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Il diritto dei giovani: dal piano internazionale a quello nazionale, passando per quello europeo.

4. European Youth Forum

L‟ European Youth Forum, indicata con l‟acronimo EYF, è un‟organizzazione che agisce con lo scopo di rappresentare gli interessi dei giovani appartenenti a tutta Europa. È l‟unica piattaforma che rappresenta le organizzazioni della gioventù presso le istituzioni internazionali130, facendo da tramite tra i giovani e i decision-maker per la trasmissione delle informazioni e delle diverse opinioni.

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Sito ufficiale dell’organizzazione: http://www.youthforum.org/ 130

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Il Forum si costituisce come organizzazione vera e propria nel 1996, in sostituzione dei due organismi che avevano rappresentato i giovani europei negli anni Sessanta e, cioè, il Consiglio Europeo dei Comitati Nazionali (CENYC) e l‟Ufficio Europeo di Coordinamento delle Organizzazioni Internazionali Non Governative (BEC).

Nello specifico è costituita da 99 organizzazioni giovanili, sia Consigli

Nazionali Giovanili che Organizzazioni Giovanili Internazionali Non

Governative. Queste vengono considerate uno strumento attraverso cui dare forza ai giovani, incoraggiarli, supportarli, rappresentarli e mettersi in comunicazione con loro stessi. Per far ciò, l‟EYF mette insieme decine di milioni di giovani provenienti da tutta Europa, organizzati in modo tale da rappresentare i propri interessi comuni. Opera al fine di rafforzare la partecipazione attiva in società da parte dei giovani, volta anche al miglioramento delle loro vite attraverso la rappresentazione e il sostegno dei loro bisogni e interessi, ma anche quelli delle organizzazioni in questione.

L‟organizzazione non esiste, quindi, da sola né tanto meno lavora da sola. Da un lato, infatti, è una piattaforma di organizzazioni membro, che provvede alla connessione con più di 15 milioni di giovani in ogni parte d‟Europa. D‟altro canto, coinvolge attivamente istituzioni sia a livello nazionale che internazionale, non tralasciando quello europeo, attraverso campagne ed eventi che favoriscono la comunicazione.

Essendo una piattaforma di sostegno, l‟organizzazione dirige il lavoro di un certo numero di istituzioni per promuovere e sostenere la protezione e il rispetto dei diritti dei giovani. Per esempio131:

- all‟interno della Commissione Europea, lavora con il Consiglio Generale per l‟educazione e la cultura (DG EAC), quello per l‟impiego (DG Employment), quello per lo sviluppo (DG Development), quello per la giustizia (DG Justice);

- all‟interno del Parlamento Europeo, stringe forti legami con

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l‟Intergroup sulla gioventù e il Comitato sulla Cultura (CULT Committee);

- condivide il lavoro di sostegno nei confronti del Consiglio con le organizzazioni membro, i consigli nazionali della gioventù;

- ha instaurato un rapporto privilegiato di collaborazione con il Consiglio d‟Europa, grazie al suo impegno da lungo tempo e alle sue competenze in materia di politiche giovanili e diritti umani;

- lavora con il Consiglio consultivo per la gioventù e il Consiglio congiunto, instaurando al contempo legami più forti con il Congresso dei poteri locali e regionali e l‟Assemblea parlamentare;

- collabora altresì con i Centri europei della gioventù e il Centro Nord-Sud;

- collabora con il Segretario Generale della Nazioni Unite inviato speciale per la gioventù132;

- coopera, sotto diverse forme, con UNFPA (United Nations

Population Fund), UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), UNICEF (United Nations International Children‟s Emergency Fund), UN-HABITAT (United Nations Human Settlements Programme), UNAOC (United Nations Alliance Of Civilization) e ILO (International Labour Organization).

Le partnerships, in questo senso, non sono “nuove” all‟interno dello Youth Forum: ha infatti favorito partenariati con istituzioni per più di 25 anni. Con la nuova strategia di partenariato, il suo scopo è quello di sviluppare, far avanzare ed espandere l‟approccio di collaborazione. Si propone anche di raggiungere e ottenere buoni cambiamenti sociali per i giovani in Europa attraverso il rafforzamento della capacità operativa dello Youth Forum stesso, diversificando i

132 È pur vero che il punto focale delle Nazioni Unite per la gioventù, che è anche co-presidente permanente della rete Inter-Agenzia per lo sviluppo della gioventù (IANYD- United Nation Inter-

Agency Network on Youth Development), è il suo contatto principale all’interno del sistema delle

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finanziamenti e aumentando la propria indipendenza e allargando il proprio raggio d‟azione. È prevista una collaborazione con il settore privato, una moltiplicazione del raggio di azione, appunto, con il conseguente impatto che questo possa avere in società, ma allo stesso tempo sul profilo del Forum che subirà un‟espansione.

