
larghezza, la Cassa
di
Risparmio deve tro\'arsi in piena
floridezza
e
in vigorosa
espansione,
Cosi
è
infatti,
P
er
a\erne la prova
basta mettere
a
raffronto
l
e
cifre
della
situazione
clel 1945
con
quelle
del 1959. Contro i tre miliardi
e
266
milioni di clepo
'
iti
a
risparmio
caratterizzanti
la
situazione
eli
quin-dici
anni or ono
tanno i 174
mi-liardi
236
milioni della fine
dell'an-no scorso e
gli
oltre
200 miliardi
odierni;
per quanto
si
riferisce alle
riserve uffic:ali
vediamo
contrappo-.
~ti
ai
214 milioni di
allora
i
l-!
mi-liardi
e
624 milioni attuali, Le
cifre,
in
certa
misura.
sono eterogenee
per
effetto
delle
a
lt
erazioni
intervenut
t>
nel \ alore della lira nel
corso
degli
ultimi tre lu tri; ma le proporzioni
del cambiamento
sono
osi ingenti
da rendere vi ibile di primo
acc
hit
o
la contrapposizione fra due
situazio-ni forterr:ente diverse. Eloquente in
spt'cial
modo è il distacco nella vocr
risene .
Qu
elle
della fine del
1944 ri ultarono insufficienti a
co-prire tre cospicue
voci
passi
\1":a)
il disavanzo dell'esercizio
19-15.
pari a
circa
40
milioni;
h)
il mancato stanziamento per
la
preddenza
del
personale
,
pari ad
almeno 200 milioni;
c)
la
pE'rdita subita per
le
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ag
,
gressioni
di
cui
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:
;
-.
a durante
la
guerra, pari a circ>!
50
milioni.
Il fondo di pre\ idenza
alla
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del 1959
(L.
4.451.900
.
000)
risul-tava
superiore alla somma
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onario, con
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'
ecento
dipendenti.
Infine, in tema eli
raffronti. è
in-teressante \
'
eLlerc come
la
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portafoglio
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di
credito
"
abbia
registrato
dal
di
-cembre
1944
al
dicembre 1959,
il
pa
saggio
da
165
milioni
a
31
mi-liardi
e
962
milioni.
Ma,
a comprendere quale sia
la
fisionomia della Cas
a
di Risparmio.
può
giovare anche
l'esame
dell'elen-co
delle
sue
21
dipendenz
e
di Citt.ì
e
delle
sue
132
dipendenze
distri-buite in tutto
il
Piemonte: in
città
importanti, anche
sotto
il profilo
iJ\-dustr:alE',
come
Aosta, Chivas
o.
Ivrea,
~foncalieri,Pinerolo. Susa,
Rivarolo,
e
in piccolissimi centri,
ove
la presenza degli sportelli
ban-cari è stata suggerita
dal propositlJ
di andare incontro
alle esigenze
gli agricoltori.
Appunto
con codesto
intento
fu ult
e
riOlment
e
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riserv
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e
di una
se
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propria: i
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uffici
e
rano
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temati in un
alloggio
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9-
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Z
DECRETO SOVRANO DI VARIANTE AL REGOLAMENTO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI TORINO(10 .pdle 1854).
41
CRONACHE ECONOMICHEla
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di depositi
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a raffronto con quelli d
e
l 1958.
An-che
qui
si
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e
ll
a
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e
ndenza
ascensionale
cui si
accen-nava dianzi.
1958 1959
6.857
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804.065
8.108.365.760
Pic
co
lo ri
s
parmio
ordinario
21.985.953.200
25.050.350.235
Rispa rmio illimitato
18.525.982.781
20.428.453.484
Vincolati
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e
rmin
e
81.785.872.196
91.859.522.377
Buon
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e
ri
101.246.769
5
.
063.084.630
D
e
positi
in
conto corrente
7.790.949.746
9.290.330.911
1-
Conti correnti di corrispondo
12
.8
68.889.002
14.435.695.420
,// ,~
NUOVO REGOLAMENTO DELLA RISPARMIO DI TORINO (9 ogo,lo 1856).
