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Il diritto dei giovani: dal piano internazionale a quello nazionale, passando per quello europeo.

2. Il Consiglio d’Europa

Il Consiglio d‟Europa94

pone i giovani al centro dei propri interessi e del proprio lavoro, perché sostiene che il futuro sia nelle loro mani. Da più di quarant‟anni, infatti, si è dimostrato elemento trainante delle politiche giovanili in Europa e del lavoro nel settore giovanile, con innovazioni in merito ad approcci, materiale educativo e politiche generali.

Sin dalle manifestazioni dei giovani studenti nel 1968 ai giorni nostri, i giovani attivisti hanno sempre cercato di prendere parte in ambito politico. Questo ha suscitato l‟interesse e la reazione da parte del CdE, il quale ha provveduto alla creazione un centro di incontro per i giovani, nonché di sviluppo delle loro idee anche per la risoluzione dei problemi con cui si sono confrontati. Il più importante a cui si fa riferimento è il Centro Europeo della Gioventù, istituito a Strasburgo nel 1972, affiancato da un secondo Centro istituito a Budapest nel 1995, sorto in risposta all‟incremento delle attività in favore dei giovani e in seguito agli importanti avvenimenti del 198995.

Le iniziative e i progetti realizzati dal CdE attraverso tali strutture, sono permesse grazie ai finanziamenti della Fondazione Europea della Gioventù (FEG) che incoraggia la cooperazione tra i giovani, garantendo loro un sostegno finanziario per la realizzazione delle loro attività volte alla promozione della pace

94 Con la sigla CdE. Si tratta di un’organizzazione internazionale che ha come scopo principale la promozione della democrazia, dei diritti dell’uomo, dell’identità culturale a livello europeo e la ricerca di soluzioni ai problemi che riguardano la società europea. È la più vecchia organizzazione del continente ed è stata fondata il 5 maggio del 1949 con il Trattato di Londra e ha la sua sede istituzionale a Strasburgo, in Francia, presso il Palazzo d’Europa. È composto da 47 membri, 28 dei quali fanno anche parte dell’Unione Europea. Sito ufficiale del Consiglio d’Europa: www.coe.int

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La caduta del muro di Berlino è stato un evento decisivo per le decisioni del CdE, data l’apertura dei Paesi dell’Europa orientale e centrale. Per la ricostruzione vedi: http://www.comune.roseto.te.it/ped/Youth/politiche_giovanili.htm

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e ai principi del CdE stesso96. È il risultato di un processo di co-gestione che ha come protagonisti i rappresentanti delle organizzazioni dei giovani protagonisti e i rappresentanti degli Stati membri. All‟interno del CdE opera il Comitato Direttivo europeo per la gioventù: è un organo di cooperazione intergovernativa formato dai rappresentanti dei ministeri e delle strutture operative dei Paesi che aderiscono alla Convenzione Europea sulla Cultura97.

L‟azione del CdE è sempre stata tesa alla promozione e all‟armonizzazione delle politiche per i giovani nei diversi Paesi ed è riscontrabile, così come è stato affermato precedentemente in merito alle Nazioni Unite, innanzitutto in un documento da esso stipulato e, cioè, la Carta Europea dei Diritti dell‟Uomo, adottata nel 1950 ed entrata in vigore nel 1953. Con tale Carta, il CdE si propone di tutelare i diritti dell‟uomo e le libertà fondamentali, promuovere la democrazia e lo stato di diritto. Così, di conseguenza, include anche i giovani, sui quali bisogna saper investire per sviluppare e migliorare il futuro della società sia a livello nazionale che europeo, ma anche a livello internazionale. Per far in modo che questo avvenga è necessario puntare sull‟educazione, considerata il pilastro fondante di una cittadinanza democratica.