L‟organizzazione parte dal presupposto ed è fortemente convinta che, migliorare le condizioni dei giovani in tutta Europa, non è un lavoro rivolto esclusivamente a pochi; è bensì un qualcosa che richiede il coinvolgimento del maggior numero possibile di attori. Così, si fa riferimento alle organizzazioni membro, alle istituzioni, e allo stesso tempo anche alle cooperazioni, alle fondazioni e alle ONG.

Da quanto è stato detto finora emerge che lo Youth Forum si pone, tra i suoi obiettivi, quello di costruire una società civile europea e internazionale, giocando così un ruolo attivo in diverse reti all‟interno di essa. Lavora sul rafforzamento della società civile e promuove il dialogo civile nelle istituzioni con cui lavora. Attraverso il lavoro con le organizzazioni che si occupano di questo, il Forum apre anche le braccia ad altri settori. Fornisce consulenza giovanile politica e amministrativa e offre alle altre organizzazioni il vantaggio di un canale per raggiungere i movimenti giovanili di tutta Europa. Tale collaborazione e lavoro con terzi, permette al Forum di facilitare e raggiungere più rapidamente e semplicemente i propri obiettivi e, in particolare, quelli che prevedono la lotta per i diritti dei giovani; allarga, di conseguenza, anche il numero di movimenti e organizzazioni a favore di questa causa133.

La missione del Forum è quella di riuscire a rafforzare la partecipazione dei giovani al processo atto alla costruzione europea e migliorare le loro condizioni di vita, non solo all‟interno dell‟Unione Europea, ma anche nelle altre parti del mondo134. Per far in modo che questo si realizzi concretamente, agisce nelle seguenti aree di azione:

- educazione; 133 Vedi: http://www.youthforum.org/partners/civil-society/ 134 Vedi: http://www.coe.int/t/dg4/youth/partners/european_youth_forum_EN.asp

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- politiche giovanili in Europa; - occupazione e inclusione sociale; - diritti umani e uguaglianza; - sviluppo sostenibile; - salute;

- training; - mobilità;

- cooperazione globale e regionale.

Lo sviluppo della promozione di una maggiore cooperazione e un maggiore coordinamento nel settore giovanile all‟interno dell‟Unione Europea, ha portato il Forum allo sviluppo delle azioni rivolte ai giovani europei. Il primo esempio risale al 2001, quando la Commissione Europea ha adottato – in seguito alle ampie consultazioni con tutte le parti interessate, sia a livello nazionale che europeo, non tralasciando la voce dei giovani - il Libro Bianco “Un nuovo

impulso per la gioventù in Europa” per definire un quadro comune di riferimento

in merito alle politiche giovanili e per dare ai giovani stessi la possibilità e gli strumenti per esprimere al meglio le loro idee e per poter cooperare all‟interno della loro società. Esso costituiva come una sorta di raccolta delle linee guida per i giovani in merito al lavoro, all‟istruzione, alla formazione, alla mobilità, all‟autonomia. Il suo obiettivo principale era quello di “proporre un quadro rinnovato di cooperazione fra i diversi operatori del settore della gioventù, al fine di coinvolgere maggiormente i giovani nelle decisioni che li riguardano”135

.

135 Vedi:

http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/youth/c11055_it.htm Il Libro Bianco propone un piano rinnovato per favorire la cooperazione sotto due diversi aspetti:

- Potenziamento della cooperazione fra i Paesi dell’Unione Europea.

Qui viene applicato il cosiddetto “metodo di coordinamento aperto” con lo scopo di incoraggiare la cooperazione fra i Paesi dell’Unione, traendo profitto dalle buone procedure seguite in tutta Europa. Per far ciò, definisce le linee di orientamento per l’Unione, tenendone in considerazione i vari obiettivi e le scadenze. I campi di intervento principali riguardano i seguenti aspetti:

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Nel 2004, inoltre, il Forum accoglie la proposta di collaborazione per l‟elaborazione di un Patto Europeo per la Gioventù. Questo verrà adottato dal Consiglio Europeo nel 2005 con una Risoluzione136 del Consiglio stesso e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri e racchiude al suo interno le linee di azione che riguardano l‟occupazione, l‟integrazione e la promozione sociale, l‟educazione, la formazione e la mobilità, ma anche la conciliazione della vita professionale con la vita privata e della famiglia.

5. Italia: dal POGAS al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile