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ASTROLOGIA E GRAFOLOGIA: UN’INTEGRAZIONE POSSIBILE?

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 35-51)

La grafologia ha sviluppato a questo proposito un metodo che si basa su di una tipologia planetaria; l’Astrologia, attraverso il nostro tema natale, ci permette di comprendere quali Dei assumano una particolare rilevanza.

Veniamo adesso alle tipologie planetarie, le cui principali verranno consi-derate anche da un punto di vista morfo-psicologico. Osserviamo il grafico generale della tipologia planetaria. In esso vediamo rappresentati gli otto tipi principali e la loro correlazione con la forma generale del volto e della scrittura – fig. 1 (spiegazione grafico: a partire da sinistra osserviamo il tipo terra, che si connota per un assetto particolarmente quadrato e massiccio sia del volto che dell’intero corpo, seguito dal tipo Luna che si contraddistingue per una certa pigrizia e torpore; noi sappiamo che in astrologia la fase della Luna cor-risponde alla primissima infanzia od alla vecchiaia, periodi di dipendenza; ab-biamo poi Mercurio che si caratterizza per il nervosismo e la cerebralità; ana-logamente, il volto è di tipo triangolare con larghezza della fronte importante; seguono il tipo Venere caratterizzato da forme morbide e sensuali, il tipo Sole

Daniela Prinzio

ASTROLOGIA E GRAFOLOGIA:

UN’INTEGRAZIONE POSSIBILE?

che si caratterizza per una postura eretta ed un incedere a testa alta, il tipo Marte caratterizzato da ardore e impulsività e da un atteggiamento spesso col-lerico e intransigente, il tipo Giove che procede con bonomia ed espansività, infine vediamo Saturno, connotato da riserva ed avarizia).

Analizziamo ora da vicino i volti – fig. 2.

E ora vediamo le tipologie planetarie più in dettaglio

FIGURA1

Il tipo Sole (fig. 3) trae origine dagli archetipi solari di Elio ed Apollo. Si contraddistingue per un carattere fiero ed orgoglioso . La scrittura corrispon-dente si distingue, in genere, per una certa verticalità e forme ben costruite (è durante, infatti, il periodo del giorno dominato dal Sole che noi riusciamo a ve-dere bene le forme degli oggetti). Spesso vi dominano le arcate (in grafologia tale segno indica un desiderio di costruttività – ed , inoltre, l’arcata viene an-che rappresentata particolarmente nel glifo del leone, segno nel quale, come voi tutti ben sapete, il Sole si trova proprio nel suo domicilio) e le forme tipo-grafiche e, a volte, può risultare anche concentrata nel corpo della scrittura (parte mediana e comprendente la parte nella quale vengono scritte le vocali, le lettere prive di allunghi e gli ovali delle lettere comprendenti gli stessi) a di-mostrazione della concentrazione sulle proprie forze di tale tipo.

Il tipo Luna (fig.4)muove da archetipi diversi e variegati tra di loro (si va, infatti, dall’archetipo di Selene, dea portata verso la maternità e l’amore senti-mentale, a Lillith, dal carattere imprevedibile e ribelle) e vede, quindi, spesso una scrittura che può variare anche moltissimo da un documento all’altro (e ciò, ovviamente, anche in analogia con le diverse fasi lunari) ma che si conno-ta, in genere, sempre per forme piuttosto trascurate ed eluse (durante la notte, dominio della Luna, non riusciamo a distinguere, in genere, i contorni delle forme).

Il tipo Mercurio trae origine dal dio Mercurio, Ermes per gli antichi, famo-so per la sua rapidità e scaltrezza e capacità di nascondere i suoi veri pensieri. La scrittura conseguente è in genere piuttosto rapida, piccola, e scattante. Al dio Mercurio si riconosce anche l’invenzione dell’alfabeto e di conseguenza spesso anche molti poeti o scrittori hanno questo tipo di scrittura. Segue esempio scrittura tipo Mercurio – fig. 5 – e scrittura di Montale (fig. 6), poeta italiano, che – come si può vedere – è caratterizzata da un’estrema agilità e piccolezza, ed è quindi tipicamente mercuriale.

FIGURA4

La dolcezza, l’amore per i contatti di Venere ben si rilevano in una scrittu-ra genescrittu-ralmente concentscrittu-rata sul corpo della scrittuscrittu-ra. Essa in genere procede in genere con facilità e con raccordi curvilinei e si presenta tendenzialmente piuttosto legata tra una lettera e un’altra (es. fig. 7).

