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della fraternità dei laudesi della chiesa cattedrale di Santa Maria Maggiore di Pisa, il notaio Guido figlio del fu Enrico da Ceppato della cappella di San Martino, per la nomina di arbitri che giudichino una controversia inerente il gonfalone di tale fraternità da lui già dipinto.
1341
19 febbraio
ACP, pergamena 1672, dec. CLXIX
Il notaio Guido del fu Enrico da Ceppato stabilisce che a Traini debbano essere pagati 45 fiorini d’oro buono e altri sette “pro bandis septem factis ab eo in dicto gonfalone” entro il 15 febbraio 1342.
Probabilmente si trattava di strisce di stoffa dipinte che erano applicate al gonfalone che era stato dipinto, invece, su tavola (Pisani 2020, p. 250).
1344 24 aprile
(s.p. 24 aprile 1345)
ASP, Archivio dell’Opera della Primaziale, Libro d’entrata e Uscita n. 18, cc. 1, 29 Francesco Traini riceve dei pagamenti per la tavola con San Domenico eseguita per la chiesa di Santa Caterina per lascito testamentario di messer Albizzo delle Stadere.
“Francesco dipintore condam traino ebe a di xxiiii daprile per dipintura una taula la quale alautare di messere Albiso delle statee dela soma di lib. Cx chene de ave- re……..lib. xviii. s. xii”.
1345 15 gennaio
ASP, Archivio dell’Opera della Primaziale, Libro d’entrata e Uscita n. 20, cc. 76, 86 Altri pagamenti a favore di Francesco Traini per la tavola con San Domenico ese- guita per la chiesa di Santa Caterina per lascito testamentario di messer Albizzo delle Stadere.
“Francisco dipintore ebe a di xv di genaio ano soprascritto per dipintura una tagola grande a uno altare che lasoe messer Albiso a Santa Chatalina………….lib. lxvii s. viii”.
339 338
Carli 1974: E. Carli, Il Museo di Pisa, Pisa 1974, pp. 71-75;
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343 342
briga molestia reclamactione curia et ullis expensis ad penam dupli supascriptorum florenorum quinque auri et refectionis expensarum dampni et interesse litis et extra, obligando inde se et suos heredes et bona sua omnia suprascripto presbitero Jun- cte et suis heredibus renunctiando omni juri sibi competenti et competituro contra predicta et quodlibet predictorum dando ei bailiam et liberam potestatem elapso termino suprascripto intrandi in corporalem possessionem et tenere bonorum suo- rum omnium sua ipsius presbiteri Juncte auctoritate propria et cum licentia et sine alicuius officialis pisane civitatis pro suprascripto debito et eius pena et expensis et boni obligatis actum est inter eos ex pacto quod soluctio vel absoluctio aud com- pensactio sive termini prorogatio huius debiti vel alias probactiones contra predicta et quodlibet predictorum in totum vel in partem fieri non possit nisi per hanc cartam cassam vel per aliam contracartam factam per publicum et legalem notarium. Actum Pisis in suprascripto hospitali in sala magistri suprascripti hospitalis, pre- sentibus Pace aurifice q. Petri et presbitero Lippo q. Cursini testibus ad hec rogatis, suprascriptis anno Domini ad incarnactione, indictione et die.
1341 20 gennaio
Arezzo, Archivio di Murello, Protocollo di Ser Guidone di Rodolfo, c. 89
Gli Operai della cattedrale di Arezzo incaricano i pittori Andrea e Balduccio di de- corare certi archi “sicut facti sunt arcus capelle episcopatus Aretini per Bonamicum pictorem”.
“Anno MCCCXLI die xx januari. Discreti viri operarii Cathedralis Aretine dede- runt ad pingendum in minoribus voltis dicte ecclesie, que sunt quattuor, Andree et Balduccio pictoribus, cum pacto ut debeant pingere alle cruciere sicut picte sunt cruciere voltarum magnarum, et arcus debeant facere sicut facti sunt arcus capelle episcopatus Aretini per Bonamicum pictorem, et debeant pingere et facere campos cum stellis sicut sunt campi voltarum magnarum et complere illud bisgium mura- tum sicut inceptum est usque ad postas arcorum et pingere facies a latere ad marmos virides et rubeos sicut sunt ille de voltis magnis”.
Bibliografia essenziale:
Ghiberti (1452-1455): L. Ghiberti, I commentarii, a cura di J. von Schlosser, Berlin 1912, I, pp. 38-39
Michelangelo di Cristofano da Volterra (1480 c.): Michelangelo di Cristofano da