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CICLI DEL MERCATO AZIONARIO NEGLI STATI UNITI

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 135-141)

tra due pianeti come singoli eventi, è preso in esame tutto il ciclo come una conti-nua evoluzione che va dalla congiunzione, attraverso il quadrato, fino all’opposizio-ne e, di nuovo, alla congiunzioall’opposizio-ne. Questo approccio ciclico, naturalmente, può esse-re applicato ad ogni pianeta osservando il suo progesse-rediesse-re intorno allo zodiaco e, co-me vedrete, io mi limiterò al più semplice e naturale di questi cicli: quello annuale del Sole attraverso i segni.

Ricordate che non dovete mai tentare di decidere di investire basandovi sol-tanto su un singolo o anche su un gruppo di fattori. Il ciclo annuale presentato in questa sede è interessante da analizzare da un punto di vista astrologico, ma non cercate di usarlo da solo per decidere i tempi di investimento!

I mercati finanziari forniscono un settore particolarmente interessante per l’a-nalisi astrologica perché i fatti non sono mai in discussione: in un determinato giorno un mercato va al rialzo o al ribasso e per una precisa quantità di denaro. A differenza dell’astrologia personale dove gli esatti dettagli della personalità possono essere opinabili, o dove la natura di un evento o una fase dell’evoluzione personale possono essere interpretati in una quantità di modi diversi, i fatti dell’astrologia fi-nanziaria sono chiari e precisi. Questo ci permette di formulare analisi statistiche degli eventi astrologici relativi ai mercati ottenendo risultati ben definiti..

Sebbene in questo articolo io mi concentri sull’approccio statistico, ricordo che ci sono due approcci all’analisi astrologica: quello matematico o statistico, e quello simbolico. Entrambi sono importanti nell’analisi dei mercati ma affidarsi totalmente all’uno o all’altro conduce ad una visione parziale del quadro.

Io desidero qui esaminare il mercato azionario US nel suo processo annuale. Il motivo che mi spinge a sceglierlo è determinato dal fatto che c’è una lunga storia di dati giornalieri relativa all’indice Dow Jones. Per questa ricerca userò i dati che vanno dal gennaio 1945 al dicembre 1999. Uno degli effetti ciclici più conosciuti circa il mercato azionario è quello annuale quando il mercato sale in gennaio e feb-braio, il cosiddetto ‘Rialzo del Nuovo Anno’. Quello che si conosce meno è lo schema che si evidenzia durante il resto dell’anno ed un insieme di strani dettagli che sug-geriscono un effetto di tipo astrologico piuttosto che stagionale.

Prima di incominciare a riflettere sul ciclo fondamentale dell’anno, sarà utile ricordare alcuni principi da tenere a mente quando si lavora con i mercati finanzia-ri. Innanzi tutto, noi ci occupiamo di medie su lunghi periodi, in questo caso dell’In-dice US Dow Jones dal 1945 al 1999. Ciò significa che non dovremmo aspettarci dei risultati esattamente pertinenti ogni anno; ogni anno è diverso ma dopo un discre-to numero di anni si riesce a vedere uno schema. Per esempio, sebbene, come ve-dremo, il mercato sia più forte quando il Sole si trova in Capricorno di quanto non lo sia in Vergine, ci sono delle eccezioni. Nel 1995 il Dow Jones risultò forte mentre il Sole si trovava in Vergine, con un rialzo del 6%, mentre alla fine del 1995 e fino al 1996 con il Sole in Capricorno il Dow Jones si abbassò del 4%. Prendendo in consi-derazione la media su un lungo periodo noi ci basiamo sulle oscillazioni causate dai molti altri fattori in gioco ma ci concentriamo sul ciclo solare, tuttavia queste altre

oscillazioni sono molto importanti e richiedono tutta la nostra attenzione prima di fare previsioni su un determinato anno.

Un altro elemento da tenere presente è la tendenza di crescita nei mercati azionari. Nel 1947 l’indice Dow Jones terminò l’anno a 177, nel 1967 a 905 e nel 1997 a 7900. Certo non possiamo lavorare direttamente sulle variazioni mensili del-l’effettivo valore indicizzato per un periodo così lungo. Se il mercato mostrasse un ciclo del 10% il suo volume sarebbe appena sotto i 18 punti nel 1947 e i 790 punti nel 1997. Non possiamo fare la media delle cifre eccessivamente diverse che si rife-riscono alla stessa grandezza reale del ciclo; i dati del 1997 sommergerebbero quelli del 1947. La soluzione consiste nel lavorare con le variazioni di percentuale piutto-sto che con quelle dei valori dell’indice.

Nella presente ricerca, useremo ‘mesi astrologici’ piuttosto che limitarci ad esaminare i movimenti di mercato di mese in mese; calcoleremo, cioè, le variazioni di percentuale del mercato da quando il Sole entra in un segno fino a quando ne esce. Potremo allora fare una media di queste variazioni di percentuale per tutti gli anni cosicché il reale volume di movimenti in termini di punti di mercato non avrà alcuna importanza. La variazione media del mercato rispetto alla permanenza del Sole in ciascun segno durante il periodo dal 1945 al 1999 viene mostrato dalla Fig.1 insieme ad una linea che indica la variazione media ‘per mese’ durante l’intero pe-riodo. Questa media di crescita dello 0,74% è desunta dalla tendenza di crescita a lungo termine.

