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Le imposte correnti nella Contabilità nazionale secondo il Sec95

7 La formazione del reddito disponibile: i trasferimenti e

7.3 Le imposte correnti sul reddito e sul patrimonio per settore istituzionale

7.3.1 Le imposte correnti nella Contabilità nazionale secondo il Sec95

Le imposte sul reddito e sul patrimonio comprendono tutti i pagamenti obbligatori unilaterali, in denaro o natura, riscossi periodicamente dalle Amministrazioni pubbliche e dalle istituzioni non residenti sul reddito e sul patrimonio delle unità istituzionali residenti e non residenti per le ope-razioni economiche condotte sul territorio nazionale.

Il sistema dei conti distingue tale aggregato in due fattispecie: le imposte sul reddito (D.51) e le altre imposte correnti (D.59). Nella prima categoria sono classificati tutti i tributi che hanno per oggetto i redditi, gli utili e i guadagni in conto capitale e che sono determinati sulla base dei red-diti effettivi o presunti realizzati dagli operatori economici: famiglie, imprese (persone fisiche e giuridiche) ed istituzioni pubbliche e private. Nella seconda categoria rientrano le imposte cor-renti sul capitale, costituite dai tributi periodici che colpiscono la proprietà o l’utilizzo da parte dei loro proprietari di terreni e fabbricati, e le imposte correnti sul patrimonio netto, tra cui si an-noverano: le imposte percepite dalle unità istituzionali indipendentemente dal loro reddito o pa-trimonio, le imposte sulle spese, gli esborsi sostenuti dalle famiglie per il riconoscimento di di-ritti di possesso o di utilizzo di veicoli o per ottenere licenze di caccia o pesca, le imposte su ope-razioni internazionali con l’esclusione di quelle che gravano sui produttori.

Le fonti statistiche dirette alla quantificazione delle categorie di imposta di competenza delle Amministrazioni pubbliche sono costituite principalmente dai bilanci delle diverse unità istitu-zionali, direttamente acquisiti dall’Istat, o dai flussi di bilancio rilevati mediante indagini di ca-rattere totalitario sulle amministrazioni pubbliche locali di dimensione minore (in particolare sui comuni, le province e gli altri enti locali). Su tale sistema convergono le informazioni di ulterio-re dettaglio fornite dal sistema informativo del Ministero del tesoro e dell’Economia e della Ra-gioneria generale dello stato o elaborate specificamente da queste amministrazioni per le esigen-ze dei Conti nazionali, che consentono di procedere alla classificazione dei flussi di bilancio per voce economica prevista dal Sec95. Nel Prospetto 7.3 si riportano le tipologie di tributi classifi-cate nelle imposte correnti sul reddito e sul patrimonio e le fonti statistiche utilizzate per la loro definizione2.

2La tavola è tratta dal contributo di Del Santo, Aldo. “Le entrate fiscali nell’ambito della Contabilità nazionale secon-do il Sec95”. In Atti del convegno “Finanza pubblica e Contabilità nazionale: Rilevanza, affidabilità e coerenza nel quadro del sistema europeo dei conti, 22 novembre 2002”. Roma: Iscona- Istat, 2004 in Malizia, Raffaele. “La meto-dologia di costruzione dei conti delle Amministrazioni pubbliche ed analisi della coerenza di sistema”. In Atti del con-vegno “Finanza pubblica e Contabilità nazionale: Rilevanza, affidabilità e coerenza nel quadro del sistema europeo dei conti, 22 novembre 2004”. Roma: Iscona- Istat, 2004.

Prospetto 7.3 - Fonti statistiche delle categorie di tributi classificati nelle imposte correnti sul red-dito e sul patrimonio secondo il Sec95

Categorie di imposte per voce economica Sec95 Fonti statistiche

Imposte sul reddito (D.51)

Imposte sul reddito delle persone fisiche (Irpef) Cap. 1023 del BS; Bilancio Regioni

Imposte sul reddito delle persone giuridiche (Irpeg) Cap. 1024 del BS

Imposta locale sui redditi (Ilor) Cap. 1025 del BS

Ritenute sugli interessi e sui redditi da capitale

‰ Imposte sostitutive delle imposte sui redditi Cap. 1026 del BS

‰ Ritenute su contributi degli enti pubblici, su premi, su vincite e su capitali di assicurazione sulla vita Cap. 1028 del BS

‰ Ritenute sulle plusvalenze realizzate mediante cessione a termine di valute estere Cap. 1041 del BS

‰ Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi da applicare ai fondi pensione Cap. 1177 del BS

Imposta sostitutiva sui fondi di investimento Cap. 1031 del BS

Imposte sostitutive (capital gain e altre)

‰ Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi su plusvalenze da cessioni di azioni Cap. 1032 del BS

‰ Imposte sostitutive Cap. 1034 del BS

Imposta sui redditi di ricchezza mobile Cap. 1003 del BS

Imposte complementari e addizionali Cap. 1004 del BS

Contributi Gescal a carico dei lavoratori dipendenti Bilancio Inps

Imposta sull'incremento del valore degli immobili (Invim)

‰ Invim Cap. 1233 del BS

‰ Imposta sostitutiva dell’Invim Cap. 1249 del BS

Imposta sulle società e sulle obbligazioni Cap. 1005 del BS

Ritenute sugli utili distribuiti dalle società Cap. 1027 del BS

Imposta sul patrimonio netto imprese

‰ Imposta sul patrimonio netto imprese Cap. 1040 del BS

‰ Imposta sostitutiva dell’Invim Cap. 1042 del BS

Imposte giochi abilità e concorsi pronostici (diretta)

‰ Quota del 35% dell’imposta unica sui giochi di abilità e concorsi pronostici Cap. 1007 del BS

‰ Quota del 12,25% dell’incasso lordo dei proventi sui giochi di abilità e concorsi pronostici Cap. 1008 del BS

Addizionale alle imposte erariali e locali sui redditi (8%)

‰ addizionale 5% comuni e province Cap. 1011 del BS

‰ addizionale 5% erario Cap. 1013 del BS

‰ addizionale straordinaria del 8% Cap. 1029 del BS

Imposta comunale sull'industria e sulle arti e professioni (Iciap) Bilanci Comuni

Imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni aziendali Cap. 1033 del BS

Altre imposte correnti (D.59)

Imposta comunale sugli immobili (ICI) - Aree edificabili Bilanci Comuni

Imposta sui cani Bilanci Comuni

Imposta sulle patenti e passaporti Cap.1238 del BS; Bilanci Com. e Prov.

Sovrimposta comunale sui fabbricati (SOCOF) Bilanci Comuni

Tasse automobilistiche a carico delle famiglie Cap.1218 del BS; Bilanci Com. e Prov.

Altre imposte sul reddito e sul patrimonio Bilanci Comuni e Province

‰ Imposta sul reddito dei fabbricati Cap. 1002 del BS

‰ Imposta straordinaria progressiva sul patrimonio Cap. 1015 del BS

‰ Addizionale straordinaria Cap. 1020 del BS

‰ Proroga dell'addizionale straordinaria Cap. 1022 del BS

‰ Versamenti di imposte sui redditi in base a dichiarazione integrativa Cap. 1035 del BS

‰ Condono fabbricati Cap. 1038 del BS

‰ Prelievo straordinario solidarietà alluvionati Cap. 1043 del BS

‰ Versamenti da parte delle imprese della somma del 20% dei maggiori valori iscritti in bilancio, ecc. Cap. 1044 del BS

‰ Imposte sostitutive su riserve e fondi in sospensione di imposta, sui saldi attivi di rivalutazione, ecc. Cap. 1045 del BS

‰ Imposte sostitutive di Irpeg e di Ilor correlate, ecc. Cap. 1046 del BS

‰ Imposta sostitutiva per la regolarizzazione delle scritture contabili Cap. 1047 del BS

‰ Somma pari al 20% dei proventi derivanti da depositi di denaro, di valori mobiliari e di altri, ecc. Cap. 1048 del BS

‰ Sanzioni pecuniarie relative alle imposte sostitutive Cap. 1053 del BS

‰ Residui attivi diversi per imposte dirette Cap. 1101 del BS

‰ Imposta sostitutiva sulle indennità' di esproprio delle aree fabbricabili Cap. 1174 del BS

‰ Imposta sostitutiva di imposte sui redditi relativa ai beni immobili esclusi dal patrimonio

dell'Impresa Cap. 1176 del BS

‰ Sostitutiva partita Iva Cap. 1178 del BS

‰ Ritenuta 15% su contributi pensionistici. Cap. 1179 del BS

‰ Entrate derivanti dalla definizione delle liti fiscali pendenti alla data di entrata in vigore, ecc. Cap. 1180 del BS

‰ 8% plusvalenze delle società in scioglimento Cap. 1181 del BS

‰ Scioglimento agevolato delle società' non operative Cap. 1185 del BS

‰ Assegnazione agevolata beni ai soci Cap. 1188 del BS

‰ Esclusione beni patrimonio impresa Cap. 1189 del BS

‰ Imposta sostitutiva di Irpef,Irpeg,Irap per regolarizzare scritture contabili rimanenze magazzino Cap. 1190 del BS

7.3.2 Le imposte correnti sul reddito e sul patrimonio per settore istituzionale

La stima delle imposte correnti sul reddito e patrimonio pagate dalle unità istituzionali residen-ti e non residenresiden-ti per le operazioni condotte sul territorio nazionale si basa su un modello che consente di individuare per ogni singola tipologia di imposta il gettito proveniente dai diversi set-tori istituzionali.

L’approccio seguito prevede, in generale, per ogni singolo tributo un modello diretto a specifi-care il gettito fiscale proveniente da ogni settore istituzionale: alcuni tributi sono direttamente at-tribuibili ad uno specifico settore, in quanto le unità istituzionali tenute al pagamento seguono una univoca classificazione; diversamente, altri tributi richiedono l’individuazione di indicatori idonei a stimare l’onere fiscale sostenuto dagli operatori classificati in diversi settori istituziona-li; infine, per alcune fattispecie in cui convergono differenti tributi, la cui base imponibile è co-stituita da redditi che, per natura e soggetto percettore, si presentano molto variegati tra loro, è necessario procedere all’analisi dei capitoli di entrata del Bilancio dello Stato, e talune volte pro-cedere all’analisi dei singoli articoli che definiscono il capitolo di entrata in esame, al fine di per-venire ad una corretta attribuzione per settore istituzionale del relativo gettito fiscale.

Il modello di stima elaborato integra, comunque, l’approccio analitico con le informazioni pun-tuali disponibili per alcuni settori. Più in dettaglio, sono disponibili delle stime punpun-tuali per le imposte correnti sul reddito e sul patrimonio pagate dai settori delle Amministrazioni pubbliche (S.13) e del Resto del mondo (S.2): nel primo settore, le imposte correnti sono definite a caden-za annuale attraverso l’elaborazione delle informazioni contabili disponibili per tutte le unità isti-tuzionali che vi sono classificate; nel secondo settore, le imposte correnti pagate dalle unità re-sidenti alle Istituzioni estere e le imposte riscosse dalle Amministrazioni pubbliche dagli opera-tori non residenti per le operazioni condotte sul terriopera-torio nazionale sono fornite a cadenza trime-strale dalla Bilancia dei pagamenti. L’individuazione delle tipologie di tributi sottostanti tali sti-me è condotta, comunque, nell’ambito dell’approccio più generale utilizzando in parte informa-zioni di fonte amministrativa ed in parte metodi di stima indiretti.

L’approccio seguito consente di definire per tipologia di tributo solamente l’onere fiscale che grava sul totale delle società e quasi società a prescindere dal settore di attività economica in cui esse operano. L’individuazione del carico fiscale corrente sostenuto distintamente dai settori del-le Società finanziarie (S.12) e deldel-le società non finanziarie (S.11) è possibidel-le solo ad un livello più aggregato, introducendo la stima delle imposte pagate dal primo settore a titolo di imposte sul reddito ed a titolo di altre imposte correnti. Tali aggregati sono stimati, separatamente, per i sottosettori dell’autorità bancarie centrali, delle aziende di credito e delle imprese di assicurazio-ne, utilizzando informazioni puntuali ed esaustive desunte dai bilanci delle unità istituzionali che vi sono classificate. Per il sottosettore degli ausiliari finanziari applicando un metodo indiretto basato sul riporto all’universo (attraverso il risultato lordo di gestione del settore) delle informa-zioni desunte dalla Rilevazione sul sistema dei conti (Sci) per tali operatori economici.

Nei paragrafi seguenti si descrivono sinteticamente i modelli e gli indicatori utilizzati per stima-re, per ogni tipologia di tributo, l’onere fiscale sostenuto da ogni settore istituzionale, distinguen-do, per comodità esclusivamente espositiva, le categorie classificate come imposte sul reddito (D.51) da quelle ricondotte alle altre imposte sul reddito (D.59). Per una inquadratura generale dei modelli di stima utilizzati si rimanda al Prospetto 7.4 dove si presenta l’approccio seguito per l’attribuzione per settore istituzionale dei tributi classificati nell’aggregato in esame.

7.3.2.1 I modelli di stima delle imposte sul reddito

L’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) è direttamente attribuibile al settore delle Fa-miglie consumatrici, su cui grava il gettito complessivo al netto della parte versata dagli opera-tori non residenti.

La scelta metodologica adottata si discosta dalla precedente impostazione e discende dalla rifor-mulazione dell’impianto generale dei conti che, nella versione attuale, definisce il reddito dispo-nibile delle famiglie imputando tutti i redditi che remunerano le prestazioni lavorative sia alle di-pendenze che di natura professionale, al lordo delle relative imposte. Le imposte relative a tali redditi sono attribuite alle famiglie nella loro veste di consumatori (che sono, tra l’altro, i sog-getti passivi sotto il profilo fiscale), indipendentemente dal momento del loro accertamento fi-scale. Pertanto, l’Irpef relativa ai redditi da lavoro autonomo e professionale svolto in imprese, incluse anche quelle di cui i lavoratori in considerazione sono proprietari, è attribuita al settore delle Famiglie consumatrici: tali redditi contribuiscono, al pari degli altri, alla definizione del reddito complessivo su cui si commisura l’imposta pagata da tali operatori anche se il loro ac-certamento fiscale avviene in sede d’impresa (per le società con le dichiarazioni fiscali dei mo-delli 750 e per le imprese individuali con i quadri specifici del modello 740).

La definizione dell’Irpef corrisposta dagli operatori non residenti si basa, essenzialmente, sulla stima indiretta delle ritenute operate sui redditi da lavoro dipendente percepiti da tali unità. In modo analogo, anche nel caso dell’Imposta sul reddito delle persone giuridiche (Irpeg) è pos-sibile procedere ad una diretta attribuzione ai settori delle società finanziarie e non finanziarie sui quali grava il gettito complessivo di tale tributo.

L’Imposta locale sui redditi (Ilor) è una imposta attualmente di scarso rilievo in quanto sostitui-ta, nel 1993, dall’Imposta comunale sugli immobili per il gettito relativo ai redditi da fabbricato e, nel 1998, dall’Imposta regionale sugli altri proventi per il gettito relativo ai redditi di impre-sa. Comunque, per i relativi periodi di pertinenza tale imposta interessa i settori delle società e quello delle famiglie, sia produttrici che consumatrici. L’indicatore utilizzato per stimare l’one-re fiscale dei diversi settori è costruito sulla base della composizione del l’one-relativo gettito risultan-te dalle dichiarazioni dei redditi presentarisultan-te con i modelli 740, 750 e 760. Il limirisultan-te principale del-l’indicatore adottato risiede nei tempi relativamente lunghi necessari per il suo aggiornamento. Le conseguenze sulle stime relative agli anni più recenti sono mitigate, comunque, dallo scarso rilievo delle entrante fiscali derivanti da tale tributo.

L’attribuzione per settore istituzionale delle Ritenute sugli interessi e sui redditi da capitale ha richiesto uno studio dettagliato dei tributi che confluiscono in tale tipologia di imposta, che in al-cuni casi ha reso necessaria l’analisi degli articoli dei diversi capitoli di entrata del Bilancio del-lo Stato. Le diverse componenti così individuate (vedi Prospetto 7.4) sono state attribuite per set-tore istituzionale sulla base di indicatori costruiti con riferimento ai flussi di interessi percepiti dagli operatori economici classificati nei diversi settori e relativi agli strumenti finanziari colpi-ti dalle imposte considerate. Il dettaglio del modello di scolpi-tima sviluppato per l’attribuzione di ta-le imposta è stato consentito dall’articolazione delta-le informazioni rese disponibili dal modello seguito nella stima dei flussi di interessi attivi e passivi per settore istituzionale (si veda il capi-tolo 5 parte prima).

