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MI SARANNO RESTITUITE LE DISPENSE?

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 163-166)

Procedo alla riflessione se la domanda è valida.

Sì, è valida perché il maestro della Iª è in 3ª (gli scritti) e la Luna, mio si-gnificatore secondario, è in 11ª la casa delle amicizie.

Essendo l’ascendente negli ultimi tre gradi del Capricorno (segno tra l’al-tro dell’editoria) l’indicazione è che non posso più intervenire per riaverla, in-fatti, avevo già richiesto più volte alle socie del Gruppo Tergeste se l’avessero trovata, forse era sepolta tra le loro carte, ma la risposta era sempre stata ne-gativa.

Cosa suggerisce il tema orario?

Nettuno strettamente congiunto all’ascendente ben esprime la mia incer-tezza circa le due o tre persone a cui potevo averla prestata. La Luna in undi-cesima segnala che effettivamente si tratta di un’amica, perché nel segno del Sagittario? Era di questo segno? O si era allontanata dal Gruppo (archetipo del Sagittario)?

Conveniva procedere con calma, quali i significatori principali? Indubbia-mente, rappresentando il richiedente, mi si individuava dal governatore dell’a-scendente, Saturno. Gli scritti equivalgono alla terza casa, trovandosi la cuspi-de a 29°22’ Ariete (grado critico) era Marte a rappresentarli. Oh sorpresa! La congiunzione Saturno Marte appartiene al mio tema di nascita, si trova in un-dicesima ed è in trigono con Mercurio in 3ª, il conto tornava perché gli antichi dicevano che niente può succedere che non sia già scritto nella genitura.

Quali aspetti in formazione? Dovevo verificare tutti gli aspetti in applica-zione dalle ore 16 GMT in poi.

16.58 quadrato Luna Giove, essendo Giove dispositore dell’undicesima è chiaro che l’amica non ritornerà la dispensa.

02.24 del 1° settembre la Luna cambia segno.

Altre considerazioni: dei due significatori qual è il più forte e quale il più debole? Saturno poveretto è retrogrado e peregrino, né rafforzato dal termine

Astro Segno Domic Esalt. Esil. Cad. Tripl. Term. Dec.

   +  +        Dom.     

Maestro del giorno:  Maestro dell’ora:  Mutua ricezione: /s

-e d-ecano, m-entr-e Giov-e (gov-ernator-e d-ell’undic-esima) è anch-e lui r-etrogrado ma dignificato dall’essere in domicilio.

Ma cosa vorrà dire quell’accumulo di pianeti in VIIª? Un momento è la casa dei ladri! e naturalmente è governata dalla Luna che ponendosi in undi-cesima segnala che tipo di ladro: l’«amica». Marte maestro della terza, che rap-presenta gli scritti/dispensa, in VIIª ben esprime il concetto di chi li detiene. Se esamino Mercurio/dio dei ladri l’ultimo aspetto che forma con Saturno è di quadratura.

Esiste un’antica regola sul padrone dell’ora planetaria: quando non è in armonia con il governatore dell’ascendente non ne deriva gran bene; il calcolo pone Marte a capo dell’ora, purtroppo è ancora in orbita di quadratura sepa-rante con Saturno.

Più si osserva il tema e più cose suggerisce, per esempio Saturno gover-na anche la 12ª: casa delle cose perse.

Negativa è anche la casa in cui si trova il Nodo Sud, purtroppo si trova in prima, la casa che mi rappresenta e la cui cuspide è in un grado che non mi consente di agire.

Ho trovato scritto che se qualcuno ha prestato qualcosa a qualcun altro, si va a vedere se i due significatori formano un aspetto favorevole o meno. Tra Saturno/interpellante e Giove/colui che ha ricevuto non esiste aspetto, però la Luna, che mi rappresenta come significatore secondario, forma aspetto nega-tivo con Giove: quadratura doppiamente applicante (la Luna va verso Giove e Giove retrocede per accelerare l’incontro).

Quale relazione tra le cuspidi della prima/Lidia e la terza/dispensa? Qua-dratura.

E se cambiassi domificazione? Invece di Placido provare con Regiomon-tano, molti astrologi di Oraria la usano, in questo caso la terza cade in Toro, cosa fa Venere con Saturno? Sì trigono ma dopo che Venere ha cambiato se-gno! Non me ne va bene una.

Possibile che la Parte di Fortuna si trovi in terza? Cosa vorrà dire?

A distanza di tempo posso raccontarlo: prestando generosamente libri e dispense un po’ a tutti (ora un po’ meno) era successo che precedentemente l’avevo prestata all’amica Cristina che da brava e costruttiva Capricorno si era fatta una fotocopia per lei e pure un’altra per darla a qualcuno, ecco l’indica-zione della Parte di Fortuna, ora io possiedo quella seconda copia della di-spensa, grazie a Cristina.

Per forza doveva finire così la mia Luna di nascita è congiunta a Giove e Venere e il mio Sole in terza è in mutua ricezione con Plutone in undicesima.

L.A. 135-684

Rammentiamo che il pianeta Vulcano, che sembra sia stato fotografato duran-te un’eclissi, situato fra il Sole e Mercurio, non si allontana più di 8°14’ dal So-le stesso e ha un periodo di rivoluzione di circa 20 giorni.

Si veda a proposito l’articolo di Andrea Malvagna su LA 103, pag 260 con i riferimenti ad André L’Eclair che studià lungamente il pianeta e pubblicò vari articoli in merito. Ne riportiamo una lettera.

Da una lettera di André a De Lipsis

“Tutti credono all’altra scoperta del Lescarbault…

Invece, il Lescarbault è soltanto colui che ha dato al pianeta il nome del Dio del Fuoco: prima di lui Vulcano era stato osservato una dozzina di volte; e sempre da gente qualificata - capitani di lungo corso, mentre prendevano il punto; astronomi di mestiere e astronomi dilettanti.

Il Lescarbault era medico di professione; ed era dilettante di Astronomia. Conosceva di persona il terribile direttore dell’Osservatorio di Parigi, Leverrier, il quale aveva scoperto Nettuno: gli scrisse una relazione precisa ed astrono-micamente corretta; e gli propose di chiamare Vulcano il pianeta osservato da lui. Era il 26 marzo 1859.

Il Leverrier era informato delle precedenti osservazioni: ne calcolò gli inter-valli (di anni, mesi, giorni), e di questi interinter-valli trovò il massimo comune divi-sore, cosicchè predisse i futuri passaggi del pianeta sopra il disco del Sole; se-nonchè nelle date previste dal Leverrier, nessuno riuscì a vedere Vulcano. (Il perché è fin troppo ovvio. La forte inclinazione del piano dell’orbita del pianeta). A poco a poco, la scienza ufficiale dimenticò Vulcano, Lescarbault e tutti gli altri che l’avevano osservato; infatti, Vulcano è scomodo - non rientra nella legge di Titius-Bode! L’unico scienziato che continuò ad asserire l’esistenza di Vulcano fu il francese Reynaud: il quale ha escogitato una nuova legge nume-rica per le distanze dei pianeti dal Sole: e questa nuova legge giustifica Nettu-no (il quale, invece Nettu-non rientrava nella legge di Titius-Bode), e, soprattutto, ha preveduto l’esistenza di un nuovo pianeta - Plutone - alla distanza giusta (circa 40 unità astronomiche).

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 163-166)