Il CdE si impegna nella costruzione di un‟Europa con e per tutti i giovani e vuole riscontro nel vedere concretamente le politiche giovanili in tutto il continente, rispondendo a quelli che sono i bisogni e gli interessi dei giovani. Si propone, così, di aiutare i giovani a98:

- Rispetto dei loro diritti umani; - Essere trattati con rispetto e dignità;

96

Secondo quanto espresso dal Consiglio, dal 1972 al 2008, complessivamente 15.000 giovani hanno ricevuto finanziamenti per la realizzazione di circa 300 progetti.

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È un Trattato firmato a Parigi nel dicembre del 1954 che ha valenza internazionale per due motivi: a)è stato redatto dagli Stati membri del CdE; b)è retto dal diritto internazionale. Ha come obiettivo principale la promozione di misure tese alla salvaguardia e all’incremento dello sviluppo del patrimonio culturale in Europa. Tale Convenzione è strettamente connessa alla condizione giovanile, e conseguentemente, all’istruzione, allo sport, alla cultura,etc.

98 Vedi:

http://www.coe.int/t/dg4/youth/Source/Resources/PR_material/2012_Youth_Department_Pane ls_40th.pdf

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- Realizzare il loro potenziale;

- Avere opportunità di apprendimento adeguate; - Superare le sfide di oggi;

- Difendere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto Nel 1985 il CdE ha organizzato la Prima Conferenza Europea dei Ministri responsabili per la Gioventù: in questa occasione è stato redatto un documento che prevedeva l‟istituzione di un Consiglio Nazionale della Gioventù, autonomo e indipendente, da parte di ogni Stato membro. Ciò si svolse in linea la promozione del protagonismo dei giovani a livello sociale auspicato dalle conclusioni dell‟Anno Internazionale della Gioventù proclamato dalle Nazioni Unite.

In un contesto come questo risulta anche importante l‟informazione, per non dire fondamentale, come testimonia la Carta europea dell‟informazione approvata a Bratislava il 19 novembre 2004 che riporta:“Nelle società complesse

e nell'Europa integrata che offre molte sfide ed opportunità, l'accesso alle informazioni e la loro capacità di analisi ed utilizzo è sempre più importante per i giovani europei. Il lavoro di informazione può aiutare i giovani a realizzare le loro aspirazioni e promuovere la partecipazione in qualità di membri attivi della società. Le informazioni dovrebbero pervenire in modo tale da ampliare le scelte disponibili per la gioventù e promuovere la propria forza e autonomia.”99

L‟importanza che tale diritto assume è confermata dal suo riconoscimento in diversi documenti a partire dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell‟Uomo, alla Convenzione Europea dei Diritti dell‟Uomo e delle Libertà Fondamentali e così via.

Il CdE dà altrettanto rilievo alla partecipazione attiva dei giovani alla vita all‟interno delle istituzioni e al coinvolgimento nella vita politica europea e lo dimostra la volontà da parte sua di voler approfondire la conoscenza in merito agli ideali, ai propositi e alle proposte dei giovani rappresentanti delle organizzazioni,

99

Premessa alla Carta suddetta, consultabile tramite il seguente link: http://www.giovaniprovincia.avellino.it/documenti/normativa%20europa/4.%20LA_CARTA_EUR OPEA_DELLA_INFORMAZIONE_DELLA_GIOVENTU.pdf

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in modo da facilitare e consentire la creazione di un ponte di cooperazione tra i due poli. Emerge una prospettiva di un‟Europa unita e di una collaborazione tra le diverse organizzazioni, in grado di abbattere le barriere nazionali: i giovani svolgono a tal proposito un ruolo fondamentale in quanto promotori di nuove politiche utili al raggiungimento di tali obiettivi100.

L‟importanza dei giovani in seno al CdE trova riscontro, per esempio, nella 15a sessione plenaria, avvenuta a Strasburgo dal 27 al 29 maggio del 2008. Nel documento101 redatto in tale occasione, denominato Integrazione e partecipazione

dei giovani a livello locale e regionale, il Congresso si dichiara consapevole che

“la partecipazione attiva dei giovani alla vita politica e sociale di una

regione e di una città sia un elemento fondamentale per lo sviluppo dell‟insieme delle istituzioni democratiche, e sia in grado di dare un contributo essenziale alla coesione sociale”102.

