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Responsabile scientifico: Rossana Martorelli

Gruppo di ricerca: David Bruni, Andrea Cannas, Carla Del Vais, Antioco Floris, Marco Giuman, Rita Pamela Ladogana, Carlo Lugliè, Ignazio Macchiarella, Andrea Pala, Alessandra Pasolini, Fabio Pinna

Il progetto si è svolto dal 2016 al 2018 ed è terminato con un Convegno, che reca il medesimo titolo, tenuto dal 7 al 9 marzo 2019, presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali, nella sede della Cittadella dei Musei (Cagliari).

L’argomento, il mare, è stato scelto in quanto come elemento naturale di ‘isola-mento’ e ‘comunicazione’ fin dall’antichità ha avuto un ruolo fondamentale nelle di-namiche di popolamento e di relazione fra i paesi, soprattutto – come è ovvio – per le isole, fra cui la Sardegna.

Di conseguenza, ciò che ruota attorno al ‘mare’ attira da sempre gli studiosi di diversi ambiti disciplinari, che hanno de-dicato individualmente saggi e ricerche ad aspetti specifici. L’intento del progetto è stato – invece – di valorizzare nuove pos-sibilità di ‘vivere il mare’ attraverso pro-spettive di lettura interdisciplinare, nella consapevolezza della sua storia in rappor-to alla realtà attuale e di rivitalizzare que-sto rapporto mediante il potenziamento di eventi e manifestazioni culturali.

Il progetto si è articolato in 3 unità, composte in totale da 12 docenti, afferenti all’area 10, con competenze sull’antichità, l’età medievale, moderna e l’attualità con-temporanea nel campo dei Beni culturali, dall’archeologia alla Storia dell’Arte, al Ci-nema e alla Musica, e nel campo linguisti-co letterario:

U 01. Il ‘mare’ all’origine di insediamenti umani, fonte di sostentamento e di pericolo U 02. Il ‘mare’ e il viaggio negli artisti e nei letterati

U 03. Il ‘mare’ e la ‘terraferma’ nella musi-ca e nel cinema

La scelta dei siti da approfondire è ri-caduta su Cagliari e Nora, due realtà a confronto, per le quali si dispone già di un ricco bagaglio di conoscenze, anche grazie alle ricerche e alle indagini archeologiche in corso da anni a cura del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio:

- la prima, in quanto città a continuità di vita dall’antichità sino ad oggi, sebbene il nucleo abitato con i centri della vita urba-na e di conseguenza il porto e i quartieri ad esso adiacenti abbiano subito numero-si spostamenti, consente di esaminare in maniera interdisciplinare e diacronica il succedersi degli eventi e il sovrapporsi di aspetti e manifestazioni legati alla vita del mare.

- la seconda, poiché ha concluso la sua vita verosimilmente nell’VIII secolo per non essere più ripopolata.

Nel progetto, in cui sono stati inseriti numerosi giovani ricercatori, dottori di ri-cerca, dottorandi, laureandi e specializzan-di in Beni archeologici, è stata effettuata una sistemazione dei dati ottenuti attra-verso il censimento di documenti scritti e del patrimonio bibliografico,

successiva-Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storico-artistiche

zione sul mare); rappresentazione del mare come metafora del processo di modernizza-zione che ha investito l’Isola; attività della vita quotidiana (pesca, balneazione, com-mercio, etc.); fino alle ricerche innovative e avanguardistiche dei primi decenni del secondo dopoguerra, caratterizzate dall’ur-genza di recuperare una consapevolez-za del mare stesso, e quindi della propria identità; il mare come spazio liminare, ben evidenziato anche dalla narrativa di Sergio Atzeni, dalla rilettura satirica dei resocon-ti dei viaggiatori stranieri (Raccontar fole), dall’epopea fondativa del popolo dei S’ard (Passavamo sulla terra leggeri).

Molti monumenti religiosi (templi e chiese) sono edificati a protezione simboli-ca e spirituale degli approdi e dei navigan-ti, legati poi a partire dal Cinquecento a confraternite o a categorie professionali di marinai, pescatori, mercanti, imprenditori ittici e navali, che si affidano a quelle inti-tolazioni “specializzate” dei santi e della Vergine, contro i pericoli cui erano espo-ste nella attività lavorativa (naufragi, con-dizioni meteorologiche avverse, pirateria, incursioni barbaresche). Il mare introduce e diffonde i culti e la devozione è spesso celebrata sull’acqua (es. le statue traspor-tate sulle barche).

Attraverso il mare sono arrivate e sono (ri)partite varie tipologie musicali, legate alla vita d’ogni giorno e ai periodi festi-vi. Momento cardine del ciclo dell’anno, la Settimana Santa ha rappresentato un contesto privilegiato della circolazione di musiche e musicisti, specialmente, a parti-re dal Concilio di Tparti-rento, nell’ambito delle confraternite laicali.

Il mare porta uomini, come ci racconta-no le pagine dei viaggiatori di Sardegna, provenienti da Italia, Francia, Inghilterra fino alla Spagna, puntualmente dedica-te alla città di Cagliari. Nel progetto si è posta l’attenzione sulle illustrazioni e sul materiale fotografico (edito o inedito) che accompagnano i più tradizionali resoconti relativi al capoluogo. Sia a livello testuale, sia sul piano visuale, si assiste ad una pro-gressiva evoluzione – segno di un mutato mente indagati con gli strumenti delle più

aggiornate metodologie specifiche di ogni disciplina.

Nell’ambito della Scuola di Specializza-zione in Beni archeologici si è svolto un se-minario su Le merci in arrivo e in partenza a/

da Cagliari nell’età bizantina, che ha permes-so di disegnare un quadro interessante e variegato, importante tanto nelle presenze quanto nelle assenze, delle relazioni com-merciali con i più importanti porti del Me-diterraneo orientale e occidentale.

I risultati acquisiti sono stati presentati al suddetto convegno, del quale sono in preparazione gli Atti, strutturato nelle seguenti sessioni tematiche:

Terra e mare agli albori della città di Krly I quartieri del porto: la Sardegna nello scenario mediterraneo

Il porto come approdo di movimenti com-merciali e culturali

Immagini visive e letterarie e suoni dal mareTradizioni, usanze e abitudini legate al maremessi a confronto con gli esiti di ricerche effettuate fuori dell’isola, scegliendo alcu-ni casi ‘campione’: Bari, Napoli, la Sicilia e la Spagna.

I nuovi dati permettono di definire me-glio la fisionomia del/i porto/i di Cagliari nel rapporto fra la linea di costa e l’orga-nizzazione dei quartieri portuali dall’età punica sino all’epoca moderna, ricostruen-do le strutture portuali, il percorso delle strade dirette agli approdi, la dislocazio-ne di infrastrutture funzionali all’attività portuale, gli itinerari marittimi verso o in partenza da Cagliari e Nora, attraverso l’analisi dei manufatti in ceramica, vetro, metallo, marmi, ma anche dei residui delle merci alimentari e non, rinvenuti durante le indagini subacquee e sulla terraferma.

Per le arti in generale il mare è un cana-le importante per l’incontro e la nascita di nuove forme espressive, trasmettendo il senso di compenetrazione fra individuo e mare, ad es. attraverso numerose testimo-nianze iconografiche: temi marini sui sarco-fagi di epoca romana; navigazione

(naviga-Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storico-artistiche mentario, o meglio sul cosiddetto “cinema del reale”, si è lavorato, focalizzando lo sguardo sulle esperienze di viaggio attra-verso il Mediterraneo nel periodo recente di migranti e profughi.

Infine, in linea con la Convenzione qua-dro del Consiglio d’Europa nata a Faro (Portogallo), che vede nella partecipazio-ne dei cittadini e delle comunità la chiave per accrescere in Europa la consapevolez-za del valore del patrimonio culturale, si è fatto il punto sullo stato dell’accessibilità di tale patrimonio nel quartiere della Ma-rina di Cagliari, storica riva dello scambio con l’oltremare sardo e ricco palinsesto di tracce archeologiche e artistiche di comu-nità in transito, temporaneo o duraturo, avviando una serie di attività conoscitive rivolte a quel mosaico di “comunità d’ere-dità” che ogni giorno animano il quartiere.

