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Gli indennizzi e i premi netti di assicurazione contro i danni

7 La formazione del reddito disponibile: i trasferimenti e

7.4 Gli altri trasferimenti correnti

7.4.1 Gli indennizzi e i premi netti di assicurazione contro i danni

I premi netti di assicurazione contro i danni sono i premi da pagare in forza di contratti di assi-curazione stipulati da unità istituzionali allo scopo di garantirsi una copertura assicurativa con-tro diversi eventi o rischi che danneggino cose o proprietà o arrechino danno a persone, per cau-se naturali o provocate dall’uomo.

I contratti di assicurazione stipulati da singole famiglie sono quelli conclusi su loro iniziativa e a proprio beneficio, senza l’intervento dei datori di lavoro o delle Amministrazioni pubbliche e al di fuori di qualsiasi schema di assicurazione sociale.

Lo schema di figura 1 mostra il quadro del sistema di assicurazione previsto dal Sec95. Le cel-le colorate in grigio evidenziano l’ambito del settore cui fanno capo i premi netti di assicurazio-ne contro i danni.

I premi versati per le assicurazioni sulla vita non figurano come tali nel sistema dei conti, e non vengono evidenziati nel circuito di distribuzione secondaria del reddito. Essi sono suddivisi in: - premi che costituiscono una forma di contributi sociali (versati a sistemi di assicurazione

so-ciale) e che sono inclusi tra i contributi sociali effettivi;

- premi di assicurazione sulla vita individuali, che vengono registrati, assieme ai premi sup-plementari e al netto delle somme assicurate da riscuotere e del compenso per il servizio pa-gato all’impresa di assicurazione, nel conto finanziario tra i “diritti netti delle famiglie sulle

riserve tecniche delle assicurazioni vita”, come variazione delle attività delle Famiglie e del-le passività deldel-le Società Finanziarie (imprese di assicurazione).

I premi netti di assicurazione contro i danni comprendono sia i premi effettivamente pagati da-gli assicurati, sia i cosiddetti premi supplementari: il Sec95, infatti, introduce una novità nella stima del servizio assicurativo, evidenziando il ruolo dei rendimenti finanziari generati dalla ge-stione delle riserve. I redditi percepiti dalle imprese di assicurazione per effetto dell’investimen-to delle loro riserve tecniche, composti essenzialmente di interessi, dividendi e risultadell’investimen-to di ge-stione nel caso di investimento in immobili, sono, in effetti, di spettanza degli assicurati: le ri-serve tecniche di assicurazione, infatti, sono considerate attività di questi ultimi. Il reddito gene-rato dalle riserve investite viene utilizzato dalle imprese di assicurazione per la gestione dei ri-schi, consentendo di mantenere più bassi i premi richiesti agli assicurati. Per evidenziare questo fenomeno, il Sec95 prevede un circuito figurativo nel quale i proventi dell’investimento delle ri-serve (al netto della quota dovuta all’investimento di fondi propri delle imprese di assicurazio-ne, che resta a tali unità) sono idealmente versati dalle imprese di assicurazione alle unità assi-curate nella rubrica “ Redditi da capitale attribuiti agli assicurati” nel conto dell’attribuzione dei redditi primari; essi vengono poi restituiti dagli assicurati alle imprese di assicurazione sotto for-ma di premi supplementari e compaiono nel conto della distribuzione secondaria del reddito, nel caso dei premi danni, o nel conto finanziario, nel caso dei premi vita. In questa fase i premi so-no netti della parte che va a remunerare il servizio assicurativo e che è registrata come produzio-ne delle assicurazioni.

I premi netti di assicurazione contro i danni devono essere registrati per competenza dell’eserci-zio, ossia sono quella parte dei premi totali versati nel periodo corrente, o in periodi anteriori, che sono destinati a coprire rischi in corso nel periodo corrente. Essi devono, pertanto, essere di-stinti dai premi dovuti durante il periodo corrente i quali sono suscettibili di coprire i rischi ol-tre che per il periodo corrente anche per periodi futuri.

La stima dei premi totali deriva direttamente dai bilanci delle Imprese di assicurazione forniti dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private (Isvap): il raccordo tra le voci dei prospet-ti di bilancio e gli aggregaprospet-ti dei conprospet-ti nazionali è stato effettuato nell’ambito di un gruppo di la-voro costituito con rappresentanti dell’Istituto di Vigilanza, ed è riportato, nelle grandi linee, nel-la figura seguente.

Contributi sociali effettivi - Imposti, controllati e finanziati dalle AAPP - Riguardano l'intera collettività o ampie fasce di essa - L'entità delle prestazioni erogate non è necessariamente

Sono unità istituzionali distinte

Sistemi di sicurezza sociale

in correlazione con i contributi versati

S1314

delle AA.PP. (Enti di previdenza

- La produzione rientra in quella delle AA.PP, sottosettore

e assistenza)

Enti di previdenza e assistenza.

Contributi sociali effettivi

SOCIALI

Fondi pensione autonomi che gestiscono i contributi

Sono unità istituzionali distinte

1. Partecipazione obbligatoria per

raccolti ed erogano le prestazioni sociali

S125

legge o contratti di lavoro

Sistemi privati di assicurazione

2. Sistema gestito per conto di un

sociale con costituzione

gruppo di soggetti e ad esso limitato

di riserve

Fondi non autonomi gestiti dal

3. Un datore di lavoro versa contributi al sistema

datore di lavoro con costituzione di riserve "ad hoc"

Non sono unità istituzi

onali distinte

per conto dei dipendenti

per l'erogazione delle prestazioni (es.TFR)

m

a restano nel settore del datore di

Contributi sociali figurativi

lavoro

ASSICURAZIONI

Sistemi privati di assicurazione

Fondi non autonomi gestiti dal datore di lavoro

Non sono unità istituzionali distinte

sociale senza costituzione di riserve

attingendo da risorse proprie

ma restano nel settore del datore di

gestiti dai datori di lavoro

per l'erogazione delle prestazioni

lavoro

Premi

Possono ricorrervi solo le Famiglie

Sono unità istituzionali distinte

VITA

La prestazione è certa

S125

ALTRE ASSICURAZIONI

Premi

Possono ricorrervi tutte le unità isituzionali

DANNI

La prestazione non è certa

Sono unità istituzionali distinte

Per il singolo assicurato non vi è relazione

S125

tra premi pagati e indennizzi ricevuti

Figura 7.2 - Il sistema delle

Prospetto 7.5 - Utilizzo delle voci di bilancio delle Imprese di Assicurazione per la stima dei premi e degli indennizzi.

L’attribuzione dei premi assicurativi agli impieghi dei diversi settori avviene, per la parte di pre-mi effettivi, attraverso l’integrazione in uno schema bilanciato di una serie di informazioni, più o meno puntuali a seconda della disponibilità di fonti relativamente a ciascun settore. Per le Fa-miglie consumatrici l’indagine Istat sui bilanci di Famiglia rileva la spesa media mensile per as-sicurazioni veicoli e altre asas-sicurazioni; informazioni dirette si hanno per le Amministrazioni pubbliche e per larga parte delle Società finanziarie, per cui si dispone di dati di bilancio e per il Resto del mondo, il cui flusso è presente in Bilancia dei pagamenti; nel caso delle società e del-le unità produttrici classificate nel settore Famiglie del-le informazioni di base sono desunte daldel-le in-dagini Istat sul Sistema dei Conti delle Imprese. Quanto ai premi supplementari, non essendo possibile discriminare, all’interno delle riserve di assicurazione, la quota imputabile ai singoli settori, si fa l’ipotesi che essi siano proporzionali ai premi pagati.

La Figura 7.3 riporta, per l’anno 2001 la composizione dei pagamenti di premi netti di assicura-zione contro i danni per i principali settori istituzionali.

Figura 7.3 - Composizione dei premi netti di assicurazione danni per settore Voci di bilancio Aggregati SEC

Ramo vita Ramo danni

Premi effettivi di competenza (=)

Premi e accessori dell'esercizio Mod.21 v.4 Mod.18 v.3

Imposte a carico degli assicurati Mod.21 v.161 Mod.18 v.208

Altre partite tecniche nette Mod.21 v.37 Mod.18 v.(43+14+ 15-31+32+33)

Premi supplementari (=)

Rendimenti riserve:

nteressi attivi (+) Conto economico v.36 Conto economico v.86

Proventi classe d (II3) Conto economico v.43

Dividendi attivi (+) Conto economico v.33 Conto economico v.83

Rendite nette dei terreni (+) Sono comprese nel risultato di

gestione immobiliare

Sono comprese nel risultato di gestione immobiliare

Risultato di gest. immobiliare al lordo degli

ammort. (+) Conto economico v.35 Conto economico v.85

Interessi passivi (-) Quota di v(73+77)di C.E.-v.45 all.32 Quota di .v 94+95+96 di C.E. *(voci da 114

a 119 /voci (119+144) ania97)-v.15 all.32

Oneri classe d (II 10) (-) Conto economico v.77

Rendimento dei redditi da capitale proprio al netto

degli utili distribuiti(-) Conto economico v.79

Stimato attribuendo al patrimonio netto medio un opportuno rendimento medio

Gli Indennizzi di assicurazione contro i danni, sono costituiti dai risarcimenti dovuti in forza di contratti di assicurazione contro i danni, sono cioè le somme che le imprese di assicurazione so-no tenute a versare a titolo di liquidazione dei danni subiti da persone o cose (compresi i beni di investimento). Poiché il compenso del servizio di assicurazione contro i danni è calcolato defal-cando gli indennizzi dovuti dal valore cumulato dei premi guadagnati e dei premi supplementa-ri, ne consegue che per una impresa di assicurazione il totale degli indennizzi dovuti deve esse-re uguale ai pesse-remi netti che tale impesse-resa deve riceveesse-re durante lo stesso periodo contabile. Vie-ne così evidenziata la funzioVie-ne essenziale della assicurazioVie-ne contro i danni che consiste Vie-nel re-distribuire risorse. Gli indennizzi vengono sempre considerati trasferimenti correnti, anche nel caso di importi elevati ricevuti in caso di distruzione accidentale di un bene o di grave ferimen-to di una persona.

Gli indennizzi di assicurazione contro i danni sono registrati nel momento in cui si verifica l’e-vento o il rischio contro cui è stipulata l’assicurazione.

La stima del valore complessivo degli indennizzi erogati dalle imprese di assicurazione provie-ne, come visto per i premi, dai bilanci consolidati (Prospetto 7.5). La ripartizione per settore se-gue, fondamentalmente, gli stessi metodi già descritti per i premi netti, ossia attinge a fonti pun-tuali, quando esistono (Amministrazioni pubbliche, Famiglie consumatrici, Resto del mondo e parte delle Società Finanziarie) ovvero deriva da elaborazioni di dati di base di indagini (Socie-tà non finanziarie e Famiglie produttrici).

La ripartizione settoriale degli indennizzi di assicurazione contro i danni per il 2001 è riportata nella Figura 7.4.

Figura 7.4 - Composizione degli indennizzi di assicurazione danni per settore