Così,

“sviluppare e preservare presso i giovani il senso di appartenenza e di identità a livello locale e regionale consente loro di integrarsi pienamente nel loro territorio, migliorando altresì la loro qualità di vita.”103

La partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale diventa fondamentale e, per questo, anche gli enti locali e regionali devono provvedere a uno spazio dedicato alla “gioventù” per ogni settore, favorendo la cooperazione e l‟interazione tra i giovani e i loro rappresentanti per la realizzazione dei principi previsti dalla Carta.

È pur vero, però, che la responsabilità della concretizzazione di tali principi non è esclusivamente attribuita ai poteri locali e regionali, “ma deve

essere condivisa dall‟insieme degli attori della società, non solo i giovani e le

100 Lo dimostrano diversi interventi dell’Assemblea Parlamentare che sottolineano appunto l’importanza della partecipazione attiva dei giovani attraverso azioni a livello locale, nazionale ed europeo al fine, per esempio, di promuovere lo sviluppo della democrazia.

101 Risoluzione 259 (2008). 102

Vedi punto 1 del documento al seguente link: https://wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?id=2200815&Site=COE 103

84 organizzazioni che li rappresentano, ma anche le ONG.”104

In seguito a un cambiamento a livello sociale ed economico che l‟Europa ha attraversato negli ultimi anni e che sta attraversando anche a giorni nostri, anche il Consiglio ha “spostato” il suo campo d‟interesse, nonostante gli obiettivi siano rimasti pressoché sempre gli stessi. Adesso il CdE guarda maggiormente, per esempio, all‟educazione (anche quella non formale), cercando di ampliare soprattutto il campo dell‟inclusione sociale, nonché quello delle competenze a livello interculturale. Come si può ben capire, questo non è altro che il risultato della nuova composizione sociale, fatta di una sorta di fusione di nuove etnie presenti sul territorio europeo, favorendo la loro integrazione con il popolo dell‟Unione105

.

Le priorità del CdE rimangono106:

1) Diritti umani e democrazia:

- Educazione sui diritti umani;

- Cittadinanza attiva e partecipazione;

- Uguaglianza tra uomini e donne e prevenzione della violenza basata sul genere;

- Educazione ambientale e azione per lo sviluppo sostenibile; - Accesso all‟informazione di qualità e consiglio per i giovani.

2) Promozione delle diversità culturali:

104

Ibidem, punto 4. 105

Questo è riscontrabile in un documento (n. 11455) che è stato adottato dal Consiglio nel 2007, intitolato “A new start for youth cooperation in Europe”, nel quale viene sottolineata la necessità di una maggiore attenzione, e allo stesso tempo, di maggiori risorse per garantire la parità dei generi e una maggiore tutela delle pari opportunità.

Vedi: http://assembly.coe.int/ASP/Doc/XrefViewHTML.asp?FileID=11803&Language=EN 106

Vedi:

http://www.coe.int/t/dg4/youth/Source/Resources/PR_material/2012_Youth_Department_Pane ls_40th.pdf

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- Prevenire e combattere il razzismo, la discriminazione; - Incentivare i giovani a promuovere le diversità culturali;

- Peace-building, trasformazione del conflitto e

riconciliazione;

- Sviluppare la solidarietà globale e cooperazione

3) Coesione sociale:

- Incentivare tutti i giovani ad accedere ai loro diritti sociali; - Riconoscere il lavoro dei giovani e l‟educazione non formale;

- Supportare l‟autonomia dei giovani e benessere;

- Autorizzare i giovani al passaggio dall‟educazione al lavoro;

- Integrare i giovani esclusi.

