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Erasmus+: importanza dell’apprendimento non formale e informale per i giovan

Il diritto dei giovani: dal piano internazionale a quello nazionale, passando per quello europeo.

3. Erasmus+: importanza dell’apprendimento non formale e informale per i giovan

Il programma Erasmus+ è stato ideato dalla Commissione Europea per supportare i singoli Stati membri a supportare e promuovere il potenziale umano e sociale dell‟Europa, con particolare riferimento ai giovani. Allo stesso tempo, prevede anche lo sviluppo di programmi educativi a lungo termine che facciano utilizzo di metodi di apprendimento non formale e informale. Prima di capirne il perché e di soffermarsi sull‟importanza che questo ha sui giovani è necessario analizzare la distinzione tra questi due diversi metodi di apprendimento, la cui differenza viene spesso eliminata nel linguaggio colloquiale, scambiandoli per qualcosa che abbia le stesse caratteristiche.

L‟apprendimento non formale comprende quell‟educazione e quelle pratiche che hanno luogo al di fuori del curriculum previsto dall‟istruzione formale. Le attività di apprendimento non formale hanno una radice volontaria e vengono accuratamente progettate in modo tale da favorire lo sviluppo dei partecipanti sia a livello sociale che a livello personale. Si tratta dell‟apprendimento le cui attività vengono pianificate, senza essere state esplicitamente progettate ai fini dell‟apprendimento. E cioè quello che viene erogato da un‟istituzione formativa che non sfocia normalmente in una certificazione (può essere considerato un esempio una giornata di approfondimento su un problema lavorativo nella propria professione).

147 “…Si stabiliscono degli obiettivi da raggiungere. Si tratta di apprendimento volontario che avviene in situazioni e contesti nei quali l‟insegnamento, la formazione e l‟apprendimento non sono necessariamente le attività uniche o principali. Le situazioni e i contesti possono essere temporanei e le attività o i corsi realizzati possono essere condotti da facilitatori o professionisti (trainer) oppure da volontari (animatori giovanili). Le attività e i corsi sono programmati ma raramente strutturati da ritmi convenzionali o materie curriculari. Le attività sono normalmente destinate a target group specifici ma raramente valutano o certificano gli obiettivi raggiunti in modi convenzionali e visibili.”221

Come è stato affermato all‟inizio del paragrafo, non bisogna confondere “apprendimento non formale” con “apprendimento informale” perché si tratta di due concetti distinti e separati.

Per apprendimento informale si intende l‟apprendimento legato alla vita di tutti i giorni e, quindi, in sede di lavoro, in famiglia, durante il tempo libero, e così via. Si tratta di “imparare facendo”. Si tratta delle molteplici forme di apprendimento mediante l‟esperienza risultante dalle attività della vita quotidiana; queste non sono né organizzate né strutturate e non conducono ad alcun tipo di certificazione (l‟appartenenza associativa può essere considerata un esempio).

“Dal punto di vista di colui/colei che apprende, si tratta di una forma di apprendimento che non prevede alcun obiettivo; si realizza quotidianamente nei contesti familiari, al lavoro, nel tempo libero e nella società in generale. Ciò che viene appreso raramente è documentato, non è certificato né visibile per colui che apprende. Non è riconosciuto ai fini dell‟istruzione, dell‟istruzione, della formazione oppure in termini di richiesta di lavoro.”222

Il programma Erasmus+ sottolinea l‟importanza di questi due tipi di apprendimento per i giovani, nella sezione della guida a essi dedicata e cioè nella “parte B-gioventù” che si occupa delle informazioni sulle azioni oggetto della

221 Vedi: https://www.youthpass.eu/it/youthpass/for/youth-initiatives/learn/information/non- formal-learning/ 222 Vedi: https://www.youthpass.eu/it/youthpass/for/youth-initiatives/learn/information/non- formal-learning/

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guida stessa. L‟apprendimento non formale e quello informale consentono ai giovani di acquisire le competenze essenziali e le abilità chiave contribuendo, di conseguenza, al loro sviluppo personale e socioeducativo, nonché al processo di inclusione sociale e alla cittadinanza attiva. Questo migliorerà e aumenterà sicuramente le loro prospettive occupazionali. Le attività di apprendimento nel settore della gioventù risultano, così, di fondamentale importanza in quanto rappresentano un rilevante valore aggiunto innanzitutto per i giovani, ma allo stesso tempo anche per il settore economico europeo e per l‟intera società europea in generale. Possono promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla vita democratica in Europa, il dialogo interculturale e la solidarietà e possono integrare le riforme politiche a livello locale, regionale e nazionale.

