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L'ambiente bolognese e le autrici presenti nel catalogo storico dell'editore Nicola Zanichell

Il catalogo Zanichelli è molto interessante per le scelte che ne orientano l'attività editoriale fin dal 1859, come ampiamente documenta Renzo Cremante in un suo contributo83

. L'editore

80 Luigi Mascilli Migliorini, ivi, pp. 465-467.

81 Rosanna Di Lorenzo D'Alfonso, in Editori a Firenze nel secondo Ottocento, cit. pp. 101-105.

82 Marianna Florenzi-Waddington (Ravenna, 1802-Firenze, 1870) tradusse Schelling (Bruno, 1844, 2ª ed. 1859) ed Hegel nei tre volumi Saggi di psicologia e di logica (Firenze 1864), Saggio sulla natura (Firenze 1866), Saggio

sulla filosofia dello spirito (Firenze 1867). Tra i suoi scritti Pensieri filosofici (Firenze 1840); Lettere filosofiche(Parigi s. a., ma pare 1848); Confutazione del socialismo e comunismo (Firenze 1850); Filosofemi di cosmologia e di ontologia (Perugia 1863); Dell'immortalità dell'anima umana (Firenze 1868). Fernanda Gentili,

scheda ad vocem in Enciclopedia Treccani online.

83 Renzo Cremante, Editori e scrittori fra Otto e Novecento in alcuni archivi emiliani e romagnoli, in Gianfranco Tortorelli, L'editoria italiana fra Otto e Novecento, cit., pp. 141-148.

bolognese mostra una spiccata predilezione per il settore scolastico e scientifico, e tende a stabilire un rapporto di fiducia e di esclusiva con l'autore di culto, come Carducci o Salvatore Muzzi, creando a volta casi di fortunati longsellers come quello dell'antologia Letture italiane di Carducci e Brilli84, giunta presto alla dodicesima edizione, o come il fortunato romanzo di

Giuseppe Cesare Abba, Da Quarto al Volturno, che conta 30 edizioni dal 1866 al 1938 e sembra procedere in parallelo con la memorialistica risorgimentale, creando una “letteratura di guerra”, che proseguirà nel Novecento, anche attraverso libri di lettura destinati all'esercito e ad un pubblico di militari85

. Il catalogo dell'editore felsineo si arricchisce di presenze femminili solo a fine secolo, ovvero quando giunge a regime, come vedremo, l'istruzione secondaria, e in alcuni casi superiore, femminile. Proprio a Bologna, infatti, grazie all'autorevole presenza del poeta presso la Studio bolognese, troviamo fra le prime docenti/scrittrici un consistente numero di sue allieve laureate.

All'area carducciana appartiene Anna Evangelisti (1866 - 1945), insegnante, scrittrice e studiosa di origine marchigiana (era nata a Senigallia), che studiò presso l'Ateneo bolognese, dove si laureò nel 1893 sotto la guida di Carducci. I suoi Principi generali di letteratura ad

uso delle scuole secondarie, pubblicato nel 1900, fu uno dei primi esempi scolastici a mano

femminile pubblicati dall'editore Nicola Zanichelli. Il libro si rivelò, grazie all'agilità e alla sintesi che ne fanno un manuale pratico e veloce per gli studenti di ginnasio e liceo, un vero

longseller, che fu ristampato fino al 1936. Nella prefazione la studiosa afferma:

I bei trattati estesi e profondi, che certo non mancano, piacciono e giovano molto ai letterati maturi, poco o nulla agli alunni delle scuole secondarie e complementari. È inutile farsi illusioni; questi alunni imparano a memoria e non possono imparare altrimenti, perché non hanno ancora la facoltà di ragionare, e in materie letteraria e scientifica non posseggono neppur le parole: è quindi necesaria (sic) per essi la massima precisione e la massima brevità. Le osservazioni sottili, le dissertazioni erudite distraggono dal proposito e confondono le menti troppo giovani; quanto ai precetti particolari e minuti nella pratica fanno sempre l’effetto di certi cibi, che ingombrano lo stomaco senza nutrire. […] Per conto mio, dopo una lunga esperienza d’insegnamento, modificando sempre e cercando di migliorare le lezioni, che devo ripetere ogni anno, mi sono convinta che per studiare e per insegnare con profitto è necessario invero un punto fisso d’appoggio, ma per potersi muovere ci vuole anche un po’ di spazio all’intorno e un po’ di libertà86.