Queste priorità e azioni vengono affrontate principalmente, come si è visto all‟inizio del paragrafo, da due diversi centri: uno con sede a Strasburgo (sorto nel 1972) e l‟altro con sede a Budapest (sorto nel 1995). È pur vero, però, che il CdE agisce anche in altri Paesi e organizza eventi con diverse organizzazioni partner in Nord Africa, Asia Centrale e Medio Oriente. Il ruolo svolto è legato ai seguenti punti107:

- Provvedere alla formazione, alle agevolazioni delle conferenze, ai consigli educazionali a livello europeo;

- Sviluppo di materiali per l‟educazione;

- Provvedere all‟informazione on-line sulla situazione dei giovani e sullo sviluppo delle politiche giovanili (European Knowledge Centre For Youth Foundation);

107

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- Cooperazione con giovani ricercatori;

- Assistenza finanziaria alle organizzazioni di giovani attraverso l‟ European Youth Foundation.

Il CdE lavora innanzitutto con giovani leaders da ogni tipo di organizzazione di giovani: partiti politici, trade union, ambiente, gruppi religiosi e minoranze, e i loro corsi spesso vengono ideati dagli stessi giovani che dimostrano di avere una profonda ricchezza: come partecipanti trasmettono ciò che hanno imparato ai membri delle loro associazioni.

Lavora, inoltre, in merito alle politiche giovanili con i governi di 50 Stati Europei che hanno ratificato la Convenzione Culturale Europea del Consiglio nel 1954. I testi chiave del CdE includono principalmente108:

- Partecipazione giovanile; - Mobilità dei giovani; - Informazione giovanile; - Educazione non formale;

- Supporto per le organizzazioni di giovani; - Dialogo interculturale;

- Integrazione dei gruppi marginalizzati;

- Educazione per la cittadinanza democratica e i diritti umani. Il CdE ha istituito nel 1972 la European Youth Foundation (EYF) per incoraggiare la cooperazione tra i giovani in Europa. Si evince facilmente come questo possa giocare un ruolo importante e fondamentale all‟interno del lavoro dell‟Organizzazione con e per i giovani, in quanto fornisce un supporto economico e finanziario per lo svolgimento delle attività giovanili internazionali e locali. Si fa riferimento a quelle volte a promuovere la pace, la cooperazione, i

108

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diritti umani, la democrazia, la tolleranza e la solidarietà, sempre in linea con gli obiettivi del Consiglio stesso109.

Il budget della Fondazione corrisponde pressoché a 3 milioni di euro annui, per incontri, studi, ricerche, film, progetti, per promuovere l‟educazione non formale, ma finanzia allo stesso tempo le spese amministrative delle reti e delle organizzazioni giovanili internazionali non governamentali. Risulta, così, che più di 300.000 giovani di età compresa tra i 15 e i 30 anni abbiano potuto beneficiare di tali fondi per svolgere attività che hanno un forte impatto anche su molti altri.

3. ERYICA

Con questo acronimo si fa riferimento all‟Agenzia Europea di Consulenza e Informazione per giovani (con sede in Lussemburgo): European Youth

Information and Counselling Agency. Essa è stata istituita a Madrid il 17 aprile

del 1986110, in accordo con la raccomandazione adottata dal primo seminario (colloquium) europeo dei Centri Informazione Giovani organizzato nell‟aprile del 1985 in Francia. A questo seminario parteciparono professionisti di informazione e consulenza per i giovani provenienti da 18 Paesi – tra cui l‟Italia111 - e l‟iniziativa della sua realizzazione si deve al Centro di Documentazione e di Informazione per Giovani di Parigi (indicato con l‟acronimo CIDJ) con il supporto da parte del Governo Francese e della CEE (Comunità Economica Europea)112. La sua istituzione è cresciuta rapidamente e si è ingrandita in modo significativo, diventando un apparato organizzativo per l‟informazione dei giovani e l‟assistenza a livello generale che rappresenta organi di coordinamento

109Vedi:

http://www.coe.int/t/dg4/youth/Source/Resources/PR_material/2012_Youth_Department_Pane ls_40th.pdf

110 Quando iniziò a delinearsi e a diventare chiaro il vero bisogno di cooperazione e di scambio a livello europeo.

111

L’organismo italiano che ha fatto parte di ERYICA fin dal 1986, e cioè dall’anno della sua istituzione presso la Direzione Generale Servizi Civili del Ministero dell’Interno, fino all’anno in cui ha consluso la sua attività (1995), è stato il Coordinamento Nazionale del Sistema Informativo Giovanile (CNSIG).