In conclusione, i risultati hanno certa-mente arricchito il bagaglio delle cono-scenze, per gli studiosi e i cittadini, ma hanno aperto anche nuovi filoni di ricerca interdisciplinare, che potranno essere an-cora ulteriormente sviluppati.

interesse – dal puro resoconto didascalico alla libera re-interpretazione letteraria/fi-gurativa nella rappresentazione della città, di volta in volta percepita come provincia d’Italia o come porta d’accesso a una Sar-degna esotica.

Tuttavia, il mare può divenire nemico dell’Uomo, inghiottire e conservare nei suoi fondali, come attestano i relitti nava-li che l’archeologia subacquea sta recupe-rando lungo le coste dell’isola, importan-ti tesimportan-timonianze di vissuto/non vissuto (il ritrovamento negli anni ’70 fra Nora e l’isolotto di San Macario di un gruppo di sculture per l’arredo di una chiesa, forse Sant’Efisio). Per concludere, poi, con le vi-cende attuali ma in realtà di tutti i tempi, dei movimenti migratori, non sempre dal felice esito, ben messi in evidenza dal re-cente film Fuocoammare di Gianfranco Rosi.

Il cinema ha da sempre trattato il ‘mare’, sia con un approccio simbolico come cam-biamento, scoperta di nuovi mondi, con-fronto con l’ignoto, sia con quello più de-scrittivo del documentario per raccontare momenti della vita dell’uomo. Sul

docu-Bibliografia

1. Boscolo A. I viaggiatori dell’Ottocento in Sardegna. Cagliari: Editrice Sarda Fossataro, 1973.

2. Coroneo R. Arte in Sardegna dal IV alla meta dell’XI secolo. Cagliari: AV, 2011.

3. Lortat-Jacob B, Macchiarella I. Musica e Religione. In: Enciclopedia della musica sarda, vol. 6. Cagliari: Edizioni Unione Sarda, 2012.

4. Martorelli R. Cagliari bizantina: al-cune riflessioni dai nuovi dati dell’ar-cheologia. PCA. European Journal of Post-Classical Archaeologies, 2015; 5:

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5. Martorelli R. ed. Know the sea to live the sea. Conoscere il mare per vivere il mare: Atti del Convegno; Cagliari – Cit-tadella dei Musei, Aula Coroneo, 7-9

marzo 2019. Perugia: Morlacchi Editore, 2019.

6. Martorelli R , Mureddu D. Archeologia urbana a Cagliari. Scavi in Vico 3. Lanu-sei (1996-1997). Cagliari: Scuola Sarda, 2006.

7. Meloni MG. Il santuario della Madon-na di BoMadon-naria. Origini e diffusione di un culto. Roma, Viella; 2011.

8. Sanna I, Soro L. Nel mare della Sarde-gna centro meridionale tra 700 e 1100 d.C. Un contributo dalla ricerca arche-ologica subacquea. In: Martorelli R (a cura di). Settecento-Millecento. Storia, archeologia e arte nei “secoli bui” del Mediterraneo. Dalle fonti scritte, arche-ologiche ed artistiche alla ricostruzione della vicenda storica: la Sardegna

labo-Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storico-artistiche ratorio di esperienze culturali. Atti del

Convegno; Cagliari, Cittadella dei Mu-sei, aula Roberto Coroneo 17-19 ottobre 2012. Cagliari: Scuola Sarda editrice, 2013: 761-807.

9. Stiglitz A. Cagliari fenicio-punica e

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10. Zonta D. L’invenzione del reale. Con-versazioni su un altro cinema. Roma:

Contrasto, 2017.