Il libro era inserito nella collana Libri scolastici di propria edizione, assieme a prestigiosi testi di autori noti come l'antologia di Giosuè Carducci e Ugo Brilli, Letture italiane scelte e

84 Su questa antologia si focalizza lo studio di Lorenzo Cantatore, cit. 85 Ivi, p. 146.

86 Anna Evangelisti, Principi generali di letteratura ad uso delle scuole secondarie, Bologna, N. Zanichelli, 1900, p. 2.

annotate ad uso delle scuole secondarie che giungeva alla dodicesima edizione, al testo di

Tommaso Casini, Libro di letteratura italiana per le scuole normali e femminili. Nella stessa collana sono presenti i libri scolastici di Giovanni Federzoni, Del periodo, primi elementi e

regole pratiche, 1895, la sua Raccolta di prose e versi del sec. XIX compilata principalmente per le scuole tecniche e gl’istituti femminili, 1898, e la Raccolta di temi ed esercizi per la pratica della composizione italiana ad uso delle scuole secondarie e degl’istituti femminili,

1893, ma anche l'antologia di Severino Ferrari, Antologia della lirica moderna italiana,

scelta, annotata e corredata di notizie metriche, 1898, due scrittori che furono allievi di

Carducci. Una prova della lunga fedeltà di Zanichelli all'opera di Anna Evangelisti, è la ristampa nel 1925 del suo Mitologia, epopea e storia, secondo i programmi del R. Ginnasio,

con un preambolo di geografia con tratti illustrativi di grandi autori con note di richiamo a opere d’arte, che inizialmente, nel 1910, era uscito con l'editore Bemporad di Firenze. Nella

prefazione Evangelisti si rivolge a Oliviero Franchi, dinamico direttore della casa editrice bolognese, subentrato a Cesare Zanichelli, che andava ampliando ed espandendo il mercato della casa bolognese in un periodo di grandi difficoltà come quello del primo dopoguerra, ringraziandolo per averle commissionato il libro che è, a suo dire, un rifacimento del precedente volumetto Mitologia e leggenda, più volte ristampato fin dal 190987

.

Il parterre della Zanichelli è prettamente carducciano. Dalla “scuderia” dell'Ateneo bolognese troviamo Anna Volta, che pubblica nel 1894 lo studio Storia poetica di Orlando. La bolognese Anna Volta, laureatasi in Lettere sotto la guida di Carducci nel 1893, mette a confronto in questo studio filologico sei diverse fonti manoscritte dell'Orlando, confrontando diversi codici, dei quali cinque italiani: un Codice laurenziano, Libro chiamato la Spagna. I primi poemi italiani che trattano il tema sono in dialetto franco-veneto, molto vicino alla lingua d’oil”, ne vengono citati studi sulla rivista Il propugnatore, organo della Commissione pe' Testi di Lingua. Volta mette a confronto le diverse versioni dei codici con i mutamenti dei gusti estetici e letterari: “ il progressivo mutamento di Orlando va di pari passo col mutamento dei secoli, di cui fa testimonianza la storia”, ovvero sottolinea che ogni autore mette nel suo lavoro l’influsso del tempo in cui vive88

. (p. 144). Conclude il libro una corposa selezione di brani dai vari poemi. Un'altra allieva carducciana, Maria Pia Michelangeli, laureatasi in Lettere nello stesso anno, il 1893, pubblicò la sua tesi con l'editore Zanichelli89

Il caso di Angelina De Leva, come anche quello di altre autrici presenti nel catalogo Zanichelli, ci

87 Sulla casa editrice Zanichelli, e sulla direzione di Oliviero Franchi, si veda lo studio di Gianfranco Tortorelli, Tra

le pagine: autori, editori, tipografi nell'Ottocento e nel Novecento, Bologna, Pendragon, 2002, pp. 63 e seguenti.