112

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nazionale in tutta Europa. Nel 2009, infatti, ERYICA era già costituita da 25 membri, cinque membri affiliati e tre organizzazioni collaboratrici. Nel 2013 il numero degli affiliati è salito a sette e si lavora in 28 Paesi113.

Secondo quanto è emerso da una statistica (State of the Art Survey) condotta nel febbraio del 2009 da ERYICA, si evince che114:

- Offre servizi in più di 7.500 centro informagiovani locali e regionali;

- 13.000 lavoratori forniscono informazioni ai giovani secondo la Carta Europea di Informazione per la Gioventù (European

Youth Information Charter115).

Questi centri hanno ricevuto durante il 2005 circa 23 milioni di visite in totale. Si fa riferimento soltanto al numero di visite fornite dai centri, senza includere i dati che indichino l‟uso di altri servizi come per esempio le chiamate telefoniche, richieste per email o l‟utilizzo di servizi online.

ERYICA è composta da corpi nazionali governamentali e non che cercano di garantire ai giovani il loro diritto a un‟informazione piena e affidabile, aiutando loro a fare le scelte che devono affrontare nelle proprie vite e promuovendo la loro autonomia e la loro partecipazione attiva all‟interno di una società democratica116

. I tre principali obiettivi dell‟agenzia, fissati anche nella sua stessa Costituzione, sono i seguenti117:

a) Promuovere il rispetto dei principi della Carta Europea di

113 Vedi: http://www.coe.int/t/dg4/youth/Source/Resources/Publications/Youth_Information_Starter_Kit _it.pdf 114 Vedi: http://eryica.org/page/eryica-numbers 115

È stata adottata nel 1993 e aggiornata il 19 novembre del 2004 dalla 15^ Assemblea Generale di ERYICA a Bratislava. Dal momento della sua adozione è diventato un testo di riferimento in Europa in quanto contiene le linee guida per il lavoro di informazione e orientamento per i giovani.

116

Vedi: http://eryica.org/page/origin-and-aims 117

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Informazione per la Gioventù e favorirne l‟implementazione118

;

118 I principi che vengono esplicitamente citati al suo interno sono rivolti a ogni forma e misura volta al lavoro di informazione generalista per i giovani: vengono stabiliti degli standard minimi e delle misure di qualità che ciascun Paese dovrebbe affermare al proprio interno come elementi parte di un approccio completo, coerente e coordinato al lavoro di informazione.

Vedi (punti 1-16) attraverso il seguente link: http://www.giovaniprovincia.avellino.it/documenti/normativa%20europa/4.%20LA_CARTA_EUR OPEA_DELLA_INFORMAZIONE_DELLA_GIOVENTU.pdf

Questi sono i principi a cui si fa riferimento:

- I centri e i servizi di informazione per i giovani devono essere aperti a tutti i giovani senza eccezioni;

- I centri e i servizi di informazione per i giovani si impegnano a garantire la parità di accesso alle informazioni per tutti i giovani, qualunque sia la loro condizione, l’origine, il sesso, la religione o la classe sociale. Attenzione speciale dovrebbe essere presentata ai gruppi svantaggiati e ai giovani con bisogni specifici;

- I centri e i servizi di informazione per i giovani dovrebbero essere facilmente accessibili, senza necessità di appuntamento. Dovrebbero attrarre i giovani con un’atmosfera amichevole e orari di funzionamento che ne soddisfino le esigenze;

