• Non ci sono risultati.

Il diritto dei giovani: dal piano internazionale a quello nazionale, passando per quello europeo.

1. Nascita e breve storia del programma

1.1. Caratteristiche general

Come è già stato affermato nel paragrafo precedente, il programma Erasmus nasce con l‟intento di creare una collaborazione tra le università che, attraverso accordi bilaterali, consenta di mettere studenti e docenti nelle condizioni di poter intraprendere un periodo di studi o insegnamento all‟estero, ufficialmente riconosciuto dall‟Ateneo di appartenenza. Dà anche la possibilità di effettuare un‟attività di tirocinio allo studente in un Paese dell‟Unione. Il tempo minimo di partecipazione è di 3 mesi, fino a un massimo di 12 ed è anche possibile che gli studenti effettuino la mobilità in alcuni Paesi associati all‟Unione, come ad esempio Liechtenstein, Turchia, Islanda e Norvegia.

“Erasmus” si rivolge, quindi, a tutti i tipi di istituti di istruzione superiore che, in generale, vengono denominati con termine di “università quot”. Si rivolge anche a tutte le discipline accademiche e a tutti i livelli di istruzione superiore, includendo il dottorato di ricerca177.

Il progetto Erasmus comprende, infatti, una vasta gamma e molto differenziata di attività: non prevede solo ed esclusivamente lo scambio di studenti e docenti, ma anche lo sviluppo di programmi di studio o di programmi intensivi a livello internazionale. Può anche assumere la forma della Rete tematica. Questa, denominata ETNP – European Tematic Network Programm –

176

Sito ufficiale dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE): http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1742

177

120

corrisponde a una delle più importanti innovazioni del programma Socrates/Erasmus. Si occupa di tradurre in realtà la cooperazione effettiva tra le diverse facoltà e i dipartimenti universitari e altri progetti (per esempio si può fare riferimento a organizzazioni accademiche o enti professionali). Questa rete si propone come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della conoscenza, sviluppando la dimensione europea all‟interno di una disciplina di studio. L‟obiettivo, in alternativa, può essere costituito da un argomento di natura interdisciplinare o multidisciplinare oppure da qualsiasi altro tema di interesse comune. Grazie alle reti tematiche risulta più facile fornire un approccio alle problematiche di tipo scientifico, pedagogico e istituzionali all‟interno di numerosi ambiti inerenti l‟istruzione superiore e l‟università178

.

Se da un lato la “mobilità fisica” è stato il punto focale delle fasi iniziali dell‟Erasmus, dall‟altro, nelle successive, si è puntato all‟integrazione di tale mobilità in un quadro più ampio di attività di cooperazione con l‟intento di favorire e sviluppare una “dimensione europea” in tutta la vasta gamma di programmi accademici universitari. Lo spirito insito al programma Erasmus si può racchiudere nella seguente frase “Portare gli studenti in Europa e portare

l‟Europa a tutti gli studenti”179

: da un lato si punta a favorire appunto la mobilità

dal punto di vista fisico degli studenti. Dall‟altro, tutto questo è orientato verso una prospettiva maggiormente europea, che si traduce in incentivi sempre più consistenti al fine di stimolare le singole università europee a introdurre corsi che abbiano un‟influenza europea, messi a disposizione anche agli studenti che non partecipano alla mobilità.

Allo stesso modo, viene posto un forte accento anche sullo scambio e la mobilità per i docenti, per favorire lo sviluppo dei piani di studio a livello transnazionale, nonché sulle reti tematiche paneuropee.

Al fine di favorire lo sviluppo e un‟ampia partecipazione a queste iniziative, esse vengono finanziate e coloro che vi partecipano ricevono un sostegno specifico, volto anche a favorire la diffusione degli obiettivi proposti.

178

Vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_Erasmus 179

121

D‟altro canto, l‟Erasmus agisce anche in favore della stretta collaborazione tra le università e altri enti pubblici e privati facenti parte delle regioni limitrofe, con l‟intento di svolgere le proprie attività di cooperazione transnazionale che consentono di incrementare le opportunità di cooperazione interregionale fra i Paesi partecipanti. Ai fondi stabiliti e finanziati dal progetto, di aggiungono anche quelli da parte delle entità pubbliche, nonché da parte delle università e di altre organizzazioni.

La partecipazione al progetto deriva da una selezione, risultato di un concorso che avviene attraverso un bando pubblico. Tale bando viene, normalmente, divulgato nel sito internet della propria facoltà. Lo studente che desidera partecipare, deve effettuare la domanda di partecipazione rispettando i tempi indicati; la sua candidatura verrà in seguito valutata da un‟apposita commissione che si proporrà di stilare le graduatorie entro il mese successivo. Lo studente che risulta vincitore, potrà partire l‟anno successivo durante il semestre che lui stesso sceglierà, riservandosi la possibilità di apportare delle modifiche in merito alla durata del periodo all‟estero che, per essere considerato valido, non deve avere durata minima di tre mesi e massima di dodici. Lo studente, una volta partito, seguirà i corsi e sosterrà gli esami nell‟università europea da lui scelta, facendosi riconoscere al rientro, gli esami sostenuti, dopo un lasso di tempo che, di norma, è pari a due mesi. Coloro i quali vengono esclusi dalle graduatorie, possono sperare in un ripescaggio per le destinazioni per le quali nessuno ha fatto richiesta180.