88 Anna Volta, Storia poetica di Orlando, Bologna, Zanichelli, 1894, p. 144.

89 Maria Pia Michelangeli, La donna nella Divina Commedia, Bologna, Zanichelli, 1900. I volumi sono conservati nell'Archivio Storico della Casa Editrice Zanichelli.

mostra la qualità ormai completamente specialistica e filologica degli studi letterari compiuti da donne90. Angelina De Leva Serdini De Mari partecipò a Roma nel 1908 al 1^ Congresso

nazionale delle donne italiane, dove nella sezione Letteratura ed Arte relazionò su l'Associazione internazionale femminile “Per l’Arte”, sorta a Milano e di cui era presidente, con cui si prefiggeva di incrementare rapporti di conoscenza e collaborazione con artisti di varie nazioni91

. Un altro caso è quello dello Studio sul “Secretum” di Francesco Petrarca di Editta Carlini Minguzzi, lavoro premiato al concorso Vittorio Emanuele II dalla Commissione di Letteratura Italiana della Regia Università di Bologna il 9 gennaio 190592

. Nella prefazione l’autrice scrive di aver appuntato la sua attenzione sul Secretum perché preannuncia le moderne autobiografie, ed anche perché voleva offrire un’edizione critica del libro, ”lavoro ampio, che ho tralasciato per molte difficoltà limitandomi per altro in un’appendice a raccogliere tutti i codici, tutte le edizioni e traduzioni che di esso sono state fatte”. La studiosa conclude, con moderna intuizione, che “Il Petrarca, come Dante, è universale e sempre moderno: e come Dante chiude con il suo poema un’età seguitando peraltro a vivere oggi pur nella mente e nel cuore degli Italiani”. Altri studi, come quello di Albertina Furno e Foscarina Trabaudi Foscarini de Ferrari ruotano sulla figura e il cenacolo dell'illustre poeta e dei suoi allievi93

, ma è presente nelle autrici una maggiore consapevolezza del proprio lavoro letterario, nonostante la condizione di donne. Proprio Foscarina Trabaudi, nella introduzione al libro edito da Zanichelli, scrive al lettore: “Chiedere indulgenza? Eh, via, potrebbero tirar fuori la giovine età o la mia condizione d’inferiorità nell’esser io donna, ed allora, ancora: povero lavoro!. Il libro era stato pubblicato come tesi all’Istituto superiore di Magistero in Firenze nel 1906, due anni prima della morte del poeta94. Infine, negli anni immediatamente

precedenti il primo conflitto mondiale, sotto la spada di Damocle della guerra di Libia, la

90 Emira Ferrari, Giuseppe Baretti e la «Frusta Letteraria». Ricerche di Emira Ferrari, Bologna, Ditta Nicola Zanichelli (Cesare e Giacomo Zanichelli) 1896; Giuseppina Gandolfi, La contessa Teresa Malvezzi e il suo

salotto (1785-1859), 1900; Maria Pia Michelangeli, La donna nella "Divina Commedia", 1900; Linda Magrini, Saggio etimologico intorno a otto poesie dei secoli XVIII e XIX, 1903; Maria Cremonini, Il dramma satirico in Euripide, 1903; Angelina De Leva, Mercedes dramma in versi martelliani, 1894; Editta Carlini Minguzzi,

Studio sul "Secretum" di Francesco Petrarca, 1906.

91 Atti del I Congresso nazionale delle donne italiane, Roma, 24-30 Aprile 1908, Roma, Stabilimento Tipografico della Società Editrice Laziale, 1912, pp. 495-496.

