7 La formazione del reddito disponibile: i trasferimenti e
7.4 Gli altri trasferimenti correnti
7.4.4 Alcuni risultati
La quantificazione, per ciascun settore, del contributo alla circolazione dei flussi, sia dal lato del-le entrate sia dal lato deldel-le uscite, viene mostrata dalla successiva Tavola 7.2, nella quadel-le sono riportati i trasferimenti correnti diversi per settore istituzionale. Dalla stessa emerge:
- dal lato delle entrate, il maggiore peso delle Amministrazioni pubbliche pari al 41,8 per cento nel 2001, in lieve flessione rispetto agli inizi del periodo in esame. Tale contrazione è da attribuire in primo luogo al maggior contributo del Resto del mondo che passa dal 14,9 per cento del 1990 al 24,7 per cento del 2001, a motivo dell’andamento della quarta risorsa basata sul Pil e della crescita delle rimesse degli immigrati;
- dal lato delle uscite, nel 2001, le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un’inci-denza del 38,8 per cento sul totale del flusso circolato (rispetto al 28,3 per cento del 1990) in seguito ai trasferimenti, prima menzionati, legati alla quarta risorsa basata sul Pil. Per tale ragione le imprese (Società non finanziarie e Famiglie produttrici) hanno registrato una contrazione, passando dal 29,8 per cento al 23,4 per cento del totale tra-sferimenti, sebbene in valore assoluto abbiano registrato anche esse considerevoli au-menti.
I dati riportati in Tavola 7.2non consentono tuttavia di valutare le relazioni tra i settori, poiché forniscono per ciascuno di essi solo l’entità dei flussi in entrata o in uscita e non il settore di con-troparte. Per un’analisi più dettagliata di tali relazioni si è focalizzata l’attenzione su Ammini-strazioni pubbliche, Resto del mondo e Isp.
Tavola 7.2 - Trasferimenti correnti diversi in entrata ed in uscita per settore istituzionale, 1990-2001 (v.a. in milioni di euro, val. %)
Figura 7.6 Trasferimenti in uscita dalle Amministrazioni pubbliche per settore di contropartita -Anno 2001 (valori %)
Figura 7.7 - Trasferimenti in entrata alle Amministrazioni pubbliche per settore di contropartita – Anno 2001 (valori %)
1990 1995 2001 1990 1995 2001
Società non finanziarie 1.700 2.424 1.928 4.791 6.287 7.101 Famiglie produttrici 276 391 712 1.291 1.509 2.085 Società finanziarie 145 216 92 807 657 702 Amministrazioni pubbliche 9.189 11.575 16.407 5.776 8.511 15.208 Famiglie consumatrici 2.878 2.674 4.735 5.053 6.515 11.027 ISP 3.150 4.475 5.629 24 49 77 Resto del mondo 3.041 4.952 9.700 2.637 3.180 3.005
Totale 20.379 26.708 39.205 20.379 26.708 39.205
Società non finanziarie 8,3 9,1 4,9 23,5 23,5 18,1
Famiglie produttrici 1,4 1,5 1,8 6,3 5,6 5,3
Società finanziarie 0,7 0,8 0,2 4,0 2,5 1,8
Amministrazioni pubbliche 45,1 43,3 41,8 28,3 31,9 38,8
Famiglie consumatrici 14,1 10,0 12,1 24,8 24,4 28,1
ISP 15,5 16,8 14,4 0,1 0,2 0,2
Resto del mondo 14,9 18,5 24,7 12,9 11,9 7,7
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
VALORI PERCENTUALI
Entrate Uscite
Dal lato delle entrate delle Amministrazioni pubbliche (Figura 7.7) i settori appartenenti al tes-suto produttivo (società finanziarie e non, famiglie produttrici) rappresentano la principale con-troparte con il loro 57 per cento, mentre le Famiglie consumatrici e il Resto del mondo contri-buiscono rispettivamente per il 39,3 per cento e il 3,7 per cento. In generale la natura dei tra-sferimenti, sia dalle imprese che dalle famiglie, riguarda multe6, sanzioni tributarie e non tribu-tarie, proventi contravvenzionali, rc auto7 e altre poste minori. I trasferimenti provenienti dal Resto del mondo registrano invece i contributi che lo stato, le regioni e altri enti pubblici italia-ni ricevono in misura maggiore dal Fondo sociale europeo per l’addestramento professionale e, a vario titolo, da organismi ed enti internazionali, entrambi classificati tra gli aiuti internazio-nali correnti.