Rossana Martorelli, Presidente della Facoltà di Studi Umanistici dal 2015, è Professore di I fascia (SSD L-ANT/08) e insegna Archeologia cristiana e medievale, Metodologie della ricerca archeologica nel CdL in Beni Culturali e Spet-tacolo, Archeologie Postclassiche nel Corso di LM Archeologia e Storia dell’Arte e Archeolo-gia bizantina nella Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, di cui è stata direttrice dal 2012 al 2018. È nel Collegio del Dottorato in

“Storia, Beni culturali e Studi internazionali” nel medesimo Ateneo.

Ha partecipato, come PI o RU a progetti nazio-nali (PRIN) e internazionazio-nali, di cui alcuni finan-ziati dalla Regione Autonoma della Sardegna. È nel comitato scientifico del progetto Power, So-ciety and (Dis)connectivity in Medieval Sardinia (PI Alex Metcalfe, Univ. of Lancaster, Dept. of Hi-story), finanziato dall’Arts and Humanities Rese-arch Council (UK), con l’ISEM-CNR, al Centre for Urban Network Evolutions, Aarhus University, Danimarca, al Polo Museale della Sardegna.

È nei comitati scientifici di riviste e editoria nazionali e internazionali. Dal 2017 è Membro associato dell’ISEM e Membro del Comitato scientifico del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari; dal 2018 è Ispettore onorario delle cata-combe di Sant’Antioco per la Pontificia Commis-sione di Archeologia Sacra (Città del Vaticano).

Ha diretto numerosi scavi archeologici, in Italia e all’estero, in contesti di epoca postclassica.

Partecipa come relatore a convegni in Italia e all’estero; i principali filoni di ricerca (archeolo-gia urbana con riferimento alle fasi postclassi-che di Cagliari, nascita e circolazione dei culti martiriali, le prime comunità cristiane nelle iso-le mediterranee, il monachesimo in Sardegna, l’artigianato e i contesti ecclesiastici) sono do-cumentati da una vasta e articolata produzione scientifica (circa 160 titoli fra monografie,

artico-li in riviste, contributi in volumi collettivi e atti di convegni, curatele di opere miscellanee o edi-zioni di scavi). Svolge attività di Terza missione attraverso conferenze e workshop nel territorio;

è nel comitato direttivo di Itinera romanica. Asso-ciazione Amici del Romanico.

Fra le pubblicazioni si segnalano:

R. Martorelli, Martiri e devozione nella Sardegna altomedievale e medievale, Cagliari: Pontificia Fa-coltà Teologica della Sardegna (pp. 338). ISBN:

978-88-98146-00-0.

R. Martorelli, D. Mureddu (a cura di), Arche-ologia urbana a Cagliari. Scavi in Vico III Lanusei (1996-1997), Cagliari: Scuola sarda editrice, pp.

24-27. ISBN 8887758344.

R. Martorelli (a cura di) (2013), Settecento-Mil-lecento Storia, Archeologia e Arte nei “secoli bui”

del Mediterraneo Dalle fonti scritte, archeologiche ed artistiche alla ricostruzione della vicenda storica la Sardegna laboratorio di esperienze culturali. Atti del Convegno di Studi (Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio Cittadella dei Musei - Aula Roberto Coroneo, 17-19 ottobre 2012), con la collaborazione di Silvia Marini, Ca-gliari: Scuola Sarda Editrice. ISBN 8887758018.

R. Martorelli (a cura di) (2015), “itinerando” sen-za confini dalla preistoria ad oggi. Studi in ri-cordo di Roberto Coroneo. Pubblicazioni del Di-partimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell’Università degli Studi di Cagliari. Archeolo-gia, Arte e Storia, 1.1-3. Perugia: Morlacchi Edito-re. ISBN: 978-88-6074-721-1, 978-88-6074-722-8, 978-88-6074-724-2.

R. Martorelli, A. Piras & P.G. Spanu (a cura di) (2015), Isole e terraferma nel primo cristianesimo.

Identità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttivi. Atti dell’XI Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana (Cagliari - Sant’Antioco, 23-27 settembre 2014). Cagliari: PFTS Universi-ty Press, pp. 221-254. ISBN 978-88-98146-22-2.

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