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Le “operaje della penna”: maestre, professoresse, dirigenti di scuole, ispettrici scolastiche

Nel campione considerato, è il mondo della scuola a partorire le autrici che scrivono per la scuola stessa e che diventano scrittrici, oltre che “operaie della penna”. Su 241 autrici, quasi la metà del campione, ben 102 esponenti, provengono dal mondo scolastico, come insegnanti di asili infantili, di scuola primaria, normale, secondaria, e come ispettrici. Qualche nome famoso, oltre le già ricordate Ida Baccini, Sofia Bisi Albini, Emma Boghen Conigliani, Arpalice Cuman Pertile, Teresa De Gubernatis Mannucci, sorella di Angelo, Anna, Emilia e Rosa Errera, Luigi di San Giusto, Maria Witz, Erminia Fuà Fusinato (Direttrice della Scuola

69 Alle due importanti figure è stato dedicato un convegno, Pietro e Cesira Siciliani filosofia e letteratura

nell'Ottocento, Galatina, Palazzo della Cultura, 18/19 settembre 2014, all'indirizzo http://www.comune.galatina.le.it/informazioni/video/item/convegno-nazionale, rilevato il 2/1/2017.

70 Maria Savi Lopez, Le leggende delle Alpi, Torino 1887; idem, Leggende del Mare, Loescher, Torino 1894; Miti

e leggende degli indigeni americani, Milano 1894; Leggende e paesaggi della Selva Nera, Catania 1914; Nei regni del sole. Antiche civiltà americane, Roma 1926.

superiore femminile della Palombella di Roma), Rosa Piazza (direttrice della scuola magistrale femminile di Padova), Teodolinda Franceschi Pignocchi (che dal 1873 dirige la Scuola municipale superiore femminile di Bologna), Onorata Grossi Mercanti, Enrichetta Laurenti Parodi, Aurelia Josz, Giuseppina Le Maire, Giuseppina Martinuzzi. Tra le dirigenti meritano di essere ricordate Felicita Morandi, che fu direttrice della Scuola tecnica femminile di Parma, dal 1865 al 1879 direttrice dell'Orfanotrofio femminile della Stella di Milano, e poi dell'Orfanotrofio romano di Termini; Maria Cleofe Pellegrini, che diresse negli anni Novanta dell'Ottocento la Scuola normale femminile “Maria Gaetana Agnesi” di Milano o Maria Pezzè Pascolato, che negli stessi anni dirigeva l'Istituto professionale femminile comunale “Vendramin Corner” di Venezia. Tra le ispettrici scolastiche troviamo Massimina Rosellini Fantastici (dal 1836 al 1846 ispettrice degli asili infantili a Firenze), Luisa Amalia Paladini, ispettrice per le province meridionali, ma risaltano anche le penne di romanziere come Caterina Percoto, Giselda Foianesi Rapisardi, Sofia Bisi Albini, Grazia Pierantoni Mancini, Anna Vertua Gentile71

. Dalle relazioni sulle visite scolastiche che esse inviarono alla Minerva e dai ricordi di esperienze scolastiche vissute scaturiranno profonde contaminazioni nella loro produzione letteraria ancora da indagare72

. Ma non mancarono anche fondatrici di scuole, come Aurelia Josz, Aurelia Cimino Folliero De Luna, che aprì un Istituto di Agraria a Cesena, e Ludmilla Assig, che lasciò alla città di Firenze i fondi per l'apertura di una scuola a suo nome, nel 1882, scuola che venne poi chiusa negli anni Trenta del Novecento.

11. Analisi della produzione scolastica nel periodo postunitario

Come abbiamo visto, le ragioni dell'esplosione editoriale a firma femminile vanno ricercate nella liberalizzazione dell'accesso delle donne all'istruzione scolastica primaria e secondaria (con le opportune limitazioni dovute al genere che vedremo successivamente) con l'avvento della scuola unitaria, e nella necessità di una produzione libraria che si rivolgesse alle scuole, la cui domanda di manuali e di libri d'educazione e istruzione era salita improvvisamente. Non bastava più che ogni singolo insegnante dettasse gli appunti della sua materia, cosa che

71 Per ciascuna delle autrici citate si rimanda alla scheda ad vocem nell'Indice biobibliografico in appendice. 72 A questo proposito annoto il bel saggio di Fabio Pruneri, La scuola di Bianca Pitzorno. Le cronache della vita

della classe della scuola San Giuseppe a Sassari (1950-1953), in Ricerche di Pedagogia e Didattica – Journal of

Theories and Research in Education 10, 2 (2015). Interessanti per la scuola degli anni Trenta del Novecento le

cronache scolastiche della maestra e scrittrice aquilana Laudomia Bonanni-Caione, Noterelle di cronaca

scolastica, Vecchioni, L'Aquila, 1932, ristampato a cura di Maria Luisa Jori, per l'editore Aragno di Torino, nel

2006, nonché Cinzia Ruozzi, Raccontare la scuola. Testi, autori e forme del secondo Novecento, in QdR, Didattica e letteratura, 2, Torino, Loescher, 2014.

peraltro molti continuarono a fare, occorrevano sillabari, abbecedari, tabelle, schemi, libri di lettura di cui dotare le innumerevoli scuole elementari e secondarie che venivano aperte in ogni più piccolo comune del regno d'Italia.

Fig. 5 Autrici di libri scolastici: grafico della produzione scolastica per tipologia.

Osservando l'andamento per tipologia di libri prodotti da donne tra il 1860 e il 1916 (sillabari e libri di compimento, libri educativi per le classi elementari, libri educativi per le scuole complementari, antologie e grammatiche), si osserva come esso segua il percorso della loro progressiva alfabetizzazione e professionalizzazione nell'insegnamento (Fig. 7). Aumenta fra il 1860 e il 1900 la presenza di autrici di sillabari: le maestre sono quelle a cui vengono affidate le classi inferiori della scuola elementare, e sillabari e libri di compimento sono i primi testi di cui si ha necessità e che appaiono numerosissimi negli elenchi dei libri approvati dalla Commissione, e anno dopo anno e possono contare su un effetto di lunga durata in termini di numero di adozioni, numero di scuole e per un maggior numero di anni, più che nel numero di titoli forniti. I più fortunati, dopo l'esempio quasi unico nella prima metà del secolo del Sillabario italiano pe' miei ragazzini della milanese Luigia Piola73

, troviamo quelli di Maria Parrini e Maria Mensa, per Paravia, di Ersilia Pedrazzini Ferrandis, per Trevisini, di Margherita Pagani Perego per Vallardi, di Teresa Orsi, per Sandron, di Luisa Pagani Angeli,

per la Ditta editrice Mondovì di Mantova, di Giovannina Nava e Carolina Dotta per Agnelli, di Assunta Mazzoni che, con Bice Vettori compilò due fortunate serie di libri per scuole elementari, a partire dai sillabari e compimenti a inizio Novecento, Rinascita verde e Cuori

fratelli. Di Arpalice Cuman Pertile si conosce una sterminata produzione tra cui campeggia Primi voli74

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