L’Imposta sostitutiva sui fondi di investimento grava esclusivamente sulle famiglie consumatri-ci detentriconsumatri-ci delle quote dei fondi comuni di investimento, al netto della parte attribuita agli ope-ratori non residenti.

La stima per settore di contropartita delle Imposte sostitutive, tra le quali rientrano anche le Im-poste sostitutive sui capital gains, ha richiesto l’analisi dei singoli capitoli di entrata del

Bilan-cio dello Stato come riportato nella tavola 2. Per tale categoria è stato possibile procedere alla diretta attribuzione ai diversi settori istituzionali del gettito relativo ai singoli capitoli di entrata del Bilancio dello Stato.

L’Imposta sull’incremento del valore degli immobili (Invim) grava sulle imprese e le famiglie proprietarie di fabbricati anche se, per i due operatori, le modalità di pagamento di tale tributo sono diverse. Le famiglie pagano tale imposta nel momento in cui vendono il bene immobile sul-l’incremento di valore da esso registrato dal momento dell’acquisto fino al 1996, anno di sop-pressione del tributo. Le imprese, diversamente, pagano tale imposta periodicamente sull’incre-mento di valore dei beni aziendali, l’ultimo pagasull’incre-mento è avvenuto nel 1991. Al fine di stimare il gettito fiscale riconducibile ai diversi settori istituzionali si è fatto riferimento all’informazio-ne disponibile fino al 1992, relativa alla ripartizioall’informazio-ne del gettito fiscale tra le Amministrazioni centrali e locali. Alle prime competeva la parte corrisposta dalle imprese mentre alle seconde la parte corrisposta dalle famiglie. Nel 2001 tale tributo è stato sostituito dalla Nuova imposta so-stitutiva di rivalutazione beni aziendali (legge Tremonti).

Le Ritenute sugli utili distribuiti dalle società gravano su tutti gli operatori proprietari di parte-cipazioni azionarie e quindi percettori di dividendi. La loro attribuzione per settore istituzionale è condotta con riferimento alla matrice dei dividendi percepiti dai settori istituzionali stimata an-nualmente per settore pagante e settore ricevente nell’ambito dei conti istituzionali (si veda ca-pitolo 6 parte prima).

Gli altri tributi classificati tra le imposte sul reddito sono di diretta attribuzione ad uno specifico settore come si evince dal Prospetto 7.4. In particolare, le famiglie consumatrici sono tenute al pagamento delle Imposte complementari e addizionali, dei Contributi Gescal a carico dei lavo-ratori dipendenti, delle Imposte sui giochi abilità e concorsi pronostici, dell’Addizionale alle imposte erariali e locali sui redditi ed infine dell’Imposta straordinaria e progressiva patrimo-niale. Sulle famiglie produttrici grava l’Imposta comunale sull’industria e sulle arti e professio-ni (Iciap), il cui gettito è divenuto trascurabile dopo l’introduzione dell’Irap nel 1998, mentre sui settori delle società finanziarie e non finanziarie gravano l’Imposta sulle società e sulle obbliga-zioni e l’Imposta sul patrimonio netto imprese.

7.3.2.2 I modelli di stima delle altre imposte correnti

L’attribuzione per settore istituzionale delle altre imposte correnti (D.59) non richiede particola-ri analisi in quanto, come evidenzia il Prospetto 7.4, tutti i tparticola-ributi, ad eccezione dell’Imposta co-munale sugli immobili (Ici) relativa alle aree edificabili ed alle Altre imposte sul reddito e sul pa-trimonio, sono di diretta attribuzione al settore delle Famiglie ed, in particolare, tali tributi sono tutti sostenuti dalle famiglie consumatrici.

Per quanto concerne l’Imposta comunale sugli immobili (Ici) relativa alle aree edificabili e le Al-tre imposte sul reddito e sul patrimonio si è proceduto ad una loro ripartizione tra i settori delle società finanziarie e non finanziarie e delle famiglie consumatrici, non disponendo di idonee in-formazioni per una diversa attribuzione.

7.3.3 La struttura delle imposte correnti sul reddito e sul patrimonio per settore