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2.3   Relazioni semantiche in FLOC 68

2.3.2   Comparazione interlinguistica in FLOC 70

2.3.2.1   Comparazione interlinguistica a livello di singole UDO 71

La possibilità di indicare delle relazioni semantiche anche laddove non sussiste una equivalenza interlinguistica esatta, permette di prendere in esame una notevole quantità di casi interessanti in FLOC.

Current automated approaches to mapping among knowledge structures such as ontologies most commonly rely upon lexical matching between individual source and target terms,

17 Questo ruolo della faccetta ‘Competenza generale Tuning’ è garantito dall’equiparazione delle

denominazioni delle trenta competenze Tuning nelle diverse lingue del progetto. Lo stesso ruolo di ‘tertium comparationis’ potrebbe probabilmente essere ricoperto anche dalle altre faccette, per esempio, ‘Azione’, ‘Oggetto’, ecc. nel momento in cui il vocabolario tramite il quale queste si esprimono sia sistematicamente controllato, a livello mono- e multilingue.

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often augmented by synonymy. Applying other types of relationships (e.g. hierarchical or associative) to the mapping problem is much less common, and remains largely a labor- intensive and cognitively demanding manual task. However, using equivalence relationships is not always possible or appropriate for some types of knowledge mapping.

(Bean, 2006:389)

In ognuna delle quattro versioni di FLOC si hanno circa 500 elementi (UDO) classificati distintamente. Non si hanno, dunque, ~ 500 elementi identici accessibili in quattro diversi percorsi linguistici, bensì una raccolta di ~ 500 elementi in lingua italiana (in FLOC-IT), ~ 500 elementi in lingua inglese (in FLOC-EN), ~ 500 elementi nella varietà tedesca della lingua tedesca (in FLOC-DE), e ~ 500 elementi nella varietà austriaca del tedesco (in FLOC-AT). Ciò fa sì che si abbiano ~ 2000 elementi, classificati secondo i medesimi criteri, che, a macchia di leopardo, sono accessibili attraverso quattro percorsi linguistici. Una collezione che si organizza in questa maniera può essere considerevolmente preziosa, in quanto riporta non solamente i casi di esatta equivalenza fra due elementi classificati, in due diversi vocabolari controllati, bensì anche le quasi equivalenze, cioè le condizioni in cui il grado di specificità dell’elemento classificato cambia nei due vocabolari presi in esame. In questo modo tutti gli elementi fra loro collegati costituiscono il ‘capitale’ del lessico classificato, sia nel caso in cui si indichi una equivalenza esatta, sia laddove gli elementi classificati in vocabolari controllati distinti si compensino, arricchendo la raccolta totale degli elementi organizzati. Si vedrà più avanti che l’indicazione di equivalenze esatte in FLOC non è necessariamente più interessante delle mappature fra UDO con diversi gradi di specificità. Si cercherà di chiarire nei capitoli 4, 5 e 6, che, nel quadro di una classificazione di obiettivi di apprendimento multilingue, diverse tipologie di relazioni semantiche possono avere differenti funzioni, valide in base ai singoli contesti d’uso.

In FLOC (FLOC-IT, FLOC-AT, FLOC-DE e FLOC-EN), ogni UDO è stata esaminata nel contesto di un’analisi comparativa, alla ricerca di attinenze o corrispondenze semantiche con altre UDO classificate nelle tre versioni di FLOC diverse da quella in cui è contenuta l’UDO presa in esame. Successivamente verrà delucidato meglio che la attinenza o corrispondenza semantica (anche detta la ‘prossimità’ semantica) è stata cercata primariamente a) a livello della competenza, b) dell’azione e c) degli oggetti espressi dall’UDO. Per mezzo di questa analisi comparativa, ogni UDO è stata classificata in base alla tipologia di relazione semantica interlinguistica che essa instaura con le UDO delle restanti tre versioni di FLOC, scindendo fra:

73 • equivalenza esatta

• broader mapping UDO • narrower mapping UDO • punto di vista diverso • non equivalenza

La prima tipologia di relazione semantica, l’equivalenza interlinguistica esatta, è l’unica relazione bidirezionale. Se un’UDO ‘A’ classificata in una versione di FLOC è indicata come esatta equivalente dell’UDO ‘B’ di una diversa versione di FLOC, anche l’inverso è vero. La seconda e la terza tipologia di relazione semantica traggono ispirazione dal nuovo standard ISO 25964-2 in fase di elaborazione, così come da Broughton & Slavic (2007) e dal già citato CWA 15453 (2005). In quest’ultimo caso, tuttavia, si parla in particolare di ‘broader mapping equivalence’ e ‘narrower mapping equivalence’. In FLOC ‘broader mapping UDO’ e ‘narrower mapping UDO’ ‘mappano’ (cioè stabiliscono una relazione fra) coppie di UDO con gradi di specificità diversi (cfr. §2.1).18 La relazione ‘punto di vista diverso’ esprime un diverso grado di equivalenza inesatta. Essa si ispira alla “équivalence inexacte (différence de point de vue)” definita in Hudon (2009).

L’équivalence inexacte, ou quasi-synonymie interlinguistique, existe entre termes qui ne décrivent pas exactement la même réalité mais qui sont néanmoins utilisés pour nommer le même concept. Le phénomène est attribuable à une différence de perspective dans la considération et la dénomination de l’objet représenté (Tableau 9.2). L’identification d’équivalents inexacts est facile pour quiconque possède une bonne connaissance des langues en présence[19].”

Tableau 9.2. Equivalence interlinguistique inexacte

Langue de départ Langue d’arrivée

Recherche d’information

(perspective dynamique mettant l’accent sur l’action de «chercher» menée par un

Information retrieval

(perspective passive mettant l’accent sur l’objet trouvé, l’information)

18 Sebbene teoricamente BM UDO e NM UDO siano relazioni reciproche, non sempre ad un’UDO A di

FLOC-x1 che riporta quale suo BM UDO l’UDO B (di FLOC-x2) corrisponde, in FLOC-x2, l’indicazione UDO B (di FLOC-x2) ha un NM UDO in UDO A (di FLOC-x1). Si vedrà nei prossimi capitoli che il software impiegato per la navigazione della classificazione FLOC, Facetmap, non permette di indicare più di un’UDO semanticamente attinente in una diversa versione di FLOC. In questi casi, se per esempio l’UDO B (di FLOC-x2) avesse presentato un’esatta equivalenza con un’UDO C (di FLOC- x1), prima dell’identificazione di UDO A (di FLOC-x1), solamente UDO C (di FLOC-x1), l’equivalente esatta, avrebbe avuto modo di essere registrata nella classificazione. Per ulteriori dettagli si veda §4.5 e poi il capitolo 6.

19 L’affermazione di quest’ultima frase, pur applicandosi allo specifico contesto di un vocabolario

controllato, manca di discernere fra competenza linguistica e competenza traduttiva di un individuo bilingue.

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individu, un ordinateur, etc.) Learning games

(accent sur la dimension «apprentissage», tournée plutôt vers l’apprenant)

Jeu didactique

(accent sur la dimension «enseignement», tournée plutôt vers l’enseignant)

(Hudon, 2009:210)

La “différence de point de vue » si distingue dunque sottilmente tanto dall’esatta equivalenza quanto dalla coppia BM e NM appena vista. L’ultima tipologia di relazione semantica interlinguistica indicata in FLOC segnala che un’UDO (quella corredata della relazione di ‘non equivalenza con le UDO di FLOC-…’) non ha UDO equivalenti nella versione di FLOC indicata (per esempio in FLOC-EN, nel caso in cui si abbia una ‘non equivalenza con le UDO di FLOC-EN’). In realtà, nel contesto di FLOC, questa tipologia di relazione semantica indica allo stesso tempo anche che non sono state individuate neppure broader e narrower mapping UDO (in ognuna delle restanti versioni di FLOC). Essa segnala dunque che nessuna delle precedenti quattro tipologie di relazioni semantiche interlinguistiche prese in considerazione si applicano all’UDO che presenta una non equivalenza in FLOC-….

Nel corso del sesto capitolo (nei paragrafi 6.1.7.1, 6.1.7.2, 6.1.7.3, 6.1.7.4 e 6.1.7.5) si porteranno diversi esempi per ognuna di queste tipologie di relazioni interlinguistiche. Gli esempi mostreranno l’analisi di binomi di UDO, classificate nelle quattro versioni di FLOC.