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Bath e gli altri centri di ricerca in U.K.

Istituzionalizzazioni e centri di ricerca

1. La proliferazione di centri di ricerca in UK

1.3 Bath e gli altri centri di ricerca in U.K.

Accanto a questi emergono a partire dagli anni ‘70 una serie di altri centri di ricerca meno strutturati e corposi —dal punto di vista istituzionale e del numero di affiliati— che però hanno avuto un influsso intellettuale notevole sulla costituzione del campo S(T)S in U.K. Il più importante fra questi è il centro di Bath che nasce qualche anno più tardi rispetto alle tre Unit appena descritte di Edimburgo, Sussex e Manchester. Nel 1974 Harry Collins193 viene

incaricato di comporre l’organico di un centro di ricerca che prenderà il nome di Science Studies Center (SSC) costituito all’interno del dipartimento di psicologia (Wouters et all. 1999, 399). Per quanto oggi si sia soliti parlare di una «so-called Bath School» si trattava in realtà di una sola persona, ovvero lo stesso H. Collins (Hess 1997, 94). Accanto al suo fondatore vi erano esclusivamente due «former student»: Trevor Pinch194 come Ph.d e David

Travis195 come studente di master (Ibidem). A partire dai dati in nostro possesso, sembrerebbe

che il SSC si configurasse esclusivamente come centro di ricerca senza alcun obbligo didattico. H. Collins proveniva già da un background di tipo sociologico ed era interessato a sviluppare un programma di ricerca di sociologia empirica della scienza. Per questo motivo aveva bisogno di costituire l’organico del suo gruppo integrando anche membri che avessero

193 H. Collins cominciò il suo bachelor in Sociologia nel 1964 continuando con un Master nel 1970/71 presso l’università di Essex. Completa invece il suo Ph.d in sociologia all’università di Bath con una tesi dal titolo The Sociology of the CO2 Laser. In questo periodo è molto influenzato dalle teorie kuhniane e wittgensteiniane nel momento della composizione della unit era solo un lecturer. Sia la sua tesi di master sia quella di Ph.d. erano state dedicate allo studio microsociologico della costruzione del «TEA Laser». Da queste ricerche pubblicò prima degli articoli, aspettando fino al 1985 per pubblicare l’intera ricerca in Changing Order: Replication and Induction in Scientific Practice (Jomisko 2013, 25; Pinch 2010)

194 Pinch ottiene un bachelor in fisica presso l’Imperial College di Londra (dove ha modo di seguire delle lectures di storici e sociologi della scienza come Dorothy Griffith) (Maggauda 2008, 87). In quel periodo comincia ad approfondire queste tematiche tramite la lettura di Merton e Ravetz. «[I]n quel momento della mia carriera – era la fine degli anni settanta – ero un po’ radicale, ero vicino a idee trotzkiste» (ivi, 88). Presso la LSS ottiene un Master al termine del quale comincia il dottorato con Collins a Bath dove resterà fino al 1982. Nello stesso periodo era stato anche contattato da Michael Mulkay che gli prospettò di lavorare con lui a York (ivi, 89) Dopo il periodo a Bath Pinch si sposterà nei Paesi Bassi presso l’università del Twente per lavorare con Wiebe Bijker sulla costruzione sociale degli artefatti tecnici (ivi, 92). Nel 1983 otterrà un posto presso l’università di York dove resterà fino al 1991.

195 Travis inizia a lavorare con Collins come studente di master ottenendo in seguito una posizione da Ph.d. In quel periodo lavorava su tematiche relative al “memory transfer”e su controversie nelle neuroscienze. Il contenuto della tesi di dottorato di Davis sarà citato e utilizzato dagli stessi Collins e Pinch (1993, 15-42)

delle competenze scientifiche in senso stretto. Ricadde così la scelta su Pinch, giovane virgulto laureato in fisica che aveva già avuto un’esperienza nel campo S(T)S alla LSS di Machester, presso cui aveva studiato una controversia riguardante le variabili nascoste nella fisica quantistica (cfr. Magaudda 2008, 88) A quanto riferisce Pinch:

Così Harry Collins mi chiamò per lavorare a Bath con lui come graduate student. Lui cercava qualcuno che fosse in grado di intervistare fisici e io lo avevo fatto per la mia tesi di master e dunque era perfetto. Penso che fui molto fortunato a trovare quel lavoro, perché alla fine io avevo solo un master e avevo studiato sempre fisica e finii per scrivere un libro con Harry Collins (Collins e Pinch 1982), era un’ottima opportunità. (Magaudda 2008, 88)

Il centro di Bath, rappresentava la seconda polarità del così detto «strong programme in SSK» rispetto al gruppo più numeroso di Edimburgo. Partendo da premesse intellettuali simili, basate in particolar modo sulla lettura combinata di Wittgenstein e Kuhn196, il programma

intellettuale di Collins consisteva nello sviluppare la sociologia della conoscenza verso lo studio di situazioni di controversia all’interno del campo scientifico (Pinch 2010; Magaudda 2008; Jomisko 2013). Di questo periodo sono, per esempio, degli studi sulla parapsicologia (Pinch e Collins 1979; Collins e Pinch 1982) e quelli dedicati alle onde gravitazionali197

(Collins 1985; Pinch 1986; ripresi in Collins e Pinch 1993) tramite interviste agli attori sociali direttamente interessati. Questa peculiare versione dello strong programme verrà chiamata dallo stesso Collins con il nome Empirical Program for Relativism (Collins 1981; cfr. infra, cap. 5, par. 1.2). L’approccio adottato è chiaramente interdisciplinare coinvolgendo principalmente la sociologia e la filosofia della scienza, mantenendo comunque sullo sfondo la possibilità di un’applicazione di questo programma di ricerca nel contesto della storia della scienza. In particolar modo saranno vicini all’approccio strutturato da H. Collins studiosi non direttamente legati a livello istituzionale alla CSS come Shapin, Shaffer e Pickering che combineranno abilmente alcune peculiarità dell’approccio di Bath con quello di Edimburgo. A livello di composizione dell’habitus disciplinare infatti, vi era una certa affinità fra le traiettorie intellettuali di H. Collins e Pinch con quelle di Edge, Bloor, Barnes, Shapin, Pickering, etc. Si costituì così un clima di condivisione delle risorse intellettuali mobilitate all’interno delle loro attività di ricerca. Questo aspetto ha infatti portato ad interpretare in

196 Approfondiremo in seguito il ruolo centrale di questi due autori nel programma intellettuale SSK (cfr. infra cap. 5, par. 1.2).

197 «Le interviste che riguardano il problema della radiazione gravitazionale furono condotte da Collins fra il 1972 e il 1975. Pinch ha intervistato gli scienziati che si occupavano dei neutrini solari nella seconda metà degli anni ’70» (Collins e Pinch 1993, 8).

maniera affine le possibilità offerte dalla SSK, in special modo nella co-produzione del così detto strong programme (cfr. infra, cap. 5, par. 1.1 e 1.2). In tal senso, il CSS di Bath si guadagnò lo statuto di punto di riferimento nei dibattiti intellettuali intorno agli SSK e nel campo S(T)S in generale.

Verso la metà degli ’60 la Nuffield Foundation stava svolgendo un ruolo di finanziamento importante rispetto agli atenei inglesi che erano stati fondati da poco. Fra questi anche l’università del Kent riuscì a ottenere una sovvenzione dalla fondazione di 95.000 £ per aprire un centro di ricerca interdisciplinare dedicato allo studio della storia, della filosofia e delle relazioni sociali della scienza. Per guidare il progetto e il gruppo di ricerca venne selezionato Maurice Crosland198 che nel 1974 fondò ufficialmente la Unit for the History, Philosophy and Social Relations of Science dell’università del Kent a Canterbury199 (Fitton 2015, 66). Di

quest’unità di ricerca faranno parte Alex Dolby200 (prima a Leeds) e Crosbie Smith201 (prima

a Cambridge). Come per gli altri, le finalità con cui venne fondato questo centro consistono nel:

«The need for a humanities-based, critical understanding of the nature of science, and its role in culture, is as strong as ever in the twenty-first century. In recent years it has become a research priority for funding bodies such as the Wellcome Trust. Thanks to the Nuffield Foundation’s seed funding, Kent has led the way in this field ever since 1974, and is today an internationally recognised centre of scholarship in its current guise, the Centre for the History of the Sciences». - (Ibidem).

Presso il dipartimento di sociologia dell’università di York lavorava invece il già citato Michael Mulkay202 (autore con Edge di Astronomy Transformed nel 1976). Pur non avendo

198 Crosland dopo un Bachelor in Chimica ottenuto nel 1951, sposta i suoi interessi verso la storia e filosofia della scienza (discipline in cui ottiene il Master presso l’University College di Londra). Mentre lavorarava presso la British Museum Library, ottenne un posto di Ph.d a tempo parziale che concluderà nel 1959 (presso la medesima università in cui si era laureato). Fra il 1963 e il 1974 insegna storia della chimica all’università di Leeds. In questo periodo è eletto membro de l'Académie Internationale d'Histoire des Sciences e presidente della British Society for the History of Science (1974-1976) posizioni grazie alle quali viene fatto il suo nome per dirigere l’unità presso l’università del Kent. (Aaron 1989, 26)

199 Nel 1994 il centro cambierà nome in Centre for History of Cultural Studies of Science e verrà integrato all’interno del dipartimento di storia.

200 Su Dolby non abbiamo informazioni precise riguardo la sua formazione. Prima di ottenere una posizione presso l’università del Kent era un membro del dipartimento di filosofia di Leeds (Dolby 1971, 3). Quest’ultimo ha pubblicato dei contributi importanti per l’emergenza del campo STS (cfr. Collins 1983).