- Le informazioni disponibili si devono basare sulle richieste dei giovani e sui loro bisogni informativi percepiti. Dovrebbero abbracciare tutti i temi di interesse per i giovani ed evolvere costantemente in modo da trattare nuovi argomenti;

- Ogni utente deve essere rispettato come individuo e la risposta a ogni domanda deve essere personalizzata. Tutto ciò dovrà essere fatto in modo da sviluppare le capacità degli utenti a esercitare la loro autonomia e ampliare lo sviluppo delle loro abilità di analisi e di utilizzo delle informazioni;

- I servizi di informazione per i giovani devono essere gratuiti;

- Le informazioni sono fornite in modo da rispettare la segretezza e il diritto all’anonimato degli utenti;

- Le informazioni sono fornite in modo professionale da personale appositamente formato; - Le informazioni offerte sono complete, aggiornate, precise, pratiche e di facile utilizzo; - Deve essere compiuto ogni sforzo possibile per assicurare l’obiettività delle informazioni

fornite mediante la pluralità e la verifica delle fonti utilizzate;

- Le informazioni fornite devono essere indipendenti da qualunque influenza di tipo religioso, politico, ideologico o commerciale;

- I centri e i servizi di informazione per i giovani si devono impegnare a raggiungere il maggior numero possibile di giovani con modalità efficaci e appropriate a gruppi e bisogni differenti, e con creatività e attenzione all’innovazione nelle scelte di strategie, metodi e strumenti;

- I giovani devono avere l’opportunità di partecipare, secondo modalità appropriate, alle diverse fasi del lavoro di informazione per i giovani, a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. Queste possono includere, tra le altre: l’identificazione dei bisogni informativi, l’elaborazione e la diffusione delle informazioni, la gestione e la valutazione dei servizi e progetti informativi, e le attività tra pari;

- I centri e i servizi di informazione per i giovani devono cooperare con altri servizi e strutture per la gioventù, specialmente nella loro area geografica e avviare un lavoro di rete con mediatori e altri soggetti che lavorano con i giovani;

- I centri e i servizi di informazione per i giovani devono aiutare i giovani sia ad avere accesso alle informazioni fornite mediante le moderne tecnologie di informazione e comunicazione, sia a sviluppare le loro abilità di utilizzo;

- Ogni fonte di finanziamento per il lavoro di informazione per i giovani non dovrebbe in alcun modo impedire a un centro o servizio per i giovani l’applicazione di tutti i principi di questa Carta.

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b) Garantire la coordinazione europea e la rappresentazione pratica e diretta dell‟informazione e della consulenza;

c) Promuovere lo stabilimento di un‟arena europea in questo settore, soprattutto attraverso lo sviluppo di una rete europea di strutture per la consulenza e l‟informazione dei giovani.

Per raggiungere al meglio tali obiettivi, ERYICA cerca, inoltre di119: - Riunire gli organismi europei di coordinamento a livello europeo in questo campo;

- Monitorare la situazione attuale a livello europeo di questo settore e della sua evoluzione;

- Facilitare la cooperazione europea tra organismi che lavorano in questo campo, soprattutto attraverso scambi professionali;

- Promuovere ricerca e innovazione in questo campo e lo sviluppo di servizi che incontrino i bisogni dei giovani;

- Cooperare con le istituzioni europee (Consiglio d‟Europa, l‟Unione Europea, etc.) in questo campo;

- Intraprendere altre iniziative in linea con gli obiettivi dell‟Agenzia, utili per i membri o gli organi competenti.

Per cercare di raggiungere al meglio i propri obiettivi, ERYICA coopera con diverse organizzazioni e istituzioni che si occupano anch‟esse di informazione per i giovani e consulenza e cioè120:

- La Commissione Europea, e in particolar modo con il Consiglio “Youth, Sport and Citizenship”, Youth Unit e con