FIGURA6

L’aggressività, l’irruenza di Marte ben si sposano con una scrittura gran-de, angolosa che occupa lo spazio in modo invadente e che procede con ir-ruenza sul rigo. Il tipo Marte di opposizione è caratterizzato da un certo rove-sciamento ed, inoltre, la tendenza ad essere voltagabbana del dio corrispon-dente di cui già ci parlava Omero nell’Iliade si concretizza in una scrittura che vede, a volte, dei bruschi cambiamenti di direzione (es. fig. 8)

FIGURA8

La maestosità, la grandezza di Giove si evidenziano in una scrittura preva-lentemente grande, con prevalenza della forma, e ben organizzata sul foglio. La sensualità dello stesso è spesso presente in allunghi inferiori pronunciati e panciuti (es. scritt. 9). Il sogg. n°4 (fig. 10) vede un’interessante correlazione tra un Giove angolare all’Ascendente e una scrittura tipicamente gioviana.

La freddezza, la riservatezza di Saturno si sposano, in genere, con una scrittura piccola, inibita, monotona e spesso slegata, che può essere, a volte, anche lievemente rovesciata. Ricordiamo che Saturno è spesso molto impor-tante nei temi di molti scienziati. (fig. 11)

L’impeto di Urano si contraddistingue per una scrittura dove è presente un notevole ritmo, oltre a legamenti ingegnosi e ad arcate solari (qui Urano viene visto anche come fattore d’individuazione) e ad una scrittura tendenzial-mente ascendente. L’originalità del pianeta che è l’unico che possiede un’incli-nazione pressoché orizzontale sull’eclittica di rotazione si connota per una scrittura tendenzialmente a forme originali (es. scrittura Urano – fig.12 – Sal-vator Dalì)

La sensibilità, la permeabilità di Nettuno trovano riscontro in una scrittura che può, come quella del tipo Luna, e – tendenzialmente in misura ancora maggiore – variare molto da un documento all’altro a seconda dello stato d’a-nimo del soggetto, ma anche e soprattutto a seconda degli ambienti con cui si relaziona. Il desiderio di potere e la capacità espansiva, che sono caratteristi-che del dio trovano invece riscontro in una scrittura tendenzialmente grande seppur a volte con larghi spazi e qui lo spazio è sinonimo dell’importanza l’inconscio, inconscio che è da sempre correlato all’importanza simbolica del-l’elemento Acqua, di cui Nettuno, quale dio del mare rappresenta, insieme alla luna, il principio chiave. Es. fig. 13.

Il desiderio di nascondersi del plutoniano, la sua tendenza alla segretezza trovano riscontro in una scrittura che presenta spesso forti difese (la scrittura è in genere tendenzialmente piuttosto rigida e monotona) anche se qua e là pos-sono comparire dei tratti che esprimono il carico di tensione presente nel sog-getto (es. fig. 14 scrittura di Sigmund Freud, padre della psicanalisi).

FIGURA13

Seguono due esempi di schema del simbolismo pulveriano, indispensabili per comprendere il simbolismo legato alla scrittura (fig. 15 e 16) più esempi di correlazione tra tema astrologico e scrittura: Raffaella Carrà – fig. 17 – can-tante e soubrette, particolarmente estroversa e realizzativa (la scrittura è ca-ratterizzata da forme grandi e morbide, il tema da una concentrazione di pia-neti in segni d’aria e nella parte diurna del tema), Vittorio Gasman – fig. 18 – attore, di notevole successo, ma anche tendenzialmente esposto a crisi de-pressive e Benito Mussolini, statista (fig. 19).

FIGURA15

FIGURA17

Particolarità: spesso, attraverso la scrittura vengono evidenziati gli stessi glifi astrologi i cui archetipi astrologici sono particolarmente importanti per il soggetto. Seguono esempi 20 e 21

Conclusioni

Da questa rapida carrellata possiamo quindi già comunque rilevare che tra le due discipline vi può essere un’integrazione possibile volta a migliorare la comprensione dell’individuo con un intervento congiunto (che può trovare un valido supporto anche nella morfopsicologia) che miri a valutare fino a che punto le potenzialità del soggetto espresse dal tema siano state sviluppate realmente dallo stesso. Inoltre, attraverso la scrittura è possibile anche capire quali archetipi presenti nel tema egli ha realmente sviluppato, quali siano le sue dominanti planetarie e come egli ha percepito e vive le sue influenze zo-diacali; inoltre, di converso, ci permette di comprendere meglio il modo in cui queste effettivamente si manifestino (e quindi ci permette di capire meglio an-che la stessa Astrologia).