201 Smith si è formato nel campo della storia della scienza ottenendo presso Cambridge (Bachelor, Master e Ph.d.)

202 Mulkay ha avuto una formazione completamente orientata alla sociologia, disciplina in cui ha ottenuto prima un bachelors presso la LSE nel 1965, un Master presso la Simon Fraser University (British Columbia) e, infine un Ph.d presso la University of Aberdeen. Dopo un periodo come lecturer presso la Simon Fraser e la University of Aberdeen è stato dal 1970 al 1973 «Assistant director of Research» a Cambridge. Nel 1974 è stato nominato

quest’ultimo costituito in quegli anni un centro di ricerca istituzionalmente riconosciuto203,

attorno a lui si sono raccolti, nel corso del tempo una serie di studiosi SSK del campo S(T)S. È questo il caso di Nigel Gilbert204, Steve Woolgar205, Steven Yearly206, Andrew Webster207,

Jonathan Potter208, Malcom Ashmore209 e, a partire dal 1983 anche Pinch. In questo caso —al

contrario dei centri di ricerca di cui abbiamo finora ricostruito le dinamiche di istituzionalizzazione e le specificità dei programmi intellettuali— abbiamo a che fare con una rete informale di ricercatori raccolti attorno all’influente personalità di Mulkay. In questo contesto, l’intenzione di Mulkay era quella di sviluppare un programma SSK, che non fosse schiacciato sui presupposti mertoniani, e che muoveva dalla lettura di testi kuhniani. Com’è possibile notare, gli autori che si sono trovati a lavorare con Mulkay avevano per la maggior parte una formazione di tipo scientifico creando intorno a lui un gruppo interdisciplinare. Anche in questo caso, degli habitus disciplinari affini a quelli di Edge, Bloor, Barnes, Shapin H. Collins, Pickering etc. In tal senso, in un primo momento Mulkay e il gruppo di York erano solidali con gli obiettivi dei gruppi di Edimburgo e Bath. Per quest’aspetto venne presto accumunato con i posizionamenti dello strong programme ciononostante, ci saranno delle differenze da sottolineare (Collins 1983, 268; Shapin 1995, 309). A York infatti si perseguiva un programma in SSK incentrato sulla riflessività e sull’analisi della retorica scientifica, senza arrivare però agli esiti di relativismo estremo dello strong programme.

In ultimo, accanto a questi gruppi meno strutturati, è da tenere in considerazione, almeno tangenzialmente, il prolificare di corsi nel campo S(T)S anche nei politecnici Britannici (cfr. Lowe e Worboys 1975). Anche per queste istituzioni, coerentemente con quanto avvenuto con le altre Unit britanniche, è stato il dibattito sulle «due culture» ad aver avuto un ruolo «reader in sociology» preso la University of York in cui ha poi sviluppato la sua carriera accademica (cfr. Spiegel-Rosing, e De Solla Price 1977, 604).

203 Presso quest’università verrà istituita, all’interno del dipartimento di sociologia, la Science and Technology Studies Unit (SATSU) solamente nel 1988 ad opera di Andrew Webster

204 Gilbert si laurea in ingegneria per poi ottenere il titolo di Ph.d a York sotto la direzione di Mulkay. Dal 1974 al 1976 è lecturer a York (si sposterà in seguito all’università della Surray).

205 Woolgar ha ottenuto un’iniziale formazione ingegneristica a seguito della quale ha ottenuto un Ph.d in sociologia a Cambridge. Ottiene una posizione post-dottorale presso l’università di York dove resterà prima di diventare professore alla Brunel University. Nel periodo di York conoscerà Latour con il quale pubblicherà nel 1979 Laboratory Life. Negli anni successivi è stato invece uno degli attori di un reflexive turn negli STS. 206 Yearly ha ottenuto un bachelor in Natural Sciences e un Master in Social e political science (Cambridge). Fra il 1978 e il 1981 ha invece ottenuto un Ph.d all’università di York sotto la supervisione di Mulkay. Al termine di questo periodo è assunto come Lecturer presso Queen's University Belfast.

207 A. Webster prima di vincere un posto da Ph. d. a York con Mulkay, si è laureato presso il Polytechnic of the South Bank. Presso l’univesità di York sarà fra i fondatori della (SATSU) nel 1988.

208 Potter ha ottenuto un Bachelor in Psicologia a Liverpool, un Master in Filosofia della scienza presso l’universittà della Surrey e il Ph.d. in sociologia della conoscenza scientifica a York. Successivamente ha ottenuto una posizione presso l’università di Loughborough.

209 Ashmore è un sociologo della scienza che ha completato il suo Ph.d presso l’università di York. Pinch infatti ricorda di esser stato presente nella sua commissione di dottorato presso questa università (Tosoni e Pinch 2017, 47). Successivamente ha ottenuto una posizione presso l’università di Loughborough. Anche lui è stato uno degli attori del reflexive turn in STS.

determinante nell’influenzare questo processo. Il Council For National Academic Awards (CNAA)210 aveva richiesto ufficialmente, sulla scorta della Liberal Education in Technical

Colleges211 che i politecnici britannici proponessero dei corsi capaci di fornire «general

educational aims, to ensure a broader, more balanced education than would be provided by a specialized degree» (ivi, 179). In questo contesto si inserirono dunque una serie di corsi diretti a proporre una formazione interdisciplinare212 impostati su un posizionamento teorico

influenzato dalle altre unit britanniche (cfr. ivi, pp. 184-188) ma anche dalla «general education» statunitense inaugurata da Conant.