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8 La formazione del reddito disponibile: i contributi e le prestazioni sociali*

8.4 I contributi sociali (D.61)

8.4.1 I contributi sociali effettivi

I contributi sociali effettivi comprendono:

1. contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro (D.6111)

Prestazioni sociali in denaro Prestazioni sociali in natura: sanitarie Prestazioni sociali in natura: assistenziali prestaz. soc. in natura

10Il sistema sanitario nazionale italiano, pur rientrando in un sistema di sicurezza sociale, dal 1998 in poi, con l’in-troduzione dell’Irap e l’abolizione dei contributi sociali sanitari, è finanziato esclusivamente da imposte.

2. contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti (D.6112)

3. contributi sociali a carico dei lavoratori indipendenti e delle persone non occupate (D.6113).

I contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro sono versati dai datori di lavoro agli en-ti di previdenza e di assistenza sociale, alle imprese di assicurazione o ai fondi pensione autono-mi e non autonoautono-mi che gestiscono sisteautono-mi di assicurazione sociale al fine di garantire le presta-zioni sociali ai loro dipendenti. Poiché i contributi sociali effettivi a carico del datore di lavoro sono versati a beneficio dei dipendenti, essi sono registrati nei redditi da lavoro dipendente. Per-tanto nel conto della attribuzioni dei redditi primari essi compaiono nella sezione delle risorse delle famiglie, per essere successivamente registrati, nella distribuzione secondaria del reddito, fra le risorse dei settori che riscuotono tali contributi.

I contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti sono versati dai lavoratori agli enti di pre-videnza e di assistenza sociale, ai sistemi privati con o senza costituzione di riserve. Nel caso di sistemi privati con costituzione di riserve i contributi a carico dei lavoratori dipendenti compren-dono anche i contributi supplementari da versare sui redditi da capitale attribuiti agli assicurati meno il compenso del servizio di assicurazione.

I contributi sociali a carico dei lavoratori indipendenti e delle persone non occupate sono ver-sati da persone diverse dai lavoratori dipendenti.

I contributi sociali effettivi possono essere distinti anche in base alla obbligatorietà o meno del versamento da parte delle persone assicurate.

I contributi sociali effettivi obbligatori sono quelli versati in virtù di un obbligo legale o di un regolamento di un contratto collettivo di lavoro, di un accordo stipulato tra datore di lavoro e di-pendenti di un’impresa.

I contributi sociali effettivi volontari sono quelli versati a:

un ente di previdenza e assistenza sociale da persone che non sono assoggettate, o non so-no più giuridicamente assoggettate ad alcun obbligo di versamento;

alle imprese di assicurazione (o fondi pensione o casse mutue, comunque classificati nel-lo stesso settore) nel quadro di un sistema di assicurazione complementare gestito dalle imprese a beneficio dei loro dipendenti, al quale questi ultimi aderiscono liberamente; alle casse mutue che raggruppano su base volontaria lavoratori dipendenti o indipendenti. Pertanto le tre tipologie di contributi effettivi, a carico del datore di lavoro, del lavoratore, degli indipendenti e dei non occupati, dovrebbero essere a loro volta distinti a secondo che siano su base obbligatoria o volontaria. Al momento, nel sistema di contabilità nazionale i contributi ef-fettivi non sono distinti in base a quest’ultimo criterio.

8.4.1.1 Il computo dei contributi effettivi, il momento e la modalità di registrazione I contributi effettivi sono registrati diversamente a seconda del sistema che li gestisce.

- I contributi effettivi versati agli enti di previdenza e di assistenza sociale o ad altre Amministrazioni pubbliche sono registrati per il loro importo lordo.

- I contributi versati nel quadro di sistemi privati con costituzione di riserve, alle imprese di assicura-zione, alle casse mutue e ai fondi pensione autonomi (classificati tutti nel settore delle imprese finan-ziarie), debbono essere registrati al netto del valore del servizio di assicurazione. Per convenzione que-sta parte, che rappresenta il corrispettivo per il servizio, è da computare nei consumi finali delle

fami-glie (nel caso di contributi versati da famifami-glie non residenti, si considera come esportazione di servizi). - Nel caso dei contributi versati nell’ambito dei sistemi privati con costituzione di riserve non autonome (ai datori di lavoro) debbono essere registrati per l’intero importo, ossia non deducen-do alcun compenso del servizio. Questo poiché tali sistemi non costituiscono unità istituzionali distinte dai datori di lavoro pertanto i costi di gestione dei fondi sono inclusi nei costi di produ-zione generali del datore di lavoro.

I contributi effettivi debbono essere registrati al momento in cui insorge l’obbligo del versamento. Nel sistema dei conti i contributi sociali effettivi sono registrati:

1. come impieghi delle famiglie nella distribuzione secondaria del reddito;

2. nel caso di famiglie non residenti nelle uscite del resto del mondo nel conto dei redditi primari e dei trasferimenti correnti;

3. nella sezione delle risorse del conto della distribuzione secondaria del reddito dei datori di lavoro o degli enti assicuratori residenti;

4. nella sezione delle risorse del conto del resto del mondo dei redditi primari e dei trasfe-rimenti correnti (nel caso di datori di lavoro o enti assicuratori non residenti).