P. S. Per eventuali confronti e delucidazioni potete contattare l’autrice al seguente indirizzo di posta elettronica: danila.prinzio@libero.it (o tel. al num° 011.3114909)

Bibliografia

■SYLVIECHERMET-CARROY, ABC de l’Astrographologie, Ed Grancer, 1993

■JAMESHILLMAN, Re-visione della psicologia, Ed. Adelphi, 1983

■JEANBOLEN, Gli dei dentro l’uomo, Ed Astrolabio, 1994

■JEANBOLEN, Le dee dentro la donna, Ed Astrolabio, 1991

■ANNEMARIESIMOND, La graphologie planetarie, Ed Albin Michel, 1990

■LOUISCORMAN, Visages et Caracteres, Ed. Paris Libraire Plon, 1932

Gli esempi presentati sono tratti da Giove & Saturno di Andrè Barbault Ed. Nuovi orizzonti,1993 (grafico generale tipologia planetaria).Carattere e

fisiono-mia di Ruggero Mucchielli Ed. Società internazionale (grafico generale dei

vol-ti). Grafologia ,dalla scrittura alla personalità, di Pacifico Cristofanelli, Ed. Cal-derini (schema generale simbolismo pulveriano, scrittura di Raffaella Carrà).

Grafologia e Psicologia di Elisabetta Settembrini, ed.Mediterranee,1988

(se-condo schema pulveriano). Graphologie planetarie di A.M. Simond Ed Albin Michel,1990 (esempi scritture Sole, Luna, Venere, Giove, Saturno, Marte,Ura-no, NettuMarte,Ura-no, Plutone). Interpreta la scrittura di Paola Urbani Ed Franco Angeli, 1996 (es. scrittura Mercurio). La scrittura di Montale è tratta, invece, dal n° 100 della rivista Scrittura Ed. Moretti. La Creatività come espressione di sé, atti III convegno APRESPA Ed. Ceprispa (scrittura di Vittorio Gasman). ABC de la

graphologie di Michel Moracchini Ed Grancher,1995 (scrittura di Mussolini).

Ciro Discepolo, 300 oroscopi importanti (temi di Raffaella Carrà e Vittorio Ga-sman) Ed. Nuovi Orizzonti. Linguaggio Astrale n°91 Ed. CIDA (tema di Benito Mussolini).

Estratto dalla relazione tenuta a Mykonos al Primo Congresso FAES (2000)

L.A. 135-190

Il quinconce (150° tra le longitudini di due pianeti) è un aspetto planetario molto strano e lascia a volte gli astrologi perplessi. Proprio per questo deside-riamo parlarne un po’ ora.

Nel nostro libro, più sotto indicato, noi gli attribuiamo un ruolo chiave nel-la trilogia degli aspetti dinamici e disturbanti utilizzati in astrologia medica, va-le a dire, oltre al quinconce, il semiquadrato e il sesquiquadrato, a patto che essi siano molto precisi e per così dire taglienti come lame, con uno scarto in-feriore a un grado. Sono degli aspetti a cui prestare grande attenzione, da con-siderare pericolosi e molto tormentati, che possono portare a patologie se non vengono prese misure adeguate. Noi attribuiamo quindi una grande importan-za al quinconce quando lo individuiamo così esatto in un tema natale, in parti-colare se mette in gioco il Sole, la Luna, il governatore dell’Ascendente o altri pianeti sensibili, perché la sua possibilità patogena non è sempre riconosciuta. Parallelamente, questo aspetto, di pari passo con la sua stranezza, è an-che ritenuto un po’ mistico e legato al senso delle prove riguardo a servizio o a compassione; vedremo che questi due sensi sono in relazione tra loro, perché il quinconce riunisce paradossalmente i valori simbolici del 5 e del 6 , che in-fatti sembrano contraddittori. Come all’interno di tutti i simboli astrologici, una faccia bianca e una faccia nera prima emergono poi si mescolano vicendevol-mente.

Il quinconce è dunque un aspetto planetario molto complesso, intenso, importante, a volte pieno di promesse e di minacce, carico di molteplici signi-ficati tanto forti gli uni come gli altri, soprattutto quando esso si riproduce in un tema con precisione eccezionale.

Iniziamo dunque a esaminarlo attraverso più metodi e approcci: la costri-zione ripetitiva prodotta da senso del dovere e prove della vita, l’ossessione del servizio e della responsabilità, la creatività incondizionata, l’esacerbazione dell’impossibile, l’instabile spinta verso la trasgressione e la redenzione e un senso dell’indefinito difficile da cogliere.

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 35-51)