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C ANNABIS , EVENTI AVVERSI E DIPENDENZA

La Cannabis, una storia stupefacente e attuale

4.8 C ANNABIS , EVENTI AVVERSI E DIPENDENZA

L’utilizzo voluttuario della Cannabis può comportare alterazione dell’umore, insonnia, tachicardia, crisi paranoiche e di ansia, reazioni psicotiche e sindrome a-motivazionale49.

Tali effetti, naturalmente, non possono essere associati all’uso terapeutico di questa sostanza che sono, invece, «nel range di quelli tollerati per gli altri farmaci»50: nel 97% dei casi, gli effetti avversi legati

all’uso terapeutico di Cannabis sono infatti di lieve entità51. In particolare, nel rapporto semestrale

stilato dall’Istituto Superiore di Sanità che monitora la sicurezza delle somministrazioni di Cannabis terapeutica si può rilevare che al 30 giugno 2017 sono state registrate 42 segnalazioni di sospette reazioni avverse associate a uso medico di cannabis, di cui 16 pervenute nel periodo tra il 1 gennaio 2017 e il 30 giugno 2017. L’età mediana dei pazienti è di 61 anni, le donne rappresentano il 74% del totale delle segnalazioni. La maggior parte delle segnalazioni (70%) proviene da operatori sanitari della regione Toscana. I prodotti utilizzati sono il Bedrocan, il Bediol e la cannabis FM2. Il motivo d’uso prevalente è il dolore neuropatico, seguito dalla terapia di supporto e palliativa, dall’inappetenza, dal

44 Cfr., ibidem, p. 189.

45 Cfr., Fernández-Ruiz J., Berrendero F., Hernández ML, Ramos JA. 2000. “The endogenous cannabinoid system and brain development.” Trends in Neurosciences 23 (gennaio), pp. 14-20; Fride E. 2004. “The endocannabinoid-CB(1) receptor system in pre- and postnatal life.” The European Journal of Pharmacology 500 (ottobre): pp. 289-297.

46 Cfr., Rodríguez de Fonseca F., Ramos JA., Bonnin A., Fernández-Ruiz JJ. 1993 “Presence of cannabinoid binding sites in the brain from early postnatal ages.” Neuroreport 4, n. 2 (febbraio): pp. 135-138; McLaughlin CR., Abood ME. 1993. Developmental expression of cannabinoid receptor mRNA.” Brain Research. Developmental Brain Research Journal 19, (novembre): pp. 75-78.

47 Cfr., Hartkany T., Keimpema E., Barabàs K., Mulder J. 2008. “Endocannabinoid functions controlling neuronal specification during brain development.” Molecular and Cellular Endocrinology 286S (aprile): pp. S84-S90. <http://www. sciencedirect.com/science/article/pii/S0303720708000889>.

48 Bellamoli E., Seri C., Rimondo C., Serpelloni G., Schifano F. 2011. “Il sistema endocannabinoide e le sue funzioni” in Cannabis e danni alla salute, cit., p. 190.

49 La sindrome a-motivazionale si caratterizza per una serie di sintomi quali apatia, mancanza di motivazioni, letargia, stato di giudizio alterato, peggioramento della memoria e della concentrazione. Questi sintomi possono essere intensificati dall’utilizzo di bevande alcoliche.

50 Cfr. Joy JE. 1999. Marijuana and medicine: assessing the science base. Washington: National Academy of Science, Institute of Medicine.

51 Il 3% di eventi avversi di entità grave più frequenti sono la riacutizzazione della sclerosi multipla, il vomito e le infezioni urinarie (cfr., Lynch ME., Cesar-Rittenberg P., Hohmann AG. 2014. “A Double-Blind, Placebo-Controlled, Crossover Pilot Trial with Extension Using an Oral Mucosal Cannabinoid Extract for Treatment of Chemotherapy-Induced Neuropathic Pain.” Journal of Pain and Symptom Management, n. 47 (gennaio): pp. 166-73. In questo interessante lavoro tra gli effetti collaterali è riportata la frattura di una gamba a causa di una caduta presumibilmente dovuta alle vertigini avvertite da un paziente trattato con Nabilone).

dolore oncologico e dalla cefalea. In 29 casi (69%) è indicato l’uso concomitante di farmaci. Sono state riportate reazioni di tipo psichiatrico (disforia, crisi di panico, allucinazioni visive, stordimento, sopore, depressione maggiore, confusione mentale, ecc.); sintomi dermatologici e/o allergici (prurito, rossore e gonfiore delle palpebre e del volto, laringospasmo); inefficacia. In tre casi è stata assunta per errore una dose di cannabis superiore alla posologia prescritta52.