Chi risulta vincitore in base ai requisiti181 presenti e definiti esplicitamente nel bando, ha il diritto a una borsa di studio finanziata dall‟Unione Europea che include anche l‟iscrizione gratuita all‟università ospitante. La somma che perviene allo studente, la quale normalmente viene stanziata in più rate, prevede un fisso mensile, e cioè la differenza del livello di spesa e di vita nel Paese ospitante, e una quota variabile in base alla fascia di reddito. Sancisce allo studente anche il diritto a un corso di lingua, nonché alla pratica di uno sport presso l‟università ospitante.

180

Vedi: http://www.igvallecamonica.it/approfondimento.php?zcid=404 181

122

L‟assegnazione di tale borsa di mobilità per gli studenti dipende da numerosi elementi che variano da Paese a Paese.

In merito ai requisiti necessari per poter effettuare il periodo di mobilità all‟estero, è necessario che gli studenti frequentino corsi di istruzione superiore presso università o istituti extrauniversitari. Come è già stato affermato, il periodo è compreso tra un minimo di tre mesi e un massimo di 12 ed è effettuabile presso l‟università di un Paese partecipante in relazione alle disposizioni che lo stesso ha concordato con l‟Ateneo di appartenenza dello studente. La possibilità per un Ateneo di partecipare al programma ed erogare le borse di studio è, infatti, condizionata dall‟approvazione di un contratto istituzionale che viene presentato all‟Unione Europea dopo aver concordato con altre università o istituzioni di insegnamento superiore estere il numero di studenti il numero di studenti che potranno partecipare e usufruire del programma su base di reciprocità. Le borse di mobilità, che sono concesse per un trimestre, semestre o un intero anno accademico, vengono gestite attraverso una rete di Agenzie nazionali Erasmus182.

Nonostante sia stato stipulato un accordo fra le due università coinvolte (quella ospitante e quella di appartenenza), lo studente deve compilare il cosiddetto Learning Agreement – cioè il programma di studio da svolgere all‟estero nel quadro dell‟ECTS (European Credit Transfer System)183

– che deve essere approvato e deve garantire allo studente il pieno riconoscimento accademico del periodo di studio svolto all‟estero.

182 È possibile trovare una lista nel seguente sito: http://www.informagiovani- italia.com/Agenzie_nazionali_corsi_erasmus.htm

183

È un modello di assegnazione e trasferimento dei crediti di studio introdotto durante l’anno accademico 1998/1999, pensato per favorire e facilitare il processo di riconoscimento accademico fra le diverse università europee attraverso un meccanismo di applicazione generalizzato. È inoltre volto a migliorare la trasparenza dei programmi didattici, nonché dei risultati ottenuti dagli studenti. L’intento di tale sistema non è quello di intervenire sui contenuti, sulla struttura o ancora sull’equivalenza dei programmi didattici. Questa competenza appartiene solo ed esclusivamente alle università di origine ed è definita sulla base di accordi per una soddisfacente cooperazione fra le parti, sia a livello bilaterale che a livello multilaterale. I crediti non sono altro che un “valore” che viene attribuito a ogni corso. Indica l’impegno che ogni studente è tenuto a svolgere in relazione alla mole di lavoro richiesta per completare un anno accademico di studi. Questa quantità di lavoro comprende al suo interno la frequenza alle lezioni, il lavoro pratico, i seminari, i laboratori, gli esami, le idoneità, e così via, non tralasciando le attività di tirocinio e la stesura della tesi di laurea.

123

La partecipazione è rivolta a tutti gli studenti di istruzione superiore appartenenti a uno dei Paesi partecipanti, comprendendo anche il dottorato, ma escludendo coloro i quali frequentano il primo anno dei corsi di istruzione superiore.

È stato detto che allo studente è anche garantito un corso intensivo di preparazione linguistica (ILPC): questo è finanziato dalla Commissione Europea e consente allo studente di accelerare il processo di integrazione nel Paese ospitante e di operare sia dal punto di vista sociale che da quello accademico in un Paese la cui lingua nazionale gli è sconosciuta o quasi. I corsi di preparazione linguistica sono stati avviati nel 1996 come progetti pilota e oggi sono organizzati in maniera regolare e prevedono anche misure speciali per gli studenti disabili.

Per quanto riguarda il periodo di mobilità degli insegnanti di istruzione superiore che intendano trascorrere un breve periodo di studio all‟estero, anch‟essi ricevono un contributo finanziario gestito dalle Agenzie Nazionali Erasmus. Gli insegnanti possono svolgere un periodo di docenza in una università partner per un periodo dalla durata minima di una settimana che avrà indubbiamente un feedback positivo per il docente, così come per gli studenti, sia per coloro i quali frequentano l‟università di appartenenza, sia per quelli che invece frequentano l‟università ospitante. Questa forma di cooperazione potrebbe gettare le basi per altre in futuro184.