Possiamo vedere che per metà anno, con il Sole dal Toro alla Bilancia, i profitti di mercato sono minori della media e che con il Sole dallo Scorpione all’Ariete sono più alti. Si noti che non sono sei segni a caso a trovarsi sopra o sei segni a caso a trovarsi sotto la media, ma sei segni consecutivi sopra e sei segni consecutivi sotto la media. Inoltre, possiamo scorgere due tendenze. Dal Toro al Leone, sebbene al di sotto della media, la crescita ‘mensile’ diventa ogni mese sempre più accentuata man mano che ci si sposta di segno. Una tendenza simile si verifica dalla Vergine al Capricorno, dove ogni mese il cambiamento diventa progressivamente più positivo. Sebbene il Sole in Capricorno denoti il periodo più forte dell’anno, l’intero periodo che va dallo Scorpione alla fine dell’Ariete ha una crescita al di sopra della media.

Un modo più semplice di rendersi conto di ciò che accade durante l’anno è ri-flettere su ciò che queste variazioni segno-dopo-segno potrebbero significare come cicli; e lo vediamo nella Fig.2. Primo, è stata eliminata l’indicazione globale della tendenza in modo che il grafico ne mostri le deviazioni. Secondo, per rendere più facile l’osservazione del ciclo sulla base di un anno calendariale i cambiamenti sono stati convertiti da mesi astrologici (Sole nei segni) in mesi del calendario. Per esem-pio, gennaio avrebbe 20 giorni di Capricorno e 11 di Acquario.

Sebbene lo schema annuale mostrato dalla Fig.2 sia approssimativo, dato che si basa soltanto sui mesi, possiamo vedere che il mercato ha un picco in salita alla fine di aprile e si abbassa notevolmente alla fine di ottobre. Come indicazione mol-to generalizzata, se volessimo acquistare sul mercamol-to US dovremmo farlo in

novem-bre, mentre se volessimo vendere dovremmo farlo in aprile. Chiaramente, ci sono molti altri fattori che influenzano il mercato, non soltanto il ciclo annuale, e non dovremmo prendere decisioni basandoci su un solo fattore. Questa semplice analisi dimostra che il modello annuale dei mercati US è giusto qualcosa di più della ‘Cre-scita del Nuovo Anno’.

Possiamo approfondire ulteriormente l’analisi ed attardarci su un quesito più astrologico. C’è qualche differenza fra ciò che avviene quando il Sole si trova nella prima metà di un segno e quando invece transita nell’altra metà?

Nella Fig.3 i profitti per ogni segno sono divisi in due parti, con il Sole nei mi 15 gradi ed il Sole nei secondi 15 gradi. Sebbene sembri piuttosto casuale al pri-mo sguardo, c’è qui uno schema ben definito. Se per il pri-momento ignoriapri-mo l’Ariete ed osserviamo gli altri undici segni possiamo vedere che il mercato è sempre più forte con il Sole nella prima metà di un segno piuttosto che nella seconda metà. In molti casi il mercato sale in modo molto accentuato durante la prima metà del se-gno ma effettivamente cade nella seconda metà. Per esempio, con il Sole nel sese-gno più forte, il Capricorno, tutto il rialzo avviene nella prima metà mentre la seconda metà scivola molto leggermente in basso. Segue un altro rialzo prima-metà in Ac-quario ed una leggera caduta seconda- metà. Così il nostro ‘Rialzo del Nuovo Anno’ incomincia verso il 21 dicembre con il mercato che sale fin quasi il 5 gennaio. In

se-guito, si appiattisce fino al 20 gennaio quando assistiamo ad un nuovo rialzo che va avanti fino al 4 febbraio circa. Non tanto semplice, come pensa la maggior parte della gente!

Possiamo anche notare che i due segni più deboli, la Vergine e la Bilancia, che sono gli unici segni legati ad un complessivo profitto negativo, hanno il massimo della caduta nella seconda metà del segno.

Il motivo per cui risulta più debole la seconda metà di un segno rispetto alla prima non è molto chiaro. Una possibile spiegazione potrebbe essere che, trovando-si in un grado multiplo di 30 da zero Ariete e perciò in aspetto a questo, l’inizio di un segno ha un’esplosione di energia che poi si indebolisce man mano che attraver-sa il segno, lasciando la seconda parte più debole della prima. Perché tale effetto venga rovesciato in Ariete rimane una domanda aperta. Sarebbe interessante vede-re se la diffevede-renza tra il Sole nella prima e il Sole nella seconda parte di un segno si verifica in altri mercati come nelle Borsa UK o in quella tedesca.

E infine, c’è un effetto che può essere legato a questa differenza tra prima e seconda metà. Si è spesso notato che il mercato delle materie prime cambia dire-zione quando un pianeta, in particolare un pianeta esterno, si colloca a 15° di un segno ‘appropriato’. Così, per esempio, il prezzo dell’olio spesso cambia con la pre-senza di un pianeta a 15° dei Pesci e quello dell’oro con un pianeta a 15° del Leone.

E’ un effetto che merita ulteriori indagini.

Graham Bates si occupa di attività finanziarie, soprattutto nel campo della gestio-ne patrimoniale, per conto di alcugestio-ne banche commerciali leader di Londra. Negli ultimi dieci anni è stato consulente freelance di strategie di ripartizioni patrimo-niali per numerose banche. Studia astrologia finanziaria dai primi anni ‘80 ed è co-autore di Money and the Markets, an Astrological Guide. Graham è stato Tesoriere e Presidente dell’Associazione Astrologica ed è laureato in Matematica presso l’Uni-versità di Cambridge.

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 135-141)