8.4.1.2 La stima dei contributi effettivi

Nel conto della distribuzione secondaria del reddito i contributi effettivi sono pagati dalle fami-glie consumatrici alle unità, e quindi ai settori, che li riscuotono. Riassumendo, le unità istituzio-nali che gestiscono i sistemi di sicurezza e di assicurazione sociale, con o senza costituzione di riserve, sono le seguenti:

1. le Amministrazioni pubbliche 2. le assicurazioni

3. i fondi pensione 4. i datori di lavoro

I contributi effettivi versati alle Amministrazioni pubbliche dalle famiglie sono stimati nel qua-dro del conto istituzionale delle Amministrazioni pubbliche. Essi, dopo le imposte, costituisco-no la parte più consistente delle entrate del conto del settore istituzionale. I contributi riscossi so-no stimati attraverso i bilanci degli enti di previdenza e assistenza distinguendo tra contributi ef-fettivi a carico del lavoratore, del datore di lavoro, degli indipendenti e delle persone non occu-pate. In base alle definizioni del Sec95, si effettuano alcuni aggiustamenti al fine di ricondurre i dati che provengono dai bilanci degli enti di previdenza e assistenza, che rispondono ai criteri di competenza finanziaria, alla competenza economica, principio alla base del Sec95.

I contributi effettivi riscossi dalle assicurazioni e dai fondi pensione sono stimati attraverso i da-ti della Commissioni di vigilanza sui fondi pensione (Covip )11e sono essenzialmente costituiti dai contributi riscossi.

I contributi effettivi riscossi dai datori di lavoro sono, come è stato indicato in precedenza, gli accantonamenti al trattamento di fine rapporto. Questi, nei conti nazionali sono stimati sulla ba-se dei dati provenienti dalle indagini sulle impreba-se12per branca e classe dimensionale

d’impre-11Relazione annuale della Commissioni di vigilanza sui fondi pensione.

12La procedura di stima degli accantonamenti al Tfr è basata sull’incidenza rispetto alle retribuzioni degli accantona-menti dichiarati dalle imprese. In questo caso la metodologia implementata confronta il dato rilevato con un intervallo costruito intorno alla quota teorica di accantonamento (ossia 1/13,5 =0,074). Quando la quota rilevata esce dal range sta-bilito il dato viene sostituito con la quota teorica. Il valore medio per addetto di accantonamenti al Tfr, per classi di am-piezza e per branca di attività economica, viene applicato ai soli occupati regolari. Il totale degli accantonamenti viene a sua volta ottenuto per somma degli importi calcolati per le singole classi di ampiezza e branca di attività economica.

sa (vedi box 1 sulla stima dei contributi effettivi a carico del datore di lavoro nei conti naziona-li per la parte sugnaziona-li accantonamenti al trattamento di fine rapporto). Nell’ambito dei conti dei set-tori istituzionali il complesso degli accantonamenti viene stimato per classe dimensionale e bran-ca e applibran-cato all’occupazione dei settori13.

I contributi a carico del datore di lavoro in entrata dei settori istituzionali nel conto della distri-buzione secondaria del reddito (D.6111), corrispondono al flusso del conto della generazione e dell’attribuzione dei redditi primari (D.121), che a loro volta rappresentano una componente dei redditi da lavoro corrisposti dai datori di lavoro ai lavoratori alle dipendenze. Pertanto, per quan-to riguarda i contributi a carico dei daquan-tori di lavoro, il sistema di contabilità nazionale risulta es-sere consistente.

La stima dei contributi effettivi a carico del datore di lavoro nell’ambito dei conti nazionali vie-ne effettuata, per la maggior parte delle branche dell’industria e dei servizi vendibili14, sulla ba-se delle indagini annuali, effettuate dall’Istat, sul sistema dei conti delle impreba-se (vedi box 1 sul-la stima dei contributi effettivi a carico del datore di sul-lavoro nei conti nazionali in particosul-lare per la parte relativa ai contributi sanitari e previdenziali). Il prospetto 8.3 presenta il percorso del flusso relativo ai contributi a carico del datore di lavoro (D.121) nella sequenza dei conti dei set-tori istituzionali, considerando anche il resto del mondo. I dati sono relativi all’anno 2001 (mi-lioni di Euro). I codici S.1, S.2 e S.14 identificano rispettivamente il totale economia, il settore del resto del mondo e il settore delle famiglie consumatrici.

13Per maggiori approfondimenti si rimanda al Cap.4, Parte I: “Il conto della produzione e la generazione dei redditi primari: la stima del risultato di gestione e del reddito misto” .

14Ad eccezione di alcuni settori particolari, come le imprese di assicurazioni, il credito, e l’agricoltura per i quali si fa riferimento ad altre fonti.