92 Annuario della R. Università di Bologna: anno scolastico 1904-5.

93Albertina Furno, Severino Ferrari. Commemorazione tenuta da Albertina Furno nella sala della Borsa di Torino

il 25 gennaio 1906, a vantaggio della sottoscrizione promossa dal Comitato bolognese per erigere un monumento al Poeta in Alberino sua patria, con un ritratto di Severino Ferrari, Bologna, Zanichelli, 1906. In

nota si legge:”Professori ed alunne del Magistero di Firenze, scolari e amici di Bologna vollero aderirvi; Foscarina Trabaudi Foscarini de Ferrari, Della critica letteraria di Giosue Carducci, Bologna, Zanichelli, 1911.

maestra bolognese Godoleva Fortuzzi scrive per i suoi allievi il libro di lettura In Libia95. Nata

a Monzuno (Bologna) e laureatasi nel 1906, la Fortuzzi aveva seguito presso l'Università di Bologna il Corso di perfezionamento per i licenziati delle Scuole Normali, discutendo una tesi legata ai suoi interessi di tipo religioso: “Se date le condizioni presenti dello Stato, un maestro di scuola elementare, deve o no, infondere nell'animo degli scolari il sentimento religioso”. Fu maestra e direttrice della colonia comunale di Calamosco96

. All'ambiente fiorentino, invece, degli editori Paggi, Barbera, Bemporad pionieri del settore scolastico, appartengono autori come Pietro Thouar, Dazzi, Collodi, Giuseppe Rigutini, Augusto Alfani, Raffaello Fornaciari e, fra le autrici, Onorata Grossi Mercanti, Ida Baccini, Emilia Costetti Biagi, Leopoldina Zanotti. Zaira Montanari-Cavalli ed Evelina Rinaldi diedero alle stampe un'antologia scolastica, dal titolo La storia d'Italia nei canti dei suoi poeti: antologia per le scuole

secondarie inferiori (Barbèra, 1906). Il testo fu approvato per i “Ginnasi Classici, Ginnasi

Governativi e le scuole complementari”, come recita il sottotitolo, e metteva a frutto le competenze storiche della Rinaldi (che faceva parte di diverse società storiche, fra cui la Deputazione bolognese di storia patria) in funzione di una “storia poetica” d'Italia. Il testo fu ristampato fino al 1924 e compare nella Biblioteca di Casa Carducci, a Bologna. La casa editrice fiorentina Alfani e Ventura pubblica i Precetti elementari di stilistica con esempi ed

esercizi di Teresa Molari che, uscito nel 1908, ebbe edizioni successive fino al 1922. È

l'editore fiorentino Bemporad il colosso del mercato scolastico negli anni a cavallo fra Otto e Novecento, con alcune autrici cult che dominano i suoi cataloghi editoriali. Dalle origini della casa editrice, che acquisisce dai fratelli Paggi nel 1889, Roberto Bemporad si affida con mano sicura a insegnanti esperte, come Onorata Grossi Mercanti ed Emma Boghen Conigliani, che conoscono da vicino la realtà scolastica e le capacità dei ragazzi e creano prodotti editoriali mirati a una migliore fruizione da parte degli allievi. È il caso di Emma Boghen Conigliani, affermata insegnante in servizio presso la fiorentina Scuola normale Rosellina Massimini

Fantastici che, a fine Ottocento, come si vedrà successivamente, ha già pubblicato libri e

saggi letterari di notevole finezza, e che rimarrà fedele alla casa editrice fiorentina per un trentennio.

95 Godoleva Fortuzzi, In Libia, Bologna, Zanichelli, 1912, In 8°, pp. 80, con tavole e figure.

96 Archivio Storico dell'Università di Bologna, fascicolo n. 1799. Su Godoleva Fortuzzi, cfr. Mirella D'Ascenzo,

Tra centro e periferia. La scuola elementare a Bologna dalla Daneo-Credaro all'avocazione statale (1911-1933),

Capitolo I