Gli eventi avversi connessi all’uso di Cannabis si manifestano soprattutto in soggetti già sofferenti di altre patologie. In particolare:

- nei soggetti con disturbi cardiopolmonari severi, l’uso di Cannabis può provocare sia ipotensione sia ipertensione, sincope e tachicardia;

- nei soggetti con grave insufficienza epatica, renale o affetti da epatite C cronica, l’uso di Cannabis può aumentare il rischio di sviluppare o peggiorare una steatosi epatica;

- nei soggetti affetti da disordini psichiatrici, maniaco depressivi e/o una storia familiare di schizofrenia, l’uso di Cannabis può provocare crisi psicotiche;

- nei soggetti in terapia con farmaci ipnotico sedativi o antidepressivi, l’uso di Cannabis può generare effetti additivi o sinergici.

Oltre agli effetti avversi sopra menzionati, è importante sottolineare che la Cannabis è una sostanza immunomodulante e il suo uso cronico altera l’omeostasi del sistema immunitario.

La Cannabis, essendo in grado di modulare il sistema cerebrale della gratificazione53, può indurre

dipendenza complessa. La dipendenza insorge a causa di abuso reiterato nel tempo ed è associata a crisi di astinenze caratterizzate da craving54, irritabilità, aggressività, disforia, umore depresso, anoressia,

disturbi del sonno e agitazione motoria. Ciononostante, la Cannabis produce minore dipendenza rispetto a quella al fumo e all’alcool. Uno studio epidemiologico condotto nel 1994 sull’uso voluttuario di Cannabis indica infatti che circa il 10% dei consumatori abituali diventa dipendente, contro il 15% dei consumatori di alcool, il 23% dei consumatori di oppiacei e il 32% dei consumatori di nicotina55.

Il rischio di dipendenza complessa si riduce significativamente quando si impiega la Cannabis per uso medico, alle dosi terapeutiche raccomandate, solitamente inferiori a quelle per uso ricreativo, e non si utilizzano dosaggi sub terapeutici56. È pertanto opportuno che il medico prescrittore valuti

attentamente in ogni soggetto l’eleggibilità al trattamento, il dosaggio della sostanza, tenendo conto anche delle aree problematiche correlabili a un eventuale rischio di dipendenza complessa da Cannabis del soggetto. I soggetti in terapia con Cannabis, inoltre, dovrebbero essere esentati dalla guida di veicoli o dallo svolgimento di lavori che richiedono allerta mentale e coordinazione fisica per almeno 24 ore dopo l’ultima somministrazione.

52 Cfr., Istituto Superiore di Sanità. 2017. Relazione semestrale gennaio-giugno 2017. <http://www.epicentro.iss.it/farmaci/pdf/ RelSemADRCannabis3.pdf>.

53 Wise RA., Koob G.F. 2014. “The Development and Maintenance of Drug Addiction.” Neuropsychopharmacology, 39 (gennaio): pp. 254-262.

54 Il craving definisce quell’intenso e irrefrenabile desiderio di assumere sostanze psicotrope già assunte in precedenza. 55 Cfr., Anthony JC., Warner LA., Kessler R. C. 1994. “Comparative epidemiology of dependence on tobacco, alcohol, controlled substances, and inhalants: Basic findings from the National Comorbidity Survey.” Experimental and Clinical

Psychopharmacology, 2: pp. 244-268.

56 Niikura K., Narita M., Butelman ER., Kreek MJ., Suzuki T. 2010. “Neuropathic and chronic pain stimuli downregulate central μ-opioid and dopaminergic transmission.” Trends in Pharmacological Sciences, Vol. 31, n. 7 (luglio): pp. 299-305. <http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0165614710000623>.