Una dimensione di apprendimento non formale e informale di alta qualità è considerato un aspetto chiave di tutti i progetti nel settore della gioventù sostenuti dal programma Erasmus+ il quale, durante il periodo 2014-2020, destinerà il 10% del bilancio al sostegno alle opportunità previste da questo tipo di apprendimento per i giovani.

Riassumendo, è possibile affermare che i progetti nel settore della gioventù finanziati dal Programma devono necessariamente aderire ai seguenti principi che riguardano l‟apprendimento non formale e informale223

:

- L‟apprendimento in contesti non formali è intenzionale e

volontario;

- I giovani e gli animatori giovanili partecipano attivamente alla pianificazione, alla preparazione, all‟attuazione e alla valutazione del progetto;

- Le attività di apprendimento si svolgono in diversi ambienti e situazioni;

- Le attività vengono svolte con il sostegno di professionisti (come formatori, animatori giovanili, etc.) o volontari (quali leader e formatori di giovani, etc.);

223

Come chiaramente espresso nell’Allegato 1 della Guida al Programma Erasmus+, intitolata “Norme e informazioni specifiche relative alle attività di mobilità, ai partenariati strategici e allo

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- Le attività di solito documentano l‟apprendimento in modo

specifico e orientato al settore.

Inoltre, è necessario pianificare le attività in anticipo e devono essere basate su metodi di partecipazione che:

- Offrano spazio per l‟interazione tra i partecipanti e la

condivisione di idee, evitando l‟ascolto passivo;

- Permettano ai partecipanti di contribuire alle attività con le proprie conoscenze e abilità, invertendo i ruoli tradizionali degli “esperti” esterni (un capovolgimento dell‟apprendimento, passando dall‟estrazione alla responsabilità);

- Permettano ai partecipanti di svolgere analisi proprie, comprese le riflessioni sulle competenze acquisite durante l‟attività (ad esempio sui loro risultati di apprendimento);

- Assicurino che i partecipanti abbiano influenza sulle decisioni riguardanti il progetto, non che siano semplicemente coinvolti.

Le attività, infine, dovrebbero anche avere una dimensione

interculturale/europea e:

- Incoraggiare i partecipanti alla riflessione sulle questioni europee e coinvolgerli nella costruzione dell‟Europa;

- Offrire ai partecipanti l‟opportunità di individuare valori

comuni con persone di diversi Paesi nonostante le differenze culturali;

- Affrontare i punti di vista che perpetuano disuguaglianze e discriminazioni;

- Promuovere il rispetto delle diversità culturali e la lotta al razzismo o alla xenofobia.

Uno degli obiettivi dell‟apprendimento non formale e informale, come è già stato affermato, è lo sviluppo delle capacità nel settore della gioventù. Il progetto di sviluppo delle capacità si propone di224:

224

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Promuovere la cooperazione e gli scambi nel settore della gioventù tra i Paesi aderenti al Programma e i Paesi terzi di diverse regioni del mondo225;

Migliorare la qualità e il riconoscimento delle attività legate al settore della gioventù, dell‟apprendimento non formale e del volontariato nei Paesi terzi e ottimizzare le loro sinergie e complementarietà con altri sistemi di istruzione, il mercato del lavoro e la società;

Promuovere lo sviluppo, la valutazione e il lancio di sistemi e programmi di mobilità per l‟apprendimento non formale a livello regionale (ossia entro e oltre le regioni del mondo);

Promuovere la mobilità transnazionale per

l‟apprendimento non formale tra Paesi aderenti al Programma e i Paesi terzi, focalizzandosi soprattutto sui giovani con minori opportunità, al fine di migliorare il livello di competenze dei partecipanti e incentivare la loro partecipazione nella società.

L‟investimento nelle competenze, nella conoscenza e nelle abilità, di cui si è parlato finora, porta benefici ai singoli individui, alle istituzioni, alle organizzazioni e alla società nel suo complesso, contribuendo alla crescita e garantendo anche la prosperità e l‟inclusione sociale, nonché una maggiore partecipazione e cittadinanza attiva alla vita democratica dell‟Europa.

4. Un’azione chiave per i giovani europei: scambi giovanili in Europa e