Prospetto 8.3 - Il percorso dei contributi a carico del datore di lavoro nella sequenza dei conti

Risorse Valore aggiunto (B1)

Impieghi Contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro (D121)

S1=124447 S2=436

Totale D121PAY S1+S2= 124883

Risorse Totale D121REC S1+S2= 124883

S1=S14=124292 S2=591 Totale D6111PAY S1+S2= 124883 D6111PAYS1=D6111PAYS14 D6111PAYS2 Impieghi S1=S14=124292 S2=591 D6111RECS1 D6111RECS2 Risorse S1=128356+591 S2=436 C

onto della gener

azione del r e ddito dator i di lavor o C

onto della distr

ibuzione secondar ia del r eddito l a v o ra to ri dipendenti settor i di sicur ezza sociale C onto dell' attr ibuzionedel reddito l a v o ra to ri dipendenti

I contributi sociali effettivi sono stati stimati distinguendo due componenti principali: Contributi sociali effettivi = A.1) Contributi previdenziali e sanitari +

A.2) Accantonamenti ai fondi per il trattamento di fine rapporto di lavoro (Tfr). A.1) Contributi previdenziali e sanitari

Le aliquote contributive implicite, ossia il rapporto tra contributi e retribuzioni, calcolate in ba-se ai dati rilevati con le indagini (per branca e clasba-se) sono state sottoposte ad un controllo di attendibilità, basato sulla verifica della compatibilità con le aliquote contributive settoriali me-die stabilite dalla legge per l’anno in considerazione, al lordo della fiscalizzazione degli oneri sociali e dei vari sgravi contributivi15. L’incidenza dei contributi sulle retribuzioni deve neces-sariamente essere inferiore alla aliquota di legge dati i numerosi sgravi concessi, dovuti ad esempio alla diversa collocazione territoriale dell’impresa o al sesso del dipendente; pertanto le incidenze rilevate dalle indagini che risultano superiori al limite stabilito sono trattate come un dato anomalo e automaticamente sostituite con l’aliquota di legge.

Il complesso dei contributi previdenziali e sanitari a carico dei datori di lavoro si ottiene appli-cando il livello medio dei contributi per addetto stimato (corretto secondo le procedure citate) per le sole unità di lavoro dipendenti regolari, per le quali il datore di lavoro sostiene il costo del lavoro pieno. Questo ammontare, sommato a quello afferente all’agricoltura e alle altre branche per le quali si sono seguiti dei calcoli ad hoc (credito, assicurazioni, servizi domestici e portieri di fabbricati) costituisce il complesso dei contributi versati dai datori di lavoro del set-tore profit. Esso viene confrontato con l’importo per contributi sociali effettivi a carico del da-tore di lavoro registrato, dal lato delle risorse, nei conti economici nazionali nella distribuzione secondaria del reddito. La parte dei contributi versati a sistemi privati e pubblici di sicurezza sociale per dipendenti di unità istituzionali appartenenti al settore profit (quindi escludendo quelli relativi ai dipendenti delle Amministrazioni pubbliche e delle Isv) rappresenta il vincolo nella stima descritta. Le discrepanze osservate, sempre molto contenute, sono ripartite fra le di-verse branche, escludendo quelle per le quali viene eseguito un calcolo ad hoc e per le quali, quindi, si dispone di fonti puntuali esaustive.

A.2) Accantonamenti al Tfr

Gli accantonamenti al fondo per il trattamento di fine rapporto di lavoro (Tfr) consistono in una somma annua (1/13,5 della retribuzione annua) che il datore di lavoro ha l’obbligo di versare, per ciascun anno di servizio di ogni dipendente, ad un fondo autonomo costituito ad hoc e rivalutato anno per anno. Il lavoratore ha diritto a ricevere la somma accumulata nel corso degli anni di ser-vizio al termine del rapporto di lavoro. Tali accantonamenti sono pertanto da considerarsi contri-buti effettivi versati a sistemi privati di sicurezza sociale con costituzione di riserve. La procedu-ra di stima degli accantonamenti al Tfr è sostanzialmente analoga a quella dei contributi previden-ziali e sanitari, essendo questa basata sull’incidenza degli accantonamenti dichiarati dalle impre-se sulle retribuzioni. In questo caso la metodologia implementata confronta il dato rilevato con un intervallo costruito intorno alla quota teorica di accantonamento (ossia 1/13,5 =0,074). Quando la quota rilevata esce dal range stabilito il dato viene sostituito con la quota teorica. Il valore medio per addetto di accantonamenti al Tfr, per classi di ampiezza e per branca di attività economica, viene applicato ai soli occupati regolari. Il totale degli accantonamenti viene a sua volta ottenuto per somma degli importi calcolati per classe dimensionale e branca di attività economica.

15E’ stata effettuata una elaborazione specifica dalle informazioni pubblicate dall’Inps al fine di costruire le aliquote medie di branca da impiegare nei controlli di compatibilità interni alla procedura di stima dei contributi effettivi. Box 1: Metodologia e fonti per la stima dei contributi effettivi a carico dei datori di lavoro nei