Dal lato delle uscite delle Amministrazioni pubbliche (Figura 7.6) l’importanza relativa dei set-tori di contropartita si inverte. Il Resto del mondo riceve il 42,6 per cento dei trasferimenti, nei quali vengono contabilizzati i contributi versati, a vario titolo, dallo stato italiano in favore di or-ganismi ed enti internazionali (aiuti internazionali), nonché i contributi dello Stato italiano alla Unione europea per il regime delle “risorse proprie” (quarta risorsa basata sul Pil). Le Isp rice-vono il 23,8 per cento dei trasferimenti e in essi sono contabilizzati, tra gli altri, il finanziamen-to pubblico ai partiti politici e i contributi dell’8 per cenfinanziamen-to da versare alla Conferenza Episcopa-le Italiana (Cei). La parte residua comprende essenzialmente erogazioni di sostegno agli altri set-tori tra le quali rientrano: il mantenimento dei detenuti e il fondo solidarietà vittime dell’estor-sione il cui soggetto controparte è costituito dalle Famiglie consumatrici; il fondo per l’occupa-zione, il fondo prevenzione usura o i trasferimenti da enti locali per lo sviluppo in campo econo-mico i cui beneficiari sono i settori delle Famiglie produttrici, Società finanziarie e Società non finanziarie.
Figura 7.8 - Trasferimenti in uscita dal R.d.m per settore di contropartita – Anno 2001 (val.%)
Dal lato delle uscite del Resto del mondo si evince dalla Figura 7.8 che il 60,7 per cento dei tra-sferimenti risulta destinato alle Famiglie consumatrici. Rientrano in tale flusso tutte le rimesse
ISP 4,0% Società finanziarie 1,1 % Famiglie consumatrici 60,7% Società non finanziarie 13,8% Amministrazioni pubbliche 20,4%
6Per quanto riguarda le imprese si tratta nello specifico di multe Irpeg e Ilor, multe Iva, multe relative ad imposte di-verse dall’Iva, bolli cambiali, diritti di magazzino e altre minori.
7Si tratta di somme versate dalle imprese autorizzate all’esercizio delle assicurazioni per la responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione dei veicoli, ai sensi dell’art. 8 della legge 7 agosto 1982, n.526.
degli emigranti e in misura minore gli importi relativi ai trasferimenti in denaro a titolo di sussi-di, alimenti, donazioni, eredità, rendite vitalizie, lasciti e, più in generale, trasferimenti di fondi a titolo di liberalità. Il 20,4 per cento destinato alle Amministrazioni pubbliche si riferisce ai flus-si provenienti dalle istituzioni della Comunità europea e dagli organismi internazionali che il Sec95 classifica tra gli aiuti internazionali correnti. Mentre il 13,8 per cento delle società non fi-nanziarie riguarda per una parte i trasferimenti del Fondo sociale europeo a favore delle impre-se italiane e per l’altra parte il pagamento di indennizzi, penalità e trasferimenti vari. Questi ul-timi riguardano anche i trasferimenti verso le Società finanziarie. Solo il 4 per cento dei trasfe-rimenti del Resto del mondo è rivolto alle unità non profit e riguarda, anche in questo caso, i tra-sferimenti dal Fondo sociale europeo.
Figura 7.9 - Trasferimenti in entrata al R.d.m per settore di contropartita - Anno 2001 (val.%)
Dal lato delle entrate del Resto del mondo, la natura dei flussi è la medesima di quelli in uscita, tuttavia, come si nota dalla Figura 7.9, aumenta il peso delle relazioni con le Ammi-nistrazioni pubbliche in quanto rispetto alle uscite, si considerano, oltre ai contributi italiani versati alle istituzioni comunitarie e ad enti e organismi internazionali che rientrano nella ru-brica degli aiuti internazionali, anche i versamenti relativi alla quarta risorsa basata sul Pil che il Sec95 include più propriamente nei trasferimenti correnti diversi.
Dal lato delle Isp, infine, assumono rilevanza solo i trasferimenti in entrata in quanto quelli in uscita sono risultati di trascurabile entità e comunque destinati alle sole Famiglie consu-matrici, sotto forma di borse di studio, ricompense, eccetera.
Per quanto riguarda le entrate, come detto in precedenza, tali trasferimenti rappresentano una parte rilevante delle risorse di tali unità. Nella distribuzione per settore di contropartita risul-ta evidente (vedi figura 7.10) la dipendenza delle Isp dal finanziamento pubblico, in via prio-ritaria e in seconda istanza da quello privato (tesseramento ai partiti, quote associative, con-tributi volontari e tutti gli aiuti che tali istituzioni ricevono in generale dalle famiglie).
Società finanziarie 0,4% Famiglie consumatrici 28,8% Società non finanziarie 4,0% Amministrazioni pubbliche 66,8%
Figura 7.10 - Trasferimenti in entrata alle Isp per settore di contropartita, 2001 (valori %)
Allegato: fonti statistiche per il conto delle Amministrazioni pubbliche Amministrazioni
pubbliche 64,2%
Resto del mondo 2,1% Società finanziarie 1,9% Famiglie consumatrici 31,8%