E'
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ressante notare un fatto:
la Cassa di RispaITnio
conta
1
mi-lione 145 mila d
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positanti
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con
un
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circa
140 mila lir
e
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somma che,
in rapporto
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ta,
si
può
con-siderare
mod
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tissima. La
circostan-za
è
indicativa di un fenomeno
che
giustifica illazioni ottimistiche:
l'abi-tudine del risparmio
è
diffusa anch
e
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e
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dditi minimi.
Si m
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30
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1945
1950
1955
1960
PORTAFOGLIO CAMBIARIO E CONTI CORRENTI ATTIVI.
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1950
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20
15
10
5
o
1955
1960
FINANZIAMENTI A FAVORE DELL'AGRICOLTURA.
6/
CRONACHE ECONOMICHEl'iniziativa,
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ll
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che, accertatane
la
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versa
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Ban
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sovvenzionatrice
la
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renza tra la
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a
l
3
Ofo
corrisposta
dall'artigiano e
que
ll
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Dall'inizio d
e
ll
a
sua
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Cassa per il Credito
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Impr
ese
Artigiane
ha
ammesso
al
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agli
interessi n. 26.506
operazioni
p
er 48 miliardi
e
88
milioni;
l'an-dam
ento
è
tal
e
da dimostrare ch
e
l'iniziativa incontra
crescente
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fra
g
li
artigiani;
infatti, contr
o
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operazioni
p
er 16 miliardi
e
450
milioni n
e
l
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le
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miliardi
e
35
mi-li
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n
e
l
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er numero e il
37
Ofo
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er importo.
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----_
J940
Ci1900
'\
'(1854
\
1890
o
\o
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o
o
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insolven-ze continui a risultare
praticamente nullo
sta a indicare
la
se-rietà delle
no
stre
dit-te artigianali
e
l'op-portunità di
agevolar-ne
r
attività.
1880
L
o~J860
1870
c/c DI CORRISPONDENZAMentre ]' iniziativa
ora
citata, come s'è
detto,
si
riferisce
al
credito di
eserc
i
zio,
l
e
operazioni de
11
a
Cassa per
il
Credito
alle Imprese
Artigia-ne sono intese alla
so-luzione di problemi
più
complessi, quali
il
rinnovamento degli
impianti
e
delle
tec-un termine massimo di utilizzo
di
venti mesi. Rappresentanti delle
ca-tegorie artigiane sono presenti nella
Commissione di sconto,
funzionant
e
1945
1950
sotto ]' egida della Camera
di
Com-mercio, per
1'
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e
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del-l
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domand
e.
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e
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stato pieno;
il
fatto che
l'im-mi liardi
50
40
30
20
10
O
1955
1960
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si
CRONACHE ECONOMICHEniche di lavorazione;
questioni di
v
ital
e
importanza
per
quelle
aziende
che
sono a
ll
e
pre-se
con
l
e
nuove
situazioni
concor-renziali derivanti dall'
avvento
del
MEC. Tali sono i problemi
che
la
Cassa di Risparmio sta lumeggiando
agli artigiani nei vari
centri
del
Piemonte. E' un'opera quanto mai
utile in
una
regione
come
l
a
nostra,
ove fiorisce
un
artigianato
che, per
il
fatto stesso di
essere
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enden-te
e
geniale, deve di
continuo
affron-tar
e
problemi tecnici
e
finanziari.
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'assieme
dovremmo
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va
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e
sin-tom
a
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nei confronti della visione
direttiva che presiede al
funziona-mento
di un
organismo
aziendale:
le
iniziative a favore dei dipendenti
,
dei
loro
familiari
e
dei pensionati.
Un ampio discorso a sè
occorrereb-b
e
per
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e
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misura adeguata
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provvi-d
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alle esigenze
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del personale,
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IL PALAZZO DELLA SEDE CENTRALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI TORINO.